sabato 8 aprile 2023

GIOVEDÌ SANTO - BISOGNA PREGARE FIGLI MIEI! ARRIVERÀ IL MOMENTO IN CUI IL CUORE DI PIETRA SI SPEZZERÀ E AMERÀ.

 


MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA
A LUZ DE MARIA

GIOVEDÌ SANTO
06 APRILE 2023


Amati figli del Mio Cuore Immacolato:

 

L'AMORE DIVINO DIMOSTRA LA SUA OBBEDIENZA...


È il giorno del grande insegnamento dell'amore per il prossimo, dell’amore fatto di esperienze, dell’amore nato nelle azioni compiute per gli altri, dell’amore che è instancabile nel donarsi a chi ha bisogno, dell’amore che i Miei figli incarnano in loro stessi, quando si comportano ed agiscono a somiglianza di Mio Figlio.


Chi negherà l’amore al bisognoso, quell’amore che soccorre, che va incontro all’altro, che mitiga il dolore, che si dona per il fratello e lo aiuta a portare la croce quotidiana, quell’amore che dice di sì quando è nelle sue possibilità e condivide parole di aiuto, di vicinanza, di fraternità?


IL MIO DIVIN FIGLIO, CON IL SUO SÌ AL PADRE, SI DONÒ PER I PECCATI DELL’UMANITÀ E SE LI PRESE SU DI SÉ.


È un grande Mistero d'Amore quello che si commemora in questo Giovedì Santo; senza considerare chi, né come, né quando, l'amore è la più grande realtà nelle croci di ciascuno dei Miei figli.


Il Mio Divin Figlio, nella lavanda dei piedi, vi mostra cosa vuol dire farsi piccoli, affinché i Suoi amati siano in seguito testimoni viventi dell'Amore Divino.


Miei amati figli:


IL MIO DIVIN FIGLIO VI DÀ LA TESTIMONIANZA DEL SUO AMORE, UN AMORE DI RINUNCIA.

 

La creatura umana deve rinunciare a ciò che desidera, alle sue preferenze.


Chi rinuncia alle sue esigenze e al suo volere umano, si addentra nella pienezza dell'amore: più si dona al fratello, più l’amore è grande.

 

L'amore che il Mio Divin Figlio insegna:

 

  • è l'amore della condivisione e dell'aiutare il fratello a portare la sua croce, quando questa è molto pesante...

  • è amare il prossimo in ogni momento e ancora di più quando sta soffrendo...

L'amore deve essere la scelta e l'argine alla sofferenza, nel rispetto della libertà del prossimo e quando questi chiede l'aiuto o l'amore che gli può venire dato, allora: BISOGNA PREGARE FIGLI MIEI! ARRIVERÀ IL MOMENTO IN CUI IL CUORE DI PIETRA SI SPEZZERÀ E AMERÀ.


Amati figli del Mio Cuore:


Il Mio Divin Figlio si donò ai Suoi amati Apostoli, facendo nascere l'istituzione del Santo Sacerdozio in commemorazione della Sua Espiazione,  e non lo fece soltanto per gli Apostoli, bensì perché ciascuno dei Suoi figli in questo tempo presente, potesse essere partecipe di quella memorabile Santa Cena.

 

Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. 
(Mt. 26, 26-28).


Figli amati:


QUESTA SANTA CENA VIENE CELEBRATA CON UNA GRANDISSIMA SOLENNITÀ RISERVATA AL SACRAMENTO DELL'EUCARISTIA, MA ALLO STESSO TEMPO CON SENTIMENTI DI TRISTEZZA PER L'INCARCERAZIONE DEL MIO DIVIN FIGLIO.

 
Cosa si dicono una Madre e Suo Figlio prima di separarsi?

 

Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo parlati senza pronunciare parola alcuna.
 I nostri cuori, fusi nella Volontà del Padre, si uniscono e più che in ogni altro momento, diventano una cosa sola. Ci abbracciamo e viviamo gli eventi in un istante che si prolungherà fino alla fine dei tempi.

 

Basate su questo abbraccio, le anime saranno incoraggiate nei loro momenti di sofferenza, di gioia, di speranza, di carità e di fede.


Nulla rimane senza frutto, la Mia Benedizione al Mio Divin Figlio deve essere ripetuta dalle madri sui loro figli e nella Mia Benedizione, è inclusa la benedizione di Giuseppe, Suo Padre putativo.


Il Mio Divin Figlio se ne va, ma Io non sono sola, Sono con Lui misticamente, condivido il Suo Sacrificio, affinché poi Mi Dia all'umanità e così Io Sia Madre dell'Umanità.


Amati figli, osservate il quarto comandamento, genitori amate i vostri figli.


Tenete presente la Legge dell'Amore, amatevi gli uni gli altri come Io vi ho amato. (Gv.13, 34-38).


Vi porto nel Mio Cuore Materno. 


Mamma Maria

 

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO

 

 

COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:


Uniti nell'Amore Infinito,  preghiamo con il cuore:


Madre coraggiosa,
umile come un fiore di campo,
Ti nascondi in Te stessa,
Tu Sei la rosa preferita del Padre,
alla Quale Lui Ha guardato
per dare compimento alla Sua Volontà, per Amore.

Oggi Ti voglio accompagnare in ogni istante,
sembri essere lontana da Tuo Figlio, 
ma sei più vicina di quanto
qualsiasi creatura possa immaginare,
perché vivi fusa a Lui, in un Solo Cuore. 


Corredentrice, Madre Dolorosa,
La tua sofferenza mi fa venire meno.


Hai pensato a me, per sacrificare Colui che Hai partorito.
Come posso non amarTi!
Come posso non ringraziarTi!
Come posso non lodarTi, se Hai dato il Tuo Santissimo Figlio
perché io fossi libero!

So bene che non c'è figlio senza madre,
Cuore benedetto, Vergine Purissima, Eletta del Padre, 
voglio stare al Tuo fianco
non per stringermi al Tuo Petto,
ma per stringerti al mio,
che, anche se indegno di Te,
ti riconosce come Regina. 

Oggi desidero essere quello che Tu speri
per farti compagnia,
colui che, pentito, si avvicina a Tuo Figlio
e Lo riconosce come Padrone e Signore della sua vita.

Aiutami ad amarlo, proprio come Tu Lo ami,
che non sia io quel carnefice
che flagella il Tuo amato Figlio.


Dammi il Tuo Amore per amarlo,
Dammi le tue Mani per pulire il Suo Volto Divino,
Dammi, Madre, i Tuoi occhi per guardare come Lui guarda, 
Dammi la Tua fede cosicché non Lo rinneghi più.  

Rosa Mistica, Ausiliatrice dei Cristiani,
Tu Sei l'essenza dell'amore,
e oggi mi stai dicendo:


"Guarda, questo è Mio Figlio, Lo sacrifico per te,
È così che ti amo, è così che ti amo,
con lo stesso amore di Mio Figlio, così Noi ti amiamo". 



Preghiamo:


Non mi muove, Signore, ad amarti
il cielo che tu mi serbi promesso.
Né mi muove l’inferno tanto temuto
perché io lasci con ciò di amarti.
Mi muovi tu, mio Dio, mi muove il vederti
inchiodato su quella croce, scarnificato.
Mi muove il vedere il tuo corpo tanto ferito,
mi muovono i tuoi affronti e la tua croce.
Mi muove infine il tuo amore in tal maniera
che se non ci fosse cielo, io ti amerei,
e se non ci fosse inferno, ti temerei.
E non hai da darmi nulla perché ti ami
perché se quanto aspetto io non lo aspettassi,
nella stessa maniera che ti amo, io ti amerei.
(Santa Teresa d'Avila)

I Dieci Comandamenti

 


Alla luce delle Rivelazioni a Maria Valtorta


“Non desiderare la roba d’altri”.

10.3 Discorso conclusivo di Gesù all’acqua speciosa. La purificazione dell’uomo.

***

‘E suscitarono il fuoco con la pietra e l’esca’. 

Pietra è la ferma volontà di essere di Dio. Esca è il desiderio di annullare con tutto il restante della vita anche il ricordo del vostro peccato dal cuore di Dio. Ecco allora che si suscita il fuoco: l’amore. Perché il figlio che cerca di riconfortare l’offeso genitore con tutta una vita onorata, che fa se non amare il padre, volendolo lieto del figlio suo, già lacrima e ora gioia? Ora, giunti a questo, potete offrire i sacrifici, ardere gli incensi, porre i lumi e i pani. Non saranno invisi a Dio i sacrifici, e grate saranno le preghiere, veramente illuminato l’altare, ricco del cibo della vostra offerta giornaliera. Potrete pregare dicendo: ‘Siici protettore’, perché Egli amico vi sarà. 

Ma la Sua misericordia non ha atteso che voi chiamaste pietà. Ha precorso il vostro desiderio. E vi ha mandato la Misericordia a dirvi: ‘Sperate. Io ve lo dico: Dio vi perdona. Venite al Signore’. Un altare è già fra voi: il nuovo altare. Da esso sgorgano fiumi di luce e di perdono. Come un olio si spandono, medicano, rinforzano. Credete nella Parola che da esso viene. Piangete con Me sui vostri peccati. Come il levita che guida il coro, Io dirigo le vostre voci a Dio, e non sarà respinto il vostro gemito se è unito alla mia voce. Con voi mi annichilo, Fratello agli uomini nella carne, Figlio al Padre nello spirito, e dico per voi, con voi.” 

 ‘Da questo profondo abisso, 192 dove Io-Umanità sono caduto, grido a Te, Signore.  

Ascolta la voce di chi si guarda e sospira, e non chiudere il tuo udito alle mie parole. Orrore è il vedermi, o Dio. Orrore io sono anche agli occhi miei! E che sarò agli occhi tuoi? Non guardare alle mie colpe, o Signore, perché altrimenti io non potrò resistere innanzi a Te, ma usa su me la tua misericordia. Tu l’hai detto: ‘Io Misericordia sono’. Ed io credo alla tua parola. L’anima mia, ferita ed abbattuta, confida in Te, nella tua promessa, e dall’alba a notte, dalla giovinezza alla vecchiaia io spererò in Te’. 

 Colpevole di omicidio e di adulterio, riprovato da Dio, ben ottiene Davide perdono, dopo aver gridato al Signore:  

‘Abbi pietà non per mio rispetto ma per onore della tua misericordia, che è infinita. E per essa cancella il mio peccato. Non vi è acqua che possa lavare il mio cuore se non è presa nelle acque profonde della tua santa bontà. Con essa lavami della iniquità mia e purificami dalla mia sozzura.  

Non nego d’aver peccato. Ma anzi io con fesso il mio delitto e come un testimonio accusatore la colpa mi è sempre davanti.  

Ho offeso l’uomo nel prossimo e in me stesso, ma di avere peccato contro Te particolarmente mi dolgo. E questo ti dica che riconosco che Tu sei giusto nelle tue parole e temo il tuo giudizio che trionfa su ogni potenza umana.  

Ma considera, o Eterno, che in colpa sono nato e che peccatrice fu chi mi ha concepito, e che pure Tu tanto mi hai amato da giungere a svelarmi la tua sapienza ed a darmela per maestra nel comprendere i misteri delle tue sublimi verità. E se tanto hai fatto, devo temere di Te? No. Non temo.  

Aspergimi coll’amaro del dolore e sarò purificato. Lavami col pianto e diverrò come neve alpina.  

Fammi sentire la tua voce ed esulterà il tuo servo umiliato, perché la tua voce è gioia e letizia anche se rampogna.  

Volgi il tuo volto ai miei peccati. Il tuo sguardo cancellerà le mie iniquità.  

Il cuore che Tu mi hai dato mi fu profanato da Satana e dalla mia debole umanità. Creami un nuovo cuore che sia puro, e distruggi ciò che è corruzione nelle viscere del tuo servo, perché regni solo in lui uno spirito retto.  

Ma non mi scacciare dalla tua presenza e non mi levare l’amicizia tua, perché solo la salute che da Te viene è gioia per l’anima mia, e il tuo spirito sovrano è conforto dell’umiliato.  

Fa’ che io divenga colui che va fra gli uomini dicendo: ‘Osservate quanto è buono il Signore. Andate sulle sue vie e sarete benedetti come io lo sono, io aborto dell’uomo e che ora torno figlio di Dio per la grazia che rinasce in me’. E a Te si convertiranno gli empi.  

Il sangue e la carne ribollono e urlano in me. Liberami da essi, o Signore, salvezza dell’anima mia, ed io canterò le tue lodi.  

Non sapevo. Ma ora ho compreso. Non un sacrifizio d’arieti Tu vuoi, ma l’olocausto d’un cuore contrito. Un cuore contrito e umiliato ti è più gradito di arieti e montoni, perché Tu per Te ci hai creati, e vuoi che noi di ciò ci ricordiamo e ti rendiamo ciò che è tuo.  

Sii a me benigno per la tua grande bontà e riedifica la mia e tua Gerusalemme: quella di uno spirito purificato e perdonato sul quale possa venire offerto il sacrificio, l’oblazione e l’olocausto per il peccato, per il grazie e per la lode.  

Ed ogni mio nuovo giorno sia un’ostia di santità consumata sul tuo altare per salire coll’odore del mio amore sino a Te. 193 ”

***

a cura del Team Neval 

Riflessioni di Giovanna Busolini  

Non siate come Pilato, che, per paura di perdere quello che passa, si lavò le mani davanti alla folla e consegnò Gesù. Guardate alla croce e cercate Colui che vi ha amato per primo.

 


Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, nel Venerdì Santo, trasmesso il 07/04/2023


Cari figli, tornate al Mio Gesù. Egli vi ama e vi perdona. Pentitevi. Il Mio Gesù vi aspetta a Braccia Aperte. Egli Si è consegnato per la vostra salvezza e agirà sempre con Misericordia se vi riconciliate con Lui per mezzo del Sacramento della Confessione. Allontanatevi da quello che passa e cercate le cose del Cielo. Non siate come Pilato, che, per paura di perdere quello che passa, si lavò le mani davanti alla folla e consegnò Gesù. Quando c'è un sincero pentimento, il Mio Gesù sempre perdona e benedice con grandi grazie. Guardate alla croce e cercate Colui che vi ha amato per primo. Non siate ingrati. Testimoniate con la vostra vita che appartenete al Signore. L'umanità è diventata cieca perché gli uomini si sono allontanati dal Mio Gesù. Ecco il tempo opportuno per il vostro ritorno. Amate e difendete la verità. Giorni verranno in cui agli uomini e alle donne di fede sarà impedito di annunciare Mio Figlio Gesù. La grande e dolorosa persecuzione verrà. Non vi dimenticate: la vostra arma di difesa sarà sempre la verità. Guardatevi intorno e vedrete i Segni di Dio. Aprite i vostri cuori e sarete capaci di comprendere i Suoi Disegni per le vostre vite. Avanti senza paura! Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per averMi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

Poiché solo Dio è luce e gioia eterna, chi è senza Dio rimane nel buio e nella tristezza eterna. L’inferno è la privazione di Dio volontariamente scelta.

 


LIBRO DELLE LAMENTAZIONI

13 Dall’alto egli ha scagliato un fuoco, nelle mie ossa lo ha fatto penetrare. Ha teso una rete ai miei piedi, mi ha fatto tornare indietro. Mi ha reso desolata, affranta da languore per sempre. 

Sono queste immagini del grande dolore cui Gerusalemme è stata sottoposta. Non però per azione diretta di Dio, ma per azione indiretta. 

Dall’alto egli ha scagliato un fuoco, nelle mie ossa lo ha fatto penetrare. Il fuoco nell’antichità era considerato vero strumento della punizione divina.  

Ha teso una rete ai miei piedi, mi ha fatto tornare indietro. È come se la città stesse fuggendo dal Signore e il Signore l’avesse bloccata con la rete. 

Mi ha resa desolata, affranta da languore per sempre. La desolazione è la perdita di tutti i suoi figli e di ogni altro bene, compreso anche il tempio. 

Il languore per sempre nasce dalla vita della sua desolazione e dal sapere che nulla essa può fare per ristabilirsi nella sua antica gloria. 

Comprendiamo tutte queste affermazioni se separiamo due verità: ciò che Dio fa e ciò che Dio non può fare. Dio non distrugge Gerusalemme. 

Dio non può aiutare la sua città. Non la può aiutare perché essa ha rifiutato ogni suo aiuto. Si è ostinata nel suo peccato di idolatria, tenendo Dio lontano. 

Dio non ha potuto impedire che il fuoco la divorasse, che il nemico la deportasse, la distruggesse, la radesse al suolo. Non ha potuto. 

Il Signore sempre vuole aiutare l’uomo, sempre ricolmarlo del suo amore. È l’uomo che con ostinazione rifiuta il suo amore e lo tiene lontano da sé. 

Dio è obbligato a rispettare la volontà dell’uomo. Lo può illuminare, avvertire, minacciare. Ma non può farlo divenire non uomo. 

L’inferno attesta questa impossibilità di Dio. Mai potrà portare contro voglia in Paradiso una sola persona. Né lui manda contro voglia nell’inferno. 

Chi ha deciso di vivere senza Dio, contro di Lui, ha deciso volontariamente di distaccarsi da Lui. Questo distacco è l’inferno.  

Poiché solo Dio è luce e gioia eterna, chi è senza Dio rimane nel buio e nella tristezza eterna. L’inferno è  la privazione di Dio volontariamente scelta. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

 


Il castigo è vicino; consisterà, figlia mia, nello scontro delle stelle sulla Terra; esse stanno per distruggere la maggior parte dell'umanità.

 


La Madonna:

Voglio che tu, figlia mia, faccia penitenza, preghi per coloro che non pregano, ami per coloro che non amano.

Figli miei, pregate il santo Rosario. Il Rosario ha un grande potere. Voglio che preghiate per tutti i vescovi, cardinali, arcivescovi; molti di loro sono politici di distruzione. Figlia mia, renditi conto che chiedo costantemente la conversione della Russia. La Russia è nella mia Chiesa, in alcuni dei miei vescovi, dei miei cardinali, dei miei arcivescovi e di molti dei miei sacerdoti; stanno distruggendo le cose di Dio, figlia mia. Non conoscono il castigo che li attende.

Il castigo è vicino; consisterà, figlia mia, nello scontro delle stelle sulla Terra; esse stanno per distruggere la maggior parte dell'umanità.

La stella Eros illuminerà tutta l'umanità; sarà orribile, figlia mia, sembrerà che il mondo sia in fiamme, ma sarà solo per pochi secondi; molti degli umani desidereranno essere morti in quel momento. Anche i giusti lo vedranno, ma non li colpirà affatto. Anche molti uomini moriranno per quella grande impressione; sarà come una pioggia di fuoco; tutta la terra tremerà, figlia mia, sarà orribile.

Umiltà Ti chiedo di essere umile. Guardate come è stato umile mio Figlio fino alla croce. L'umiltà è il modo migliore per raggiungere il cielo. Mio Figlio ha sempre detto: "Imparate da me, perché io sono mite e umile di cuore", e chi è mite e umile otterrà le cose buone di Dio. Figlioli, prendete sempre la vostra croce con umiltà. Pensate al buon Gesù, come ha taciuto per tutti voi, ed era innocente e puro. Per voi, che siete sporchi e caduti in polvere, pensate che con l'aiuto di mio Figlio riparerete le vostre strade e seguirete il suo cammino, figli miei.

11 febbraio 1982 Prado Nuevo

I SEGNI DEI TEMPI - ATTACCO E INVASIONE DELLO STATO DI ISRAELE.

 


ATTACCO E INVASIONE DELLO STATO DI ISRAELE.


"Esaù concepì contro suo fratello Giacobbe un odio profondo, a causa della benedizione che suo padre le aveva dato, e disse in cuor suo: 'I giorni di lutto per mio padre sono vicini, allora ucciderò Giacobbe mio fratello'" (Genesi 27, 41). (Genesi 27, 41) 

Dopo aver letto questa citazione biblica siamo in una posizione migliore per comprendere l'odio ancestrale che questi due parenti stretti hanno l'uno per l'altro; da essa sappiamo infatti che gli arabi discendono dal fratello di Giacobbe, Esaù, che sposò una figlia dei discendenti di Ismaele, fratello di suo padre Isacco. La Bibbia, quando si riferisce agli arabi, parla e cita sempre la casa di Esaù, perché è da allora che Esaù odiava suo fratello Giacobbe per avergli tolto la primogenitura. 

"Quando il mio popolo Israele vivrà in pace, tu partirai (Gog, uno dei nomi dell'Anticristo), dal tuo paese nell'estremo nord, con eserciti e cavalieri forti e numerosi, e attaccherai il mio popolo Israele..." (Ezechiele 38:14). 

L'Anticristo con i suoi alleati, tra cui l'Unione Europea (il regno dell'Anticristo), i Paesi arabi e la Russia, invaderà Israele per tre potenti motivi: - la disputa su Gerusalemme. -Le ricchezze che esistono in Medio Oriente, specialmente nell'area di Israele, che hanno fatto fiorire i deserti. E - l'immenso odio che in questi tempi aumenterà contro di loro, non solo da parte degli arabi, nemici dichiarati del popolo di Dio, ma anche da parte di tutto il regno confederato dell'Anticristo, più la Russia e i suoi ex satelliti, che proveranno una tale avversione contro Israele che il loro obiettivo sarà quello di cacciare tutti gli ebrei in mare, per cancellare la razza ebraica come voleva fare Hitler. 

Quello che gli arabi hanno fatto nelle continue guerre che hanno avuto con Israele, lo faranno su scala maggiore e con più odio e crudeltà. Tutti gli scritti del profeta Abdia riguardano questo capitolo della futura situazione ebraica e araba. 

"Per il massacro, per la violenza inflitta a tuo fratello Giacobbe, la vergogna ti coprirà e sarai estirpato per sempre". 

Nel giorno in cui gli stranieri saccheggiavano le loro ricchezze (degli ebrei) e gli stranieri entravano nelle loro porte e tiravano a sorte Gerusalemme, anche tu eri uno dei tanti. Non rallegratevi nel giorno della rovina di Giuda, non pronunciate arroganza con la vostra bocca nel giorno della sua tribolazione, non entrate nelle porte del mio popolo nel giorno della sua rovina e non guardate la sua sventura nel giorno della sua catastrofe. Non mettere le mani sulle loro ricchezze nel giorno della loro rovina. Non stare ai crocicchi per sterminare i fuggiaschi, non consegnare gli scampati nel giorno della loro tribolazione. 

Perché il giorno di Jahvè è vicino per i popoli; come avete fatto voi, così faranno a voi... ma sul monte Sion ci sarà una parte salvata e sarà santa, e la casa di Giacobbe rovinerà quelli che l'hanno rovinata... e non resterà un superstite della casa di Esaù, perché Jahvè ha parlato". (Abdia 10)  

Allora saranno gli stranieri a invadere e cacciare la casa di Israele (gli eserciti dell'Unione Europea, della Russia, dell'Egitto e di tutti i Paesi arabi, comandati dall'Anticristo). Gli arabi si rallegreranno della disgrazia ebraica. Questi giorni saranno di grande calamità, di grande massacro, di grande dolore, di grande disperazione per il popolo israelita; la terra per cui hanno faticato, il loro Paese, che era la loro unica speranza di pace, è distrutto e sta per passare nelle mani dei loro peggiori nemici; anche se si dice che una parte di loro si salverà sul Monte Sion. Molti cadranno prigionieri e saranno tenuti nel deserto, nei campi di concentramento; le loro condizioni saranno così subumane che Israele sembrerà aver perso ogni speranza di ripresa; tutto ciò che rimarrà di Israele sarà come una valle di ossa secche, come dice Ezechiele. 

"Figlio dell'uomo, quelle ossa sono l'intera casa d'Israele. Vanno dicendo che le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è fallita, siamo perduti.  

Così parla il Signore Yahweh: Vieni, o Spirito! Vieni dai quattro venti e soffia su queste ossa morte ed esse vivranno" (Ezechiele 37). 

Quel tempo di calamità sarà anche un tempo di calamità per gli ebrei che si trovano ancora in diverse parti del mondo; saranno espulsi e uccisi da ogni Paese in cui si trovano, per ordine dell'Anticristo. 

Ma, quando sembrerà che sia la fine di Israele, apparirà nel cielo il vessillo o il segno del Messia. Solo allora gli ebrei superstiti riconosceranno in Gesù il Messia che hanno crocifisso e rifiutato. 

"Allora apparirà nel cielo il vessillo del Figlio dell'uomo e tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo con potenza e grande maestà". (Matteo 24,29). 

Questo segno (una grande Croce) che sarà visto nel firmamento e visibile in tutta la circonferenza del pianeta ci indicherà che Cristo sta per venire. E tutti i popoli della terra, cioè quelli ancora in vita, saranno in lutto. Alcuni perché riconosceranno che Gesù è il Messia, che Gesù è il Figlio di Dio, e non hanno voluto credere in Lui, né nella Sua Chiesa. E altri piangeranno perché sanno che gli resta poco tempo per continuare a servire Satana, perché vedono minacciati i loro interessi politici e le loro ricchezze materiali, mentre il sistema corrotto in cui sono vissuti giunge al termine.  

"Allora guarderanno a colui che hanno trafitto, e allora faranno lutto e piangeranno per lui come per la morte del figlio unico o del figlio maggiore. Ci sarà un tale lutto a Gerusalemme..." (Zaccaria 12,10).  

Subito dopo apparirà Gesù su Gerusalemme che verrà, come disse il profeta Giovanni, nella Gerusalemme celeste, una città splendente, immensa e meravigliosa.  

"... ed egli mi mostrò la grande città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo dalla presenza di Dio. La città risplendeva del fulgore di Dio; il suo splendore era come quello di una pietra preziosa, come una pietra di diaspro, trasparente come il cristallo" (Apocalisse 21, 10). 

L'Anticristo, la personificazione del diavolo, sa bene chi è arrivato e che il suo tempo è finito; tuttavia, invierà i suoi emissari in tutto il mondo affinché tutti i Paesi si riuniscano nel luogo biblico chiamato Armageddon per fare guerra a Dio e al suo Cristo.  

E così sarà, tutti i Paesi del mondo, alcuni dei quali non sono ancora stati coinvolti in queste ultime guerre, invieranno i loro eserciti, le loro forze aeree e marittime per combattere contro l'intruso che è venuto nella terra e che si trova in Israele. Anche i Paesi dell'est, come la Cina, accorreranno alla chiamata dell'Anticristo. 

Padre Ernest Ben Odevecq


LA FINE STA ARRIVANDO

 


          Nulla è paragonabile all'amore che hai per Me. Io, Gesù, posso solo dire: Grazie, figlio mio. Non è solo il tuo spirito ad essere ricoperto di luce, ma tutto il tuo corpo. La perfezione non è solo in ciò che dici di Me, ma anche nello zelo che hai per le mie cose. Vedo che fate tutto per compiacermi. Ah! Se solo i sacerdoti, la maggior parte di loro, facessero come te, figlio mio! Dicono la Messa, ma non fanno il massimo per Me, che sono Tutta la Potenza. Hanno tutto per essere grandi davanti a Me, ma i loro altri compiti gli fanno dimenticare che Io devo essere il primo. Se qualcuno di loro (che ha ancora chi indossa la tonaca), cammina con tutto lo zelo per il Mio servizio, Io Gesù non mi separo neanche per un secondo, perché sono sempre stato così. Ma ora sta arrivando la Fine dei Tempi, e la maggioranza che prega la Santa Messa non dà più il Mio Corpo in bocca, non si preoccupa delle particelle che cadono sul pavimento, né chiede alla gente di non entrare vestita male. La mia Casa è stata lasciata nel più grande abbandono.

          Tu, figlio mio Benedetto, sei già diverso. Anche se non sei un sacerdote, combatti per la cura della mia casa. Fai tutto come piace a me. Vedo che non ti senti bene quando entri in un'altra chiesa dove molti sono vestiti male. È perché il mio Spirito è con te, senza andarsene, dove, figlia mia, sei triste; perché io sono con te. Tu piangi spesso, perché anch'io piango, nel vedere le figlie nella Mia Casa che mostrano le gambe e, quando non le mostrano, sono vestite da uomo. Questo, per Me, è molto triste, perché il Padre mio ha fatto l'uomo e la donna, entrambi diversi nei loro corpi, per essere ognuno con il suo diverso abbigliamento. La donna non poteva tagliarsi i capelli così corti, né l'uomo poteva lasciarli lunghi.

          Ora che si avvicina la fine dei tempi, il mio nemico fa sì che l'umanità cambi tutto: l'uomo è donna e la donna vuole essere uomo. Questo solo perché la maggioranza ci caschi, perché dopo che si è formata una confusione tra l'uomo e la donna, questi inizia a prendere la direzione. La donna vuole prendersi i diritti che spettano solo all'uomo e l'uomo vuole fare del proprio corpo un'opera del diavolo, usando prodotti per far crescere il seno e far cadere i capelli.

          Il diavolo, figlio mio, è la vergogna di tutto. Vuole mettersi al mio posto, ora, in questi ultimi tempi. Se non si è ancora seduto al posto del Papa, è perché tutto ciò che è stato scritto deve compiersi. Ma egli ha già una mano sulla sedia del Papa, ed è bloccato lì ancora per un momento. Poi, il Mio nemico si metterà al posto del Santo Papa. Questo è solo per un breve periodo. Anche per essere esaudito, altrimenti non glielo permetterei.

          Guardate, figli miei, il tempo è molto breve. Non potete più fermarvi nel corso dei giorni a venire. È terrificante. Pregate affinché abbiate la forza e la resistenza per sopravvivere, perché il marchio di ciascuno di voi sarà visto, così che possiate vendere e comprare. Quelli che sono Miei non avranno questo diritto, ma in compenso non soffriranno nel fuoco dell'inferno.

          Grazie, figlio del mio Cuore. Sei come una delle pietre più belle che sono state trovate nella miniera.

          Sii con la mia pace.

GESÙ

14/06/1995

QUADERNO DELL'AMORE

 


S. Giovanni Rotondo, 13 aprile 1968 -  Sabato Santo 

Sono presente in modo particolare dove c’ è desiderio di conoscermi, volontà di amarmi.  

Il vostro desiderio di conoscere Me si fa donazione mia per quello che desiderate e Io desidero da voi. 

Perseverare nell’amarmi dopo avermi conosciuto è impegno della volontà vostra.  

La volontà vostra sarà una, solo con la mia, quando mi amate. La perseveranza dovete chiederla a Me; chiedetemi sempre volontà di perseverare nell’amare Me.  

La preghiera sarà incontro con Me, in un colloquio che è donarmi il cuore vostro con tutto l’amore che contiene. 

Le vostre parole, pronunciate nel silenzio, saranno creatrici; creeranno per voi un mondo che sarà somigliante al mio, perché il mondo mio, per l’amore che vorrete donarmi, sarà vostro. Il mio Spirito creerà per voi tutto quello che la parola vostra ha chiesto a Me, con amore e per mio amore. Il pensiero mio si trasferirà nel vostro, per indicarvi tutto ciò che Io penso e desidero; quello che Io desidero sarà quello che voi pensate. 

La luce dei miei occhi si rifletterà nei vostri. 

Lo sguardo mio in voi si poserà ovunque non incontrerete riflessa la luce mia.  

In quei luoghi privi di luce sarà necessario aumentare l’intensità della vostra.  

L’intensità della vostra aumenterà nell’aumento di fervore delle preghiere che mi rivolgete. Il fervore accresce l’amore mio per voi, accrescerà l’intensità della luce nel vostro sguardo; potrete vedere nel buio e illuminare. 

La scoperta di sentirvi tanto in intimità col Creatore, vi darà la certezza di poter creare insieme a Lui, ricreare una vita dello Spirito dove lo spirito manca. 

La parola creatrice, di contatto riporterà nell’uomo la luce.  

La parola rivolta allo Spirito Santo è l’amore del cuore di un uomo per il suo Creatore. 

La parola che si fa preghiera, si fa riconoscenza, si fa donazione di amore.  

Nella donazione d’amore la parola di un uomo diventa creatrice di tutto e di tutti i beni.  

È donando a Me tutto quel poco che avete ricevuto, è offrendomi tutto per amore, che Io creerò per voi tutto ciò che mi chiederete con l’amore espresso dalle vostre parole.  

In tali condizioni le parole da voi pronunciate saranno espressione del mio volere. 

Il potere creatore di ogni vostra parola, sarà il potere manifesto del mio Spirito creatore che agisce per dare forma al desiderio espresso dalle vostre parole, dai vostri pensieri. 

I pensieri che rivolgete a Me in silenzio, sono il vostro intimo colloquio con Me, sono le parole che Io solo odo e tengo segrete per il Mio e vostro Cuore.  

Il segreto contatto fra me e voi sono tutti i vostri pensieri. 

I pensieri che vi tengono distaccati da Me non possono distaccare Me da voi; Io sono sempre presente anche quando voi mi credete o vorreste assente.  

La mia presenza è invisibile per la durezza del cuore che si è dato tutto a conquiste di creature o di cose create per avidità di possesso e sete di dominio. 

Il possesso di tutto ciò che Io ho creato per voi non appaga durevolmente le brame del vostro cuore. Le inappagate brame del cuore vi inducono, inducono le menti vostre a sempre nuove ricerche di possessi nel tentativo di appagare il cuore che chiede senza sosta. 

Tutto quello che siete riusciti a possedere, tutto quello che possederete del creato, non vi toglierà mai l’insoddisfazione del cuore. Il cuore vostro non riuscirete a saziarlo neppure possedendo tutto intero ciò che Io ho creato per voi.  

Il vostro possedere non vi soddisfa perché tutto fu creato da Me per voi, come mezzo. 

Il creato è il mezzo che vi ho messo a disposizione per ritrovare in esso il vostro Creatore, ritrovarlo nelle creature come voi, amarlo nelle creature che lo hanno ritrovato, amarlo in quelle che lo cercano, amarlo in quelle dove si nasconde per invitarvi a cercarlo. 

Negli individui che dicono di poter vivere senza riconoscere l’esistenza mia avrete prova sicura della mia presenza anche in loro. Il potere del mio amore per voi che mi amate vi dimostrerà che Io sono presente in coloro che si proclamano senza Dio. 

Io attendo solamente che voi mi chiediate di conquistare per mezzo del vostro cuore in unione al mio, l’amore di tutti i cuori degli uomini che non possono amarmi, non vogliono amarmi, dicono di non conoscermi, di non avere bisogno di Me, che Io non esisto, solo perché non hanno ancora ricevuto il calore dei vostri cuori, dei cuori cui Io donai l’amore mio, per darlo a tutti attraverso di voi che lo riceveste da Me. È per unirvi tutti in Me, che attendo di legarvi a quelli, per mezzo della vostra richiesta di donarmi per voi a loro. Io sono già presente negli atei, sono là ad attendere voi, attendo la preghiera vostra di unione.  

Sarà questa la preghiera che vi farà scoprire la mia costante presenza, laddove si nega la mia esistenza.  

Sono Io che mi nascondo proprio in quegli uomini; mi nascondo per chiamarvi lì dove maggiormente potrete dare prova della sincerità del vostro amore per Me. Vi chiamo non a discutere la mia esistenza, la mia presenza; vi chiamo solo ad amare Me in quelli, ad amare il ritorno alla luce, il trionfo di tutte le gioie che in me conoscete disponibili per voi tutti. 

Non dovete cercare forzati incontri con atei che non conoscete, amateli in Me.  

Dovete volere, chiedere, offrire l’amore, al fine di giungere a soddisfare le brame del vostro insaziabile cuore. Il Cuore vi chiede questo solamente: amore alle creature, al creato, per l’unità del tutto in un Cuore solo, il Cuore che sarà sempre felice e sazio nell’amplesso di tutte le sue creature. 

Il cammino che ognuno di voi dovrà percorrere, sarà indicato dal mio amore che dirigerà il vostro cuore. Sosterete dove troverete maggiori resistenze, per superarle, abbatterle e continuare il vostro cammino. Le resistenze sono tutte barriere da superare per salire nella conoscenza. Io sono sempre al di là dell’ostacolo, in attesa di venirvi in aiuto quando non riuscite a superarlo. 

L’amore si sposta sempre più avanti, più in alto; vi invita così a camminare sempre, a ricercarlo, a trovarlo più grande di quando lo avete smarrito, a conoscerlo meglio. 

Io mi sposto di un gradino o più per attendervi più in alto, per farvi vedere e conoscere il tutto dall’alto. Il cammino dell’amore non si arresta mai. Il suo motore è il mio Cuore che il mio Spirito dirige a vincere nei vostri le resistenze.  

Io trascino il vostro nel mio Cuore, per farne un motore solo. Nelle soste, negli incidenti, nei pericoli che vi minacciano vi attendo, pronto a rispondere alle richieste di aiuto. Vi trascino Io col motore mio, per togliervi dalla sosta, riparare i guasti, evitare nuovi gravi pericoli. 

Insieme a Me riprendete il cammino che vi porta a raggiungere la vetta che vi ho preparata. 

Ora, nessuno è asceso al Cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo, clic è in cielo. E come Mosè innalzò nel deserto il serpente, così è necessario che sia innalzato il Figlio dell’uomo, affinché chiunque crede in lui, abbia la vita eterna.  

Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già condannato, perché non crede nel NOME dell’Unigenito figlio di Dio. E la causa della condanna sta in questo: che la Luce è venuta nel mondo, ma gli uomini preferirono le tenebre alla luce... 

(Giovanni 3, 13-15; 18-19) 

Luigi Gasparri

Costante collegamento con Dio assicura il successo

 


Richiedete il Mio Sostegno per tutto quello che volete intraprendere! Non iniziate nulla senza di Me, non camminate per nessuna via senza di Me, lasciateMi sempre andare avanti, allora Sarò anche la vostra meta che raggiungerete certamente. Così dovete affidarvi anche a Me in tutte le questioni spirituali e sarete sempre ben consigliati perché allora vi guida anche il Mio Spirito. Non potete pensare ed agire altro che giustamente, e lavorare con successo per il Mio Regno; e malgrado ciò avrà l’apparenza come se voi parlaste ed agiste secondo la vostra propria volontà. Io non Mi metto apertamente in evidenza perché sareste costretti di seguire la Mia Volontà, e malgrado ciò è la Mia Volontà che ora si esprime attraverso voi. Se voi affidate ogni lavoro, ogni discorso in pensieri o parole a Me, allora potete anche essere certi della Mia interazione; ma proprio questa precedente unione con Me è necessaria per percepire ora anche la Mia Volontà in voi e di pensare, parlare e di agire di conseguenza. E per questo non dovete nemmeno preoccuparvi di non poter eseguire il lavoro per Me, finché voi non lo considerate come un lavoro mondano, ma volete sempre soltanto servire Me e rimanete costantemente in unione con Me come Miei servi, per ricevere le Mie istruzioni. Perché l’ultima la faccio attraverso il vostro cuore nel quale vi pongo delle sensazioni che vi fanno ora agire come è la Mia Volontà. E poi sarà anche benedetto tutto il vostro iniziare. 

Amen

10 ottobre 1953

TEMPO ED ETERNITÀ

 


L'eternità è immutabile. 

Chi potrebbe tollerare che gli si abbrustolisse un fianco per un anno intero? Ma che dico? Abbrustolirsi un fianco? anche solo star disteso sul medesimo fianco per un anno intero, senza mai potersi voltare sull'altro? Questa fu una penitenza rigorosa fatta dal Profeta Ezechiele, perché Dio gli aveva comandato di star giacente su un lato senza muoversi mai per lo spazio di trecentonovanta giorni. 

Il santo Profeta compì ciò colla grazia di Dio, ma fu certamente una penitenza rigorosissima. Infatti se soltanto lo star giacente da un solo fianco per un anno fa tanto soffrire, che sarà lo star un'eternità, in quella notte oscura dell'inferno, steso in un letto di fuoco, sotto la pioggia di tutti i mali senza termine? Qual cristiano ben considerando questo, sì da farsene un vivo concetto, non si convertirebbe? Chi potrà permettersi un gusto illecito momentaneo della terra, mentre corre rischio di cadere nei dolori eterni dell'inferno? Chi oserà peccare col rischio di dover penare tanto? Oh quanto efficace rimedio sarebbe questo contro i costumi scorretti dei peccatori, se essi pensassero che l'eternità non ha fine ed ha da durare sempre! Oh se ogni giorno, o almeno ogni settimana si pensasse un po' a questo, come ciascuno migliorerebbe la propria vita! 

Non si deve però pensare a questo solo di corsa, ma adagio, con attenzione, ben ponderando tutto, ben riflettendo nel proprio animo che cosa sia l'eternità, in quanto non ha fine, mai, mai, mai. Come non masticando bene e digerendo male il cibo, esso non torna a profitto, così l'eternità, solo quando è ben pensata, ruminata e digerita, sarà di grande utilità alle anime nostre. 

La forza di questa considerazione ben ponderata apparisce nel caso riferito da Benedetto Renato (BENED. RENATO, lib. V Magn. Ordo Cist) di un uomo mondano, molto svagato e vizioso, il quale si chiamava Fulcòn. Questi, essendosi dato ad ogni genere di piaceri, non voleva che gli mancasse quello del letto morbido e del sonno lungamente protratto. Una notte però, non riuscendogli di pigliare sonno, la passò tutta in voltarsi e rivoltarsi, ora su un fianco ora sull'altro, sospirando ogni momento che si facesse giorno. Mentre così vegliava gli si presentò questa considerazione:  

“Purché soffri tanto nello stare in questa guisa? Che sarebbe poi se tu dovessi stare così per due o tre anni in tenebre senza conversare coi tuoi amici e senza il divertimento dei tuoi giuochi, pur stando in un letto così molle di piume? Certamente sarebbe questa una pena insopportabile. Orbene hai da sapere che ti capiterà qualche cosa di simile. Per ben che vada, avrai da cadere infermo in un letto, dove dovrai passare delle notti pessime, se non muori improvvisamente, il che sarebbe ancora peggio. All'uscire dal tuo letto di morte sai tu che letto t'aspetta? Sai di qual letto la morte ti rende ospite? Il tuo corpo avrà per materasso la dura terra e sarà divorato dai vermi; ma dell'anima tua che potrai tu dir di sicuro? Sai dove deve andare? Certamente conforme alla tua vita presente hai da andare all'inferno. Quivi, che terribile letto di fuoco ti aspetta, dove non due o tre anni, ma un'intera eternità avrai da star in tenebre e tormenti perpetui! Mille ed altre migliaia e milioni di anni non basteranno a scontare uno solo dei tuoi piaceri illeciti. Là non vedrai mai più né il sole, né il cielo, né Dio. Oh me miserabile, oh povero me! se non posso soffrire questa breve veglia agitatissima, come potrò soffrire gli eterni tormenti? Quel che è necessario dunque è il cambiare vita, perché per questa si va nella perdizione", 

Con queste considerazioni egli si fece un tal concetto vivo dell'eternità che non poteva cacciare da sé questo pensiero, finché si decise di entrare come religioso in un convento, dicendo tra sé molte volte: "Che faccio qui, io miserabile? Godo del mondo e non ne piglio gusto; soffro molte cose che non vorrei; manco di molte altre che desidererei; mi affanno per le cose di questa vita, ma che premio riceverò per questa fatica vana? Non ho godimento completo; ma se anche lo avessi, quanto potrebbe durare? Non vedo ogni giorno coloro che muoiono ed entrano nell'eternità? O eternità, o eternità! Se non sei nel cielo, ovunque tu possa essere, sarai penosa, anche se io fossi in un letto morbidissimo. Assicuriamoci il cielo e non perdiamo il molto per il poco, né l'eterno per il temporale”. Così disse e fece, entrando in un monastero dell'Ordine dei Cistercensi. 

P. Gian Eusebio NIEREMBERG S. J. 

Aiutatemi affinché i vostri capi di Stato, si rendano conto di quanti errori stanno facendo.

 


Maria Madre di Gesù


05 aprile 2023

Figlioli miei tanto cari, aiutatemi in questa settimana che ricorda la passione e morte del mio Gesù. Mai la sofferenza si fa sentire più forte di quando un nostro caro ci lascia.
Tanti di voi mi capiscono, soprattutto quelli che di voi, figlioli miei tanto cari, hanno perso un figlio. Per Me è stata la sofferenza più forte di tutta la mia vita.
Voi mamme potete intuire la mia sofferenza, ma per me, la morte di Croce di Gesù, è stata terribile. Ancora oggi, in questa periodo si ripete il dolore fortissimo come nei giorni della settimana santa, come la chiamate voi, figlioli miei tanto cari.
In questi ultimi tempi, pregate, affinché passino presto e che non siano dolorosissimi come lo sono stati per Me. La morte di un figlio è terribile ma, come quella di croce, spezza il cuore.
Mi raccomando sempre alle vostre preghiere, oggi in modo particolare, affinché anche le guerre siano fermate in tempo. Io prego per voi, ma voi aiutatemi affinché i vostri capi di Stato, si rendano conto di quanti errori stanno facendo.
Pregate, figli miei, soprattutto perché nel mondo regni la pace e fate pregare affinché questa sia Pasqua di Resurrezione per ognuno di voi. Io sono con voi e nel ricordo, della Resurrezione di Gesù, possiate gioire insieme a Me.
Vi benedico e vi ringrazio per la vostra preghiera.

Valeria Copponi


Lo scopo della «Milizia» è diventato il mio ideale della vita, cioè: cercare la conversione e santificazione senza posa

 


LETTERA 38   

A P. Stefano Ignudi, Roma L.J.Chr.  

Cracovia 25 III 1920  

 

Reverendissimo Padre Rettore  

 Con tutto il cuore pieno di gratitudine Le mando «Buona Pasqua».  

 Scusi che scrivo in un foglio solo, perché altrimenti la lettera ringrosserebbe forse troppo.  

 Da noi tutto incerto; si aspetta dal giorno in giorno i nuovi avvenimenti; ma niente è certo, specialmente se la nostra guerra (polacco-bolscevica) in oriente finirà o no. Il bolscevismo cerca di infiltrarsi anche in Polonia, ma finora è fortemente combattuto. Anche la (così detta) «chiesa libera polacca»1 fa degli sforzi per allargarsi. Inoltre i protestanti vogliono acquistare quanto di più dei proseliti. Anche Y.M.C.A. 2 è largamente organizzata nell'esercito. Non ostante la gran carestia della stampa e la mancanza della carta appariscono dei libretti contro la Chiesa, che si distribuiscono gratis. - La massoneria poi lavora intensamente in ispecie fra gli uditori dell'università.  

 Così anche «la Milizia dell'Immacolata» ha molto da fare e la Madonna la fece già penetrare anche in università a Cracovia.  

Grazie tante per la morale (Arrigui); cercherò di accomodare i conti quanto più presto.  

 Siccome lo scopo della «Milizia» è diventato il mio ideale della vita, cioè: cercare la conversione e santificazione senza posa, ho scritto più largamente ai commilitoni di queste cose 3.  

Bacio la Sua mano e domandando la benedizione serafica mi scrivo dev mo  

Fr. Massimiliano M. Kolbe  

 

 Buona Pasqua alla Sua Eccellenza Mons. Domenico Jaquet.  

Buona Pasqua al R.mo P. d'Avoli.  

Buona Pasqua al R.do P. Vicerettore [P. Bonaventura Marini].  

Supponendo il Suo permesso ho fatto stampare la versione polacca della biografia di P. Antonio [Glowinski] fatta da Lei. Fu pubblicata in un mensile, che esce in 12.000 copie4.  

Dei pacchi non abbiamo ricevuto niente; dunque se non sono mandati ancora meglio sarà aspettare il tempo più propizio, se sono mandati bisognerebbe far ricorso all'agenzia.  

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Testo originale in lingua italiana.  

 (1) La Chiesa nazionale polacca trapiantata dagli USA. - (2) Cf. SK 59, nota 2. - (3) SK 39. - (4) Non è stato possibile stabilire il titolo della rivista.  

Il figlio prodigo che deve tornare

 


Il figlio prodigo che deve tornare, sono io! Signore, concedimi il dono delle lacrime per ritrovare la libertà e la vita, la pace con te e la gioia in te. Amen.

Signore, mio Dio, Gesù crocifisso è il gesto supremo di tutta la storia dell’umanità: l’inizio, nella sua vicinanza all’uomo peccatore fino a morire in croce per lui.

Di qualcosa di sorprendente, che fa nuova per sempre la storia. Mio Dio, riconosco il nuovo della storia in un gesto che rompe la spirale dell’odio: la croce di Gesù appartiene alle cose nuove che hai compiuto nella storia.

Perché da quell’istante ogni uomo è gratuitamente giustificato da te. Signore, aiutami ad avvicinare ogni uomo riconoscendo che, buono o cattivo, tu lo ami e sempre lo restituisci alla sua dignità.

(Tutti sono vicini ad attraversare cose terribili)

 


Messaggio ricevuto il 23 marzo 2023

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il mio amore per darti un altro messaggio che viene dal mio Sacro Cuore al tuo. Vi do tutto per amore e nessuno può interferire con ciò che viene dato, perché viene dal Cielo alla Terra per tutti i miei figli che amo. Sono venuta a parlare a tutti affinché non sprechino il loro tempo in cose irrispettose di ciò che vi viene detto. Il tempo che rimane è che siate in PACE e in PREGHIERA, perché il Mio Potere arriverà solo se ci saranno veramente quelli di voi che sono con Me sulla Mia Croce d'Amore. Molti dei miei figli non credono in nulla di ciò che vi sto dicendo, ma quando arriverà il momento, non potranno resistere, perché il mondo sarà sottosopra e molti non capiranno come sia diventato così.

La parte sbagliata (coloro che non credono) hanno sempre ragione (pensano), è sempre così per i miei figli (come Maria) che ricevono questi messaggi che vi fanno sapere cosa sta per arrivare e non è lontano. Dovete stare all'erta e non essere tristi, perché chi è con Me non deve avere paura, ma può essere sicuro che tutto vi viene dato per un motivo. Sì, ma molti oggi se ne stanno tranquilli, pensando che il peggio sia passato e che continueranno come prima per le vacanze. I miei figli non sono corretti, perché pensano sempre che tutto sarà come prima, e questo non accadrà. Oggi è tutto tranquillo, ma da un'ora all'altra può essere sott'acqua, ed è quello che sta succedendo. Voglio che vediate che oggi sono con tutti voi, ma domani il diavolo può portarvi via da Me, perché gliene state dando l'opportunità.

Sì, figli miei, tutti sono vicini a vivere cose terribili, non sarà un bene se non ascoltate ciò che sto dicendo, peggio per tutti. Quindi, lavorate con amore e non pensate diversamente, perché tutto cadrà se non ascoltate ciò che vi dico.

Io sono il vostro Dio, il vostro Salvatore. Amen.

Maria De Jesus Coelho

 


venerdì 7 aprile 2023

MARIA INCONTRA GESÙ RISORTO - Alla porta della casa di Nicodemo

 


GESÙ - L'UNIVERSITÀ DEL MIO SACRO CUORE LEZIONI D'AMORE



MARIA INCONTRA GESÙ RISORTO

 

Alla porta della casa di Nicodemo

Ora siamo di nuovo pronti per la lezione, ed è con grande gioia che la descriverò.

Era quasi mezzanotte e mandai l'angelo Gabriele a casa di mia madre per dirle che l'aspettavo alle porte della casa di Nicodemo. Maria era in costante preghiera, non dormiva, aspettando il momento della buona notizia, il suo cuore batteva rapidamente man mano che l'ora della riunione si avvicinava.

Mentre le altre donne erano sopraffatte dalla stanchezza in un sonno profondo, e una volta che Maria ebbe ricevuto le istruzioni dell'Angelo, prese un mantello per proteggersi dal freddo della notte e aprì silenziosamente la porta della sua residenza.

Cammina frettolosamente e da sola per le strade della città, illuminata solo da alcune torce. Niente la ferma e non teme niente, ha solo in mente di incontrarmi di nuovo.

Arriva alla porta di Nicodemo, guarda ai lati, in preghiera aspetta e proprio in quel momento io appaio circondato dai miei Angeli e accompagnato da tutte le anime sante che aspettavano il compimento delle profezie.


 E così si compie il passo del Credo... SCENDE ALL'INFERNO.

Maria si inginocchia e unendo le mani in preghiera mi guarda con felicità e vedendola in quella posizione le dico: "MADRE, ALZATI, ti presento davanti ai profeti e ai santi che hanno scritto di te nella Sacra Scrittura e che speravano di incontrare la Madre del Signore" (Genesi 3, 15; Isaia 7, 1-17; Michea 5, 2-3; Geremia 31, 22).

E girandomi verso la folla che mi seguiva, allungai lentamente il braccio sinistro verso Maria e con voce potente esclamai:

"Ecco mia madre, Maria, la più bella stella del cielo, regina di tutte le creature, regina dei profeti e madre di tutta l'umanità" (Salmo 45; San Giovanni 19, 26-27). E tutti quelli che mi hanno seguito, angeli e santi, si inchinano in riverenza davanti a Maria, riconoscendola come mia Madre e Signora.

E prima di partire, mi avvicinai a Maria, la presi per le mani e le dissi:

 "IO SARÒ SEMPRE CON TE, NON SARAI MAI SOLA, HO PREPARATO PER TE IL POSTO PIÙ ECCELSO NELLA CASA DI MIO PADRE. Abbiate cura dei miei apostoli, essi sono bambini confusi che hanno bisogno di speranza e di perseveranza fino al momento in cui mi presenterò a loro" (Giovanni 20, 19-29).

E baciandola sulla fronte, me ne andai con tutte le anime fedeli.

Maria rimase immobile per alcuni minuti, stordita da ciò che aveva appena vissuto, ma poi si riprese e tornò diligentemente alla casa dove le pie donne stavano ancora dormendo. Ma quando entra, il rumore della porta li sveglia e cominciano ad alzarsi.

Amati figli, cosa avete scoperto in questo insegnamento, cosa potete imparare da esso?

Al prossimo incontro accompagnate le donne che Mi visiteranno al Santo Sepolcro, preparate i vostri cuori.

Ti benedico nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Dettato a Gustavo, Buenos Aires, 4 aprile 2021.

LA SOLITUDINE DI MARIA - Torna al Calvario

 


GESÙ - L'UNIVERSITÀ DEL MIO SACRO CUORE LEZIONI D'AMORE



LA SOLITUDINE DI MARIA



Torna al Calvario

Dopo avermi lasciato nella tomba, tornarono tutti a Gerusalemme con il cuore spezzato per la mia morte. Mia madre non aveva consolazione, il suo Gesù se n'era andato, si considerava sola e abbandonata, senza famiglia e senza casa.

Con la compagnia di anime pie si mise in cammino per tornare alla sua dimora, ma con il cuore circondato dal freddo della solitudine.

Ma devono inevitabilmente passare il Golgota. Maria si fermò davanti alla montagna che portava la croce, il suo sguardo era fisso su di essa. Le donne che le tenevano le braccia le chiesero se stava bene, se voleva riposare un momento, e quelle che erano un po' più lontane corsero in suo aiuto. Ma mia madre li guardò tutti con dolcezza e con un sorriso li confortò, dicendo loro di non preoccuparsi per lei, che stava bene. E lasciandoli di stucco, sale lentamente sulla collina per raggiungere la cima.

Si ferma ad una certa distanza dalla croce, ma non la vede più come uno strumento di tortura e di morte, ma vede in essa l'albero della vita che ha portato il frutto maturo della salvezza.

Davanti ai suoi occhi vede la croce come la chiave del cielo e la spada per sconfiggere tutti i miei nemici, vede i tempi futuri dove sarà l'arma di combattimento dei cristiani, la follia di molti santi e la bilancia della giustizia delle azioni degli uomini, vede che il santo legno sarà la causa della salvezza o della condanna.

E di nuovo abbracciò i piedi della croce e con gli occhi chiusi vi appoggiò la testa, e a bassa voce disse: "O santa croce!


 O CROCE SANTA! O CROCE BENEDETTA E DIVINA!


Ha pianto a lungo. Nel frattempo, in lontananza i compagni piangevano e sembravano tristi nel vedere Maria abbracciata alla croce. Nessuno osava dirle una parola perché i loro cuori erano spezzati, rispettavano Maria non solo come Mia Madre ma come loro. John sulla via del ritorno disse alle donne e agli uomini della mia ultima richiesta. E in totale obbedienza presero Maria come loro madre.

Maria ha dato le sue ultime carezze alla croce, l'ha baciata. Ha fatto lo stesso nel luogo dove mi ha tenuto in braccio e poi dove sono stato imbalsamato. Con la sua dolcezza materna i presenti potevano vedere che i suoi gesti erano gentili e solenni allo stesso tempo.

Una volta raggiunta la cima, Maria si avvicinò ai suoi nuovi figli e disse loro: VENITE MIEI PICCOLI. E tutti, come bambini che aspettano la loro madre, la seguirono in fretta. Le sue bambine, le pie donne, presero di nuovo le braccia di mia madre e in lacrime si consolarono a vicenda.

Tutti hanno percorso il cammino che io avevo fatto con la croce e dove il mio sangue ha lasciato il segno, Maria si è inginocchiata, l'ha baciata, con le sue lacrime l'ha benedetta e ha chiuso questo atto con un TI AMO.

Tante volte si è prostrata per baciare il Mio Prezioso Sangue, e in ogni gesto ha voluto portare con sé il mistero del suo spargimento per condividerlo con gli Apostoli.

Arrivando davanti al palazzo di Erode, guardò con uno sguardo addolorato quel luogo, e poco lontano c'era il cortile del palazzo di Pilato, lì si ricordò delle parole: "Ecco l'uomo! e le grida della folla che chiedeva la mia morte. E il suo cuore tremò di nuovo.

Ora, figlioli, accompagnate Mia Madre e le anime pie alla Veglia Pasquale e imparate da Maria che ha percorso la Via Dolorosa, essendo la prima a partecipare alle Stazioni della Mia Passione, il capolavoro del Mio Eterno Amore per tutta l'umanità.

Restate sintonizzati per la prossima riunione perché c'è molto di più da dire.

Ti benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Dettato a Gustavo, Buenos Aires, 2 aprile 2021.