GESÙ - L'UNIVERSITÀ DEL MIO SACRO CUORE LEZIONI D'AMORE
LA SOLITUDINE DI MARIA
Torna al Calvario
Dopo avermi lasciato nella tomba, tornarono tutti a Gerusalemme con il cuore spezzato per la mia morte. Mia madre non aveva consolazione, il suo Gesù se n'era andato, si considerava sola e abbandonata, senza famiglia e senza casa.
Con la compagnia di anime pie si mise in cammino per tornare alla sua dimora, ma con il cuore circondato dal freddo della solitudine.
Ma devono inevitabilmente passare il Golgota. Maria si fermò davanti alla montagna che portava la croce, il suo sguardo era fisso su di essa. Le donne che le tenevano le braccia le chiesero se stava bene, se voleva riposare un momento, e quelle che erano un po' più lontane corsero in suo aiuto. Ma mia madre li guardò tutti con dolcezza e con un sorriso li confortò, dicendo loro di non preoccuparsi per lei, che stava bene. E lasciandoli di stucco, sale lentamente sulla collina per raggiungere la cima.
Si ferma ad una certa distanza dalla croce, ma non la vede più come uno strumento di tortura e di morte, ma vede in essa l'albero della vita che ha portato il frutto maturo della salvezza.
Davanti ai suoi occhi vede la croce come la chiave del cielo e la spada per sconfiggere tutti i miei nemici, vede i tempi futuri dove sarà l'arma di combattimento dei cristiani, la follia di molti santi e la bilancia della giustizia delle azioni degli uomini, vede che il santo legno sarà la causa della salvezza o della condanna.
E di nuovo abbracciò i piedi della croce e con gli occhi chiusi vi appoggiò la testa, e a bassa voce disse: "O santa croce!
O CROCE SANTA! O CROCE BENEDETTA E DIVINA!
Ha pianto a lungo. Nel frattempo, in lontananza i compagni piangevano e sembravano tristi nel vedere Maria abbracciata alla croce. Nessuno osava dirle una parola perché i loro cuori erano spezzati, rispettavano Maria non solo come Mia Madre ma come loro. John sulla via del ritorno disse alle donne e agli uomini della mia ultima richiesta. E in totale obbedienza presero Maria come loro madre.
Maria ha dato le sue ultime carezze alla croce, l'ha baciata. Ha fatto lo stesso nel luogo dove mi ha tenuto in braccio e poi dove sono stato imbalsamato. Con la sua dolcezza materna i presenti potevano vedere che i suoi gesti erano gentili e solenni allo stesso tempo.
Una volta raggiunta la cima, Maria si avvicinò ai suoi nuovi figli e disse loro: VENITE MIEI PICCOLI. E tutti, come bambini che aspettano la loro madre, la seguirono in fretta. Le sue bambine, le pie donne, presero di nuovo le braccia di mia madre e in lacrime si consolarono a vicenda.
Tutti hanno percorso il cammino che io avevo fatto con la croce e dove il mio sangue ha lasciato il segno, Maria si è inginocchiata, l'ha baciata, con le sue lacrime l'ha benedetta e ha chiuso questo atto con un TI AMO.
Tante volte si è prostrata per baciare il Mio Prezioso Sangue, e in ogni gesto ha voluto portare con sé il mistero del suo spargimento per condividerlo con gli Apostoli.
Arrivando davanti al palazzo di Erode, guardò con uno sguardo addolorato quel luogo, e poco lontano c'era il cortile del palazzo di Pilato, lì si ricordò delle parole: "Ecco l'uomo! e le grida della folla che chiedeva la mia morte. E il suo cuore tremò di nuovo.
Ora, figlioli, accompagnate Mia Madre e le anime pie alla Veglia Pasquale e imparate da Maria che ha percorso la Via Dolorosa, essendo la prima a partecipare alle Stazioni della Mia Passione, il capolavoro del Mio Eterno Amore per tutta l'umanità.
Restate sintonizzati per la prossima riunione perché c'è molto di più da dire.
Ti benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Dettato a Gustavo, Buenos Aires, 2 aprile 2021.
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