domenica 23 aprile 2023

Preghiamo «ad invicem» ed aiutiamoci e diamo la mano a tanti poveri illusi che non riconoscono il buon Dio.

 


LETTERA 40  

A Fr. Giovanni Garleanu, Roma W G.M.G.  

Cracovia 30 III 1920  


Carissimo  

 Scrivo molte lettere in una busta e fra queste una ai M.I. di Roma; vorrebbe farla vedere a tutti i nostri Commilitoni nell'Immacolata?  

 Come vedrà dalla lettera su nominata, la nostra cara Mamma e Regina sta confermando e sviluppando sempre di più la Sua milizia in Polonia, e tante volte lo fa vedere che è proprio Essa e non qualcuno di noi che lo fa. Quando qualche volta pare che tutto è già quasi disperato, allora le cose affidate con un abbandono illimitato nelle mani di Lei vanno ottimamente.  

 Preghi soltanto per me povero stupido, debole, indegno, alla Mamma, che faccia Essa tutto da noi.  

 Grazie tante per la morale di Arregui1. Cercherò di accomodare i conti quanto più presto.  

 Dove sta fr. Girolamo? Mi scrisse P. Pal che stava in qualche cittadina moribondo. È vero questo? E forse non vive più. - Mi scriva per piacere che cosa è accaduto con lui dall'abbandono del Collegio.  

È arrivata la mia lettera coi fogli stampati2?  

 Quale sarebbe l'indirizzo di P. Cirillo? Gli americani lo devono sapere. Ha scritto forse a loro? Mi scrisse fr. Albino che (in quanto ho capito) ci erano nel Collegio degli ammalati gravemente. Domandi un po' per piacere a qualcuno della provincia padovana se la mia Guida di Roma che ho imprestata (che hanno imprestata ad un ufficiale, loro conoscente) si è ritrovata. Se sì, domanderei di mandarmela perché dalle feste di Pasqua ho da fare nella scuola i primi tempi del cristianesimo e così mi servirà anche essa (per le catacombe etc.). D'altronde i libri per la posta arrivano come è arrivato Arregui.  

 Come va M.I. nel Collegio? Come si chiamano i Rumeni che hanno dato nome alla M.I. 3? Forse ci sono degli altri. E la lettera comune non è ancora arrivata, l'aspettiamo o piuttosto l'aspettano più ancora i M.I. del «focolare» dei Chierici perché non conoscono ancora i M.I. romani.  

P. Quirico come e dove sta? E fr. Paulo si rimise?  

 Si è forse tentato di estendere M.I. nei collegii di Sardegna o altri?  

 Preghiamo «ad invicem» ed aiutiamoci e diamo la mano a tanti poveri illusi che non riconoscono il buon Dio.  

Fr. Massimiliano M. M.I.  

 

 Vorrebbe dire a fra [Alessandro] Gallo che non abbiamo ricevuto niente dei pacchi; dunque se non sono mandati ancora meglio aspettare con l'invio, se poi sono già mandati, bisognerebbe far ricorso all'agenzia che o ritrovi o (se ha garantito) paghi.  

 Vorrei avere la poesia composta e recitata da fr. Antonio nella mia ordinazione sacerdotale.  

 Desiderei dei documenti quanto più particolari del P. Antonio, fr. Antonio e P. Norsa.  

Saluti a tutti e specialmente i M.I.  

M.I. di Cracovia (dei Chierici) saluta i M.I. di Roma.  

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Testo originale in lingua italiana.  

(1) Il manuale che P. Massimiliano aveva chiesto in data 5 VIII 1919 - cf. SK 28. - (2) Cioè le pagelline d'iscrizione alla M.I. stampate in polacco - cf. SK 33. - (3) In data 27 XI 1919 si iscrissero alla M.I. i chierici rumeni: Fr. Giovanni Duma, Fr. Giovanni Ladan e Fr. Antonio Talmacel.  

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