DIO E’ AMORE
Nei Messaggi che la Madonna ci ha dato in tutti questi anni a Medjugorie, ma anche in altri luoghi dove appare, non fa che ripetere a più non posso che non è possibile vivere la propria conversione a Dio senza l’Eucaristia.
Gli appelli della Madonna sono accorati come di una buona Madre che vuole orientare al meglio la vita dei propri figli, conoscendo ciò che è bene per loro e cercando di evitare loro il male. Maria ci parla di Gesù persona vera e viva presente nel SSmo Sacramento, fonte di vero amore, espressione viva e palpitante dell’Amore di Dio per gli uomini. Ci parla dell’amore di Gesù per noi e ci chiede di ricambiarlo. La pedagogia di Maria è semplice e disarmante e non lascia spazio ad interpretazioni: è ASSOLUTAMENTE in linea con il vangelo, nel quale Gesù ci parla senza mezzi termini (“senza di me non potete far nulla”), (“ io sono la vite e voi i tralci”), ( “ Chi mangia di me vivrà per me”). Maria ci invita a conoscere Gesù attraverso la lettura e la meditazione quotidiana della parola, ci chiede di purificarci attraverso atti penitenziali come il digiuno, di alimentarci della grazia divina attraverso la preghiera del cuore e la recita quotidiana del santo rosario, e di attingere alla misericordia divina attraverso il sacramento della riconciliazione. Ma al centro della sua pedagogia c’è l’incontro frequente e se possibile quotidiano con Gesù Eucaristico, nella comunione eucaristica, ma anche nella adorazione quotidiana del SS.mo Sacramento, e non certo come rito o pedaggio per la salvezza personale, ma soprattutto come necessità vitale per l’anima, alla stessa stregua del respiro per il corpo. La Madonna non fa che ripetere di andare alla fonte dell’amore, con amore; di amare l’Eucaristia, di desiderarla perché è per noi, con un amore di desiderio, consapevoli che senza questo amore non si progredisce nelle vie della carità, della giustizia, non si avanza nella direzione dell’eternità che ci attende per la vita senza fine.La Madonna ci dice di non avere paura di Gesù, perché è nostro amico e ci ama, ci chiede di parlargli davanti al tabernacolo come ad una persona viva realmente presente, anche se nascosta ai nostri sensi materiali. Maria ci invita anche a consolare Gesù Eucaristico di tutti gli oltraggi e le indifferenze di cui è fatto oggetto nel mondo, anche se non necessario perché Gesù ci ama, al fine anche di propiziarci la benevolenza del Signore: in questo senso si comporta come una vera madre umana verso i suoi figli; nei suoi messaggi spesso ci ripete e ci esorta caldamente : “Dite a Gesù Eucaristia che lo amate, ripeteteglielo spesso, Egli ama sentirselo dire”. Nella esortazione di Maria, alla consolazione del cuore eucaristico di Gesù, non c’è solo un intento sentimentale di invito all’amore, anche di gratitudine e di ringraziamento verso il Creatore e Redentore, che anche solo questo sarebbe giusto ed opportuno, ma c’è anche, in buona misura, una finalità riparatoria per tutti i peccati di ingratitudine e gli oltraggi e le indifferenze dell’umanità, che i fedeli devono opportunamente riparare, anche per collaborare, con il Redentore e con Maria stessa, che è chiaramente corredentrice, ALLA SALVEZZA del mondo e dell’umanità tutta. Infine la Madonna, che ha una chiara conoscenza della verità, immersa come è nel circuito trinitario di luce e di pienezza, sa cosa è il vero bene dei suoi figli, ed in che cosa consiste la vera felicità: Lei sa bene che la felicità è la comunione con Dio e che l’uomo la cerca nelle cose sbagliate, allontanandosi da Dio. Nella Sua pedagogia c’è anche il tema della felicità degli uomini, e Lei lo affronta con dolcezza materna (“Io voglio che siate felici”), ma anche con fermezza e decisione (“Solo Dio può farvi felici”), senza tentennamenti né cedimenti, sulla via della verità. Lei sa che dopo la morte fisica l’anima si separa dal corpo e sarà immediatamente giudicata da Dio: ed allora non ci saranno mezze misure, né ricorsi, né appelli, né raccomandazioni, né tergiversazioni! La sentenza sarà una ed una sola per gli uomini: la felicità eterna con Dio, o la disperazione eterna senza di Lui. Forte di questa consapevolezza la Madonna, come una buona madre interessata al destino dei suoi figli, non usa mezze misure nell’affermare la verità che è una sola: senza Gesù non possiamo fare nulla, salvo sperimentare il fallimento della nostra vita (“Senza mio Figlio non potete far nulla”) ed ancora in altri passaggi la verità estrema ed ultima, quasi un ultimatum (“Decidetevi per Dio”), ma condito sempre dalla sua straordinaria dolcezza materna (“Non temete io sono sempre con voi e non vi abbandono”).
Gioacchino Ventimiglia
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