LETTERA 41
Ai Militi del Collegio Internazionale, Roma
W M.I.
Cracovia 25 V 1920
Carissimi Commilites
Gran piacere mi fece la lettera del 2 V. Suppongo che venne compilata dal Secretario in nome dei M.I.; suppongo, perché nessuno è espresso nella firma, ma la calligrafia pare che sia di fr. Paulo. (Da noi - in diverse società - c'è uso di mettere nelle cose ufficiali la firma del Preside e del Secretario, forse ci gioverebbe di adottarlo).
Riguardo ai 3 gradi ho scritto qualcosa a fr. Giovanni1 cioè, che lo statuto approvato a Roma il 4 di aprile dell'anno scorso dal R.mo P. Generale [P. Domenico Tavani] viene considerato come una norma generale ed anche sufficientemente concretata per il primo grado. I 3 gradi poi convengono nello statuto generale e distinguonsi specialmente esprimendo più distintamente C. II § 2 (prima parte) dello statuto generale cioè «Omnia legittima media secundum possibilitatem in diversitate status, conditionis et occasionis, quod zelo et prudentiae uniuscuiusque commendatur»2. E così il grado primo si limita all'azione individuale; il secondo aggiunge la sociale ed il terzo, rompendo ogni limite, tende al eroismo. Lasciamo però per adesso stare quest'ultimo grado, benché chi si sente chiamato, può - dietro il consiglio del proprio direttore spirituale ed in modo da lui regolato - esercitarlo.
La pagella che abbiamo fatto stampate in polacco contiene il sufficiente per il primo grado cioè lo statuto generale con qualche aggiunta spiegativa. Certamente la pagella polacca e la sua versione in latino avete ricevuta. Ad ogni modo aggiungo a questa lettera un’altra simile pagella (come se fosse fatta per fr. Giovanni). A Roma avete dei polacchi che possono con viva voce dare le spiegazioni riguardo alla versione.
Si potrebbe nella giaculatoria aggiungere anche «per i raccomandati» intendendo quelli che raccomandano sé o gli altri per es.: eretici, scismatici, increduli etc. Queste raccomandazioni chiamiamo in Polonia «le intenzioni» e scritte su pezzetti di carta vengono in una busta collocati al piè dell'Immacolata.
È molto raccomandabile la devozione delle 3 Ave mattina e sera per ringraziate Iddio pei doni della Potenza, Sapienza e Misericordia concesse alla Madonna e per la grazia della perseveranza finale. Ci sono anche delle conversioni e sanazioni miracolose operate per questo mezzo.
Sarebbe molto bene di avere una rivista come organo del M.I. In questa si potrebbe refutare le tendenze antireligiose che infestano i relativi paesi, accettare le difficoltà (almeno le più comuni) e pubblicare le loro soluzioni. Mettere anche delle raccomandazioni e poi relativi ringraziamenti all'Immacolata, ottenuta la conversione. - Per noi è questo per adesso abbastanza difficile per la mancanza della carta (che inoltre, quando c'è, costa più di 100 volte tanto, come prima) e la enorme e sempre crescente carestia della stampa. - Credo che per loro in principio si troverebbe qualche posticino nel Fides3 o anche una bella rubrica nel bollettino parrocchiale ai SS. XII Apostoli. Inoltre non dimenticata ancora memoria della «[Pontificia] Accademia dell'Immacolata» gioverebbe - credo - alla M.I. (per i secolari) in questa basilica.
Noi adesso stiamo formando una biblioteca. Abbiamo già più di 100 volumi ben scelti (per lo più di un carattere apologetico) e più di 150 piccoli libriccini (anche questi per Io più apologetici). Fra gli acattolici hanno ricevuto per leggere dei libri: un protestante, una scismatica, un giudeo, due giudee. - Pregate per la loro conversione.
Il secondo grado poi, come dissi, si distingue con un'azione sociale, colle comuni forze nel pregare, combinare le cose dt farsi e nell'operare. Perciò possiede uno statuto particolare, che si fonda sul generale. Questo statuto è necessario per regolare gli atti comuni, tra i quali una delle più importanti è la seduta, nella quale c'è l'occasione di comunicare le idee, discutere e determinare le cose da farsi o prepararsi, per mezzo delle conferenze e dei colloqui apologetici (e ascetici), a ribattere le accuse mosse contro la Santa Madre Chiesa ed illuminare gli erranti.
Si capisce che lo statuto particolare richiede per stabilirsi e determinarsi in tutti i particolari un po' più di tempo e l'esperienza lo adatta ai diversi luoghi e condizioni. - Sarà anche diverso secondo le diverse condizioni, lo stato ed occasioni dei relativi membri.
Noi siamo adesso in 1.325. Abbiamo delle difficoltà e degli scoraggiamenti da ogni parte da superare - ma ci pensi Essa.
Preghiamo «ad invicem» e raccomandiamo noi. e la nostra missione all'Immacolata, che si degni Essa stessa far tutto, proprio tutto, perché noi non sappiamo [fare] altro da noi stessi che rovinare se stessi e gli altri e se c'è qualche cosa di buono ascrivere questo a noi stessi - insomma rubare. Vostro nell'Immacolata Commiles
Fr. Maximilianus M.
M.I.
Il bacio della mano al R.mo P. Rettore [P. Stefano Ignudi].
Quali ordinazioni ci erano in questo periodo? Ci saranno dei nuovi sacerdoti, diaconi etc.?
Saluti al R.P. Vicerettore [P. Bonaventura Marini]. Saluti al P. Stella, P. Domenico Neculaes (forse prepara la valigia).
Combinate e fate come credete più opportuno per la gloria dell'Immacolata, in quanto lo approveranno i relativi Superiori.
È morto il Secretario della nostra Provincia P.M. Bernardo Kalisz, anche lui M.I. - ricordatelo nella Comunione almeno una volta.
Sono passati già un po' di giorni da quando ho cominciato a scrivere questa lettera e non trovo opportunità di finirla. E così il numero dei M.I. crebbe fino a 1.363.
Vi salutano i M.I. chierici di Cracovia.
Auguro la più copiosa benedizione dell'Immacolata al Preside fr. Giovanni, al Secretario e a tutti i singoli M.I. di Roma, che si possano preparare bene per la lotta coi nemici di Dio, dell'Immacolata, della Chiesa, del Papa e di tutte le anime.
Non vi scordate di me al piè dell'Immacolata.
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Testo originale in lingua italiana.
(1) Forse si tratta della lettera scritta in data 17 I 1920 (SK 37). - (2) Si veda la traduzione in SK 21, allegato. - (3) Fides - rivista della «Pontificia Opera per la preservazione della fede in Roma», di cui era redattore P. Stefano Ignudi.
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