Più rigorosamente fu punito un ecclesiastico, per mancanza per ben più grave. (Vedi Michele Alix, Hortus pastorum, trait. VI, capo 2). Trovandosi egli in punto di morte, o sia perché non volesse riconoscere la propria posizione per quell'illusione troppo comune nei sacerdoti, abituati a veder morire, o sia perché si trovasse sotto il dominio di quel fatale pregiudizio che fa paventare a tanti malati gli ultimi Sacramenti, tanto tardò e temporeggiò che se ne morì senza i conforti della Chiesa. Mentre veniva condotto alla sepoltura, il misero sacerdote, aprendo gli occhi, fece intendere chiaramente queste parole: - In punizione del ritardo da me frapposto nel ricevere la grazia dell'estremo lavacro, mi trovo condannato a lunghi anni di Purgatorio. Se avessi ricevuto l'Olio Santo, come era mio dovere, io sarei scampato alla morte in grazia della virtù propria di questo Sacramento di ridare talvolta al malato la salute temporale, e così avrei avuto tempo di far penitenza, mentre ora sto soffrendo acerbi tormenti. - Ciò detto, richiudendo gli occhi, lasciò i presenti nella più grande costernazione.
A coloro poi, la cui vita intera trascorse abitualmente in peccato mortale, e che differiscono la conversione al punto di morte, sono riservate pene, delle quali il seguente esempio può dare appena una languida idea.
Sac. Luigi Carnino,
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