LIBRO DELLE LAMENTAZIONI
13 Dall’alto egli ha scagliato un fuoco, nelle mie ossa lo ha fatto penetrare. Ha teso una rete ai miei piedi, mi ha fatto tornare indietro. Mi ha reso desolata, affranta da languore per sempre.
Sono queste immagini del grande dolore cui Gerusalemme è stata sottoposta. Non però per azione diretta di Dio, ma per azione indiretta.
Dall’alto egli ha scagliato un fuoco, nelle mie ossa lo ha fatto penetrare. Il fuoco nell’antichità era considerato vero strumento della punizione divina.
Ha teso una rete ai miei piedi, mi ha fatto tornare indietro. È come se la città stesse fuggendo dal Signore e il Signore l’avesse bloccata con la rete.
Mi ha resa desolata, affranta da languore per sempre. La desolazione è la perdita di tutti i suoi figli e di ogni altro bene, compreso anche il tempio.
Il languore per sempre nasce dalla vita della sua desolazione e dal sapere che nulla essa può fare per ristabilirsi nella sua antica gloria.
Comprendiamo tutte queste affermazioni se separiamo due verità: ciò che Dio fa e ciò che Dio non può fare. Dio non distrugge Gerusalemme.
Dio non può aiutare la sua città. Non la può aiutare perché essa ha rifiutato ogni suo aiuto. Si è ostinata nel suo peccato di idolatria, tenendo Dio lontano.
Dio non ha potuto impedire che il fuoco la divorasse, che il nemico la deportasse, la distruggesse, la radesse al suolo. Non ha potuto.
Il Signore sempre vuole aiutare l’uomo, sempre ricolmarlo del suo amore. È l’uomo che con ostinazione rifiuta il suo amore e lo tiene lontano da sé.
Dio è obbligato a rispettare la volontà dell’uomo. Lo può illuminare, avvertire, minacciare. Ma non può farlo divenire non uomo.
L’inferno attesta questa impossibilità di Dio. Mai potrà portare contro voglia in Paradiso una sola persona. Né lui manda contro voglia nell’inferno.
Chi ha deciso di vivere senza Dio, contro di Lui, ha deciso volontariamente di distaccarsi da Lui. Questo distacco è l’inferno.
Poiché solo Dio è luce e gioia eterna, chi è senza Dio rimane nel buio e nella tristezza eterna. L’inferno è la privazione di Dio volontariamente scelta.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
Nessun commento:
Posta un commento