giovedì 17 gennaio 2019

MONDO NUOVO PROFETIZZATO



 La Formula (triplice) del Creatore (trinitario).

Alla fine di ogni nostra settimana c’è un settimo giorno che per natura è divers
o dagli altri. La tradizione vuole che anziché servire per il lavoro, esso serva
 alla santificazione della nostra anima e al riposo del nostro corpo. Si tratta 
della domenica. Stando alla Bibbia anche la Settimana della Creazione possiede l
a sua “domenica”, il suo settimo giorno, che è quello in cui Dio smise di creare
 per “riposarsi”. [6] Questo ci permette di capire che la nostra settimana e que
lla della Creazione hanno la stessa struttura, riassunta nell’espressione 6 + 1 
= 7, dove il numero “6” rappresenta i giorni lavorativi, il numero “1” la domeni
ca, e il numero “7” il totale dei due numeri addizionati. Fin qui nulla di nuovo.

Quello che si presenta come nuovo (anche se si tratta di una verità antica che i
l tempo ha fatto dimenticare) è l’esistenza della Settimana universale, concepit
a da Dio per contenere il suo piano, chiamato “Piano di Salvezza”. La struttura 
di questa terza Settimana è identica a quella delle prime due, perché contiene s
ette periodi piazzati nello stesso ordine. Detti periodi sono sette millenni.

Alcuni teologi rifiutano questa verità. Ma perché? I primissimi Padri della Chie
sa – S. Ireneo di Lione per esempio – hanno parlato apertamente della Settimana 
universale. Anche se il tempo ha cancellato il ricordo di questo loro insegnamen
to, ciò non basta per dire che detto insegnamento sia da rigettare. Nella sua in
finita sapienza Dio permette che in certi casi un velo nasconda una data verità 
finché non ritorni per essa il tempo di riprendere vita. Oggi per esempio il con
cetto di Settimana universale è di ritorno, e non per iniziativa umana ma per in
iziativa divina. È Dio che parla tramite i Profeti cristiani contemporanei. Se c
iò avviene in questo periodo di tempo, un motivo c’è sicuramente. Il motivo è ch
e oggi nel campo del Signore il grano che Gesù ha seminato due mila anni fa è gi
unto a maturazione. Essendo arrivato il tempo della mietitura, prima di proceder
e Dio vuole aiutare coloro che per amore non hanno cessato di mantenersi in suo 
ascolto. Aiutarli come? Permettendo loro di riscoprire quello che il tempo ha di
storto o fatto dimenticare.

Un altro esempio probante è quello che riguarda l’età dell’uomo. Alla domanda: «
Da quanto tempo l’uomo vive sulla terra?», la scienza umana offre risposte che v
ariano da uno scienziato all’altro, da un’epoca all’altra, mentre la verità, la 
sola e unica verità, è quella che Dio ci rivela. Il brano che segue, scritto il 
29 gennaio 1919 da Luisa Piccarreta, costituisce una prova, una fra tante, di qu
anto appena detto. Gesù afferma che l’uomo è sulla terra da 6.000 anni. [7] Gesù
 si esprime in questi termini:

Gesù a Luisa Piccarreta: «Figlia mia diletta, voglio farti sapere l’ordine della
 mia Provvidenza: in ogni corso di due mila anni ho rinnovato il mondo. Dopo i p
rimi due mila anni lo rinnovai col diluvio. Dopo i secondi due mila anni i buoni
 e gli stessi santi sono vissuti dei frutti della mia Umanità, e a sprazzi hanno
 goduto della mia Divinità. Ora siamo al termine dei terzi due mila anni, e ci s
arà una terza rinnovazione. Ecco perciò lo scompiglio generale. Esso non è altro
 che un preparativo, appunto, a questa terza rinnovazione. » [8]

Luisa Piccarreta non è l’unico Profeta che abbordi il tema della Creazione dell’
uomo. Ne parlano anche altri Profeti. Per esempio, il libretto “Cœurs Unis de Jé
sus et de Marie” [9] contiene rivelazioni analoghe. Una di queste ci permette di
 dedurre che la “Settimana universale” è formata da sette periodi, e che adesso 
l’umanità si trova tra la fine del sesto periodo e l’inizio del settimo. [10] La
 citazione seguente è la traduzione italiana del testo che si trova alle pagine 
15 e 16 di detto libretto.

La Voce interiore all’anima in ascolto: «Sì, voi vi alzate all’alba di un nuovo 
giorno. Presso Dio mille anni sono come un giorno, e codesto giorno sarà [simile
 a] una domenica: l’era dello Spirito Santo”. Mi sembrava che 4000 anni erano at
tribuiti al Padre, 2000 anni erano attribuiti al Figlio, e 1000 anni erano attri
buiti allo Spirito Santo. »

Questo messaggio, che per me possiede tutti i caratteri della veridicità, ci per
mette di capire che i primi 4000 anni rappresentano la durata dell’Antico Testam
ento, mentre i successivi 2000 anni rappresentano la durata del Nuovo Testamento
. Per completare il ciclo totale di 7000 anni mancano 1000 anni. Questi mille an
ni sono quelli del millennio che l’Umanità sta iniziando ora. Esso è l’ultimo de
lla storia perché viene in settima posizione, e come tale assume il ruolo della 
“Domenica”. Siccome la struttura di questa terza settimana, detta universale, è 
identica a quella delle due precedenti, se mettiamo assieme le strutture delle t
re settimane, ne ricaviamo une formula che, pur rimanendo semplicissima, è molto
 eloquente:

6+1= 7
6+1= 7
6+1= 7

Dov’è l’eloquenza di questa formula? I suoi significati si trovano non solo nell
a lettura orizzontale ma anche in quella verticale.

Verticalmente: la prima fila di numeri è composta da tre “6”. Questi tre 6 rappr
esentano la pienezza del male [666].

Verticalmente: la seconda fila di numeri è composta da tre “1”. Questi tre 1 rap
presentano la pienezza del bene [111].

Verticalmente: la terza fila di numeri è composta da tre “7”. Normalmente questi
 tre 7 dovrebbero rappresentare qualcosa, ma cosa? Lo studioso esegeta Martino P
enasa, che ho interrogato per telefono, mi ha risposto che il numero 7 ripetuto 
tre volte [777] rappresenta “la perfezione – o pienezza di vita – che l’uomo può
 realizzare durante la sua prova terrestre”. Per garantirmi la sua risposta, e c
ompletarla, mi ha poi fatto recapitare il piccolo testo riprodotto in nota. [11]

Martino_P

Padre Martino Penasa, francescano, esegeta biblico, e autore.

Deduco da queste considerazioni che il Piano concepito da Dio è triplice, e che 
ogni sua terza parte ha la stessa struttura, una struttura settimanale.
 
Riassumendo il tutto:
Settimana della genesi
(6+1)
 
Sette periodi
nel Piano creativo.
Settimana umana
(6+1)
 
Sette giorni
nel tempo umano.
Settimana universale
(6+1)

Sette millenni
nel Piano divino.

Visto che la struttura di questi tre piani settimanali è identica (rappresentata
 dall’espressione: 6+1=7) se qualcuno volesse definire con formula scritta i rap
porti che esistono tra questi tre Piani, ne risulterebbe una Equazione proporzio
nale triplice, enunciabile in questo modo: 

Il giorno di Riposo di Dio sta alla Settimana Creativa,
come la Domenica sta alla nostra Settimana umana
e come il Millennio felice sta alla Settimana Universale.
 
L’Equazione si potrebbe riscrivere nel modo seguente:
R: C = D: S = M: U
 
… oppure anche nella forma seguente: [12]

R: C = 1: 7
D: S = 1: 7
M: U = 1: 7

Un cristiano un po’ istruito si accorge subito che l’ordine presente in questa E
quazione proporzionale triplice è come un riflesso della Santissima Trinità, [13
] e che il ruolo del millennio che sta ora iniziando [14] – settimo della storia
 umana, e ultimo della serie – è quello di una domenica: la “Domenica” della Set
timana universale. Sapendo che il giorno domenicale ha come ragion d’essere la n
ostra santificazione spirituale e il nostro riposo fisico, la conclusione logica
 di tutto questo mio ragionamento è che il presente millennio, terzo dell’era  c
ristiana e ultimo della storia, sarà consacrato alla santificazione della collet
tività umana, un ideale che porta con sè la pace, la felicità, il benessere. L’u
manità si accorgerà che detto millennio è quello che S. Giovanni descrive all’in
izio del ventesimo capitolo dell’Apocalisse, un “Millennio felice”.

Dopo la presente Purificazione, il mondo sopravvissuto si accorgerà di essersi g
uadagnato, con la vittoria sull’anti-Cristo, il permesso di entrare nel Millenni
o felice, alias Regno messianico. [15] Una cosa è certa: il Millennio che S. Gio
vanni descrive all’inizio del ventesimo capitolo dell’Apocalisse non s’è mai vis
to prima d’oggi. È dunque normale che esso sia per il futuro. Futuro prossimo o 
futuro remoto? I messaggi dei Profeti cristiani contemporanei ci fanno capire ch
e si tratta di futuro prossimo.

Ciò che Dio fa, è pensato e realizzato nell’ordine. [16] La firma di Dio è ricon
oscibile nell’ordine presente in tutti i progetti da lui concepiti. [17] 

di: Johannes De Parvulis

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