martedì 21 maggio 2019

IN ADORAZIONE



L'INVISIBILE CHE ACCADE MENTRE ADORIAMO GESU' SACRAMENTATO

“Noi abbiamo conosciuto l’Amore che Dio ha per noi e abbiamo creduto in Lui.
Dio è Amore e chi rimane nell’Amore rimane in Dio e Dio in Lui”
(1 Giovanni 4,16)


LA COMUNIONE DEI SANTI

Il Signore permise che passassero rapidamente, nella mia mente, immagini di Campagne Politiche, scene colorate e grandi quantità di gente che gridava eccitata, ora… in una partita di calcio, ora… durante un Concerto di qualche cantante alla moda, in un incontro politico… rendendo tributi ad Esseri Umani, di argilla…

E il Re dei re, il Signore di tutta l’Umanità, seduto su un Trono bellissimo, illuminato dalla sua stessa Luce, abbandonato, aspettando noi… solo una minoranza di gente si tratteneva davanti a Lui.
Nell’osservarli, mi resi conto che essi non potevano vederLo come io Lo stavo contemplando, circondato da tutti i meravigliosi Esseri che abitano il Cielo, ma vedevano il suo Trono terreno, ossia, il luogo dove Egli si trovava: in una Immacolata Ostia, dentro un grazioso Ostensorio.
Nella gente, che entrava e che s’inginocchiava davanti a Gesù, c’era rispetto, desiderio di adorarLo: alcuni mostravano, all’apparenza, molto dolore, tristezza... altri, tanta paura, timore e pochissimi un grande Amore.

Quando entrava qualcuno, Gesù lo guardava, gli stendeva la sua mano: la persona s’inginocchiava o si sedeva e subito sparivano le altre persone; era come se, lì, ci fossero solo Gesù e quell'individuo.
Allora, Egli lo abbracciava e gli baciava le guance di lei, ma tutto con gesti di immensa tenerezza, come un innamorato che riceve l’Essere amato, o come lo fa un padre: con letizia, con la gioia del saluto di benvenuto.
La persona cominciava a parlarGli e Gesù, prima l’ascoltava attentamente e poi le sussurrava alcune parole all’orecchio e, alla fine, sollevando gli occhi e poi richiudendoli, elevava le braccia al Cielo.
Benediceva, infine, la persona e rimaneva a contemplarla con uno sguardo d’Amore, come se per Lui fosse l’unico Essere al Mondo…
Quanta Luce usciva da Gesù: illuminava tutto il luogo!

Quanta reverenza e rispetto, adorazione ed Amore intorno a Lui da parte di moltissimi Santi, dagli Angeli e da una quantità enorme di persone che sembravano brillare di luce propria, per la gioia che si rifletteva sui loro volti!…
Questa immagine, uguale a quella della Santissima Madre e di San Giuseppe, appariva e spariva, di quando in quando, dai miei occhi.
Il Signore mi stava insegnando che tutti noi abbiamo bisogno di aprire i nostri occhi, per poter contemplare meglio le cose di Dio, perché i nostri occhi, troppo spesso, per osservare le cose dello Spirito, o si chiudono o si storgono.
Il Signore mi disse:

“Ricorda che, nel Salmo 24,4-6… 
(4 Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogna, chi non giura a danno del suo prossimo, 5 otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio, sua salvezza. 6 Ecco la Generazione che Lo cerca, che cerca il tuo Volto, Dio di Giacobbe) - venite avvertiti che, per vedere le cose di Dio, occorre avere il cuore puro, ossia: occhi limpidi, cuore limpido, retta coscienza e purezza d’intenzione, per poter giungere, un giorno, alla conoscenza dei miei Divini Segreti…
Imparate da altri Esseri che vi hanno preceduto e che, oggi, sono Santi!
Per loro, il luogo migliore di riposo erano le mie Mani, la migliore medicina e il più soave sostegno era ricorrere al mio  Corpo Sacramentato, cercando la mia Compagnia e la Conversazione con Me.
E, per questo, trascorrevano momenti prolungati in Orazione e, da questo tempo di Orazione, traevano un rinnovato vigore e maggiore forza  per affrontare la vita, con tutte le sue sofferenze, pene e umiliazioni, proprie della loro  condizione, che sarebbero servite, poi, per la loro Corona di Gloria.
È urgente che si insegni agli Uomini che non basta Confessarsi e venire a riceverMi, tornare a commettere gli stessi peccati e poi, nuovamente, andare alla Confessione…
Dovete unirvi a Me, con il pensiero, con il sentimento e con la volontà, dunque con il corpo e con l’Anima… con il tutto il  vostro cuore.
E così che la vostra vita umana può partecipare alla mia Vita Divina, in modo che sia Io stesso a condurre la vostra  esistenza nel viaggio che vi porta verso le Delizie Eterne.
Non dimenticare che, più grande è il tuo abbandono alla mia Volontà... e maggiori le Grazie che riceverai durante la tua  visita alla mia Presenza Eucaristica”.
Di quante cose si privano le Anime che rimangono lontane dai luoghi dove si adora il Santissimo Sacramento!
Quanta ignoranza e quanta cecità spirituale, che non permette di credere a questa assoluta verità!…
Che stai facendo, Umanità, che permetti gli spettacoli immorali, la degradazione dei giovani e la distruzione del Pianeta e non corri verso il Dio Vivo, per supplicare la sua Misericordia?

Questa notte, non ho potuto quasi dormire: mi sentivo colpevole di essere lì, nella mia camera, tanto lontana e, tuttavia, tanto vicina a Gesù.
Lontana, perché non stavo in contemplazione di Colui che mi aveva permesso di vivere e... vicina, perché sembrava che il mio polso, il battito del mio cuore non fosse il mio, ma il Suo: sentivo, cioè, il Cuore di Gesù nel mio cuore.
Allora, promisi a Gesù che da quel momento, ogni volta che durante la notte mi fossi svegliata, avrei fatto una Lode a Gesù Sacramentato, per salutarLo…
E, Grazie a Dio, mi sveglio varie volte, così posso dire qualcosa, come:
“Nel Cielo, in Terra e in ogni luogo, sia sempre benedetto e lodato il Divino Cuore di Gesù Sacramentato” e... “Benedetto sia Gesù Cristo, nel Santissimo Sacramento dell’Altare e la Vergine Maria, Concepita senza Peccato Originale”.
In altre occasioni, mi porto con la mente e lo Spirito davanti ad un Tabernacolo, in qualche Chiesa che ho visitato e lì, dalla mia camera, prego come se fossi prostrata davanti alla sua Divina Presenza e chiedo che mi permetta di accompagnarLo con il pensiero e con il cuore.
A quante persone inferme ho insegnato questo modo di adorare dal luogo stesso nel quale si trovano distese; mi dicono, poi, di avere sentito l’amorevole Presenza di Gesù, accanto al loro letto!
L’Amore di Dio è sommamente generoso nell'elargire!…
Quasi all’alba, Gesù mi ha permesso, poi, di rendermi presente in Spirito, in una Chiesa della mia città, dove c’è un Altare prezioso, con un Tabernacolo imponente e, lì, mi sono prostrata per adorarLo.

E, allora, sentii…
“Quando voi Mi contemplate nell’Eucaristia, i vostri occhi Mi toccano, basta un solo sguardo, pieno d’Amore, di Fede, ed entrate immediatamente in comunione con Me.

Ma, se vi alimentate con il mio Corpo e con il mio Sangue, voi vivete la vita stessa di Dio, vivete un anticipo della vita del Cielo!…
E questo perché Mi guardate con gli occhi della Fede, mentre aspettate di vederMi, faccia a faccia, nella Luce della Gloria.
Colui che, in verità, si nutre del mio Corpo, con Fede viva ed è animato dalla Carità verso i suoi fratelli, gioirà della Vita Eterna, poiché sarà giunto alla fine della sua esistenza, rinunciando a vivere in un altro modo sulla Terra… 
Quanto grande sarà il grado di perfezione di colui che rinuncia a tutte le cose mondane!
Ossia: chi rinuncia a tutto quanto è creato per avere Me, che sono l’Increato.
Oggetto delle mie Delizie è colui che è disposto a perdere tutto... per guadagnare Dio, a morire... per poter vivere, poi, “Con e nel Tutto…”.
Io non Mi stanco di invitare i miei Amati alla Fonte, per dare loro vigore in quell’immensa sete che vivono: sete dell’Amore, che Io ho collocato in voi, per il vostro personale Bene.
Credete, forse, che Io sia nei Tabernacoli o negli Ostensori, tutto quieto, senza agire, senza farvi conoscere che Io Sono la Vita perenne e santa?
Sono qui per farMi desiderare da voi, perché quando verrete a ricevere il mio Corpo e il mio Sangue, come Alimento nella Comunione, possiate sentire quanto vi dico:
“PrendeteMi nel vostro cuore, poiché è calore che Io cerco e non Mi rassegno ad essere dimenticato da voi ”.
Rimango sulla Terra per farMi prendere facilmente da tutti quelli che non Mi trascurano, che sanno quali sono le mie Gioie e Me le offrono, ricevendoMi felici, umili e ardenti di Amore santo.
Devi dire ai Mie amati che vengano da Colui che li ama veramente, che vengano a cibarsi non solo del mio Corpo e del mio Sangue, ma della mia Presenza, poiché la fame che hanno è un Dono mio ed è fame di Me, anche se nascosta e mascherata da tanti appetiti disordinati.
Vi aspetto, qui, per ossequiare, insieme alla Madre che vi ho dato e con tutti i vostri Fratelli del Cielo, la dolce Trinità, che Io stesso porto a chi non Mi rifugge, anzi mi cerca, e può trovarMi tanto facilmente, nascosto e vivo; piangente e felice di vedervi vicino a Me, per inviarvi molti raggi di Luce e di Fuoco, per stringervi a Me e comunicarvi dosi e dosi della mia stessa Santità.
È nel Tabernacolo e nell'Ostensorio Santo che Io vi aspetto, per rendervi partecipi della Celebrazione della Gloria del Padre mio, perché riceviate le fiamme dello Spirito Santo, per parlare con voce amorevole del Cielo che vi aspetta, dell’Amore che vi attende, della Felicità, che vi prometto e che Io vi do”.

-Testimonianza di Catalina RIVAS-

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