mercoledì 1 aprile 2020

LAMENTI DIVINI PAROLE DI GESU’ AI SUOI SACERDOTI




DIO E' GIUSTO

La violazione del sesto comandamento è un grande male e non cessa di essere tale anche se tutto avviene nel massimo segreto. Ma se l'incontinenza trabocca e si arriva allo scandalo, il male raggiunge proporzioni incredibili.
"Guai a chi dà scandaao!", dissi un giorno lungo le vie della Palestina. E cosa dovrei dire a quel consacrato che, dimentico della sua eccelsa dignità, violando il sesto comandamento mi strappa anime senza numero?
Dio di infinita giustizia, come dovrei trattare, nel giorno del rendiconto, il consacrato che ha dato scandalo ed è giunto a me senza pentirsi? Inesorabilmente lo caccerei da me e lo manderei nel fuoco etemo!
"Inferno? Fuoco eterno? Ma penso che non ci siano, o almeno dubito e mi auguro che non ci siano." Così pensa tra sè l'incontinente e si consola con questo pensiero per poter peccare ancora e sempre più tranquillamente.
E tu, sacerdote, che hai scrutato le Scritture, metti in dubbio anche tu l'esistenza dell'inferno? O addirittura lo neghi?
Se pensi questo inganni te stesso e lo fai per attenuare il rimorso ed essere più libero di fare il male. Ma anche se tu neghi o metti in dubbio l'inferno,... l'inferno esiste ugualmente.
Sono le passioni sfrenate che ti tolgono la luce; è Satana che ti benda gli occhi della mente. Se ti fosse concesso di vedere anche solo per pochi istanti la sorte dei consacrati infedeli caduti nel luogo dei tormenti, rimarresti inorridito.
Il 30 novembre 1968 mostrai l'inferno a un'anima privilegiata che soffre e prega per salvare molte anime. Ascoltate, sacerdoti che siete caduti o vi trovate in pericolo, il triste racconto.
"Le anime avevano sembianze umane per poter essere riconosciute. I demoni erano inferociti contro di me, perché in quel tempo avevo cooperato alla salvezza di molte anime e mi gridavano: Per colpa tua, o maledetta, restano tanti posti vuoti in questo abisso!"
"I sacerdoti che vi si trovavano soffrivano pene orribili. Erano torturati su legni accesi, messi come in forma di croce, per essere puniti di tutte le volte che avevano messo in croce il Signore con i loro peccati. La loro lingua e le loro mani impure e sacrileghe subivano tremende torture. Erano continuamente trascinati qua e là non solo dai demoni, ma anche dai dannati, che rinfacciavano a loro le loro infedeltà, il tradimento fatto al Signore per appagare i piaceri della vita. Venivano dilaniati e continuamente offesi."
"Questi sacerdoti maledicevano la vita del mondo, tutte le attrattive umane, tutti i piaceri goduti calpestando il voto di castità e vivendo dimentichi di Dio."
"Erano immersi in una grande e tremenda oscurità: solo le fiamme del fuoco facevano un po' di luce. Mandavano grida di disperazione, mentre i demoni si divertivano nel tormentarli e ridendo dicevano: Eravate stati scelti per dominare su di noi, puri spiriti; la vostra dignità superava quella delle schiere angeliche; potevate strapparci tante anime e invece siete finiti qui con noi! Vi abbiamo vinti! Sarete per sempre nei supplizi e disonorati da tutto l'inferno! E quanto sarà grande la vostra confusione nel giorno del Giudizio, quando apparirete come tanti Giuda!... Ecco la vostra gloria di fronte a tutti coloro ai quali sembravate agnelli, mentre eravate lupi rapaci! Ve ne sono tanti altri nel mondo che seguono le vostre orme; avrete altri compagni!... Siete stati vinti; non ve lo aspettavate l’inferno... e ci siete piombati!".
Ho permesso a quell'anima privilegiata questa visione, perché potesse scrivere quanto ora avete letto.
Il ricco Epulone non si aspettava l'inferno, eppure vi è finito dentro.

Don Enzo Boninsegna

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