lunedì 1 giugno 2020

PADRE PIO E IL DIAVOLO



Gabriele Amorth racconta...

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Padre Gabriele Amorth parla di Padre Pio 

In una saga profondamente permeata di metafisica sono continui i passaggi dal mondo  tangibile a quello sovrannaturale, o almeno preternaturale. E un panorama denso di visioni  estatiche e apparizioni, un gioco delicato e terribile per l’eroe, percorso dal dubbio sulla  reale identità del personaggio che si nasconde dietro la visione. «E poi è molto significativo»  spiega don Amorth «il metodo attraverso cui Padre Pio distingueva le apparizioni vere dalle apparizioni false. É fondamentale, questo principio, perché ci viene insegnato da santa Teresa d’Avila, che era una grande intenditrice nel campo della mistica. Una grande intenditrice. E Padre Pio lo conferma in pieno, nella sua esperienza, pur non avendo probabilmente mai letto 
niente di santa Teresa d’Avila. Conferma in pieno la stessa procedura. Ma quale era questo “sistema” per distinguere le apparizioni “vere” da quelle provocate ad arte dal “Padre della Menzogna”, per ingannare gli avversari che temeva? Santa Teresa d'Avila diceva già, ai suoi tempi, che si era accorta che quando le apparivano il Signore o la Madonna, veramente; subito provava una sensazione di turbamento. Poi, una volta finita l'apparizione, le rimaneva una grande pace, una grande serenità. E noi questo lo vediamo in tutte le apparizioni, pensi anche all’Annunciazione, l’Angelo che dice subito a Maria: non temere. O a Fatima; ai bambini di Fatima la Madonna dice subito: non abbiate paura. Ossia, quando l’apparizione è vera, di primo acchito lascia un senso di turbamento. Poi, invece, dopo, lascia un senso di serenità. 
Esattamente il contrario avviene con le false apparizioni. Quando a Padre Pio, e lo stesso accadeva a Santa Teresa d’Avila, il demonio si presentava sotto forma del Signore o della Madonna, subito si sentivano felici. E poi, una volta finita l’apparizione, provavano un senso di amarezza, di tristezza, di malinconia. Proprio da questo capivano che l’apparizione era fasulla. Non era veramente il Signore, ma era il demonio travestito da Signore». 
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MARCO TOSATTI 

1 commento:

  1. Molte volte il desiderio goca brutti scherzi..quando la rinuncia fisica e spirituale il nostro "io"digiuna e si vendica..tante volte si attribuisce al demonio sventure o altro ma lo agevoliamo con le nostre debolezze..rocordiamoci che non si muove foglia che Dio non voglia(creatore di tutti gli universi) e non Eloin (Lucifer) colui che da la luce braccio destro di Dio o stiamo con Jesus o .......so di essere divagante ma i teologi delle religioni sanno la verita' tenuta ben nascosta dal clero.......

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