domenica 11 aprile 2021

Dovete tenervi alle mani di Dio, fortificarvi nella preghiera, nella fiducia, nell’abbandono, per essere vittoriosi su questo calvario.

 


Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)


04.04.2021

Carissimi,
con gioia viviamo questo momento insieme al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, viviamo questa Pasqua del Signore, questa Pasqua che è la Resurrezione di Nostro Signore.
In questo momento, figli, vogliamo innanzitutto ringraziare Dio. Ognuno ringrazi in modo speciale per questo momento di fede, per questo momento di preghiera, per la certezza della presenza della Santissima Trinità in mezzo a noi, per la ricchezza infinita di Cristo Gesù – che è la Resurrezione – in mezzo a noi.

Oggi vogliamo riflettere sul nostro momento presente. Anche se è un momento pesante, difficile, con tante battaglie, non smettere di sentire il profumo della Resurrezione. Davanti a una guerra non possiamo mai sentirci sconfitti, per quanto grande sia la stanchezza, per quanto grande sia la lotta, perché Dio è sempre più grande. E la Resurrezione di Gesù ne è la prova viva. Quando il mondo era sconsolato per la morte del Signore, quando il mondo era senza speranza come se avesse perso tutto, Cristo è arrivato nella gloria, portando la sua gloria all’intera umanità.

In questo momento possiamo sentire, in questa Valle di preghiera, la brezza leggera che è Gesù. E perché sentiamo questa brezza leggera? Perché il mondo è appesantito dalle tempeste, soprattutto dalla malattia del tempo attuale. L’uomo non è mai preparato per attraversare una prova, una sofferenza, soprattutto quella che colpisce la materia, quella che porta fragilità, debolezza, quella che porta l’uomo a perdere completamente la sua forza. Ma quando Gesù viene a noi, lo fa sempre soavemente, in modo sereno e forte. E oggi abbiamo bisogno di sentire questa presenza di Gesù.

Quest’anno è un anno di battaglia, un anno molto forte, dedicato a San Giuseppe. Se riflettiamo, San Giuseppe ci dà innumerevoli prove di amore verso la realizzazione del piano di Dio. Ma San Giuseppe ha attraversato anche grandi prove per vivere il piano di Dio, ha sentito la grande lotta per essere realmente padre e protettore del Bambino Gesù.

Anche voi siete davanti a una lotta. Nessuno può negare che, soprattutto in questo momento, sulla Terra e in Brasile ci sia una grande lotta. Ma noi dobbiamo avere speranza: non c’è solo la lotta, noi abbiamo la Resurrezione, abbiamo la vittoria. Chiedo ai miei figli di vivere la Pasqua del Signore, di vivere davvero questa Pasqua. Quello che il demonio vuole togliervi è la luce della fede. Molti vivono il fatto di non poter stare davanti all’Eucarestia, davanti a Gesù, come se si fosse spento qualcosa, ma in verità è allora che dobbiamo incontrare la luce. Infatti, quando quella moltitudine che accompagnava Gesù si sentiva abbandonata, Cristo è risorto, Cristo ha illuminato il mondo con la sua Resurrezione.

Allora in questo momento la prima cosa che dovete fare è ringraziare Dio, ringraziare Dio per tutte le prove che avete attraversato. Molte famiglie, come conseguenza dei tempi attuali, hanno vissuto la perdita di persone amate, ma voi credete nella Resurrezione. Niente si perde per chi crede nella Resurrezione! E la Pasqua è Cristo che risorge, Cristo che apre le sue braccia gloriose e viene incontro all’umanità.

L’umanità oggi – in questa domenica di Pasqua, in quest’anno dedicato a San Giuseppe, in quest’anno di supplica allo Spirito Santo – deve vivere con molto più fervore. Quando siamo davanti a una guerra, davanti a una battaglia, non può mancarci la fede. Io supplico sempre Gesù per l’umanità e medito su quanto il Cielo ci abbia preparati per questo momento difficile. Gesù ci ha resi consapevoli che sarebbe arrivato un momento, qui sulla Terra, in cui vi sareste sentiti completamente soli, a motivo della grande tristezza e sofferenza che si sarebbe impadronita dell’umanità. Ma vi aveva detto anche che il Signore – che è Gesù stesso, Dio vivo, insieme allo Spirito Santo e al Padre – avrebbe portato al mondo la fonte della misericordia. In quel momento, oltre ad aprire le sue braccia gloriose, Gesù avrebbe aperto anche il suo Cuore, per far cadere sul mondo i raggi del Sangue e dell’Acqua, della liberazione e della guarigione dell’umanità. Perché la misericordia è la nostra fonte di vittoria, la nostra fonte di salvezza.

Allora, davanti alla sofferenza presente – Gesù ha detto che siete appena alla prima ondata di sofferenza, ne arriveranno altre, arriverà molta più sofferenza – dovete mettervi davanti a questa fonte di misericordia e vivere questa Pasqua. Sta mancando la fede, non state accendendo la fiamma della fede. Il vero soldato di Gesù dev’essere preparato per la vittoria e non c’è vittoria senza croce.

Abbiamo già fatto la riflessione del Calvario, nella quale Gesù ci ha detto che sono meglio mille ferite nella carne che una sola ferita nell’anima. Dovete sempre fare questa riflessione, nel silenzio dei vostri cuori, soprattutto quelli che sono malati nel corpo: “Meglio mille ferite nella carne che una sola ferita nell’anima”. E poi, nel silenzio, voi malati e infermi dovete rifugiarvi tra le braccia di Gesù e dire così: “Gesù, confido in te”. Ma dirlo con forza! Come un figlio perduto che ha bisogno rifugiarsi nel Cuore di Gesù. E dicendo queste parole a Gesù, queste parole fortissime, dite anche: “Guariscimi, Signore!”. Chiedete a Gesù la vostra guarigione. Voi potete e dovete chiedere a Gesù la guarigione.

Il demonio preparerà nel mondo grandi epidemie e trappole di sofferenza. Il primo bersaglio sarà la materia. E la materia malata finisce per indebolire l’anima. Puoi stare certo che, quando attraversi una battaglia per un familiare malato, la tua anima è molto fragile. Ma se cerchi la forza di Dio sarà il momento in cui ti sentirai più forte, sperimenterai che nei momenti di sofferenza Dio ti prende in braccio e ti porta.

L’umanità ha bisogno di questa brezza leggera, ha bisogno di Cristo, ha bisogno di questa Pasqua, ha bisogno di viverla intensamente. Perché io sento – come Madre che vive insieme a voi i vostri dolori – che l’umanità non si è preparata, non ha vissuto il tempo quaresimale come avrebbe dovuto, in pochi l’hanno fatto, non sta respirando la Pasqua, Cristo Resuscitato.

Tanti stanno attraversando una fase difficile senza tenersi alle mani del Signore, pensando che questa fase passerà facilmente. Ma non passerà così facilmente. Per questo dovete tenervi alle mani di Dio, fortificarvi nella preghiera, nella fiducia, nell’abbandono, per essere vittoriosi su questo calvario. Questo calvario non sarà facile: quello che Gesù ha vissuto per portare al mondo la Resurrezione non è stato facile. È stato donazione completa, amore infinito, perdono misericordioso. Allora l’umanità ha bisogno di vivere questo.

Il Brasile e il mondo sono malati, di una malattia che ha bisogno di molte preghiere per essere vinta. Nel cuore dell’uomo deve operare la scienza dello Spirito Santo, l’intelligenza autentica, la fede, la fiducia, la forza, la carità, la pietà, tutti i sette bellissimi doni che costruiscono nel cuore dell’uomo i frutti edificatori della pace. Perché l’umanità non si è ancora resa conto che Dio ci sta mostrando la via della conversione. È di questo che il mondo ha bisogno: conversione. L’uomo deve riflettere molto su questo in famiglia. Gesù è lì ad accoglierci con il suo Cuore misericordioso, perché da soli non otterrete questa vittoria.

Ci vuole la ricerca della preghiera. Non perdere la strada che ti rende vittorioso, che è la preghiera. Tanti stanno attraversando tutto questo senza vita di preghiera. Come ha detto Gesù, tu conosci la sofferenza solo quando questa arriva dentro la tua casa. Quando è lontana, pensi che non arriverà mai nella tua casa. In questo tempo di giustizia, la sofferenza arriverà per tutti e nella casa di tutti.
È un tempo in dobbiamo impegnarci a seminare cose buone, per avere un bel raccolto. Tanti sono freddi nella vita di preghiera perché la sofferenza non ha ancora bussato alla loro porta. Quest’anno è un anno sacro. Più grande è la lotta, più dobbiamo essere sapienti. Più grande è la battaglia, più il tempo è speciale, principalmente per la vita di preghiera e la conversione.

Allora l’umanità deve abbracciare questa Resurrezione, deve vivere con serietà, guarire il cuore. Chi conosce il tuo cuore? Dio. E chi sa cosa senti? Tu. Come puoi volere un mondo migliore se hai un cuore così pieno di rancore, gelosia, invidia, risentimento, tristezza? Come puoi volere un mondo bello se sei ancora così avido, se non vivi la solidarietà, la fraternità e la condivisione, che è una cosa così sublime? Ecco perché la Resurrezione dev’essere vissuta con il cuore, proprio vissuta! Felice chi vive questo giorno in preghiera, come voi state facendo qui.

Il mondo, che perisce nelle tenebre del peccato dell’umanità, deve risplendere nella luce della Resurrezione di Cristo. Allora dobbiamo accendere questa fiamma bellissima della fede, della conversione, del perdono, a avere molto amore per le cose del Cielo, avere molto rispetto per le cose di Dio. Sono sacre le cose di Dio, figli. Se sapeste quale gioia è stata per coloro che videro Gesù Resuscitato! Quale gioia! E quale gioia sarà anche la vostra vita nel momento in cui vivrete questa grazia della Resurrezione di Cristo che è luce, che è amore, che è speranza, che è carità, che è fraternità. Quale gioia sentirà il vostro cuore nel vedere questa luce, nel sentirla, nell’abbracciarla! Dunque vivi questa Pasqua intensamente. Preparate la via, sapendo che Gesù risplende sempre e risplende per tutti i cuori che credono in Lui e confidano devotamente.

Oggi, in questa Domenica di Pasqua di Resurrezione del Signore, voglio mettere nel Cuore di Gesù questa fraternità, tutti voi che oggi siete qui, anche se siete pochi, affinché mettiate il mondo nel Cuore di Gesù, affinché siate gli strumenti per mettere il Brasile e il mondo nel Cuore di Gesù. E chiedete la luce, la fiducia e la guarigione del mondo. È ciò di cui avrete bisogno, soprattutto da qui in avanti. Che la luce della Resurrezione risplenda per il mondo intero e che voi non tardiate molto a vedere i segni di Dio. Non aspettate che arrivi l’ondata più forte per vedere i segni di Dio davanti a voi. Guarite i vostri cuori, abbiate pace nell’anima, nella mente, nel pensiero, nelle mani. Siate buoni, permettete che il Cielo realizzi nella vostra vita questo grande tesoro che è la santità.

Sii santo, preparati, perché molti sono sotto il manto di Gesù ma non lo abbracciano. Non hanno il coraggio di abbracciare questa croce, questo calvario, non hanno il coraggio di abbracciare la loro missione, non hanno il coraggio di incamminarsi sulla via della preghiera. Quanti passano giorni e giorni senza vita di preghiera, nutrono il corpo ma non nutrono l’anima. Tanto più oggi, figli, mentre attraversiamo la grande prova di poter adorare Gesù solo nel nostro cuore, di ricevere Gesù solo nel nostro cuore, spiritualmente. Questa è una prova, una prova che sarebbe arrivata. Ecco perché Gesù ha detto: “Ama fintanto che riesci ad amare, perdona fintanto che riesci a perdonare, perché un giorno potrebbe essere tardi. Un giorno potresti voler essere in ginocchio davanti a me e non saprai come farlo”.

Allora apri il tuo cuore e vivi intensamente la luce della Resurrezione, questa luce che risplende e che deve risplendere per guarire il mondo. Il mondo è molto malato, l’umanità si trova senza preparazione già alla prima ondata di dolore, e non è pronta per le prossime. Per questo abbiamo bisogno di questa vittoria. Allora chiedi a Gesù la guarigione per il mondo. Voi potete e dovete chiedere a Gesù la guarigione del mondo. È stato Dio che vi ha messi a servizio di una missione, una missione che è anche difficile, perché in un luogo così speciale ci sono cuori che hanno l’Acqua ma non saziano la loro sete, hanno il Sangue ma non guariscono le loro ferite. Che Gesù abbia pietà di queste anime. Perché verrà chiesto conto a chi sapeva e non viveva.

Perché non tutti conoscono la fonte, non tutti conoscono la grazia. Tanti ancora non sanno che questa domenica è più che un simbolo, è l’esperienza di quello che non possiamo mai dimenticare: che Cristo è amore, amore infinito. Nessuno può dimenticare Colui che ti ama e che è morto perché ti ama, ha dato la vita per te perché ti ama. Un buon figlio non dimentica mai la propria madre. Una buona madre non dimentica mai il proprio figlio. Allora oggi è necessario vivere questa Pasqua intensamente, con il cuore veramente affidato a Dio.
Con grande affetto, voglio darvi la benedizione.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
ho benedetto tutti con immenso affetto.
Benedirvi è una gioia, soprattutto nella Domenica di Pasqua. La Pasqua che risplende, la Misericordia che illumina. La Pasqua che porta luce, la Misericordia che porta la guarigione. La Pasqua che ci rende vittoriosi, la Misericordia che ci conduce alla vittoria. Dio ha tanto da darci! Tanto! Io desidero che l’umanità si prepari per ricevere le benedizioni di Dio, perché solo con le benedizioni di Dio sarete capaci di vincere la sofferenza. Che l’umanità non perda più tempo e cerchi veramente le benedizioni del Cielo.

Vi auguro pace. Che Gesù vi accolga con l’abbraccio dell’amore di Cristo, che porta pace e speranza a questo mondo che ha tanto bisogno di questa pace e di questa speranza.

Faccio gli auguri ai festeggiati, a quelli che hanno appena compiuto gli anni, stanno per compierli o li compiono oggi. Loda il Signore per la tua vita! Ringrazia Dio per la tua vita. Ringrazia Dio per il tuo calvario e incontra la Resurrezione, incontra la vittoria, perché Gesù ti ama. Molto! Ed Egli ti darà sempre la grazia di avere nella tua vita l’amore per la tua missione.

Offro a Gesù i bellissimi fiori che mi avete offerto come grande prova d’amore di tutti noi, la Madre e i figli. E gli chiedo di benedirli per la guarigione e la liberazione dei malati nel corpo e nell’anima. Pace a tutti!

Ecco la Serva del Signore, Maria l’Immacolata Concezione. Il Signore mi chiama.

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