mercoledì 11 agosto 2021

Ora Sion sa, Giuda conosce, tutto il popolo è stato avvisato. Il distruttore sta per venire. Chi vuole può trovare un rifugio, può salvare la sua vita.

 


LIBRO DEL PROFETA GEREMIA

5Annunciatelo in Giuda, fatelo udire in Gerusalemme; suonate il corno nel paese, gridate a piena voce e dite: “Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate”.

Chi parla è l’esercito degli stranieri che vengono per conquistare, depredare, distruggere Gerusalemme e ogni altra città fortificata.

Annunciatelo in Giuda, fatelo udire in Gerusalemme; suonate il corno nel paese, gridate a piena voce e dite: Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate.

Tutti gli abitanti della Giudea devono essere avvisati. Per essi è giunto il tempo della fine. Non vi sono città fortificate nelle quali rifugiarsi.

I potenti della terra lo hanno deciso. Tutti vengono avvisati. Il tempo della desolazione è giunto. L’ora della distruzione è arrivata.

Quando è decretato il tempo della fine, il tempo della fine giunge inesorabilmente. Il peccato produce questo frutto di morte e va mangiato.

6Alzate un segnale verso Sion; cercate rifugio, non indugiate, perché io faccio venire dal settentrione una sventura e una grande rovina.

Ora è il Signore che parla. Dona ai suoi figli una possibilità di salvezza. Viene alzato un segnale verso Sion perché si cerchi un rifugio di salvezza.

Alzate un segnale verso Sion. Cercate un rifugio, non indugiate, perché io faccio venire dal settentrione una sventura e una grande rovina.

Una sventura e una grande rovina sono fatti venire dal Signore. Questa verità va chiarita, altrimenti Dio si rende responsabile della distruzione di Giuda.

I popoli devastatori sono come un fiume straripante, irresistibile. Solo il Signore è argine e diga potentissima, invincibile, insuperabile.

Quando Israele è con il Signore, il fiume può anche ingrossare le sue acque, può anche divenire minaccioso, la diga resiste, gli argini non si rompono.

Quando invece Israele è nell’idolatria, ogni peccato del suo popolo è più che una mina che distrugge argini e diga. Le acque si fanno minacciose.

Nessuno più le potrà fermare, arrestare. Esse straripano e divorano quanto è sul loro cammino. Questo è il peccato e questa la sua forza.

Dio fa venire una sventura e una grande rovina, perché non è più diga e argine per il suo popolo. Il peccato di Giuda ha distrutto diga e argini.

Qual è il grande amore del Signore? Fa udire al suo popolo quanto sta per accadere, in modo che quanti credono possano trovare un rifugio di salvezza.

È questa la grande misericordia del Signore. Non chiudere mai la porta della sua misericordia, del suo perdono, della sua grazia, della salvezza.

Tutti i profeti sono questa grazia di salvezza, sono la chiave che apre ogni porta di redenzione, nella conversione e nella fede alla Parola da essi proferita.

Ora Sion sa, Giuda conosce, tutto il popolo è stato avvisato. Il distruttore sta per venire. Chi vuole può trovare un rifugio, può salvare la sua vita. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI

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