Il Mistero dell’Iniquità
Nota 470 (Continua)
L’11 settembre 2001, il vice presidente Cheney svolgeva le funzioni di Comandante di Stato Maggiore Congiunto delle Forze Armate, visto che il Presidente Bush si trovava in Florida per leggere una storiella agli alunni di una scuola. Il 16 settembre, durante la trasmissione Meet the Press [“Incontriamo la Stampa”] della NBC, Cheney fece capire chiaramente a Tim Russert e agli spettatori della NBC che si trovava ai comandi del paese, il giorno in cui accaddero gli attacchi alle Torri Gemelle: “Ero nella posizione di vedere tutto ciò che stava avvenendo, di ricevere i rapporti e poi prendere le decisioni su come reagire a quelle minacce.” Cheney, come chiarì successivamente il Segretario al trasporto Norman Mineta, era sicuramente a conoscenza del fatto che, quando l’aereo si trovava a sole cinquanta miglia di distanza, “Il numero due della Federal Aviation Agency, Monte Belger” gli aveva confermato che quel velivolo era in realtà un ‘diversivo’ – “‘i transponder sono stati disattivati, quindi non sappiamo chi sia’…”.
Il Segretario Mineta testimoniò dinanzi alla Commissione sull’11 Settembre, che il vice presidente Dick Cheney si trovava nel PEOC (Il Centro Presidenziale per le Operazioni d’Emergenza) quando un aereo fu visto avvicinarsi minacciosamente a Washington, durante i minuti immediatamente precedenti l’attacco al Pentagono. Mineta affermò che: “Durante quei concitati momenti in cui l’aereo si stava dirigendo verso il Pentagono, c’era questo giovane aiutante che entrava nella stanza e diceva al vice presidente ‘l’aereo è a 50 miglia’ – ‘l’aereo è a 30 miglia’ eccetera. Quando tornò per dire che l’aereo era a dieci miglia di distanza, il giovanotto chiese al Vice Presidente ‘Gli ordini rimangono sempre gli stessi?’ ed il vice presidente si girò di scatto, dicendogli ‘Certo che gli ordini rimangono gli stessi! Ha forse sentito il contrario?’”. È ovvio che, dato il contesto e la natura della situazione, la domanda dell’aiutante in questione e la risposta di Cheney non potevano riferirsi ad un ipotetico ordine appena dato dal Presidente Bush di abbattere gli aerei aggressori (il Presidente Bush, infatti, era troppo impegnato a leggere una storiella agli scolari in Florida), perché quella domanda si riferiva ad un ordine già dato in precedenza. Si tratta infatti del fatidico ordine del 1 giugno 2001, secondo il quale non bisognava abbattere nessun aereo senza l’esplicita autorizzazione del Segretario alla Difesa. Quindi, se il presidente Bush avesse cambiato quell’ordine, non sarebbe stato possibile che un simile ordine “rimanesse lo stesso”; è quindi logicamente e grammaticalmente impossibile che quella domanda si riferisse ad un nuovo ordine appena arrivato da Bush, perché esso non avrebbe potuto “rimanere lo stesso”. Nella sua testimonianza, il Segretario Mineta ammise che lì per lì non aveva compreso chiaramente il contesto della risposta di Cheney alla domanda del suo aiutante, e che forse colui che l’aveva posta (Lee Hamilton) aveva probabilmente capito male. La Commissione sull’11 Settembre ha falsificato i resoconti dell’evento, dichiarando che Cheney non arrivò al PEOC se non dopo che il Pentagono era stato colpito.
Padre Paul Kramer
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