venerdì 10 settembre 2021

LA VITA DELLA MADONNA

 


Secondo le contemplazioni 

della pia Suora STIGMATIZZATA 

Anna Caterina Emmerick 


La Vergine istruisce i figli dell'oste - Il viaggio continua 


              Sabato 17 novembre. 

Oggi ho visto la Santa Coppia trattenersi il giorno intero in questa locanda. Vidi la  Vergine che aiutava i tre figli dei proprietari a leggere. Vicino a Lei c'erano anche  alcune donne: la madre dei bambini e la moglie dell'oste che li aveva scacciati.  Quest'ultima si era recata di nuovo in visita perché attratta dal carisma della Santa  Vergine. Maria, aureolata d'amore, faceva leggere i fanciulli su piccoli rotoli di  pergamena, istruendoli in un modo così gentile che i piccoli sembravano  profondamente affascinati dalle sue parole. Era commovente vedere quella scena,  ancor più toccante per lo spirito era sentir parlare Maria. Intanto San Giuseppe  passeggiava con l'oste nei dintorni e, ammirando i prati e i giardini, discuteva di  argomenti edificanti. Tale è l'uso delle pie persone in occasione della festa ebraica del  sabato. La Sacra Famiglia si trattenne in questo luogo anche la notte successiva. 

           Visioni del 18 novembre, domenica. 

La famiglia di quest'oste era veramente buona, si era affezionata tanto alla Santa  Vergine da offrirLe ospitalità per il parto. Affabilmente i padroni della locanda le  mostrarono una stanza comodissima che le sarebbe stata assegnata per il tempo del  parto. La padrona offrì in modo molto cordiale ogni servizio. Ma essi rifiutarono,  perché consci della missione che dovevano compiere. Il mattino seguente, quindi, si  rimisero in viaggio seguendo la direzione sud-est ed allontanandosi sempre più dalla  Samaria. Discendendo dal colle, scorsero il tempio sul monte Garizim che si vede  anche in grande lontananza. Leoni e un'infinità di figure di animali, statue dai  molteplici aspetti esposte ai raggi del sole, adornavano le terrazze superiori del monte.  Sembravano custodi dell'eternità. Giuseppe e Maria viaggiarono per altre sei ore, poi  presero alloggio in una ragguardevole dimora di contadini, dove furono accolti  cortesemente. Questa casa era situata circa ad un'ora da Sichem nella direzione sud-est.  il padrone era sovrintendente dei giardini della città che appartenevano ad alcune  famiglie agiate. La dimora era posta sopra un lieve pendio. Da questo luogo a  Betlemme si stendeva una catena di lunghe vallate dove vi erano disseminate  numerose case di pastori. Anche qui, tempo dopo, si fermerà a predicare Gesù. Ho  visto molti fanciulli che Giuseppe benedisse prima di ripartire. 

         Visioni di lunedì 19 novembre. 

Vidi Giuseppe e Maria mentre percorrevano un paesaggio montuoso; spesso la Santa  Vergine scendeva per camminare a piedi. Per la Madre di Dio, a causa dell'avanzata  gravidanza, il viaggio era divenuto quasi impossibile. Infatti Maria si stancava presto e  ogni qualvolta si presentava un luogo adatto si fermavano a riposare ed a ristorarsi.  Vidi che si ristoravano spesso con quella bevanda assai rinfrescante a base di balsamo  e mangiavano piccole forme di pane. Inoltre durante le numerose soste la santa Coppia  si nutriva e si dissetava con la buona frutta degli alberi. Vedevo Maria sedere sulla  sella senza cavalcare l'asino, ma appoggiando i piedi da un solo lato. Il movimento  dell'animale era docile; in questo modo Lei poteva viaggiare nonostante fosse gravida.  Spesso i santi Viandanti si bagnavano i piedi per ristorarli dalla calura e dal peso del  cammino. Nell'oscurità della notte vidi Giuseppe chiedere ospitalità ad un oste. Questi,  senza tenere in alcun conto le condizioni di Maria, lo trattò bruscamente mandandolo  via. Furono costretti a continuare il cammino finché l'asinella si arrestò davanti ad un  tugurio in cui c erano paglia e avena. Giuseppe accese la lampada e preparò un  giaciglio a Maria, aiutato da lei stessa. Poi condusse dentro l'asino. La santa Coppia,  dopo aver mangiato, pregò e dormi per alcune ore. Erano a ventisei ore di cammino da  Nazareth e a dieci da Gerusalemme. Finora mai avevano battuto alcuna strada maestra,  ma sempre seguito da vicino le carovaniere che conducevano dal Giordano alla  Samaria. Le vie laterali e le scorciatoie che Maria e Giuseppe attraversarono tra i  monti erano assai strette e anguste; gli asini però potevano percorrerle con destrezza.

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