sabato 16 ottobre 2021

Egli infatti si fa trovare da quelli che non lo mettono alla prova, e si manifesta a quelli che non diffidano di lui.

 


LIBRO DELLA SAPIENZA 

2 Egli infatti si fa trovare da quelli che non lo mettono alla prova, e si manifesta a quelli che non diffidano di lui. 

Quando l’animo è buono, il cuore è semplice, quando si guarda verso di Lui per chiedergli ogni luce, Lui sempre si fa trovare.  

Non si fa trovare da quelli che lo mettono alla prova, lo sfidano, agiscono dal cuore malvagio, vogliono usurpare il suo posto, si credono onnipotenti. 

Quanti non diffidano di Lui sempre lo troveranno. Sempre a loro si manifesterà. Si farà trovare da loro. Indicherà loro la retta e santa giustizia. 

Il giudice deve essere umile. Deve sempre pensarsi servo del Signore. A Lui deve rivolgersi fidandosi e affidandosi al suo amore. 

Di Lui mai deve dubitare. Lui mai sfidare. Lui mai mettere alla prova. Lui mai scalzare. Lui avere sempre nel cuore e nella mente. 

Chi prega Dio con umiltà, sempre avrà la risposta del suo Dio. Sempre sarà aiutato nel suo discernimento e ministero. 

Il giudice che sa questo, che invoca Dio, che si affida e si consegna a Lui, mai sbaglierà nella giustizia. il Signore lo assisterà con la sua luce. 

Giòsafat rimase a Gerusalemme; poi si recò di nuovo fra il suo popolo, da Bersabea alle montagne di Èfraim, riportandolo al Signore, Dio dei loro padri. Egli stabilì giudici nel territorio, in tutte le fortezze di Giuda, città per città. Ai giudici egli raccomandò: «Guardate a quello che fate, perché non giudicate per gli uomini, ma per il Signore, il quale sarà con voi quando pronuncerete la sentenza. Ora il terrore del Signore sia con voi; nell’agire badate che nel Signore, nostro Dio, non c’è nessuna iniquità: egli non ha preferenze personali né accetta doni». 

Anche a Gerusalemme Giòsafat costituì alcuni leviti, sacerdoti e capifamiglia d’Israele, per il giudizio del Signore e le liti degli abitanti di Gerusalemme. Egli comandò loro: «Voi agirete nel timore del Signore, con fedeltà e con cuore integro. Su ogni causa che vi verrà presentata da parte dei vostri fratelli che abitano nelle loro città – si tratti di omicidio o di una questione che riguarda una legge o un comandamento o statuti o decreti – istruiteli, in modo che non si mettano in condizione di colpa davanti al Signore e il suo sdegno non si riversi su di voi e sui vostri fratelli. Agite così e non diventerete colpevoli. Ecco, Amaria, sommo sacerdote, sarà vostro capo in tutte le cose del Signore, mentre Zebadia, figlio di Ismaele, capo della casa di Giuda, in tutte le cose del re; in qualità di scribi sono a vostra disposizione i leviti. Coraggio, mettetevi al lavoro. E il Signore sia con chi è buono» (2Cro 19,4-11). 

Se si perde di vista il Signore, nel cui nome solamente si può amministrare la giustizia, il giudice sempre potrà divenire iniquo, disonesto, di parte.  

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

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