lunedì 25 ottobre 2021

PREGHIERA DI OGNI GIORNO A MARIA CONSOLATRICE DEGLI AFFLITTI - "ECCO LA TUA MADRE!" (Gv. 19, 27)

 


Il Signore, nella sua immensa bontà, ha voluto darci una Madre. Ce l'ha affidata come ultimo dono prima di morire, come un tesoro prezioso da custodire con tenerezza ed amore, come modello a cui guardare, come meta a cui tendere, come stella che illumina sulla terra, verso il cielo.

Maria, ricolma di ogni grazia, ha messo il piede sulle orme di Gesù e con Lui ha sofferto, nel più intimo del suo cuore, il martirio di chi si dona per la salvezza del mondo. Maria ha accettato di soffrire pronunciando il suo primo SÌ e poi, questo SÌ, lo ha ripetuto durante tutta la vita, con umiltà e coraggio, sapendo quali tesori di grazie Dio nasconde nella sofferenza accettata e offerta.

Con amore di figli ripercorriamo con lei alcune tappe di questo martirio d'amore e di dolore che ha fuso il cuore della Madre con quello del Figlio; restiamole accanto mentre dice i suoi SÌ per amore nostro, guardiamo a lei per ricevere coraggio nelle nostre lotte quotidiane. Sarà Maria, nostra Madre, a darci forza nei momenti difficili e dolorosi della vita; lei ci otterrà da Dio la consolazione e la pace nei nostri momenti più bui.

Maria conosce il dolore perché lo ha provato, ma conosce anche l'aiuto e il sostegno che il Signore non fa mai mancare a chi docilmente prende la sua croce e lo segue.

Allora fermiamoci a contemplare i Dolori di Maria, a ringraziarla per quanto ha fatto per noi suoi figli e chiediamole la grazia di essere anche noi, come lei, generosi con il Signore, pronti a collaborare con lui per la salvezza del mondo, offrendoci come portatori di Croce, certi che il suo carico è leggero e il suo giogo è soave.

Con noi c'è Maria ad infonderci speranza e forza per vincere anche nelle prove più grandi. Così è stato per Gesù, così è stato per Maria, così per tutti i Santi: sarà così anche per noi perché "per l'amore di Dio il dolore non è mai l'ultima cosa" (MB). Poi viene la gioia, la risurrezione, la vita senza fine.

Con questa certezza ripercorriamo le tappe più dolorose vissute dalla nostra Madre, perché lei possa sentirci vicini, possa trovare conforto dal nostro amore e possa far crescere nel nostro cuore copiosi frutti di grazia e di bene.


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