domenica 21 agosto 2022

Guardiamo più da vicino Gioele capitolo 2, Il giorno del Signore.

 


ANALISI DEI LIBRI PROFETICI 

DELLA SACRA BIBBIA DETTATA DA GESÙ


Guardiamo più da vicino Gioele capitolo 2, Il giorno del Signore. 


1) Suoni la tromba in Sion, si levi un grido sul mio monte santo; tremino i contadini perché il giorno del Signore è vicino, è vicino. 

2) Un giorno di tenebre e di oscurità, un giorno di nuvole e di nubi fitte; come il crepuscolo che si stende sui monti è una schiera fitta e grande, non c'è stato un simile, né ci sarà più un simile per molte generazioni. 

3) Davanti a lui il fuoco divora, dietro di lui le fiamme consumano; davanti a lui la terra è un giardino, dietro di lui un deserto desolato nulla si salva. 

4) Il suo aspetto è quello di cavalli, di cavalieri al galoppo; 

5) il suo rumore è il rumore di carri che rimbalzano sui monti, come il crepitio di una fiamma che divora la pula, come un grande esercito di uomini schierati per la battaglia;  

6) davanti al quale i popoli tremano, con il volto arrossato. 

7) Corrono come soldati, salgono sul bastione, ognuno avanza nella propria fila senza disordinare i ranghi; 

8) Nessuno ostacola il suo compagno, ognuno avanza per la sua strada, anche se le frecce cadono al fianco, non si scompongono. 

9) Assaltano la città, scalano le mura, si arrampicano sulle case, sfondano le finestre come ladri. 

10) La terra trema davanti a loro e i cieli si muovono, il sole e la luna si oscurano, le stelle ritirano il loro splendore. 

11) Il Signore alza la voce davanti al suo esercito; i suoi accampamenti sono innumerevoli, sono forti quelli che eseguono i suoi ordini. Grande e terribile è il giorno del Signore: chi può resistere? 


SPIEGAZIONE 

Abitanti della terra, presto inizierà la mietitura e i capri saranno separati dalle pecore, ma prima del giudizio delle nazioni verrà il grande e terribile giorno dell'Eterno, e gli abitanti della terra non potranno scusarsi davanti alla maestosa potenza del Padre mio, che giudicherà rigorosamente ogni essere umano, lasciando che in un giudizio particolare vedano i loro peccati, come il Padre mio vede le loro anime. 

Gli uomini vorranno morire di orrore quando vedranno nelle loro anime tali grandi offese commesse davanti al Cielo e agli uomini.  

Nessuno sfuggirà al proprio giudizio particolare e sarà in grado di vedere che un'azione malvagia non colpisce solo l'offeso, ma l'intera società e il mondo intero, direttamente o indirettamente. 

Ecco perché la società di oggi è immersa nella nebbia più fitta, così fitta che è quasi impossibile respirare.  

I miei Angeli, comandati da San Michele Arcangelo, percepiscono questa fitta oscurità e questo fa sì che la natura si ribelli all'umanità e protesti contro di essa, perché ama il suo Creatore e non può sopportare tanto peccato, che la immerge in un nauseante odore di morte. 

La natura, come parte della creazione, cerca una via d'uscita da tanto male e quindi si ribella all'uomo, scatenando la sua furia contro di lui, con forti terremoti, tsunami, uragani, inondazioni, gelate, siccità ed eruzioni vulcaniche. 

Il mondo è scosso e respinto dai movimenti tellurici, dall'orribile peccato, soprattutto dal peccato di sacrilegio che Mi offende tanto tagliando il Mio Corpo, la Mia Anima, i Miei Sensi; dal martirio e dall'aborto che con forti grida gridano al Cielo per vendicarsi.  

La natura è fedele al suo Creatore, quindi è partecipe della sua giusta ira, perché non può più sopportare tanto peccato, vomitando l'uomo dal suo grembo. 

L'odore emanato dall'uomo è nauseabondo e ha reso il mondo che Dio gli ha dato per prosperare e vivere felicemente, una lurida palude di peccati, dove l'uomo affonda a poco a poco e non sembra preoccuparsene, perché non se ne rende nemmeno conto e anzi gode nel vivere sommerso dagli odori della putrefazione del peccato. 

Ma mia Madre abbraccia ancora l'umanità e anch'io, poiché mi sono sacrificato per questo amore, cerchiamo di redimere l'umanità e di creare consapevolezza degli atti malvagi e malvagie attraverso gli ultimi Profeti di mio Padre.  

Ma l'umanità è cieca e sorda, perché il peccato stesso la acceca e non le permette di respirare o di agire, e sprofonda nel peccato, e questa palude di azioni e fatti malvagi la immobilizza.  

Perciò non sono in grado di reagire all'amore del Padre Mio, Mio e di Mia Madre, ma gli uomini non sembrano preoccuparsi di perdere la propria anima, perché non sono nemmeno consapevoli di cosa sia la vita eterna.  

Per questo vivono nella totale indifferenza verso lo spirituale, per questo si accontentano del mondo e di ciò che offre loro, senza rendersi conto che il mondo è effimero e l'eternità è l'eternità. 

Che tristezza prova mia Madre; ha cercato di sostenere la giusta ira di mio Padre, eppure essa si scatena a poco a poco sul mondo. 

Messaggio consegnato a Lorena  2016 – 2017 

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