giovedì 25 agosto 2022

PER FAR RAGGIUNGERE LORO LA FELICITA’ CHE È DIO STESSO

 


IL VANGELO DALLA SINDONE

I dieci comandamenti sono il progetto di Dio per farci uscire dalla gabbia del nostro egoismo e lanciarci verso l'infinito, per farci uscire dalla prigione della materia, dalla sfera animale e farci raggiungere l'amore e la felicità.

Dio è amore. Egli è infinita felicità perché è infinito amore. L'uomo è felice solo quando ama ed è amato. Giacché l'essere che ha in sé, in maniera perfettissima, tutte le qualità appetibili (la bellezza, la bontà, l'amore, la dolcezza, la saggezza, la potenza, la vita eterna) è Dio, l'uomo soltanto raggiungendo Dio, raggiungerà la felicità.

Evidentemente solo amandolo perfettamente l'uomo può raggiungere Dio. Come potrà trovare la felicità in Paradiso in Dio colui che non trova in terra la gioia nella preghiera, colui che non trova tempo per pregare e non pensa mai a Dio nella sua giornata?

Per questo Gesú disse: « Chi ama il padre o la madre, il marito o la moglie o i figli, i fratelli o le sorelle piú di me non è degno di me ». Ora si pensa ciò che si ama, perché « dov'è il tuo tesoro, li è il tuo cuore» (Mt. 6,21).

Per questo chi ama Dio dà ogni giorno buono spazio alla preghiera e riempie la sua giornata del ricordo di Dio, del suo figlio Gesú, di Maria sua Madre.

Dio ha dato i primi tre comandamenti per farci raggiungere tale amore, per metterci in grado di correre, appena, morti, verso colui che è il nostro primo amore, cioè verso di lui. Raggiunge Dio solo chi lo ama.

 

1. Non avrai altro Dio fuor che me

Non metterai nessuna creatura al mio posto: non un uomo, né una donna, chiunque essi siano; né la scienza o l'arte, o la politica.

Non mi amerai dopo quelle cose o in ordine a quelle cose, ma prima di tutto e al di sopra di tutto.

Non metterai da parte la preghiera o i sacramenti o il lavoro per il mio regno per dare piú spazio a quelle cose; ma amerai tutte quelle cose in ordine a me.

Non ho dispiacere che mangiate e beviate perché per questo ho creato i frutti della terra e gli animali, ma non immergetevi in crapule perché perdereste il gusto delle cose dello spirito e vi dimentichereste di me. Non ho dispiacere che scorrazziate per il mondo per inebbriarvi della natura, perché per voi l'ho creata; ma ricordate con quanto amore e con quanta sapienza io l'ho fatta per rendervi felici.

Non ho dispiacere che gli sposi si amino e amino i loro figli; anzi questo io voglio e di questo mi compiaccio. Ma non mettetemi da parte per tutte queste cose, anzi da tutte queste cose elevatevi a me per ringraziarmi e per amarmi di piú, perché io le ho dannate a voi.

Ricordatevi che tutte queste cose appassiranno e periranno e che io solo ve le potrò ritornare é ve le ritornerò immensamente piú belle, quando, al mio ritorno per il giudizio universale, farò i cieli nuovi e la terra nuova (Is. 65.17). Ricordatevi che i vostri corpi presto invecchieranno e presto marciranno nel sepolcro e che io solo vi potrò far risorgere e che vi farò risorgere gloriosi, bellissimi e immortali se mi riceverete nella comunione eucaristica e mi terrete nel vostro cuore con l'amore; solo io sono la resurrezione e la vita (Gv. 11,25) e solo io sono il germe della resurrezione e il pegno della futura gloria.

Ricordatevi che perdendo me perderete tutto, come perdendo il sole perirebbero tutti i vegetali, tutti gli animali e tutti gli uomini dalla terra. Io sono il sole della vita eterna, come sono il pane di vita. Ricordatevi soprattutto che la vera e totale felicità la troverete in me e che tutte le creature sono soltanto una scintilla della mia bellezza infinita: tutte le gioie e i piaceri che esse vi possono dare sono soltanto un piccolo assaggio della dolcezza infinita che sono io.

Se io vi dico di amarmi non ve lo dico perché ho bisogno del vostro amore, come il sole non ha bisogno delle piante e degli animali che fa vivere; ve lo dico perché essendo infinito amore vi voglio rendere felici e per questo vi ho creato.

 

2. Non nominare il nome di Dio invano

Non ti prenderai gioco di me perché non si prende gioco dell'amore. Non ti adirerai quando dispongo gli avvenimenti diversamente da come vorresti tu o contrariamente ai tuoi immediati interessi.

Non penserai che mai qualcosa io abbia disposto per capriccio e crederai sempre alla mia saggezza infinita e alla mia infinita bontà; nè penserai mai che qualcosa io possa disporre per mio interesse, perché io non ho bisogno di nulla. Io sono il tuo vero padre, e il mio unico interesse è la tua felicità.

È vero che tu hai un tuo piano per essere felice nei pochi anni che starai nella terra; io ho un mio piano per renderti felice per gli infiniti anni della vita eterna.

Spesso il tuo piano è in contrasto col mio. Non ti arrabbiare se io, vedendo che esso ti farà dimenticare o perdere me e la tua felicità eterna, lo mando a monte.

Crederai sempre fermamente che io sono Amore, che dispongo tutto unicamente per tuo amore e per tuo bene, anche quando dispongo per te la croce, come l'ho disposta per mio figlio.

Avrai sempre fiducia in me, come il bambino ce l'ha nella sua mamma; e anche quando tutto ti va di traverso dirai: « Santo è il Signore! » « Sia fatta la sua volontà ».

 

3. Ricordati di santificare la festa

Non reputerai la santificazione della festa come tributo da dover pagare a me, sotto pena di una grave sanzione; ma stimerai la domenica il giorno piú atteso della settimana, la tua festa, perché dopo aver lavorato sei giorni per le necessità materiali della tua vita, ti potrai finalmente dedicare tutto un giorno a colui che ami se mi ami.

Non vorrai dire che hai Dio nel tuo cuore e non hai bisogno di andare in Chiesa perché mi pensi e mi preghi dovunque; come non vale dire che non hai bisogno di andare a trovare tua madre a casa, perché la porti nel cuore e la pensi dovunque. È vero che io sono dovunque, ma nella Chiesa ci sono anche col mio corpo reale; e soprattutto lí ti aspetto almeno la domenica.

Se mi ami io sono la tua festa, la tua gioia piú grande è venirmi a trovare nella mia casa, stare a lungo con me in dolce conversazione: tale dolce conversazione è la vera preghiera. Lí ancora ti incontrerai con i tuoi fratelli nella fede. Per me e una gioia vederti e vederti con i tuoi fratelli, come è una gioia per una madre vedere i suoi figli insieme..

Se invece non io, ma altri è la tua festa, o non avrai tempo per venire nella mia casa, o non vedrai l'ora di uscirne, e, dopo avere assolto a un dovere, cercherai la tua gioia nel divertimento; o, infine, verrai a mezza Messa.

È una grande tristezza per me ogni domenica vedere la stragrande maggioranza dei miei figli sciamare da per tutto per divertirsi, ma non trovare neanche un'ora di tempo per venirmi a trovare in chiesa a ricordare il mio dolorosissimo sacrificio della croce, che rinnovo nella Messa per mantenerli in vita e non farli distruggere dalla giustizia divina.


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