domenica 20 novembre 2022

Visioni

 


IL LIBRO DI ENOCH 


Visioni 

Enoch 85  

 E dopo questo, vidi un altro sogno e, figlio mio, io ti mostrerò tutto.  Ed Enoc alzò (la  voce) e disse a suo figlio Matusalemme:  Io dico a te, figlio mio, ascolta la mia parola ed  inclina il tuo orecchio alla visione del sogno di tuo padre. Prima che io prendessi (in  moglie) tua madre Edna vidi nel mio letto in visione: Ecco, una vacca uscì dalla terra -  era, quella vacca, bianca - e, dietro di essa, uscì una giovenca e, con essa, uscì un altro  vitello uno di essi era nero e l'altro era rosso. E questo vitello nero colpì con le corna il  rosso e lo (in)seguì sulla terra ed io, allora, non potetti più vedere quel vitello rosso. 

E quel vitello nero crebbe e, insieme con lui, venne quella giovenca e vidi molti bovini  che uscivano da lui, che gli somigliavano e gli andavano dietro. E quella giovenca, quella  prima, uscì dal cospetto di quel primo bue e cercò quella prima giovenca rossa, non la  trovò e emise, allora, grandi lamenti e la cercò. Ed osservai finché quel primo bue venne  presso di essa, la fece tacere ed essa non gridò. E dopo di ciò, essa generò un altro bue  bianco e, dopo di esso, generò molti buoi e giovenche nere. 

E nel mio sonno, vidi quel toro bianco, e come crebbe e divenne un gran toro bianco e, da  esso, uscirono molti bovini bianchi, e gli somigliavano. E cominciarono a generare molti  bovini bianchi che li somigliavano e l'uno seguiva l'altro. 

 

Enoch 86 

E poi guardai coi miei occhi, mentre dormivo, e vidi il cielo, in alto, ed una stella cadde  dal cielo e si alzava, mangiava e pascolava fra quei bovini. E poi, vidi bovini grandi e  neri e tutti cambiarono le loro stalle, i loro pascoli e i loro figli e presero a lamentarsi uno  con l'altro. 

E ancora vidi nella visione ed osservai il cielo: ed ecco, vidi molte stelle. Ed esse scesero  e si gettarono dal cielo presso quella prima stella e fra quei bovini e vitelli, stettero con  loro e pascolavano in mezzo a loro. Io li osservai e vidi che tutti loro misero fuori le loro  vergogne come cavalli e presero a montare sulle giovenche e tutte rimasero incinte e  generarono elefanti, cammelli e asini. E tutti i buoi li temettero, ebbero paura di loro e  presero a mordere coi loro denti, a ingoiar(li) e a colpire con le loro corna. Ed (essi)  presero, allora, a mangiare quei bovini ed ecco che tutti i figli della terra presero a  tremare ed avevano paura di loro e fuggivano. 


Enoch 87  

E di nuovo li guardai e presero a ferirsi e a mangiarsi l'un l'altro e la terra prese a gridare.  E di nuovo alzai i miei occhi al cielo e vidi nella visione: ecco, uscivano dal cielo, come  una specie di uomini bianchi: uno usciva da quel luogo e tre (erano) con lui. E quei tre  che uscirono dopo mi presero per mano, mi sollevarono dalle generazioni terrestri e mi  innalzarono su un luogo elevato e mi fecero vedere una torre alta sulla terra e tutte le  colline erano più basse. E mi dissero:  Sta qui finché vedrai tutto quel che arriva su quegli  elefanti, cammelli, asini, sulle stelle e su tutti quanti i bovini. 

 

Enoch 88  

E vidi uno di quei quattro che erano usciti prima e (costui) prese quella stella che, per  prima, era caduta dal cielo, la legò mani e piedi e la gettò in un abisso: e questo abisso era  stretto, profondo, orribile e tenebra. E uno di quelli estrasse la sua spada e dette a quegli  elefanti, cammelli ed asini e presero a ferirsi l'un l'altro, e la terra, a causa loro, tremò. E  quando guardai nella visione, allora, uno di quei quattro che erano usciti, gettò pietre dal  cielo e raccolse e prese tutte le stelle grandi le cui pudenda (erano state) come quelle dei  cavalli e le legò tutte alle mani e ai piedi, e le gettò nell'abisso della terra. 

 

Enoch 89  

Ed uno di quei quattro andò da quei buoi bianchi  e, tremando gli insegnò un segreto: egli  era nato bue ed era diventato uomo; aveva costruito per lui una grande arca, vi si era  messo sopra e tre buoi stavano con lui, su quell'arca, ed essa si era chiusa su di loro.  

Ed io sollevai di nuovo i miei occhi al cielo e vidi un tetto elevato e sette torrenti su di  esso, e quei torrenti versavano, in un posto, molta acqua. E guardai ancora ed, ecco, le  fonti si aprirono sulla terra in quella grande area, e quest'acqua prese a ribollire e a salire  sulla terra e non fece vedere  quell'area finché tutta la terra si coprì d'acqua. E su di essa,  aumentò l'acqua, la tenebra e la nebbia ed io osservavo l'altezza di quell'acqua e  quell'acqua salì al di sopra di quella area e scorse sopra l'area e si fermò sulla terra. E tutti  i buoi che (erano) in quell'area si riunirono fino a che io li vidi affogare, essere inghiottiti  e perire in quell'acqua.  

E quell'arca galleggiava sull'acqua e tutti i buoi, gli elefanti, i cammelli e gli asini  affondarono nella terra, e (così) tutti gli animali, ed io non potetti vederli ed essi non  potettero uscire, perirono e furono affondati nell'abisso. E ancora, guardai nella visione  finché quei torrenti si ritirarono da quel tetto elevato, la spaccatura della terra si spianò e  si aprirono altri abissi. E l'acqua prese a scendere dentro di essi finché riapparve la terra e  quell'arca si posò sulla terra, la tenebra si ritirò e vi fu la luce.  

Quel bue bianco che era divenuto uomo, uscì da quell'arca e i tre buoi con lui e uno dei  tre buoi, quello bianco, somigliava a quel bue, uno di loro (era) rosso come il sangue ed  uno (era) nero.  

Ed esso, quel bue bianco, si allontanò da loro. 

E presero a generare animali di campagna ed uccelli e derivò, da essi, da tutti loro, una  caterva di specie; (generarono) leoni, tigri, cani, lupi, iene, porci selvatici, volpi, sorci,  cinghiali, uccelli rapaci, nibbi, fonqas , corvi e fu generato, fra loro, un bue bianco. 

E presero a mordersi fra di loro, uno con l'altro, e quel bue bianco, che era nato in mezzo  a loro, generò un asino selvatico e un bue bianco insieme con esso, e furono assai  numerosi gli asini selvatici. E questo bue che era nato da esso generò un cinghiale nero e  una pecora bianca e questo cinghiale generò molti cinghiali e quella pecora generò dodici  pecore.  

E quando quelle dodici pecore crebbero, una di esse la consegnarono agli asini e questi  asini, poi, consegnarono questa pecora alle iene e questa pecora crebbe fra le iene. E il  Signore fece venire le undici pecore a vivere con essa e a pascolare con essa fra le iene,  ed esse aumentarono e divennero molti greggi di pecore. E le iene cominciarono a  temerle e le oppressero fino a distruggere i loro figli e li gettarono in un fiume di molta  acqua e quelle pecore cominciarono a gridare a causa dei loro figli e ricorrevano al loro  Signore.  

La pecora che si era salvata dalle iene fuggì e passò fra gli asini selvatici e io vidi le  pecore lamentarsi, gridare e pregare il loro Signore, con tutte le loro forze, fino a che  questo Signore delle pecore, alle loro grida, scese dall'eccelso palazzo, giunse presso di  loro e le osservò. E chiamò quella pecora che era fuggita dalle iene e le parlò a proposito  delle iene, affinché essa facesse loro sapere di non toccare più le pecore.  

E la pecora, secondo l'ordine del Signore, andò dalle iene ed un'altra pecora si incontrò  con essa e tutte e due, insieme, entrarono nell'assemblea di quelle iene, parlarono ad esse,  e dissero loro di non toccar più, da allora in poi, le pecore. Ed allora io vidi come le iene  si irrigidirono assai, con tutta la loro forza, contro le pecore e (come) le pecore gridarono.  Ed il loro Signore venne presso le pecore e prese a percuotere quelle iene. E le iene  presero a lamentarsi e le pecore tacquero e, da allora, non gridarono più. E io vidi le  pecore fino a che uscirono dalle iene e alle iene si accecarono gli occhi ed uscirono  all'inseguimento delle pecore con tutte le loro forze. Ed il Signore delle pecore andò con  esse per guidarle e tutte le pecore lo seguirono e la Sua faccia era magnifica e il Suo  aspetto maestoso e venerando.  

E le iene presero ad inseguire quelle pecore fino a che le raggiunsero in uno stagno  d'acqua. E quello stagno d'acqua si divise e l'acqua si fermò di qua e di là, innanzi a loro  ed al Signore che le guidava, e si fermò fra loro e le iene. E allora quelle iene non videro  più le pecore, andarono in mezzo a quello stagno d'acqua, inseguirono e corsero dietro  alle pecore in quello stagno d'acqua. E quando videro il Signore delle pecore, ritornarono  indietro per fuggire da davanti alla sua faccia e quello stagno d'acqua si riunì e divenne,  immediatamente, come la sua creazione. L'acqua crebbe e si innalzò fino a che coprì  quelle iene.  

Ed io osservai finché tutte le iene che inseguivano quelle pecore perirono ed affogarono.  E le pecore passarono oltre quell'acqua ed uscirono in un deserto dove non vi era acqua  né‚ erba e presero ad aprire i loro occhi e a guardare: e io vidi il Signore delle pecore  (che) le pasceva e dava loro acqua ed erba e (vidi) quella pecora camminare e guidarle. E  quella pecora salì sulla cima di quella pietra alta ed il Signore delle pecore la inviò da  loro. Ed allora vidi il Signore delle pecore che stava innanzi a loro e il Suo aspetto era  maestoso e forte - e tutte quelle pecore lo guardavano ed avevano paura della Sua faccia.  E tutte quelle (pecore) temevano e tremavano di Lui, e gridavano, dietro a quella pecora  che stava con Lui , all'altra pecora che stava in mezzo a loro, dicendo:  Non possiamo  (stare) davanti al nostro Signore né‚ guardarlo.  

E quella pecora che le guidava ritornò e salì sulla cima di quella pietra e le pecore  cominciarono a diventar cieche e sbagliarono la strada che essa aveva loro indicato e  quella pecora non se ne accorse. E il Signore delle pecore si adirò contro di esse di grande  ira e quella pecora se ne accorse, scese dalla cima della pietra, venne presso le pecore e  ne trovò la maggior parte che era cieca e che avevano sbagliato dalla loro strada. E  quando Lo videro, ebbero paura e tremarono davanti alla Sua faccia e vollero tornare al  loro ovile. E quella pecora prese con sè‚ altre pecore ed entrò da quelle pecore che  avevano sbagliato (la strada) e, di poi, prese ad ucciderle e le pecore temettero della Sua  faccia e quella pecora fece tornare quelle che avevano sbagliato ed esse rientrarono nei  loro ovili. 

Ed io vidi, colà, la visione fin quando quella pecora divenne un uomo e costruì la casa del  Signore delle pecore e mise tutte le pecore in quella casa. E vidi fin quando quella pecora,  che si era incontrata con quella pecora che guidava le pecore, si coricò e vidi fin quando  perirono tutte le pecore grandi e le piccole sorsero al loro posto ed entrarono nel pascolo  e si avvicinarono al fiume di acqua. E questa pecora che le guidava e che era diventata  uomo si separò da esse, si addormentò e tutte le pecore la cercavano e gridavano, a causa  sua, grandi grida. E vidi fin quando tacquero dal grido per quella pecora e passarono quel  corso d'acqua e si fermarono tutte le pecore che le avevano condotte in sostituzione di  quelle che si erano addormentate e che le avevano guidate. E vidi le pecore fin quando  entravano in un luogo bello ed in una terra amena e benedetta e vidi quelle pecore finché  si saziarono; e la casa stava, in mezzo a loro, nella terra amena.  

E (vidi) sia dove si aprivano i loro occhi, sia dove erano accecati, fin quando sorse  un'altra pecora e costei fece tornare tutte le pecore e i loro occhi si aprirono. E cani, volpi  e porci selvatici presero a mangiare quelle pecore finché sorse un'altra pecora, Signore  delle pecore, una di esse, un caprone che le conduceva. E questo caprone prese a colpire,  di qua e di là, quei cani, cinghiali e porci selvatici fino a che non li fece tutti perire. E a  quella pecora si aprirono gli occhi, e vide quel caprone che (era) fra le pecore, il quale  aveva abbandonato la propria magnificenza e aveva preso a percuotere quelle pecore, le  calpestava e andava senza dignità. E il Signore delle pecore mandò la pecora da un'altra  pecora e la suscitò a che divenisse caprone e guidasse le pecore invece di quella pecora  che aveva abbandonato la propria magnificenza. Ed andò presso di lui, ma gli parlò da  solo e innalzò quel caprone e lo fece giudice e duce delle pecore. E in tutto questo  (frattempo), quei cani opprimevano le pecore  

Ed il primo caprone scacciò quel caprone di dopo e quel secondo caprone si alzò e fuggì  dal suo cospetto, ed io vidi finché quei cani fecero cadere il primo caprone. E si alzò quel  secondo caprone e guidò le pecore piccole e questo caprone generò molte pecore e si  addormentò e una piccola pecora, (cioè Salomone) divenne caprone al suo posto e  divenne giudice e  guida di quelle pecore. E quelle pecore crebbero e si moltiplicarono e  tutti i cani, i cinghiali e i porci selvatici si spaventarono e fuggirono da lui e quel caprone  ferì ed uccise tutte le bestie e nulla potettero, poi, quelle bestie in mezzo alle pecore e  nulla più rapirono ad esse.  

E quella casa divenne grande e vasta e, per quelle pecore, fu costruita una torre, alta, su  quella casa del Signore delle pecore e quella casa era bassa e la torre era alta e lunga ed il  Signore delle pecore stava su questa torre e gli porsero innanzi una mensa piena (di cibi).  E vidi, poi, quelle pecore che ancora una volta sbagliavano ed andavano per molte vie ed  abbandonavano quella casa loro ed il Signore delle pecore chiamò, di fra loro, alcune  pecore e le mandò dalle pecore e le pecore presero ad ucciderle. Ed una di esse, (cioè  Elia) si salvò, non fu uccisa, saltò e gridò contro le pecore (perché) volevano ucciderla ed il Signore delle pecore la salvò dalle mani delle pecore e la fece salire e stare presso di  me.  

E molte altre pecore le mandò presso quelle pecore perché (si) facessero ascoltare e si  lamentassero contro di loro. E allora vidi (che) quando lasciarono la casa del Signore  delle pecore e la sua torre, esse sbagliarono del tutto e i loro occhi si accecarono. E vidi  come il Signore delle pecore aveva fatto molte uccisioni su di esse, in ogni loro pascolo,  fino a che quelle pecore Lo invocassero in conseguenza di queste uccisioni e (Lo) fecero  (in tal modo) ritornare al suo posto. Ed Egli le lasciò nelle mani dei leoni, delle tigri, delle  iene e nelle mani delle volpi e di tutte le bestie e quelle bestie feroci sbranarono quelle  pecore.  

Ed io vidi che Egli aveva lasciato quella loro casa e la loro torre e le aveva tutte gettate  nelle mani dei leoni affinché le sbranassero e, nelle mani di tutti gli animali, affinché le  divorassero. Ed io presi a gridare con tutta la mia forza e ad invocare il Signore degli  Spiriti e a fargli noto, per quel che riguardava le pecore, che esse venivano mangiate da  tutte le bestie feroci.  

Ed Egli, nel guardare, tacque e si rallegrò che esse venivano mangiate, ingoiate e  calpestate e le lasciò, per cibo, nelle mani di tutti gli animali.  E chiamò settanta pastori e  abbandonò quelle pecore affinché essi le pascessero e disse ai pastori e a tutti i loro  aiutanti:  ognuno di voi, d'ora in poi, porterà al pascolo le pecore e fate, poi, tutto quel  che io vi ordino! Io ve le consegno numerate e vi dirò quale di esse dovrà perire e voi (la)  distruggerete!  e consegnò loro quelle pecore.  

E chiamò un altro e gli disse:  Poni mente ed osserva tutto quel che fanno i pastori su  quelle pecore poiché ne distruggeranno più di quante io ho loro ordinato. E scrivi ogni  eccesso e distruzione che sarà fatta dai pastori (re) e quante ne uccideranno per mio  ordine e quante di testa loro e scrivi, per ognuno di essi, tutte le loro distruzioni. Ed  enumera a voce, davanti a me, quante ne faranno perire di loro testa e quante essi ne  consegneranno alla distruzione affinché ciò mi sia testimonianza contro di loro perché io  conosca tutte le azioni dei pastori, dia loro (premio o castigo) e veda quel che essi  faranno: se staranno negli ordini che io ho loro dato o no. E che essi non se ne accorgano  e tu non correggerli e non mostrar loro (quel che devono fare), ma scrivi ogni loro  uccisione, ognuna quando avviene, e innalza il tutto (fino) a me.  

Ed io osservai fin quando quei pastori facevano pascolare al tempo giusto e (quando)  prendevano ad uccidere e distruggere più di quanto era stato loro ordinato e  abbandonavano quelle pecore nelle mani dei leoni  

E i leoni e le tigri, (cioè Babilonesi e Persiani) divorarono ed ingoiarono la maggior parte  di quelle pecore - ed i porci mangiavano insieme con loro - ed incendiarono quella torre e  scavarono sotto quella casa (per abbatterla). Ed io mi addolorai moltissimo per quella  torre dato che era stata demolita quella casa delle pecore e, da allora, io non potetti vedere  se quelle pecore entravano in quella casa.  

Ed i pastori ed i loro aiutanti consegnarono quelle pecore a tutte le fiere affinché le  divorassero e tutte, ognuna di loro, ne ricevevano, al tempo giusto, secondo il numero e  tutti, ognuno di loro per l'altro, scriveva, nel libro, quante di esse ne distruggeva. E  ognuno ne uccideva e distruggeva assai più di quanto stabilito per lui ed io presi a  piangere ed a lamentarmi moltissimo a causa di quelle pecore. E parimenti, nella visione,  vidi in qual modo, colui che scriveva, scriveva ogni (pecora) che veniva distrutta da quei pastori, giorno per giorno, e innalzava, poneva e mostrava tutto il suo libro al Signore  delle pecore; (mostrava) tutto quel che ognuno di loro aveva fatto, aveva portato via e  dato alla distruzione. 

Ed il libro fu letto al cospetto del Signore delle pecore ed Egli prese il libro in mano, lo  lesse, lo sigillò e lo ripose. 

E poi vidi i pastori mentre facevano pascolare per dodici ore ed ecco che tre di quelle  pecore tornarono, vennero, entrarono e presero a costruire tutto quel che, di quella casa,  era caduto, ma i porci selvatici le ostacolarono ed esse non ci riuscirono. E presero di  nuovo a costruire come prima ed innalzarono quella torre ed essa si chiamava  torre alta   e presero a mettervi innanzi una mensa, ma tutto il pane che vi era sopra era contaminato  e non era puro.  

E a tutte quelle pecore gli occhi erano ciechi e non vedevano e, così (eran ciechi anche) i  loro pastori: le consegnavano ai pastori, per la distruzione, in gran numero ed essi le  calpestavano coi loro piedi e le divoravano. Ed il Signore delle pecore tacque finché tutte  le pecore furono disperse nella campagna e si unirono con loro ed essi non le salvavano  dalle mani delle bestie. E colui che scriveva il libro lo innalzò, lo mostrò e lo lesse nelle  case del Signore delle pecore e implorava per esse e Lo pregava, mentre Gli mostrava  tutto l'operato dei loro pastori e testimoniava, innanzi a Lui, contro tutti i pastori. E preso  (lo), pose presso di Lui quel libro ed uscì. 

 

Enoch 90 

E vidi fin quando, in maniera identica, trentasette pastori fecero pascolare e tutti  compirono, ognuno al proprio tempo, (il loro compito) come (i pastori) precedenti e (vidi  fin quando) altri furono consegnati nelle loro mani per condurli al pascolo ognuno al loro  tempo: tutti i pastori, ognuno al suo tempo, E rividi in una visione: vennero tutti gli  uccelli del cielo: aquile, avvoltoio, sparviero, corvi. Le aquile guidavano tutti gli uccelli e  presero a divorare quelle pecore, ne scavavano gli occhi e ne mangiavano la carne. 

E le pecore gridavano perché erano mangiate, nella loro carne, dagli uccelli ed io gridai e  mi lamentai, nel mio sonno, contro quel pastore che conduceva al pascolo le pecore. E  vidi fin quando quelle pecore furon divorate dai cani, dalle aquile, dallo sparviero e non  lasciarono ad esse carne, neanche un po', né‚ pelle né‚ vene, finché restarono solo le loro  ossa e le loro ossa caddero sulla terra e le pecore divennero poche. Ed io vidi finché  ventitrè‚ pastori conducevano al pascolo e compirono, ognuno al suo tempo, cinquantotto  periodi. 

E piccoli agnellini furono generati da quelle pecore bianche e cominciarono ad aprir i  loro occhi e a vedere e a gridare verso le pecore. E le pecore non gridarono verso di loro,  non ascoltarono quel che essi dicevano, ma furon del tutto sorde e i loro occhi furono  assai e fortemente ciechi.  

E vidi, nella visione, dei corvi: come volavano su quegli agnellini, come ne presero uno e  come facevano a pezzi le pecore e le divoravano. E vidi fin quando spuntarono le corna a  quegli agnellini e i corvi gliele facevano cadere e vidi fin quando spuntò un gran corno,  (da) una di quelle pecore, e si aprirono i loro occhi. Ed esso volse lo sguardo ad esse e i  loro occhi si aprirono ed esso gridò verso le pecore e i caproni lo videro e corsero tutti  verso di lui. E nonostante tutto ciò, quelle aquile, avvoltoio, corvi e sparviero, fino a quel momento, distruggevano le pecore, volavano su di loro e le divoravano e le pecore se ne  stavano zitte; ma i caproni si lamentavano e gridavano.  

E quei corvi combattevano e facevano violenza con lui e volevano strappargli il corno e  non ci riuscirono.  

Ed io li vidi fin quando arrivarono i pastori e le aquile e quegli avvoltoi e sparviero  chiamarono i corvi affinché rompessero il corno di quel caprone e contesero con lui,  combattettero ed esso combatteva contro di loro e gridava perché gli venisse in suo aiuto.  E vidi fin quando venne quell'uomo che scriveva i nomi dei pastori e li innalzava innanzi  al Signore delle pecore ed egli lo aiutò e gli mostrò tutto (e) scese, il suo aiuto, per quel  caprone. E vidi fin quando venne presso di loro quel Signore delle pecore con ira, e quelli  che lo videro, tutti, fuggirono e caddero alla sua ombra, innanzi a Lui.  

Tutte le aquile, avvoltoio, corvi e sparviero si radunarono e portarono con loro tutte le  pecore della campagna e vennero tutti quanti insieme, e si aiutarono per rompere quel  corno del caprone. E vidi quell'uomo che scriveva il libro per ordine del Signore fin  quando aprì quel libro delle distruzioni che avevan fatte quei dodici pastori di dopo e  mostrò che, assai più dei precedenti, avevano distrutto al cospetto del Signore delle  pecore. E vidi fin quando il Signore delle pecore venne presso di loro, prese in mano il  bastone dell'ira, percosse la terra, la terra si spaccò e tutti gli animali e gli uccelli del cielo  caddero da vicino a quelle pecore e sprofondarono nella terra ed essa si chiuse su di loro.  

E vidi fin quando fu data alle pecore una grande spada e le pecore uscirono contro quegli  animali selvatici per ucciderli e tutti gli animali e gli uccelli del cielo fuggirono da  davanti alla loro faccia.  

E la conclusione della grande tragedia: la vittoria finale di Israele su tutti i popoli.  

E vidi fin quando fu costruito un trono nella terra amena ed il Signore delle pecore vi si  sedette sopra ed egli prese tutti i libri sigillati e li aprì davanti al Signore delle pecore. E il  Signore chiamò i sette primi bianchi ed ordinò che gli portassero innanzi, di fra le stelle,  la prima, quella che precedeva quelle stelle le cui vergogne erano come quelle dei cavalli  e (cioè) la stella che era caduta per prima. E gliele portarono tutte quante innanzi. E parlò  a quell'uomo che scriveva innanzi a Lui, che era uno dei sette bianchi, e gli disse:  Prendi  quei settanta pastori cui ho consegnato le pecore e che, avendole prese, hanno ucciso più  di quante io avevo loro ordinato.   

Ed ecco, io li vidi tutti legati e tutti stavano avanti a Lui. Ed il giudizio fu prima contro le  stelle: furono giudicate, furono (trovate) colpevoli ed andarono nel luogo della condanna  e le gettarono in un (luogo) profondo e pieno di fuoco ardente e pieno di colonne di  fuoco. E quei settanta pastori furono giudicati e furono (trovati) colpevoli e furon gettati  in quell'abisso di fuoco. 

E vidi, allora, che si aprì un identico abisso, in mezzo alla terra, che era pieno di fuoco e  fecero venire quelle pecore cieche e tutte furono giudicate e furono (dichiarate) colpevoli  e furono gettate in quell'abisso di fuoco e bruciarono. E quest'abisso era alla destra di  quella casa. E vidi quelle pecore bruciare e le loro ossa bruciavano. 

E stetti ad osservare fin quando (il fuoco) attinse quella casa vecchia e fecero uscire tutte  le colonne, e tutte le travi e gli ornamenti di quella casa si avvilupparono con esso (fuoco)  e la fecero uscire e la gettarono in un posto a destra della terra. E vidi il Signore delle pecore fin quando fece venire una casa nuova, più grande ed alta di quella precedente, e  la pose nel luogo della prima che era stata avviluppata e tutte le sue colonne erano nuove,  i suoi ornamenti erano nuovi, ed era più grande della prima, della vecchia, che Egli aveva  portato via e tutte le pecore stavano in mezzo a essa.  

E vidi tutte le pecore che erano sopravvissute e (vidi che) tutti gli animali che sono sulla  terra e tutti gli uccelli del cielo cadevano e si prostravano a quelle pecore e le  imploravano ed (esse) li ascoltavano in ogni parola. Ed allora quelle tre che vestivano di  bianco e mi avevano preso per mano, quelle di prima, mi fecero salire - mentre la mano  di quel caprone mi teneva - e mi posero in mezzo a quelle pecore prima che ci fosse il  giudizio. E quelle pecore eran tutte bianche e il loro vello grande e pulito.  

E tutte quelle che erano perite e si erano disperse e tutti gli animali della campagna e tutti  gli uccelli del cielo si riunirono in quella casa e il Signore delle pecore godette di gran  gioia perché tutti eran buoni ed eran ritornati nella Sua casa.  

E vidi fin quando riposero quella spada che era stata data alle pecore e la introdussero  nella Sua casa ed egli la sigillò davanti alla faccia del Signore e tutte le pecore furono  chiuse in quella casa ed essa non le conteneva.  

E gli occhi di tutte si aprirono e vedevano bene e, in mezzo ad esse, non ve ne era alcuna  che non vedesse. E vidi che quella casa era grande, vasta ed assai piena.  

E vidi che era nato un bue bianco, dalle grandi corna, e tutti gli animali della selva e tutti  gli uccelli del cielo lo temevano e lo pregavano per tutto il tempo. E vidi fin quando tutte  le loro specie si trasformarono e tutti divennero buoi bianchi e il primo fra loro divenne  una cosa (diversa) e questa cosa era un grande animale con, sulla testa, grandi corna nere  ed il Signore delle pecore gioì per loro e per tutti i bovini. Ed io mi addormentai in mezzo  a loro, mi svegliai e vidi ogni cosa. 

E questa è la visione che vidi mentre dormivo. E mi svegliai e benedissi il Signore di  giustizia e a Lui detti gloria. Ed allora piansi di gran pianto e la mia lacrima non si fermò  fino al punto che non potetti sopportar(la); quando vedevo, scendeva su quello che  vedevo poiché tutto arrivava e si compiva e tutte le azioni degli uomini, in ogni loro  parte, mi apparvero innanzi agli occhi. E in quella notte ricordai il mio primo sogno. E  per causa sua piansi e mi agitai, perché avevo visto quella visione. 

 

Enoch slavo 41  

Sospirai e piansi sulla rovina degli empii  e dissi nel mio cuore: "Beato colui che non é  nato o che nato non ha peccato davanti al volto del Signore, perché non venga in questo  luogo, n‚ porti il giogo di questo luogo". 


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