lunedì 21 agosto 2023

Quale libertà di distruggere ciò che Dio dà?

 


Oggi voglio parlarti dell'aborto

Convincetevi che non esiste crimine più grande davanti al Mio Volto di questo! E non ci sono ragionamenti contorti che reggono di fronte a questo comandamento supremo del rispetto dovuto alla vita, anche se siete voi responsabili della gestione di questo dono.

Mi spiego: l'anima che abita il bambino viene sempre da Dio e egli merita di essere amato anche se le circostanze della sua venuta appartengono a voi. Nel caso sempre invocato dello stupro, per giustificare l'aborto, è l'uomo che è perverso, che pecca, non la vittima, e ancor meno l'eventuale bambino che ha potuto essere stato concepito in queste tristi circostanze. Comprendo che la vittima possa sentirsi sopraffatta dal suo sentimento di odio nei confronti del suo aggressore e che essa abbia paura di riversarlo sul bambino. È allora più saggio affidare questo bambino alla sua nascita a genitori che potranno amarlo senza secondi fini, perché non saranno coinvolti affettivamente nella drammatica storia della sua concezione. Ma le circostanze più terribili non giustificano ai Miei occhi l'interruzione della gravidanza.

Lo ripeto, in questo caso, il ricorso all'adozione è saggio; più saggio ancora è il perdono, ma così difficile. In ogni caso, il bambino non è responsabile della storia che lo precede.

Un altro argomento dei pro-aborti, degli scagnozzi di Satana piuttosto, è la libertà. Questa "sacrosanta" libertà che avete travisato. Quale libertà è esercitata nel caso di un crimine così immenso come quello di uccidere, nel grembo di sua madre, un embrione di cui Dio farà una persona, corpo, anima e spirito? Quale libertà di distruggere ciò che Dio dà? Quale libertà si esercita quando, in una generazione, la demografia corrisponde ai risultati di una guerra che avrebbe soppresso un'intera classe d'età?

Una volta su due, il dono che Dio, Padre Mio, vi fa di poter partecipare alla sua opera di creazione, essendo co-creatori, è disprezzato e schernito.

Come ultima risorsa, si parla dell'aborto terapeutico! Cosa significa? Perché oggi ci sono così tanti squilibri cromosomici? Non vedete che si tratta delle conseguenze dirette del vostro disprezzo per la vita e del rifiuto di vedere nell'aborto un crimine? Il vostro peccato è così grande che persino la vostra capacità di dare la vita ne è ferita. Perché così tanti casi di sterilità? Perché così tante malformazioni? E ancora, bisognerebbe riportare al suo valore equo gli impatti del rischio di malformazione. Non sono Io che ho creato questi sfortunati così, siete voi che avete pervertito l'uso e il funzionamento del dono della vita che vi abbiamo fatto. Sporcarsi non può restare impunito. Voi credete che la dissolutezza, la pillola contraccettiva e l'aborto non siano ragioni sufficienti per comprendere l'ampiezza del peccato che presentate ogni giorno agli occhi di Dio? !!!

Questa messa a punto essendo fatta, voglio dire questo: se la "natura" commette un errore (è il vostro ragionamento, il Mio l'ho appena spiegato), essa lo corregge, vale a dire che il bambino davvero affetto da una malformazione spaventosa non è naturalmente vitale ma, stranamente, voi fate allora tutto per mantenere in vita (e che vita!) il risultato delle vostre offese contro Dio, perché non comprendete che, nel Mio Amore, accolgo l'anima qualunque sia stata la durata della sua vita e le circostanze della sua morte. Questo accanimento a voler rifiutare la vita a monte, e la morte a valle, non finisce di stupirmi sulle vostre incoerenze quando decidete di giustificare le vostre azioni!

Non ha senso voler definire un concetto di crimine contro l'umanità se non siete in grado di vedere che il primo caso di tale portata è quello dovuto all'aborto!

Se le anime di tutti questi bambini rifiutati alla vita gridano vendetta davanti al Mio Volto, vendetta contro i responsabili di una tale ideologia anti-vita, nata dai fumi di Satana, il Mio perdono è sempre pronto per colui che si pente del suo atto.

Il cuore di un feto batte dalla sua terza settimana di vita. Questo non è insignificante rendersi conto che il primo organo che funziona è il cuore. Significa anche che la sensibilità è già lì e che il rifiuto di riceverlo ferisce profondamente l'anima. Anime che, prima di aver imparato ad amare, devono imparare a perdonare.

È abbastanza facile immaginare che il problema non si porrebbe nemmeno in una società che segue la Mia Legge e il Mio comandamento, anche se solo sarebbe il decalogo. Nessun tempo ha visto una tale ampiezza nel peccato collettivo e nella licenza generalizzata. Non siate sorpresi dall'ampiezza dei problemi che dovete affrontare.

Ti benedico per aver ricevuto le Mie parole con amore e fede. Vai, ora.

Gesù Cristo


Agnès-Marie - 27 giugno 1999


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