giovedì 30 gennaio 2025

Partecipazione alla felicità di quelli che noi abbiamo amato di più sopra la terra.

 


IL CIELO


« Ed hanno una singolare partecipazione con coloro, coi quali strettamente d'amor singolare s'amavano nel mondo. Quest'amore era un mezzo d'aumentare in essi la virtù: erano gli uni per gli altri occasione di glorificare il mio nome in essi e nel prossimo loro e, siccome l'amore che li univa non è distrutto in cielo, essi ne godono con maggior abbondanza, e tal amore accresce la loro felicità. « E non vorrei però che tu credessi che gli eletti soli godessero della loro felicità particolare; perchè essa è partecipata da tutti quanti i beati abitanti del cielo, dagli angeli e da' miei diletti figliuoli. Onde quando l'anima giunge a vita eterna, tutti partecipano il bene di quell'anima, e l'anima del bene loro. Non già che il vaso suo, nè il loro, possa crescere, nè che abbia bisogno di empirsi, perocchè egli è pieno, e perciò non può crescere, ma hanno un'esultazione, una giocondità, un giubilo, un'allegrezza, che si rinfresca in loro per il conoscimento, che han trovato in quell'anima. Veggono che per mia misericordia ella è levata dalla terra, colla plenitudine della grazia; e così esultano in me, nel bene che quell'anima ha ricevuto dalla mia bontà. E quell'anima gode in me, e nelle anime, e negli spiriti beati, vedendo in loro e gustando la bellezza e la dolcezza della mia carità » (Dialogo, c. XLI). 


A che serve per loro passare attraverso questa vita se nella prossima sei condannato a vivere dei tormenti con cui hanno riempito la loro anima

 


TI MOSTRO L'AMORE CHE HAI PERSO, TI AVVICINO A UNA VITA RINNOVATA, DOVE NULLA È CASUALE PERCHÉ TUTTO NASCE DA UN DISEGNO PERFETTO, COMPRESO DA POCHISSIMI, MA PORTA SPERANZA A CHI SOFFRE E GEME NELLE TENEBRE DELL'ERRORE, TU SAI CHE HO SCELTO CHI ANNUNCIA IL MIO VANGELO, MA CI SONO MOMENTI IN CUI IL MONDO E I DESIDERI DELLA CARNE TRONCANO IL PROFETA, CHE CON LE SUE MENZOGNE INGANNA IL MIO POPOLO CHE CERCA ARDENTEMENTE LA VERITÀ, LE LUCI RISPLENDERANNO DI NUOVO E IL SOLE RISCALDERÀ LE LORO MATTINE, COSÌ SAPRANNO CHE FACCIO PIÙ DI QUANTO PENSANO E DO SEMPRE PIÙ DI QUANTO MERITANO, GESÙ


29 Gennaio 2025

Gesù: Voler aprire le orecchie, è rifiutare di essere sordi, di pensare e meditare sulla propria vita, fa venire i momenti, e questi vengono sfruttati, da chi è sempre stato abituato a perdere tempo e si sforza oggi, di recuperare ciò che è stato perduto, a che serve per loro passare attraverso questa vita se nella prossima sei condannato a vivere dei tormenti con cui hanno riempito la loro anima, la terra è testimone di tutti i passi malvagi che avete fatto, spogliarsi nel tempo, è saper rinunciare ai capricci del cuore che, presuntuoso, pensa solo alla convenienza di chi sceglie il mondo senza sapere che chi ama il mondo più di Me, non sarà con Me nel Mio Regno, né il Padre Mio è in coloro che si prodigano per il mondo. Perché ogni cosa nel mondo, i desideri della carne, i desideri degli occhi e la vanagloria, crescono come torrenti d'acqua che inondano e annegano, trascinando con le loro correnti coloro che lasciano per dopo ciò che dovrebbero già fare.

Gesù: La salvezza è venuta a te per essere annunciata in diversi modi, con diversi segni, tuttavia, sembra che i soggetti delle tenebre vogliano oscurare le mie opere, e nel loro profondo desiderio è quello di corrompere e contaminare colui che vuole essere nella mia creatura nuova e rinnovata, i tempi in cui brucia il sole, dove infuria il vento, e la neve schiaccia, tu già vivi, lo scempio causato dagli elementi che hanno già perso il controllo e l'equilibrio concesso danneggia l'uomo che con le sue azioni, spegne la grazia e porta sventura in un mondo che vive solo senza sapere cosa accadrà domani, le cattive notizie attraversano il mondo, La morte è vicina agli uomini che non sono preparati ad entrare nella sua eterna dimora, per questo mi sforzo di dire e toccare i cuori che quando sentono l'intenzione, ricominciano e fanno crescere il bene donando alle loro anime le virtù che si trovano in questo amore, le rinnovano e le elevano ad una condizione diversa, a chi non aveva speranza, a chi aveva perduto la fede, vengo a prendere ciò che è mio e riporterò tutto al suo posto, Gesù

La Madre degli "esiliati"

 


Il dolore della Madonna e di san Giuseppe con Gesù Bambino durante la precipitosa fuga in Egitto e durante la permanenza in quella terra di esilio costituisce sicuramente un capitolo di dolore che si rinnova e prolunga nella storia degli uomini in ogni tempo, sia pure in forme diverse secondo i luoghi e le particolari circostanze.  

Per questo si può ben dire che il capitolo della fuga in Egitto della Sacra Famiglia è da considerarsi un capitolo emblematico della vita di molti uomini costretti anch' essi, qua o là, a imboccare e percorrere le vie dell'esilio per sfuggire alla morte, per salvarsi da condizioni di travaglio o da situazioni di rovina, per l'una o per l'altra circostanza dolorosa. Non è difficile riflettere e comprendere, a questo proposito, che nella sofferenza della Sacra Famiglia in fuga verso l'Egitto, terra di esilio, vuole essere in certo senso contenuta ed espressa la sofferenza di ogni esiliato, resa però feconda di virtù e di meriti per l'offerta a Dio.  

Possiamo pensare, perciò, che l'evento della fuga in esilio da parte della Sacra Famiglia vuole esprimere, nel suo dolore e nel suo travaglio, una realtà di grazia a sostegno della vicenda amara di ogni esiliato, affinché questi possa essere illuminato e impari a scoprire il valore che il dramma dell'esilio porta con sé, quando venga letto e compreso quale disegno di Dio per il compimento di un piano di salvezza. Infatti, così è avvenuto precisamente per Gesù Bambino, salvato, con l'esilio, dalla minaccia di morte violenta, secondo il progetto omicida di Erode per tutti i bambini di Betlemme, dai due anni in giù.  

Gli eventi della fuga in esilio, lo sappiamo bene, sono stati presenti per tanti uomini o intere famiglie nel passato e sono presenti anche oggi, dopo duemila anni di Cristianesimo, agli inizi del nostro terzo millennio. Sono presenti in forme sempre drammatiche e molto spesso anche tragiche per le disgrazie della morte che colpiscono molti di coloro che sono costretti a mettersi sulla via dell'esilio oppure a restare nelle terre di esilio in condizioni di estremo disagio, magari ammalati, abbandonati e incompresi da tutti.  

Pensiamo oggi, di fatto, ai drammi dei rifugiati, degli immigrati, degli emigranti, dei clandestini, dei perseguitati ... È uno spettacolo di dolori, di amarezze e di travagli senza numero. Molto spesso c'è tanta ingiustizia, tanta avversione, tanta incomprensione alla base di questi drammi per migliaia e forse milioni di persone sull'intero pianeta-terra. Manca la carità e la generosità, e quante volte, purtroppo, prevale soltanto il più duro egoismo e tornaconto e non poche volte è assente anche un minimo senso di "umanità" nei riguardi di questi sventurati uomini, donne, bambini - con non pochi anziani e ammalati! -, per i quali dovrebbe pur valere, soprattutto da parte dei cristiani, il comandamento divino che dice con lampante chiarezza di "fare agli altri ciò che vuoi sia fatto a te" (cfr. Mt 7,12).  

Quasi sempre la fuga o il rifugio in esilio comporta l'abbandono della casa con tutti i beni annessi e la perdita del lavoro quotidiano per sostentarsi, comporta la fame e la rovina della salute con malattie e malanni anche mortali, comporta la frantumazione della famiglia con le divisioni, le rotture, gli odii, le vendette ... Quanto male noi uomini siamo in grado di farci fra di noi, colpendo crudelmente soprattutto i più deboli e indifesi, proprio quelli, cioè, che, invece, avrebbero più bisogno di soccorso per sopravvivere!  

Nella fuga in Egitto si può ben dire che Maria Santissima, la Madre dell'umanità, ha vissuto in prima persona lo stesso dramma terribile di tanti suoi figli costretti all'esilio, e non si può dubitare che nel contenuto di grazia della sua dolorosissima fuga e permanenza in Egitto Ella abbia accolto e fatta propria ogni altra fuga in esilio insegnando a tutti la necessità di sostenerla e superarla portando sempre con sé il Signore, come Ella lo portava con immenso amore, tenendosi sempre stretti a Lui con la preghiera e con la fiducia in Lui senza limiti: Egli solo, infatti, può donare a tutti la pace anche in mezzo alle tribolazioni, alimentando la speranza viva di un avvenire migliore per la vita del corpo e dell'anima.  

La preghiera all'Addolorata, per questo, è stata ed è la preghiera più confortante da parte di coloro che sono costretti dolorosamente all'esilio, bisognosi, quindi, di sostegno e di speranza: non si può restare delusi da Colei che, di fatto, fu costretta a portare in salvo, con la fuga e l'esilio in Egitto, il suo Figlio «Primogenito» (Rm.8,29) e che può portare in salvo, con la fuga e con l'esilio, anche gli altri suoi figli. Ricorriamo con fiducia a Lei, affidandoci a Lei, così come lo stesso Gesù Bambino era tutto affidato a Lei.  

Padre Stefano Manelli


 


LA PRESENZA REALE DEL SIGNORE STA PER ESSERE TOLTA DA VOI. QUANDO DICO: "QUESTO È IL MIO CORPO, QUESTO È IL MIO SANGUE", E VOI SENTITE DIRE: "QUESTO È VERO CIBO E VERA BEVANDA", NON ADERITE AD ESSO, È MEGLIO RIMANERE IN SILENZIO, VICINO AL MIO SACRO CUORE, PIUTTOSTO CHE PARTECIPARE A UN SACRILEGIO

 


Figli, anche la Mia Santissima Presenza vi sarà tolta dagli idolatri del Diavolo, dai falsi servi ordinati al Diavolo... Nella segretezza delle logge, essi fomentano la loro vittoria, che sarà di breve durata, ma i Miei figli soffriranno.
La gioia della Mia Presenza in voi non sarà più "Perché cambieranno le Mie Parole date da Me, il Signore, per la consacrazione della specie".

Figli miei,
Non ricevete la comunione con quelle specie che non saranno più consacrate sull'altare. Restate, ritiratevi nelle vostre case e pregateMi, imploratemi in segreto. Non posso fare miracoli?

Non posso portarvi la Mia Santa Presenza?
Perché andare dai falsi servitori, dai falsi dottori della Legge, dai falsi sacerdoti, perché rinnegheranno le Mie Parole e adotteranno la nuova legge, quella che cambierà le Mie Parole date per la Consacrazione con altre parole e Io non verrò?

Quando dico: "Questo è il Mio Corpo, questo è il Mio Sangue" e voi sentite dire "Questo è vero cibo e bevanda", non aderite, è meglio rimanere in silenzio, vicino al Mio Sacro Cuore, piuttosto che partecipare al sacrilegio.

Bambini
Temo per voi che non ascoltate la Mia Parola di Verità. IO SONO la Verità e la Vita. Seguire le Mie orme "è entrare nel silenzio, lontano dal mondo, lontano dai bugiardi, lontano dai becchini".

Bambini
Dovrete soffrire, non perdere la speranza, ma in silenzio rimanete e pregate nel segreto delle vostre anime. Solo la preghiera vi terrà vicini a Me e Io verrò sempre a voi nel silenzio del mondo, per depositare il Mio Cuore nel vostro.

MESSAGGIO COMPLETO:
[IL SIGNORE]
Figli, come potete essere felici nel vostro mondo in cui tutto è capovolto? Ma tutto deve anche cambiare per entrare nel Nuovo, e questo non sarà senza sofferenza. La sofferenza fa parte del cammino di ogni uomo, la sofferenza è necessaria, la sofferenza è apertura, purifica, permette all'uomo di entrare nel Nuovo.
L'uomo che non è spinto vegeta.

Bambini
Sto parlando della sofferenza dell'anima, in questo mondo di tenebre, dove può riprendersi, dove può gioire, se non nel Mio Sacro Cuore che, nella Mia Santissima Presenza, nella Santa Eucaristia, porta la vita e una fiamma viva alla vostra anima?
Ma, figli Miei, anche la Mia Santissima Presenza vi sarà tolta dagli idolatri del Diavolo, i falsi servi ordinati al Diavolo! Nella segretezza delle logge, essi fomentano la loro vittoria, che sarà di breve durata, ma i Miei figli soffriranno.
La gioia della Mia Presenza in voi non sarà più perché cambieranno le Mie Parole date da Me, il Signore, per la consacrazione delle specie.
Bambini
Non ricevete la comunione con quelle specie che non saranno più consacrate sull'altare. Restate, ritiratevi nelle vostre case e pregateMi, imploratemi in segreto. Non posso fare miracoli? Non posso portarvi la Mia Santa Presenza?
Perché andare dai falsi servitori, dai falsi dottori della Legge, dai falsi sacerdoti, perché rinnegheranno le Mie Parole e adotteranno la nuova legge, quella che cambierà le Mie Parole date per la Consacrazione con altre parole e Io non verrò?

Quando dico "Questo è il Mio Corpo, questo è il Mio Sangue", E voi sentite dire "Questo è vero cibo e bevanda", non aderite ad esso, è meglio rimanere in silenzio, vicino al Mio Sacro Cuore, piuttosto che partecipare al sacrilegio.

Bambini
Temo per voi che non ascoltate la Mia Parola di Verità. Io sono la Verità e la Vita. Seguire le Mie orme significa entrare nel silenzio, lontano dal mondo, lontano dai bugiardi, lontano dai becchini. Figli, dovrete soffrire, non perdete la speranza, ma in silenzio rimanete a pregare nel segreto delle vostre anime. Solo la preghiera vi terrà vicini a Me e Io verrò sempre a voi nel silenzio del mondo, per depositare il Mio Cuore nel vostro.

Io sono l'Acqua Viva, l'Acqua Viva scorre sempre nei cuori che si arrendono, l'Acqua Viva del Mio Cuore placherà la vostra sete. Pregate figli, pregate! Venite a Me e pregate! In ogni momento, lasciate che la preghiera sia nei vostri cuori, essa vi porterà forza e dolcezza e vi manterrà nella Mia
Presenza.
Figli miei, io sono al vostro fianco, sono sempre in colui che mi prega. La preghiera, figli, è un dialogo che trasporta la vostra anima nel Mio Cuore Divino.

Figli, l'amore chiama l'amore. Voi siete nei tempi della grande Lotta, invisibili agli uomini di quei tempi, che continueranno il loro declino e la loro caduta.
Non entrate nel mondo, non seguite il mondo, ma venite e mettete i vostri cuori nel Mio Sacro Cuore e vivrete. Lontano dalla folla, sarai protetto.

ALLE 23
[La Beata Vergine]
Figli, desidero con grande desiderio che siate vicini a me, vostra Madre. In questi tempi tormentati, rimanete con me, con il cuore rivolto a Me, vostra Madre, e a quello di Gesù, mio Figlio, vostro Signore, Lui solo vi porterà la pace e solo Lui vi guiderà sulla via della Luce. Le tenebre, figli, stanno invadendo la Terra, non ascoltate i venti del mondo che sono quelli di Satana e non entrate in preghiera ogni giorno, implorando mio Figlio di venire in vostro aiuto e di per liberare da tutte le bugie ambientali.

Figli del mio Cuore, vengo in vostro aiuto per portarvi il Cuore di mia Madre e accompagnarvi, ma: PREGATE figli miei, PREGATE per entrare nella Dimora di mio Figlio e proteggervi dai bugiardi e dai malvagi. Senza preghiera non puoi fare nulla, senza preghiera non puoi essere salvato.

Figli, tenete i vostri cuori aperti alla Presenza dei Nostri Cuori Uniti e vi sarà mostrata la via della vita, la via che è la vita.
Aggrappati ai Nostri due Cuori e sconfiggerai i bugiardi che sono demoni.

Figli, credete nel Cielo e nelle Nostre Presenze, e sarete liberati, e potrete camminare liberi, lontani dai bugiardi, dalle menzogne di tutti coloro che vi manipolano per intrappolarvi meglio.

Figli, nei Nostri due Cuori uniti, venite a rifugiarvi e troverete forza nella tempesta e sconfiggerete tutti i demoni; Le bugie non possono né raggiungerti né distruggerti. Ma, figli, rimanete fedeli nelle vostre case, attenti alle Nostre Presenze e pregate in silenzio, con il cuore rivolto ai Nostri due Cuori uniti, e vincerete.
Sì, vincerete nella vostra anima, nel vostro cuore, e camminerete nella tempesta senza essere spinti o spazzati via. Metti il tuo timone nei Nostri due Cuori uniti e sempre in porto arriverai e sarai condotto.

Figli, abbiate fiducia. Nei Nostri due Cuori uniti siete già salvati e le vostre case non possono essere scosse. Ma pregate, pregate e vegliate!
Il giorno prima ti darà consigli e ti indicherà la strada giusta da intraprendere.
Vi ascolto e, come vostra Madre, vi benedico con la mia benedizione materna e vi assicuro della mia protezione, come Regina del Cielo. Andate avanti nel silenzio e nella preghiera, e riponete la vostra fiducia nel Cuore del Padre e dei Nostri due Cuori uniti. Che il tuo fiat ti guidi sulla via della Luce, per entrare nella Patria Eterna e vivere permanentemente nel Vivente che ti chiama e ti guida sulla via della Luce! Figli, sia il vostro cuore sempre vigilanti nella preghiera, una preghiera che è costante nei Nostri due Cuori e nell'Eterno Padre.
Firmati con il Segno di mio Figlio ed entra nella pace.
La pace entri nelle vostre dimore e sia la vostra protettrice contro i bugiardi e le menzogne, e la Verità, che è nel Padre e che è il Padre vostro, vi guidi costantemente sulla retta via che è la via della vita e la via della Vita eterna.

Figli miei, veglio su di voi e vi porto il Cuore di mia Madre, della vostra Madre Celeste, affinché resistiate alla tentazione e siate liberati dai bugiardi.

Figli, camminate in silenzio, con il cuore unito alle Nostre Presenze dentro di voi, e nessuno potrà ingannarvi o sviarvi dalla retta via. Entrate nella fiducia e vivete, con il vostro cuore nei Nostri due Cuori. Siate e rimanete in pace! Sotto il velo della Madre, che cosa potete rischiare?
E nel Cuore di mio Figlio, camminerete sempre sulla retta via. Andare avanti nella Luce dei Nostri due Cuori uniti e in Voi la pace entrerà. Che il tuo fiat sia la tua forza e la tua liberazione ogni giorno! Andate in pace e conservate la fede nei vostri cuori.

Tua Madre[Poco dopo]
[La Beata Vergine]
Figli, lasciate che la grazia entri in voi e la grazia vi rafforzerà. Lasciate che i vostri cuori abbiano assoluta fiducia nei Nostri due Cuori e la via vi sarà mostrata e non potrete perdervi.
Rimanete in silenzio e pregate, entrate nel silenzio e pregate. Solo la preghiera guiderà i tuoi passi e ti mostrerà la via da seguire. Così, la Vipera non vi morderà, non sarà in grado di raggiungervi, né di mentirvi, né di danneggiare le vostre case.
Figli, in silenzio, unitevi a Noi e in Noi, e tra di voi, amatevi e sostenetevi a vicenda. Ci sarà tanto rumore, tante menzogne, rimanete sereni e attenti nel vostro cuore ai Nostri due Cuori.
Figli, vi porto la mia pace e la mia benedizione materna che è per voi protezione e scudo. Vieni sotto il mio manto per ripararti, e i venti non ti raggiungeranno. Abbi e mantieni la fiducia, il Cielo veglia sui Suoi figli e li tiene lontani dai venti e dalle maree del mondo.

In silenzio, figli, dimorate e vegliate incessantemente nel cuore, uniti alle nostre che sono le vostre dimore. Figli, pregate e amate, mantenete la fede e non smettete mai di camminare sulle orme di mio Figlio, che è il vostro Signore e Salvatore. Andate avanti nella Luce e la Luce vi guiderà.
Lasciate che i vostri cuori siano le lampade accese che vegliano e pregano, pregano e vegliano, e i vostri campi, che sono la vostra vita, bruceranno nella Luce del Padre che illuminerà i vostri sentieri e darà loro vita. Figli, è giunto il momento della preghiera e della rinuncia al mondo, a questo mondo che non è altro che oscurità e stagnazione perché gli uomini non pregano e non si abbandonano ai vizi.

Fuggite dal mondo e in silenzio, con noi, con i Nostri due Cuori uniti, pregate e vegliate, vegliate e pregate, e le vostre dimore saranno protette dai malvagi e bruceranno con il Fuoco del Padre che le custodirà sotto il Suo controllo.
Entrate nel silenzio, figli, rimanete in silenzio e sarete piccole luci nella notte, fari nella notte, che porteranno il risveglio ai cuori senza voce.
Firmatevi, figli, e vegliate incessantemente.

MESSAGGI PER I SACERDOTI



Mia amata figlia prediletta, la persecuzione contro i Miei profeti e veggenti si intensifica oggi man mano che  l’opposizione ai messaggi aumenta. 

Dico a voi, e soprattutto ai Miei amati sacerdoti e sacri servitori, di non aver paura della Mia Parola. La paura e l’insicurezza che provate non vengono da Me. Se ciò non viene da Me, dovete allora chiedere a voi stessi: da dove proviene? 

La Mia Santa Parola è sempre stata contestata. 

Durante la Mia Vita sulla terra, i sacerdoti di allora, i Farisei, fecero tutto il possibile per discutere con Me. Provarono in ogni occasione di farmi inciampare ponendomi domande concepite per farmi contraddire la Parola di Dio, ma non ci riuscirono. 

Io rimasi in silenzio quando cercavano di farmi rispondere a domande a cui sapevano che Io non volevo dare risposta. 

Vedete, anche se essi praticavano la loro religione, tenevano cerimonie elaborate, vestiti con abiti costosi, gli mancava una cosa. Essi non possedevano un grammo di umiltà, poiché pensavano erroneamente che, a causa del loro ruolo di servi sacri, fossero al di sopra dei loro fratelli. 

Essi parlarono, predicarono e presentarono in pubblico, come profeti, la Santa Parola di Mio Padre. Eppure non capirono mai la promessa fatta da Mio Padre, né le lezioni che Egli diede loro attraverso i Profeti. Non riuscirono ad accettare che il momento della venuta del Messia promesso stava avvenendo proprio nel loro tempo. 

Essi credevano che questo evento si sarebbe realizzato nel futuro. 

Si sentivano confusi dalle Mie risposte, dai Miei insegnamenti e dalla vita semplice che Io conducevo. 

Tuttavia essi si sentivano attirati da Me e continuavano a venirmi dietro, ancora e ancora, per sfidarmi. 

Poi si sentirono minacciati a causa della Mia conoscenza delle questioni spirituali, cosa che non potevano negare. 

Mi assillavano. Risposi alle loro domande secondo la Santa Volontà di Mio Padre. Poi rimasi silenzioso quando puntarono rabbiosi il loro dito contro di Me. 

Caddero nella trappola preparata dall’ingannatore a causa della loro conoscenza proclamata della Parola di Dio. Credevano che la loro conoscenza fosse superiore alla Mia. 

La gerarchia a diversi livelli della Chiesa che avevano creato, era diventata una monarchia reale. I re che onoravano non erano Dio, ma i propri re, nominati da loro. Il livello più elevato aveva pochi rapporti con i servi di livello inferiore che gestivano le loro tribù. Per quanto riguarda il povero uomo modesto, essi avevano poco tempo da dedicare a lui. 

Quanto hanno offeso il Padre Mio! Quanto Mi hanno torturato! Essi avevano il sangue di molti sulle loro mani, eppure riuscirono, agli occhi della gente, a risultare puliti. 

La loro istruzione, aveva fatto credere loro che solo essi potevano interpretare correttamente le Sacre Scritture. La Mia Parola era stata considerata un’eresia. 

Lo stesso succede oggi. Pochi dei Miei sacri servitori sono preparati alla Mia Seconda Venuta. La loro attestazione come sacri ministri nella Mia Chiesa può creare divisioni che Io non ho autorizzato. 

Questi uomini dotti in teologia con molti anni di formazione, non riescono a capire i Miei Insegnamenti, le profezie o il modo in cui Io parlo. 

Quelli di voi che dubitano della Mia Parola o tentano di creare differenze confrontandola con la loro conoscenza imperfetta delle Sacre Scritture, devono fermarsi ora. 

Non avete imparato nulla? Che il tempo è vicino e che vi sto preparando? 

Sono molti gli oppositori della Mia Santa Missione, quella di prepararvi alla Mia Seconda Venuta. 

Gli attacchi sono subdoli. Ad ogni svolta, ogni angolo e ogni passo che Io faccio attraverso questi messaggi, devo affrontare grossi ostacoli. 

Se non accettate la Mia promessa che verrò ancora una volta tra di voi, dovete chiedere a voi stessi qual è il vostro ruolo nel Nome di Dio? Si tratta semplicemente di amministrare i Santi Sacramenti? No, non è solo questo il ruolo per il quale siete stati chiamati. 

Quando attaccate i Miei Messaggi nel modo in cui lo fate, Mi fate piangere di tristezza e di frustrazione. 

Non siete stati avvertiti di stare all’erta, poiché non conoscete il giorno e l’ora in cui tornerò? 
È giunto per voi il momento di risvegliare il vostro spirito, di leggere le Parole contenute nel Libro di Mio Padre e quindi di pregare perché Io vi conceda il dono del discernimento. 

Quelli di voi che Mi rifiutano, poiché sono cauti e preoccupati che non sia il vostro Gesù che vi parla, Io li perdono. Capisco quanto sia difficile, ma col tempo sentirete il Mio Amore avvolgervi 

Quelli di voi invece che si rifiutano di ascoltarMi, sono colpevoli del peccato di orgoglio. 

Quelli che denunciano pubblicamente la Mia Parola, se ne allontano e sostengono che i Miei Messaggi vengono dal maligno, sono persi per Me. Siete così lontani, nonostante la vostra arrogante convinzione che la vostra conoscenza delle questioni spirituali vi renda più degni di parlare nel Mio Nome, che è necessario che sappiate questo. 

Portatemi un’anima semplice, dal cuore puro e che Mi ama per ciò che Io sono ed essa si riunirà a Me nel Paradiso. 

Portatemi un’anima piena di orgoglio che proclama a squarciagola la Parola di Dio, ed Io la metterò da parte. 

Confidate in Me con cuore umile e le Mie Grazie si riverseranno su di voi. 

Amatemi senza condizioni e riconoscerete la Mia Voce in questo momento. Voi siete anime fortunate. Eppure sono le anime che si sono allontanate da Me che Io bramo e desidero di più. 

Oh, venite a Me, Miei sacri servitori. Vi do la Verità perché voglio che rinnoviate la vostra fedeltà a Me. La disobbedienza ai Miei Insegnamenti e il rifiuto di riconoscere la vostra debolezza creano un grande ostacolo tra di noi. 

Quei sacri servitori che hanno commesso gravi peccati della carne, devono venire a Me così che Io possa tenerli stretti. Riconoscete i vostri peccati ed Io rinnoverò la vostra anima affinché siate in grado di aiutare a salvare altre anime prima che Io torni di nuovo. 

Dovete ascoltare. Se avete veramente dei dubbi allora lo accetto. Se invece cercate di danneggiare i Miei profeti, soffrirete per questo. È molto meglio per voi restare in silenzio. 
Dovete essere disposti ad ascoltare e rendervi umili davanti ai Miei Occhi. Solo allora sarete pronti per rappresentare il Mio Corpo sulla terra. 

Il vostro Gesù 

  23 Novembre 2012

mercoledì 29 gennaio 2025

L'EUCARISTIA

 


Il miracolo eucaristico di Patierno (NA) (1772) 


Tornando da Castellammare ove ho predicato alle care monache Adoratrici Perpetue, ho conosciuto il carissimo Don Nicola, apostolo dell'Eucaristia, il prof. Franco Arienza che mi ha curato con amore, e tutti i fedeli che ho incontrato, ho avuto modo di fermarmi presso il Santuario della Madonna di Pompei e poi sono arrivato in un popoloso quartiere di Napoli alla Chiesa parrocchiale di S. Pietro a Patierno per conoscere personalmente il grande miracolo eucaristico, assai ben documentato.  

 Don Franco che è il parroco mi ha accolto con gentilezza, accompagnato da Clelia e Rita due consacrate che mi attendevano. Ho visitato la chiesa ove era conservato il miracolo eucaristico e poi anche il luogo, custodito oggi dalle Suore Adoratrici della S.S. Trinità ove avvenne il ritrovamento delle ostie trafugate ...  

Prima di narrare le vicende di questo miracolo eucaristico ai cari ascoltatori e alle care ascoltatrici di Radio Maria, voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno accolto con affetto a Castellammare di Stabia, a Cava dei Tirreni, a Patierno di Napoli o che mi sono venuti a trovare come le vedove di Aversa e le suore Eucaristiche di San Vincenzo Pallotti da Caserta. Grazie, perché ovunque trovo affetto e vero calore fraterno.  

 S. Alfonso Maria de' Liguori morì a 91 anni, malato e quasi cieco. Quando fu vescovo della diocesi di Sant'Agata dei Goti - che resse per 12 anni - ebbe la singolare sorte di raccogliere le testimonianze giurate di quello che viene chiamato il miracolo eucaristico di Patierno, sobborgo della stupenda città di Napoli.  

 È la notte del 27 gennaio 1772 e nella Chiesa di S. Pietro avviene l'ennesimo furto sacrilego: mentre tutti dormono, nessuno s'accorge che ladri rimasti ignoti rubano, con gesto esecrando gli arredi sacri, gli ornamenti liturgici e due pissidi contenenti complessivamente un centinaio di particole consacrate.  

 Personalmente mi sono domandato tante volte perché c'è sempre qualcuno che ruba i vasi sacri, forzando sacrilegamente il tabernacolo. E quello che soprattutto non so spiegarmi, è il fatto che viene commesso: come fa una persona o come fanno più persone a violare la sacralità del santo ciborio? Come si fa ad allungare la mano sporca e sudata contro la purezza del Signore conservato nella pisside dorata per la comunione eucaristica? 

Abbiamo numerosissime testimonianze che manifestano evidentemente come Gesù Eucaristia si è spesso difeso dalle mani sacrileghe e ha sfidato le ingiurie del tempo. Moltissime volte ha lasciato fare come fa anche con chi lo riceve in peccato ... Anche questo è un sacrilegio!  

 Io credo che i sacrileghi rubino la pisside, la teca per avere dell'oro o dell'argento per rivenderli poi a qualche usuraio per pochi denari.  

 Di solito le sacre particole non interessano, vengono buttate or qui or là, tra cespugli, tra rifiuti, nelle cassette delle offerte, nei confessionali, insomma dove prima capita.  

 Purtroppo oggi c'è anche la terribile vendita delle ostie consacrate per fare le messe nere, sataniche ...  

Caro Gesù mi sembrano queste vicende, tremende e terribili, una rinnovata passione tra sputi, irriverenze crudeli, e gesti di sacrilega viltà! Certo di notte anche noi fedeli andiamo a dormire, ma quanti anche di giorno non sanno custodire con geloso amore la divina Eucaristia!  

 A volte, io penso che Gesù si lasci rubare dai nostri tabernacoli per ricordarci che le nostre indifferenze, freddezze, negligenze gli fanno più male di quando lo rubano e lo buttano nelle acque del torrente o fra le ortiche dell'orto!  

 A volte io penso che Gesù preferisca stare fra le mani dei ladri per richiamarci ad una più vigilata purezza delle nostre mani, della nostra bocca, del nostro cuore!   

 Fatto sta che anche stavolta il tabernacolo è stato violato e i vasi sacri, con più di cento particole consacrate, sono stati rubati...  

 Quando successe questo fatto, Sant'Alfonso entrava nei suoi 77 anni. A causa del cagionevole stato di salute si era ritirato ad Arienzo che si trova sulla strada che da Napoli va a Benevento.  

 Il Santo rimase attento a tutto ciò che accadeva nel regno di Napoli e con grande freschezza di spirito seguì il movimento delle idee sempre pronto a difendere la fede e la morale cattolica.  

 Nel marzo del 1772 alcuni amici gli riferirono una notizia sbalorditiva: il furto di ostie consacrate avvenuto in gennaio nella parrocchia di San Pietro a Patierno, alla periferia nord di Napoli. Soprattutto gli raccontarono i fatti singolari che le hanno fatto ritrovare un mese più tardi in un campo tra Capodichino e Casoria.  

A sentire il racconto, il Santo si commosse, anche se non era un credulone. Per questo volle condurre personalmente un'inchiesta circa i prodigi di Patierno e preparò per iscritto un «Ragguaglio» cioè un rapporto sulla scoperta miracolosa delle sacre ostie rubate. Ecco come andarono i fatti secondo la ricostruzione dello stesso Sant'Alfonso.  

 

 Al mattino del 28 gennaio 1772 il parroco, trovato aperto e violato il tabernacolo della sua chiesa dedicata a San Pietro, constatò con indescrivibile amarezza la scomparsa delle due pissidi con le numerose ostie - un centinaio - consacrate in esse contenute.  

 Secondo il rapporto di polizia, i ladri avevano rubato anche otto tovaglie dall'altare, un rasoio e una spada d'argento che ornavano la statua della Vergine Addolorata per un furto totale di circa 50 ducati.  

 Nei giorni seguenti, ci furono lacrime e desolazione tra la popolazione, ma nonostante le ricerche, non si riuscì a trovare né i sacri cibori, né, almeno le sacre Specie.  

 Ma ecco effe il giovedì 19 febbraio, verso sera, un giovane di 18 anni, Giuseppe Orefice - che faceva il «mondezzaro», cioè, si direbbe oggi, operatore ecologico, in verità: spazzino, vide passando per un terreno del duca di Grottolelle una quantità di luci, simili a stelle splendenti. Il giovane, giunto a casa, ne parlò col padre, il quale non gli diede attenzione.  

 Ma la sera dopo, passando per lo stesso luogo, Giuseppe era accompagnato da suo padre e da suo fratello Giovanni che ad un certo momento esclamò: «Papà, là ci sono delle luci come ha detto ieri sera Giuseppe!»  

 Quest'ultimo informò il suo confessore don Girolamo Guarino che assieme ad un suo fratello sacerdote, Don Diego, volle sincerarsene, ma non videro nulla.  

Ma lunedì 23 febbraio Giuseppe e Giovanni con altri due giovani, Carlo e Tommaso, giunti sul luogo videro apparire al di sopra di un pioppo uno splendore così vivo da sembrare un intenso raggio di sole, in mezzo al quale si elevò una colomba che poi si posò ai piedi del pioppo. I quattro giovani erano sbigottiti e non compresero che cosa volesse significare quella colomba.  

Però Tommaso spinto da un impulso interiore cominciò a scavare il terreno con le mani ove s'era posata la colomba e con sua somma gioia trovò un'ostia bianca come carta.  

Qualcuno corse a chiamare i sacerdoti. Per primo arrivò Don Diego Marino che inginocchiato per terra, raccolse l'Ostia santa in un pannolino bianco tra la commozione di tutta la gente sopraggiunta.  

Don Diego disse di cercare ancora e là dove erano apparse le luci furono trovate quasi 40 ostie che non avevano affatto perduto il loro candore.  

Sopraggiunti altri sacerdoti, le ostie sante ritrovate furono messe in una pisside e in processione la portarono in chiesa. Erano ormai le prime luci del nuovo giorno, 24 febbraio.  

 Ma ecco alla sera seguente di martedì 25 si vide di nuovo apparire nel medesimo luogo una piccola luce assai brillante.  

Un sacerdote presente, assieme a molta gente, don Giuseppe Lintner si mise a gridare: «O Gesù, o Gesù! Guardate quella luce! Guardate làl» Il bagliore si era alzato un poco da terra e la punta era simile ad una rosa e la luce era così abbagliante da restare quasi accecati. Ma fu la sera del giovedì 27 febbraio, verso l'una di notte, che Giuseppe Orefice e il suo amico Carlo Maretta, dopo aver recitato l'atto di fede, di speranza e carità, trovarono nel luogo della luce fulgidissima altre ostie consacrate. Don Guarino per la grande paura, svenne. Ma poi, riavutosi, raccolse in un fazzoletto di lino bianco il sacro tesoro nascosto.  

 Nel descrivere questo prodigio eucaristico non ho certo narrato tutti i particolari, ben più numerosi e stupefacenti: però quello che vi ho detto è tutto ben documentato e approvato come autentico, come ne fa fede lo stesso Sant'Alfonso e la Curia di Napoli che ne fece ampia ricerca di testimonianze sotto giuramento con esito positivo circa la sincerità dei fatti.  

La profanazione dell'Eucaristia, (odio smisurato verso l'ostia consacrata) pur se da una parte manifesta l'empietà di alcuni fratelli, dall'altra però - per un intervento miracoloso dello stesso Signore profanato - è una riprova chiara per chi ne avesse bisogno, della presenza reale di Cristo Gesù nel Sacramento!  

Perciò al di là del furore distruttivo dei servi del maligno, rimane inalterata e significativa la memoria di un prodigio che ha segnato la storia religiosa della città di Napoli e del suo popolo.  

«Ogni miracolo eucaristico, quali che siano le sue vicende - ha scritto p. Nasuti nel suo libro su «L'Italia dei prodigi eucaristici» (pag. 255) - si pone come richiamo e rinvio alla meravigliosa e ignota grazia dell'Eucaristia che si rivela a chi ne fa esperienza: infusione di grazia nell'anima, ritorno in essa del vigore perduto e riconquista della bellezza spirituale (...)».  

 L'Eucaristia ci offre una presenza un rimedio, un nutrimento: «Chi vuol vivere, ha qui di che vivere», diceva stupendamente Sant' Agostino. Sta qui il senso compiuto del mistero eucaristico: così meravigliosamente e variamente evocato nel fiorire dei miracoli eucaristici lungo i secoli».  

Ed io, umilmente, torno a dire (concludendo questa prima parte sui miracoli eucaristici avvenuti in Italia) che solo chi ama sa donare.  

 Gesù è stato il primo. E tu? Ed io? L'Eucaristia è presenza di luce. È mangiata come pane, ma tutto diventa luce, nella mente, nel cuore, nella vita, nella famiglia, nella comunità, nel mondo, nella storia.  

È il cibo di vita, è la luce di un'immensa energia pasquale.  

Beato chi ama la vita, e adora la luce divina! 

  

  

In conclusione: Consegno alla fede...  

È stato un viaggio spirituale di intensa ricerca, ma anche di fede feconda verso Colui che ha detto: «Io sono con voi, tutti i giorni, sino alla fine del mondo!»  

 Attraverso l'itinerario del memoriale eucaristico che ha conservato i segni evidenti del Cristo in mezzo a noi, vivo e sempre palpitante d'amore per noi, ho riscoperto tre realtà: più che mai ogni uomo, tutti gli uomini hanno bisogno di tre pani: della Parola divina, per essere illuminati nella via della fede; del Pane di Vita per essere in intima comunione con l'unico Salvatore del mondo, della Carità, perché Cristo sia tutto in tutti i fratelli.  

 Perciò consegno alla fede questo libro, a volte strano nella sua dicitura personale, persino in alcune parti intime, a volte contemplativo, a volte apologetico, a volte persino fantasioso, ma sempre nel rispetto della verità storica!  

 Lo consegno alla fede dei semplici ma non degli ingenui; alla fede degli umili e non di coloro che tutto sanno e nulla apprendono; alla fede dei puri. 

Chissà che qualcuno mi ricordi e preghi anche per me.  

P. Giorgio Finotti dell’Oratorio 


Se mio Figlio Gesù, dopo aver passato la sua dolorosa Passione qui sulla terra e aver avuto il suo Cuore ferito dagli uomini, non vi ha sterminati, è perché il suo Amore per tutti è veramente incommensurabile.

 


Messaggio di Nostra Signora Madre della Divina Consolazione (Protettrice degli Afflitti)



29 Gennaio 2025

"Cari figli,

Ecco la serva del Signore!

 

Il vero amore per il Sacro è caduto nell'oblio e gli uomini si sono persi nell'errore. Voglio che l'umanità si svegli da questo sonno profondo, perché c'è una speranza per la salvezza del mondo: "Ascoltatemi e cercate veramente la conversione". L'amore di mio Figlio Gesù per tutta l'umanità non si è estinto. Egli vi ama profondamente e, attraverso la sua Sacra Passione, vuole salvare il suo gregge fedele ai suoi comandamenti. Guardate la Croce di Mio Figlio e meditate sulla Sua Passione, perché il Sangue di Mio Figlio, in ogni momento, viene versato sul mondo, attraverso il sacramento del Santo Sacrificio. Cercate di essere fedeli al Signore in ogni momento! Dio conosce le tue debolezze! Andate a Lui, con fiducia e molto amore. Anche se le tue colpe e i tuoi innumerevoli peccati fossero ripugnanti come il fango, Egli è pronto ad abbracciarti e a perdonarti! Se mio Figlio Gesù, dopo aver passato la sua dolorosa Passione qui sulla terra e aver avuto il suo Cuore ferito dagli uomini, non vi ha sterminati, è perché il suo Amore per tutti è veramente incommensurabile. Il Divino ha voluto che il Mio Amatissimo Figlio, Gesù, istituisse la Santa Eucaristia qui sulla Terra per fare di ogni Santo Tabernacolo la grande riserva del Suo Amore, Grazia e Misericordia. Oggi voglio anche ringraziarvi per le vostre preghiere e vi chiedo umilmente, come vostra Madre, di continuare a pregare. Offrite i vostri sacrifici a Dio con grande amore.

Che Dio vi benedica e vi conceda la Sua pace!

Ti amo! Rimanete tutti nel nome della Santissima Trinità"

La gloria di Dio, bene essenziale degli esseri.

 


LA VITA INTERIORE


La gloria di Dio, bene essenziale degli esseri. ­ Se la gloria di Dio è l'unica ragione di essere e l'unico fine delle cose, è anche l'unico loro bene, poiché non può darsi, per un essere, altro bene essenziale diverso dal suo unico fine. Che cos'è il bene? Dice san Tommaso: ciò a cui ogni essere aspira; ora, quest'aspirazione suppone un fine. È dunque chiaro che il bene importa l'idea del fine 1.  

Il sommo bene, dice S. Agostino, si chiama fine, poiché per questo bene noi vogliamo tutte le altre cose e questo non lo vogliamo che per se stesso 2. I mezzi per raggiungere il fine sono beni soltanto nella misura in cui servono a conseguirlo. In essi non vi è di vero bene se non ciò che conduce al fine.  

FRANÇOIS POLLIEN 

Tornando dopo tanti anni di esilio, sentirsi di nuovo nella patria celeste vi farà gioire sapendo di aver raggiunto il trionfo nella complicità di un amore che non è di questo mondo.

 


Grappoli d'uva tagliati dalla vite, al sole fermenteranno, e il mosto potrà allietare i cuori di chi vorrà festeggiare con me, perché tornando dopo tanti anni di esilio, sentirsi di nuovo nella patria celeste vi farà gioire sapendo di aver raggiunto il trionfo nella complicità di un amore che non è di questo mondo.


28 Gennaio 2025

Gesù: Il frastuono e la baldoria si fanno sentire, quando le grida si uniscono come un'unica voce nelle piazze, e cominciano a mormorare, rendendo la vita un rito pagano, dove la verità è in tutto ciò che, essendo vano, cancella i talenti che dovrebbero moltiplicarsi, non solo li seppellisci ma cancelli il bene per far sì che il male prenda il controllo delle vite che nella loro follia Perdono più di quanto guadagnano, la povertà arriva a tal punto che diventeranno mendicanti spirituali, mendicanti l'elemosina della preghiera, perché la loro lingua sarà appiccicata al palato, e non si muoverà per gridare e invocare quello spirito, che viene ed è in colui che, aprendo il cuore, sa trasformare la sua povertà interiore in nuove esperienze. quelli che portano la ricchezza di chi, ereditando il bene, converte il cuore e si riempie di germogli che portano la pace all'interno.

Gesù: Raccogliere ciò che è stato raccolto, è sapere che il tempo segna i momenti in cui ciò che è già maturato deve essere preso, è così che l'esperienza inizia a riempire di saggezza coloro che sanno cos'è l'istruzione, non solo preparerà la loro mente ma tutto il loro essere, sapendo che la saggezza li separa da tutto ciò che è lì per confondere e ingannare gli incauti che passano attraverso la vita, Dicendo credono, ma quando arriva per loro il momento di mostrare quello che dicono, le loro parole sono come l'eco che si sente su un monte, parole che vanno, parole che vanno e tornano vuote, perché l'uomo non costruisce nulla con la freddezza con cui si presenta e con cui mostra apertamente la sua arroganza, si lodano, mangiano fino a ingrassare, non c'è autocontrollo, quindi vivono senza limitare la carne che la sfrenata li allontana da tutto ciò che faccio e dico per riportarli indietro, non lasciare che tutto accada, cambiare disegni, porre fine ai tormenti, far sparire il dolore, è possibile quando la vita glielo mostra e gli fa riconoscere che non possono separarsi da Me, che io sono l'aria da cui respirano, io sono la luce che li inonda, e il respiro che ispira e rinnova i loro spiriti così fragili e così poveri dell'amore che guarisce, Gesù