mercoledì 28 agosto 2019

Angeli e Draghi XI : “Michele l'Arcangelo sorgerà”. (Dn.12: 1)




Nel corso della storia, San Michele Arcangelo è sorto per proteggere la Chiesa di Dio e guarire il popolo di Dio. San Michele sorgerà ora in questi periodi più turbolenti, ma dobbiamo invocare la sua protezione con preghiera, consacrazioni, penitenze, novene e processioni come in passato.
Nell'anno 590 papa Pelagio e molte anime morirono per una pestilenza mortale. Fu eletto papa Gregorio Magno e guidò una processione con un'icona di Maria dipinta da San Luca, attraverso Roma il 25 aprile durante la quale 80 persone morirono durante l'elaborazione. Alla fine, apparve San Michele Arcangelo che inguainava la spada, e molti angeli cantavano: “ Reina Coeli Laetare! "A cui il papa ha risposto," Ora pro nobis Deum, alleluia! Gaude et lætare, Vergine Maria, alleluia! Quia surrexit Dominus vere, alleluia. "Oggi lo sappiamo come Regina Coeli . La peste cessò immediatamente e questa processione continua ogni anno fino ai giorni nostri.
Nel 1631, sempre il 25 aprile e durante una processione commemorativa della suddetta processione di San Gregorio Magno, San Michele Arcangelo apparve a Tlaxcala, in Messico, a un nativo americano di nome Diego Lazaro de San Francisco per mostrargli una primavera di acqua che aveva proprietà curative per combattere la peste mortale del vaiolo che stava avvenendo in tutto il Nuovo Mondo. Dopo tre apparizioni di San Michele, fu localizzata la sorgente miracolosa, e oggi è un'apparizione approvata dalla chiesa con migliaia di guarigioni.

Allo stesso modo, il 25 settembre 1656, durante una delle famose piaghe d'Europa, San Michele apparve al vescovo del Gargano, in Italia, e disse : "Io sono l'Arcangelo San Michele. Chiunque usi le pietre di questa grotta sarà liberato dalla peste. ” Miracolosamente, tutti coloro che portavano una pietra reliquia dalla grotta del Gargano sulla loro persona furono liberati dalla peste; inoltre, oggi le pietre sono utilizzate per gli esorcismi.
Abbiamo bisogno di preghiera, penitenza, consacrazioni, novene e processioni di San Michele in ogni parrocchia?
In alcune aree del mondo si stanno già svolgendo processioni in onore di San Michele come a La Labour a Guanajuato, in Messico, dove più di 100.000 persone lavorano durante la festa di San Michele. In Texas, presso la chiesa cattolica di St. Peter Claver nella diocesi di Tyler, si tiene una processione annuale a San Michele il 29 settembre che riunisce più di 1.000 parrocchiani.
La beata Anne Catherine Emmerich (1774 - 1824) le cui visioni localizzarono accuratamente la casa della Beata Vergine Maria a Efeso fornisce alcuni avvertimenti profetici per l'intera Chiesa cattolica riguardo alla necessità della protezione e dell'intercessione di San Michele.
“Ho visto di nuovo San Pietro con la sua cupola alta sulla cui sommità c'era Michael che brillava di luce. Indossava una veste rosso sangue, un grande stendardo in mano. Una lotta disperata stava succedendo sotto: combattenti verdi e blu contro bianchi, e sopra quest'ultimo, che sembrava essere pettinato, apparve una spada rosso sangue infuocata. Nessuno sapeva perché hanno combattuto. La chiesa era tutta rossa come l'angelo, e mi dissero che sarebbe stata bagnata di sangue. Più durava il combattimento, più il colore della Chiesa diventava più pallido, più diventava trasparente. Quindi l'angelo discese e si avvicinò alle truppe bianche. L'ho visto più volte di fronte a loro. Il loro coraggio fu meravigliosamente suscitato, non sapevano perché o come, e come l'angelo colpì a destra e a sinistra tra il nemico che fuggì in tutte le direzioni. Quindi la spada infuocata sui bianchi vittoriosi scomparve. Durante l'impegno le truppe nemiche continuarono a disertare costantemente dall'altra parte; una volta sono andati in gran numero ... "
Questo non ti ricorda la battaglia che sta imperversando nella Chiesa cattolica in questo momento? Non sta diventando più trasparente man mano che la battaglia salta? Non possiamo usare l'intercessione di San Michele per discernere i tempi e le tribolazioni che stiamo affrontando?

Sembra che ci siano diverse battaglie che la Chiesa deve affrontare e superare secondo la mistica e stigmatista Beata Anne Catherine Emmerich. In effetti, sempre più sembra che il capitolo 12: 1 di Daniele si riveli ai nostri giorni con ciò che stiamo affrontando nei guai più gravi di tutti i tempi dall'inizio dei tempi.
“St. Michael indossava un elmo con una cresta di raggi, e il suo corpo sembrava avvolto in un'armatura e una gonna con delle corde, la sua tunica che scendeva sulle ginocchia come un grembiule sfrangiato ... In una mano teneva un lungo bastone sormontato da una croce sotto la quale galleggiava lo stendardo dell'Agnello;nell'altra c'era una spada fiammeggiante. Anche i suoi piedi erano allacciati ... Avevo una foto di un'immensa battaglia. Tutta la pianura era una massa di fumo denso, e i cespugli erano pieni di soldati che continuavano ad alimentare un incessante fuoco. Il posto era basso e c'erano grandi città in lontananza. Quando tutto sembrò perduto, San Michele su invocazione di uno dei capi, spazzato via da una legione di angeli e la vittoria fu immediatamente conquistata.
Non commettere errori L'intercessione e la protezione di San Michele causeranno una rinascita, un rinnovamento e un nuovo regno di Cristo nel mondo, come mostrano le visioni della beata Anne Catherine Emmerich,
“Ho avuto molte visioni meravigliose delle feste e delle apparizioni dell'Arcangelo, San Michele.Ero in molte parti del mondo e ho visto la sua chiesa in Francia su una roccia nel mare. L'ho visto come il patrono di quel paese ... Ho visto il miracolo della Chiesa sul Monte Gargano. Si stava celebrando una grande festa. Vi ha partecipato un grande concorso di pellegrini, le loro vesti infilate e le manopole sulle loro doghe.L'angelo ha servito all'altare con gli altri ... Poi sono andato con l'Arcangelo a Roma, dove c'è una chiesa commemorativa di una delle sue apparizioni. Penso che sia stato costruito sotto papa Bonifacio e su una rivelazione della Madre di Dio. L'ho seguito ovunque mentre fluttuava sopra di me, grandioso e maestoso, con in mano una spada e una gonna intorno con delle corde. "


In questa era di Internet possiamo fare visite spirituali e virtuali a tutti questi grandi siti e invocare l'arrivo di San Michele. Ognuno di noi può fare novene e consacrare noi stessi e coloro che amiamo per il patrocinio e la protezione degli eserciti di questo comandante del cielo. Perché ... "Mi-cha-el?" "Chi è come Dio?" "Nel momento più terribile della battaglia scenderanno sul campo di battaglia, dalla parte del bene, angeli che moltiplicheranno le forze dei combattenti. Un coraggio meraviglioso infiammerà l'ardore di tutti. San Michele stesso ferirà i nemici e seguirà immediatamente un rovesciamento generale di questi nemici. ”- Beata Anne Catherine Emmerich

Preghiera a Maria Madre di Dio



Gentile Madre di Dio, piena di grazia, la Porta del Cielo che è sempre aperta, attraverso di te gli occhi di Dio si posino su di noi.
Nella tua bontà, aiuta i bisognosi. A coloro che esitano, ai più piccoli, concedi la tua assistenza. Conforta i deboli, proteggi i poveri, cammina con gli abbandonati.
Possa il perseguitato trovare in te consolazione, persecutori, conversione e perdono. Abbi pietà di tutti i prigionieri; risparmiale da ogni sconforto dell'anima e dalla tristezza del cuore.
Prega per tutte le persone; intercedere per i vescovi e i sacerdoti e per tutte le anime consacrate. Possano tutti coloro che celebrano la tua memoria gioire nel ricevere la tua assistenza. Presta un orecchio attento alle preghiere di tutti coloro che ti supplicano e concedi loro il favore che cercano.
Sostieni dalla tua costante intercessione il santo popolo di Dio. Consacrali nell'unità e nella verità.
Vogliamo finalmente provare, Beata Madre, la gioia che scaturisce da te, che hai scelto di sostenere il prezzo dell'umanità, Gesù Cristo, Nostro Signore e Dio per sempre. Amen. Alleluia.

martedì 27 agosto 2019


LA DIMORA DEL DILETTO



Il mio cuore ardendo brama la venuta del Diletto. Io chiedo al cielo e alle creature della terra, dove egli si è trattenuto. Tutti mi danno la stessa risposta: «In un cuore retto e in un animo umile». Come sono onnipotenti i suoi pensieri, com'è misericordiosa la sua attenzione per noi!

Beata Mirjam di Gesù Crocifisso


REGOLE ED ESORTAZIONI



DEGLI SGUARDI IMPURI E DELLA COMPAGNIA DELLE DONNE


1 Tutti i frati, ovunque siano o vadano, evitino gli sguardi impuri e la compagnia delle donne. 2 E nessuno si trattenga in consigli né cammini solo per la strada né mangi alla mensa in unico piatto con esse.

3 I sacerdoti parlino con loro onestamente quando amministrano la penitenza o per qualche consiglio spirituale.

4 E nessuna donna in maniera assoluta sia ricevuta all’obbedienza da alcun frate, ma una volta datole il consiglio spirituale, essa faccia vita di penitenza dove vorrà. 5 E tutti dobbiamo vigilare molto su noi stessi e dobbiamo mantenere le nostre membra pure, poiché dice il Signore: «Chiunque avrà guardato una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei, nel suo cuore». 6 E l’apostolo: «Non sapete che le vostre membra sono tempio dello Spirito Santo?; perciò, se uno violerà il tempio di Dio, Dio distruggerà lui».


 S Francesco d’Assisi


"Guarda, Francesco, quanto ho sofferto per gli uomini e pensa a quanto è grande la loro ingratitudine!".



Il Beato Francesco Lippi da Siena, rimasto orfano in giovane età, si diede a una vita libertina. Dio, che lo voleva salvo, lo colpì con la cecità, ma gli ha aperto gli occhi dell'anima. Francesco fece un pellegrinaggio a S. Giacomo di Compostella in Spagna e là ottenne la guarigione. Datosi a una vita di penitenza, fu invitato dalla Madonna a entrare come laico fra i Carmelitani.
Un venerdì, mentre meditava la passione del Signore, gli apparve Gesù trafitto in croce con le piaghe grondanti Sangue che gli disse: "Guarda, Francesco, quanto ho sofferto per gli uomini e pensa a quanto è grande la loro ingratitudine!". A queste parole il beato si sentì venir meno. Prese i flagelli e si percosse a sangue per scontare i peccati suoi e degli uomini e da quel giorno portò con sé il Crocifisso per aver sempre presenti i dolori del suo Salvatore.

Preghiera che i sacerdoti cattolici devono recitare: affinché sostengano gli insegnamenti della Chiesa



O mio amato Gesù, 
tienimi forte e tieni accesa la fiamma del mio amore per Te 
ogni momento della mia giornata. 
Non permettere mai che questa fiamma d’amore per te  
tremoli o muoia. 
Non permettere che io sia debole in presenza della tentazione. 
Dammi le grazie necessarie per onorare la mia vocazione, 
la mia devozione, la mia fedeltà e per difendere gli 
insegnamenti della Chiesa cattolica.
Ti offro la Mia fedeltà in ogni momento. 
Garantisco il mio impegno a combattere nel tuo esercito, 
così che la Chiesa Cattolica possa risorgere nella gloria 
per accoglierti, caro Gesù, quando ritorni di nuovo. 
Amen. 

“FIGLIO, NON DIMENTICARE LE LACRIME DI TUA MADRE!” (Siracide 7, 27)



“MAMMA,  PERCHÉ  PIANGI?" 

“Piango perché molti dei miei figli si perdono, vanno all’inferno.  
Piango perché pochi sono quelli che accolgono il mio invito  
a  pregare,  a  riparare,  a  soffrire,  ad  offrire.  
Piango perché la Chiesa continua sulla strada della divisione,  
della  perdita  della  vera  Fede”. 


  
“Fate  tutto  ciò  che  mia  Madre  vi  dice” 
 
Non potendo ricordare tutte le sue materne istruzioni e riconoscendo il misterioso legame tra MEDJUGORJE e CIVITAVECCHIA per via della provenienza di entrambe le statuette, pur tenendo conto delle loro specifiche diversità, vorrei ancora ricordare alcune sue esortazioni, tra le più significative.  
Il giudizio ufficiale e definitivo su MEDJUGORJE, come anche su CIVITAVECCHIA, non    è stato ancora dato dalla competente Autorità della Chiesa.  
Al momento attuale vi è comunque qualche differenza tra l’una e l’altra: i fatti di Civitavecchia (mi riferisco alle lacrimazioni di sangue della prima statua, nel 1995) hanno avuto un parere positivo da parte della commisione diocesana che fu allora istituita dal Vescovo. Egli, in quanto testimone (non in quanto giudice) ha manifestato tante volte il suo convincimento dell’autenticità di quanto accaduto. Per questo i fatti di Civitavecchia hanno avuto già un primo riconoscimento diocesano. Prova ne è che dal 17 Giugno 1995 “la Madonnina” è stata messa dal Vescovo nella chiesa di Sant’Agostino, esposta alla venerazione pubblica dei fedeli, e dal 15 Marzo 2005 questa chiesa è diventata “Santuario della Madonna delle Lacrime”, essendo consentiti  i  pellegrinaggi  ufficiali.  
Del resto, numerosissime testimonianze private favorevoli sono state ampiamente rese pubbliche, in tutti questi anni, anche da parte di autorevolissime persone, per quanto riguarda, sia le apparizioni mariane nella ex-Jugoslavia, sia le lacrimazioni della Madonna a Civitavecchia.  
Ad ogni modo, il mio pensiero è che, quando si medita il mistero di queste lacrime ed il loro muto messaggio, non si possa ignorare il segno che Medjugorje rappresenta per la Santa Chiesa in questo periodo conclusivo del Secondo Millennio e all’inizio del Terzo, a prescindere delle caratteristiche proprie di ciascuno di questi eventi. Ignorare questo legame sarebbe come decapitare l’evento di Civitavecchia, cancellando la sua origine.   
Posso capire che per ignoranza e per un certo timore di coinvolgere “la nostra” Madonna (per noi un fatto certo) con “quell’altra” che apparirebbe a Medjugorje (la quale, dicono alcuni, avrebbe aspetti incerti, dubbiosi, che farebbero temere che forse un giorno si dicesse “che non era vero niente”, che erano speculazioni umane), ci sia chi non guarda di buon occhio il legame storico tra le due manifestazioni e preferisca, piuttosto, vedere un legame con qualche altra famosa apparizione già riconosciuta ufficialmente e non sospetta…  
Ma non posso capire che non si voglia vedere che la provvenienza dell’immagine (di due!) dimostra un collegamento che non esiste invece tra Civitavecchia e, per esempio, Lourdes, Fatima o Montichiari…  
Il collegamento con queste altre “apparizioni” mariane esiste, altro che!, ma ad un altro livello: tutte le mariofanie sono “passi” di un unico intervento materno o assistenza alla Chiesa, e tra di loro esistono molteplici rapporti, di contenuti, di date, di tanti aspetti che ben meriterebbero uno studio approfondito nel loro insieme. 
A chi guarda con sospetto il legame tra Civitavecchia e Medjugorje direi soltanto: ma può Dio mettere una firma autentica su un documento falso? Con ciò non sto affatto dicendo che entrambe le manifestazioni abbiano lo stesso contenuto né fine né modo di svolgersi. Dio non si ripete. E che tutte le cose che Dio ci propone (e non impone, come invece noi tendiamo a fare!) hanno sufficiente luce per chi vuole vedere e sufficiente penombra per chi non vuole… “Miei cari figli, sono venuta da voi per condurvi alla purezza dell’anima e con ciò verso Dio. Come mi avete accolto? All’inizio, senza credere, per paura e sfiducia verso i ragazzi che avevo scelto. Poi una maggioranza mi ha accolto nel suo cuore ed ha incominciato a mettere in pratica le mie richieste materne. Ma purtroppo neppure questo è durato a lungo. In qualunque luogo io vada, ed è con me pure mio Figlio, là ci raggiunge anche Satana. Voi avete permesso, senza accorgervene, che prendesse il sopravvento in voi, che vi do-minasse. 
Alcune volte capite che qualche vostro gesto non è permesso da Dio, ma rapidamente soffocate questo sentimento. Non cedete, figli miei!  Asciugate dal mio volto le lacrime che verso osservando quello che fate...  Non cedete! Pregate con me! Non ingannatevi pensando: ‘Io sono buono, ma mio fratello che mi sta accanto non vale nulla’. Non sareste nel giusto. Io, come vostra Madre, vi amo e perciò vi ammonisco. Qui ci sono dei segreti, figli miei!  Non si sa di che si tratta, ma quando lo si verrà a sapere, sarà tardi!  Ritornate alla preghiera! Nulla è più importante di essa. Vorrei che il Signore mi permettesse di chiarirvi almeno in parte i segreti; ma sono già troppe le grazie che vi offre. Pensate a quanto voi offrite a Lui. Quando avete rinunciato, l’ultima volta, a qualche cosa per il Signore? Non voglio rimproverarvi ulteriormente; voglio invece invitarvi ancora una volta alla preghiera, al digiuno, alla penitenza...” (27 Gennaio 1987). 
 
“Cari figli, ve l’ho già detto che vi ho scelti in modo particolare, così come siete. Io sono la Mamma che vi ama tutti. In ogni istante, quando avete delle difficoltà, non abbiate paura, perché io vi amo anche quando siete lontani da me e da mio Figlio. Vi prego, non permettete che il mio Cuore pianga lacrime di sangue per le anime che si perdono nel peccato. Perciò, cari figli, pregate, pregate, pre-gate! Grazie per aver risposto alla mia chiamata” (24 Maggio 1984). 
 
“Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera, adesso come mai prima, quando il mio piano ha cominciato a realizzarsi. Satana è forte e vuole bloccare i progetti della pace e della gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia determinato nelle sue decisioni. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e digiunare ancora di più. Vi invito a fare rinunce per nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che  ho iniziato a FATIMA. Vi invito, cari figli, a comprendere l’importanza della mia venuta e  la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo, affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!” (25 Agosto 1991).

Pablo  Martín  Sanguiao

LA SANTA COMUNIONE



EGO TE ABSOLVO 


PER FARE UNA BUONA COMUNIONE 

Son necessarie tre cose: 1. essere in grazia di Dio, cioè aver la coscienza monda da ogni peccato mortale. 2° sapere e pensare chi si va a ricevere; 3° osservare il digiuno eucaristico, quello dettato dalla Chiesa. 

Il digiuno eucaristico consiste nell'astenersi per un'ora dai cibi solidi e dalle bevande alcooliche, e per un'ora dalle bevande non alcooliche; le medicine e l'acqua non rompe il digiuno. E' cosa ottima e utilissima comunicarsi spesso, anche tutti i giorni, purché si faccia sempre con le dovute disposizioni. 

« lo sono il Pane Vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vive in eterno; e il Pane che Io darò è la mia carne per la vita del mondo. Se non mangerete la carne del Figlio dell'uomo e non berrete il Suo Sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio Sangue, ha la vita eterna ed Io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 
Perché la Mia carne è veramente cibo e il Mio Sangue è veramente bevanda. Chi mangia la Mia carne e beve il Mio Sangue rimane in Me ed lo in lui » (S. Giov. VI. 51) 


PREPARAZIONE ALLA S. COMUNIONE IN COMPAGNIA D1 MARIA SS. 

« Ti sollecito ad imitarmi nella preparazione alla Comunione, ti consiglio dì ricorrere agli Angeli ed ai Santi e specialmente di invocare Me. 

Ti faccio sapere che sono specialmente Avvocata e Protettrice di coloro che desiderano accostarsi con grande purità alla Santa Comunione. E quando mi invocano a tal fine, mi presento al trono di Dio ed imploro il Suo favore per essi, perché conosco la disposizione che ricerca il luogo in cui deve entrare lo stesso Dio. E non è perduta, stando in cielo, quella cura e zelo della di Lui gloria, che con tanto studio procuravo vivendo in terra. Dopo la Mia intercessione, ricerca quella degli Angeli che ancora bramano ardentemente che le anime vi si accostino con grande devozione e purità. 

Chi spesso e bene riceve l'Eucaristia risplenderà in cielo come sole fra stelle e inoltre avrà nel suo corpo certi segni e divise brillantissime sul petto dove la ricevette. Altro gaudio accidentale che godrà in cielo sarà una speciale intelligenza sul modo col quale Gesù sta nell'Eucaristia e su tutte le meraviglie che in essa si rinserrano, gaudio, che da solo basterebbe a farlo eternamente beato, Anzi la gloria essenziale di chi degnamente si comunicò uguaglierà e anche supererà quella di alcuni martiri che non la ricevettero. 
Consideri che Gesù venne proprio per cercar te, chiamar te, arricchire te e accarezzare te come se fossi la sola Sua creatura, la tua ammirazione per tanta benignità si convertirà in atti di viva fede e ardente amore. Perché tutti i doni che ti potrebbe dare Dio, compreso il Paradiso intero sono nulla in paragone al dono che Egli ti fa di Se stesso. 

Io, per quanto Immacolata e ripiena di tanta grazia e meriti, pur mi credevo indegna di comunicarmi e mi sembrava che tutti i miei sacrifici fossero degnamente ripagati da una sola Comunione. Che si dovrebbe dire di voi» ( Suor Agreda) 

G. Crux 



La Parola di Dio illumina il tuo cammino



Salmo 71 (70) 

Signore, mi rivolgo a Te, portami in salvo. China il tuo orecchio su di me salvami. Sei Tu la mia roccia di rifugio. Dio mio, liberami dai miei persecutori. Tu sei la mia speranza. Ho sempre confidato in te, aiutami. Non rifiutarmi ora che sono vecchio e i capelli bianchi coprono il mio capo. Dio mio, mantieni saldi i miei nervi. Ho bisogno di un po' di vita in più per portare a termine la mia missione.
I miei nemici parlano male di me e dicono: “Dio lo ha abbandonato, afferralo, chiudilo in prigione a marcire, perché nessuno lo difende”. Dio mio, non ti allontanare da me, vieni presto a soccorrermi. Difendi la mia causa. Non mi abbandonare nella vecchiaia, mio Dio.
Molte volte mi hai salvato da numerosi e gravi pericoli. Liberami adesso da tutte le minacce che mi circondano, perché voglio cantare davanti al mondo le tue meraviglie. Voglio che riecheggi su tutta la terra e il tuo santo Nome e io, grato e felice per essere stato salvato, ti esalterò giorno e notte, incessantemente, per tutta l'eternità. Tu sei l'amore della mia vita, il Dio della mia salvezza e ti amo con tutto il cuore.

P. ÁNGEL PEÑA O. A. R.

Caro Gesù, voglio essere Tuo, ascoltarTi e avere fiducia in Te.



Caro Gesù, voglio essere Tuo, ascoltarTi e avere fiducia in Te. Donami il Tuo Spirito Santo perché mi guidi in questo tempo e m’illumini con la Sua chiarezza.
Signore, donami la capacità di fare la Tua volontà e di salvare con Te e con i Tuoi aiutanti celesti ancora molte anime.
Permettetemi di essere il Tuo servo / la Tua serva e guidami come Te lo desideri. Amen.

Signore, abbi pietà delle anime smarrite.
Signore dona loro il Tuo amore.
Signore, afferrale e trasforma i loro cuori.
Signore, dammi la forza di pregare per loro.
Amen.

AVVISI DALL'ALTRO MONDO SULLA CHIESA DEL NOSTRO TEMPO



Bonaventura Meyer


14 Agosto 1975 

E = Esorcisti 
G = Giuda Iscariote, demonio umano36 
Esistenza dell’inferno 
G: Se soltanto l’avessi ascoltato (mostra in alto)! ESSA era da me (geme terribilmente). 
E: Chi era da te? Parla nel nome…! 
G: QUELLA LASSÙ (mostra in alto), ma io l'ho rifiutata.  
E: Giuda, prosegui a dire, ciò che devi dire nel nome della Madre di Dio! Dì la verità, soltanto la verità! 
G: Sono il più disperato di tutti (geme). 
Discesa all’inferno 
E: Giuda Iscariote, adesso devi uscire! 
G: No (ringhia). 
E: Nel nome della Regina, che tu hai rifiutato, nel nome suo - della Madre di Dio del Monte Carmelo - devi scendere ora all’inferno! 
G: Voi dovete pregare il Rosario Doloroso e il Credo. (durante la preghiera «discesa all’inferno» parla Giuda). 
G: Fin giù da noi EGLI venne. 
E: Cristo è sceso nel limbo? Dì la verità nel nome...! 
G: EGLI venne fino all’inferno e non solo nel limbo, dove aspettavano le anime. 
E: Perché è venuto EGLI nell’inferno. Dì la verità nel nome...! 
G: Per dimostrare, che EGLI è morto anche per noi37; era terribile per noi. 
EGLI è ben venuto nel regno della morte, ma EGLI è venuto pure nell’inferno... davvero, davvero nell'inferno. Michele (l’Arcangelo Michele) e gli angeli dovettero incatenarci, affinché noi non LO (mostra in alto) assalissimo (ringhia). Perché io - non lo dico volentieri, non lo sento volentieri - perché io sono colpevole del tradimento di Gesù Cristo, dovete cantare: «Ti vedo, o Gesù, tacere..,» e «Del peccato voglio ben pentirmi» (queste due strofe) e dopo una strofa dello «Stabat Mater dolorosa» (I presentì cantano le 2 canzoni). 
G: (grida disperate terribili durante il canto): Mi fossi io pentito! 
E: Giuda Iscariote, noi sacerdoti ti ordiniamo nel nome della Trinità di Dio... scendi all’inferno! 
G: No... ma io non voglio andare (ringhia). Mi trovavo bene in questa donna (l’ossessionata). Mi trovavo bene in questa donna. Essa doveva subire la mia disperazione, molta disperazione! 
E: Giuda, nel nome... adesso tu devi andare, scendere all’inferno, nell'eterna condanna, alla quale tu sei destinato, nel nome...! 
G: Ma io non voglio. 
E: Vattene, Giuda Iscariote, nel nome della Madre di Dio.! 
G: LEI (mostra in alto) avrebbe ancora adesso misericordia, se potesse, l’avrebbe ancora adesso; Lei mi ha amato. Lei mi ha amato! Sapete voi, cosa significa questo? (geme terribilmente). 
E: Urla fuori il tuo nome, Giuda Iscariote, e vattene fuori nel nome...! 
G: Io so, che Lei mi ha amato (ringhia miseramente). 
E: Tu non hai voluto, tu non le hai ubbidito. Lei ti voleva salvare per l’eternità, per il cielo, Lei era piena di buona volontà per te. Vattene fuori adesso nel nome della Madre di Dio di Fatima...! 
G: No (disperazione terribile). 
E: Giuda Iscariote, urla il tuo nome e vattene fuori! Vattene ora all’inferno! Nel nome del Salvatore Crocifisso, che tu hai tradito, nel nome della sua Passione, nel nome delle sue ore al Monte degli Ulivi! 
G: Dovete pregare tre volte «Santo, santo, santo». (I presenti pregano ciò e cantano la canzone «Benedici tu Maria»). Nel frattempo Giuda urla terribilmente: No, no! 
E: Ti ordiniamo nel nome della SS. Trinità...! (Giuda straccia la stola ad un sacerdote). Nel nome di Gesù lascia state ciò, Giuda Iscariote! Nel nome di tutti i Cori degli Spiriti Beati, nel nome dell'Angelo Custode di questa donna, devi andartene fuori adesso, te lo ordiniamo! 
G: No (urla terribilmente). 
E: Nel nome della patrona del nome di questa donna devi andartene ora, Giuda Iscariote! 
G: Voi dovete portare tutte le reliquie sul «banco»; io non devo andare con tanta facilità. Io sono il... (grida terribilmente). 
E: Nel nome delie amare sofferenze del nostro Signore Gesù Cristo...! 
G: Io non voglio andare. 
E: Tu devi andare adesso nel nome...! 
G: Non voglio andare, non voglio andare. Lasciatemi, lasciatemi! (urli terribili). 
E: La Madre di Dio della Grande Vittoria ti ordina! 
G: Se avessi solo ascoltato lei. 
E: Ti ordiniamo nel nome della Madre dì Dio, della Chiesa cattolica...! 
G: Non ha nessun scopo (ringhia fortemente con voce bassa)  
E: Nel nome della SS. Trinità...! 
Esiste un inferno 
G: Se avessi soltanto sperato! É terribile l'inferno! Se avessi solo sperato...! (Ruggito miserabile). 
E: La Madre di Dio ti ordina di andartene nel nome del Crocifisso, nel nome del Sangue Prezioso! 
G: Lasciatemi ancora un po’ di tempo in questa donna. 
E: No, vattene nel nome di tutti i Santi Apostoli, nel nome...! 
G: Io non voglio. No, no (urla rabbiosamente)... ma essi [intesi gli spiriti infernali] vengono presto (grida strazianti). 
E: Tu devi andartene fuori adesso, Giuda Iscariote, nel nome della Madre di Dio del Monte Carmelo! Lei ti ordina di andartene all’inferno, all’eterna condanna. 
G: (grida lungamente e strazianti): No, no... (geme terribilmente ed emette suoni terribili). 
E: Nel nome dei Sette Dolori dì Maria, nel nome della SS. Trinità... vattene all’inferno! 
G: Ma io non voglio, non voglio (urla terribilmente). 
E: Nel nome della SS. Trinità... dell'Immacolata Concezione della Madre di Dio ti ordiniamo di ritornare da Lucifero! 
G: (emette un lamento prolungato): No. (Egli urla terribilmente e disperatamente): No, no. Essi non mi vogliono nell’inferno. D'un tratto Giuda grida disperato): Lucifero aiuta! 
I Sacerdoti pregano di nuovo un esorcismo e due litanie. 
E: Nel nome della SS. Trinità... ti ordiniamo di andare nell’inferno per l’eternità! 
G: Voi spiriti infernali aiutate! Aiutate, che io non debba andarmene! 
Affrettati dunque, Acabor! Aiutami... Oh, affrettatevi, affrettatevi! (geme miseramente). 
E: Giuda Iscariote, vattene nel nome…! 
G: Lucifero, tu mi hai mandato; tu devi dunque anche aiutarmi. 
E: Noi sacerdoti, ti ordiniamo, Giuda Iscariote, nel nome della Trinità di Dio, del Padre...! 
G: (urla terribilmente): Essi vengono... Vengono presto. Sapete voi come io li temo, lo sapete? [è inteso Lucifero con i suoi aiutanti]. 
E: Noi sacerdoti della Chiesa Cattolica ti ordiniamo nel nome della SS. Trinità, della Santa Croce... dell'Immacolata Vergine e Madre di Dio Maria di Lourdes, della Regina del Rosario di Fatima... vattene, Giuda Iscariote! 
In seguito i sacerdoti pregano tre volte «Santo, santo, santo» e «Gloria Patri et Filio». 
(In questo momento Giuda s’intromette attraverso l’ossessionata con la sua voce maschia) 
G: No. Oh, oh (geme)..., Se potessimo solo ucciderla [l’ossessionata] subito! Vorremmo ucciderla! Abbiamo già da lungo deliberato, che dovrebbe essere uccisa. 
E: Ti ordiniamo di non ucciderla nel nome della SS. Trinità... Ritirati adesso, ritirati nel nome della Madre di Dio, di tutti i Santi Angeli e Arcangeli e specialmente di San Michele. 
G: No, Michele, tu non puoi... (urla come una bestia e geme in maniera terribile). Essi vengono! ...Vengono! ...Vengono! 
E: Nel nome della SS. Trinità urla il tuo nome, Giuda Iscariote e esci fuori! 
G: Io... essi vengono! Io... Giuda... Iscariote!... Io... Giuda Iscariote... Io... io devo andare adesso, devo andare! Andare devo io... io devo, io devo, io devo!... Essi vengono. Essi sono qui! (urla terribilmente e grida con voce terribile). Essi sono qui, gli spiriti maligni! (urla) ...Lucifero, Lucifero! ...Va via, Lucifero, va, Lucifero! ...Io ti temo, vattene (urla terribilmente). 
E: Tu devi andartene adesso, Giuda Iscariote, in questo momento, nel nome...! 
G: Egli viene... egli viene...! 
E: Nel nome della Madre di Dio vattene per sempre all’inferno e non ritornale mai più! 
G: Essi vengono... Sono qui. Sono qui... (ansa terribilmente e urla). Devo andare! ...Essi mi accolgono! 
E: Vattene fuori adesso nel nome della SS. Trinità... e urla il tuo nome... 
G: Ma l'ho già urlato... Io, Giuda Iscariote, devo... devo andare. 
E: Nel nome della Regina del Rosario di Fatima, nel nome dell’Immacolata Concezione di Lourdes vattene fuori! Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo tu devi andare ora! 
G: Giuda Iscariote! (risuonano quindici urli prolungati, terribili, strazianti). 
...No, no, no... No, non vorrei andare! ...Non vorrei andare.' 
E: Ti ordiniamo nel nome della Chiesa Cattolica, nel nome della SS. Trinità di Dio...! 

L'inferno è più terribile di quanto si creda 
G: Oh, questa disperazione, questa terribile disperazione! Ciò è terribile! Voi non sapete affatto quanto l’inferno è crudele! Voi non sapete, come è terribile quaggiù! Voi non sapete com'è! 
E: L’hai causato tu stesso. Vattene fuori Giuda Iscariote, nel nome...! 
G: (urla e geme): Ho un angolo terribile! Ho un angolo terribile quaggiù. Oh... oh! Ditelo a tutti, che io ho un angolo terribile! ...Vivete bene! Vivete bene! 
...Questo è terribile! Per amor del cielo, fate il possibile, di arrivare in cielo anche se doveste essere tormentati mille anni (urla). Ascoltatemi, devo dire ancora questo: anche se dovreste essere tormentati mille anni, sopportatelo, sopportatelo! ...L’inferno è terribile, è terribile! Nessuno sa com'è terribile l’inferno. È molto più terribile di quanto voi credete... È terribile... È orribile! 
(Tutte queste parole Giuda le dice con voce incomparabilmente straziante, a spinte, staccata, incredibilmente disperata). 
E: Hai detto tutto adesso nel nome di Gesù? 
G: Devo dire ancora, preferirei non doverlo dire: Ci sono tanti uomini che non credono più all’inferno... ma… ma (minacciando) ...c’è! C’è un inferno, è terribile! 
E: Si, c’è un inferno. Dì soltanto la verità nel nome...! 
G: Oh... c’è l’inferno! ...È terribile! ...Ora devo andarmene presto, ma devo dire ancora questo (urla e geme come una bestia). 
G: L’inferno è molto più terribile di quanto voi crediate!... L’inferno è molto più terribile di quanto si crede...! (urla fortissimamente). 
E: Parla nel nome...! 
G: (urla e geme): Oh... se potessi tornare indietro ancora una volta... se potessi tornare indietro ancora una volta! ...Oh ...oh! (urla in un modo inimmaginabile). 
E: Ritirarti fuori da lei, ritirati fuori da lei nel nome...! 
G: Oh, non vorrei andare giù. Abbiate misericordia... Lasciatemi ancora in questa donna! 
E: No! Nel nome... ti ordiniamo, esci fuori da questa donna! 
G: Lasciatemi ancora in questa donna. Lasciatemi ancora in questa donna. 
E: No, no! Nel nome... esci fuori! 
G: (geme): Mi trovavo meglio in lei. Essa doveva portare la mia disperazione, in gran parte. Lasciatemi ancora in questa donna... È orrendo per me. È orrendo per me. Nell’inferno è orrendo per me! (Ansa e geme). Oh, lasciatemi ancora in questa donna! 
E: No! Nel nome...! 
G: Essa mi può ben portare ancora (disperazione enorme). Essa mi potrà ben tenere ancora. 
E: Ritirati da lei nel nome...! 
G: Che cosa credete! ...Laggiù è molto più terribile! Laggiù è molto più terribile...! Oh, oh! (urla). Ma dite ciò ...dite ciò a tutta la gioventù, a tutti i falsi profeti, in genere a tutti: C’è un inferno! (con voce raccapricciante, penetrante). È maledettamente terribile... Oh (urla), è maledettamente terribile! Se avessi soltanto ubbidito alla Madre di Dio e non mi fossi messo il laccio intorno al collo. Avessi soltanto sperato, avessi soltanto sperato! (con voce disperata). ...Ma questo dicono tutti, gli uomini maledetti, lo dicono tutti, quando vengono da noi. Ma allora è troppo tardi. Non lo credono finché è troppo tardi. 
E: Devi andartene nel nome della SS. Trinità, dì tutti i Santi Angeli e Arcangeli e del Santo Arcangelo Michele! 
G: E l’Arcangelo Michele è terribile per noi. Michele è terribile (urla rabbiosamente). 
E: Ritirati fuori nel nome del Santo parroco Vianney, nel nome di tutti i Santi Esorcisti e nel nome della Chiesa Cattolica! 
G: (urla): G-i-u-d-a I-s-c-a-r-i-o-t-e! ...Devo andare (urla terribili). 
E: Adesso devi andare, Giuda Iscariote, nel nome della Trinità, per l'eternità all’inferno, ritornare alla condanna eterna! 
G: Vengono, essi vengono! (geme e urla terribilmente). Ci sono! ...State bene, state bene voi uomini felici... voi uomini felici! Io vado... perché devo... perché devo! (urla e strilla in modo straziante). 
E: Noi ti ordiniamo nel nome della SS. Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen. Nel nome dell’Arcangelo Michele vattene adesso! Urla il tuo nome e vattene all’inferno! 
G: (urla disperatamente come un leone): Io... io vado...! G i-u-d-a I-s-c-a-r-i-o-t-e! 
E: Esci fuori adesso e vattene all’inferno nel nome dell’Arcangelo Michele e nel nome della Madre di Dio... nel nome...! 
G: (continua a emettere urla penetranti, stridenti e disperate): Tutto d'un tratto mostra coll’indice in alto e dice: LEI mi dà ancora una corta tregua. Il suo incarico [della posseduta] non è ancora compiuto. 

ESERCIZIO DI PERFEZIONE E DI VIRTÙ CRISTIANE


Della stima e del prezzo in che abbiamo da tenere le cose spirituali. 


 Stima della perfezione.  

Nel capo settimo della Sapienza dice il Savio: «Io desiderai l'intelligenza e mi fu con ceduta; invocai lo spirito di sapienza, e venne in me; e questa io preferii ai regni ed ai troni, e i tesori stimai un nulla a paragone di lei: né con essa paragonai le pietre preziose, perché tutto l'oro rispetto a lei è come un poco di arena, e l'argento sarà stimato come fango dinanzi a lei (Sap. 7, 7 segg.). La vera sapienza, nella quale abbiamo da metter l'occhio, è la perfezione; e questa consiste in unirci con Dio per amore, secondo il detto di S. Paolo: «E sopra tutte queste cose abbiate la carità, la quale è il vincolo della perfezione» (Col 3, 14), che ci congiunge con Dio. Ora la stima che dice qui Salomone che egli fece della sapienza, dobbiamo noi farla della perfezione e di tutto quello che serve per essa. In confronto di questa, ogni cosa ci ha da parere un po' d'arena, un po' di fango, un po' di spazzatura; come diceva il medesimo Apostolo: «Tutte le cose io le stimo come spazzatura, per fare acquisto di Cristo» (Fil 3, 8). 
P. ALFONSO RODRIGUEZ 


Preghiera a Maria



O santissima Maria, vergine madre di nostro Signore Gesù Cristo, regina dell'universo, rifugio dei peccatori, ti saluto. Il mio è il saluto di un servo che ti venera; è ancora di più; è il saluto di tuo figlio / a che ha imparato ad amarti.
Ti ringrazio per tutti quelli, i miei genitori e gli altri, che mi hanno parlato di te e mi hanno insegnato a venerarti e ad amarti. Benedici per quello che hanno fatto per me dandoti come mia madre e la mia più cara amica.
Con la fiducia in te, che mi hanno impiantato con il loro esempio, vengo a chiedere molte benedizioni sia per me che per gli altri. Chiedo ....... ((Fai sentire le tue petizioni. Prenditi del tempo con loro. Non avere fretta. Evita petizioni istantanee. Parla umilmente a Madre Maria come alla tua Madre celeste).
Madre celeste, so che loderai tutte le mie petizioni a Gesù come hai fatto a Cana. Sono certo che Gesù, su tua richiesta, farà il meglio per me. Andrà anche su tua richiesta oltre la mia petizione. Ma un'altra benedizione che chiedo di darmi è un cuore come il tuo:
Un cuore pieno d'amore, 
Un cuore che irradia buona volontà, 
Un cuore che non è indurito o amareggiato, 
Un cuore che mentre vive nella carne non è governato dalla carne, 
Un cuore che dimentica le sue ferite e protende perdono, 
Un cuore che ha compassione e che non condanna mai, 
Un cuore mite e umile come il cuore del tuo amato Figlio, Gesù Cristo.

Amen

Guidaci alla gioia del cielo



Sia gioia a te, Maria Regina dell'universo guidaci alla gioia del cielo.


lunedì 26 agosto 2019

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO



Quanto più penetrerai...

Gesù mi fa intendere che se l'anima reggesse, in tutti questi giorni, nella sola contemplazione di così augusto Mistero, senz'altro sforzo di volontà per la ricerca di altri mezzi di santificazione, ne uscirebbe trasformata in Lui, così penetrata della sua Santità, così imbevuta della vita del Cielo da non desiderare altro bene, altra cognizione, altro amore.
Questa elevazione fino alla Mente di Dio, donde fino ab aeterno è venerato il suo Verbo, deve essere un privilegio altissimo. Ne rilevo la sua indicibile sublimità dalla forza con cui mi attrae, dalla dimenticanza assoluta della vita naturale operata in me, dal bisogno assoluto di immolarmi totalmente agli impulsi della grazia, operante in me, sia pure per brevi istanti, come operò continuamente nell'anima del Verbo Umanato. O eccelse, ineffabili, inconcepibili operazioni di Dio!
O Dio Eterno, che ti sveli per eccesso di misericordia, per la veemenza del tuo amore infinito, abbi pietà di me! Dammi le ali dell'umiltà e della semplicità onde ti segua negli abissi del Mistero, e dammi la vita del Mistero perché discenda sempre più nell'umiltà e nella semplicità: condizioni essenziali per salire fino a te, per rimanere nella cognizione di me stessa, per mantenere la grazia e raggiungere la gloria.
- Quanto più penetrerai nei Misteri della Passione, tanto più ti eleverai in quelli della Divinità; quanto più intensificherai la tua fede, tanto più attingerai il Sangue della Redenzione; quanto più avrai dato di amore, tanto più intimamente ti sentirai unita allo spirito di Dio. - q. 12 : Ss. Esercizi


SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


Oltre la morte



I Santi e il Purgatorio

Nella vita di Teresa Neumann (1898-1962), stimmatizzata tedesca, si narra che spesso le apparivano le anime del purgatorio per chiedere aiuto. Un giorno le apparve il parroco della sua infanzia, che l’aveva battezzata e somministrato la prima comunione. Ancora il 23 novembre 1928 aiutò ad uscire dal purgatorio l’anima dell’ultimo parroco cattolico di Arzberg prima che lì venisse introdotto il protestantesimo. 
La notte del Corpus Christi del 1931 le apparve la sua madrina Forster, morta di recente, e Teresa pregò per lei e la vide salire splendente in cielo.

P. Angel Peña