martedì 27 agosto 2019

ESERCIZIO DI PERFEZIONE E DI VIRTÙ CRISTIANE


Della stima e del prezzo in che abbiamo da tenere le cose spirituali. 


 Stima della perfezione.  

Nel capo settimo della Sapienza dice il Savio: «Io desiderai l'intelligenza e mi fu con ceduta; invocai lo spirito di sapienza, e venne in me; e questa io preferii ai regni ed ai troni, e i tesori stimai un nulla a paragone di lei: né con essa paragonai le pietre preziose, perché tutto l'oro rispetto a lei è come un poco di arena, e l'argento sarà stimato come fango dinanzi a lei (Sap. 7, 7 segg.). La vera sapienza, nella quale abbiamo da metter l'occhio, è la perfezione; e questa consiste in unirci con Dio per amore, secondo il detto di S. Paolo: «E sopra tutte queste cose abbiate la carità, la quale è il vincolo della perfezione» (Col 3, 14), che ci congiunge con Dio. Ora la stima che dice qui Salomone che egli fece della sapienza, dobbiamo noi farla della perfezione e di tutto quello che serve per essa. In confronto di questa, ogni cosa ci ha da parere un po' d'arena, un po' di fango, un po' di spazzatura; come diceva il medesimo Apostolo: «Tutte le cose io le stimo come spazzatura, per fare acquisto di Cristo» (Fil 3, 8). 
P. ALFONSO RODRIGUEZ 


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