giovedì 29 agosto 2019

I MIEI COLLOQUI CON LE POVERE ANIME



Barbara e Tomaso.

Il nostro vecchio servo di casa lo vidi 17 volte sempre solo in ospedale, non ho mai parlato con lui.
Il 31 Gennaio 1923 io abitai per alcuni giorni in una stanza al terzo piano. Quando durante il giorno guardai nello specchio, vidi uscirne una testa di donna. Mi voltai, dietro di me stava una dama in rosa; ma all'istante era di nuovo sparita. Il suo vestito era il costume del XVI secolo, solo mi colpii subito il fatto che la sua pettinatura non si concordava col vestito.
La sera andai a dormire con presentimento non molto simpatico perché sentii nella camera vicina, che era disabitata, parlare la medesima voce, che se si è sentita una volta non si dimentica piú. Io dormii benissimo sino alle tre, quando mi risvegliai con un senso di spavento. Ora sapevo, lei è qui. Accesi la luce ed eccola e anche un uomo in costume di cavallerizzo accanto a lei, stavano alla porta. Io ricorsi all'acqua santa e domandai: "Chi sei?" - "Barbara". "Che vuoi?" nessuna risposta; essa mise il dito sulle labbra e mi fece cenno di uscire dalla porta con lei. Era tutto così naturale che mi vergognavo di uscire dal letto davanti all'uomo. Allora essi uscirono dalla porta ed io notai una ferita alla nuca di lei. Di qui la sua strana capigliatura. Io mi guardai bene di andare con loro; solo quando furono fuori guardai dietro e la vidi entrare nella cosidetta camera da letto. Non sarei potuta entrarvi, perché era chiusa a chiave.
Il 5 Febbraio avevo da fare di sopra ed ecco Barbara sul corridoio che entrò di nuovo nella camera da letto. Io scesi di corsa presi la chiave e la seguii. La trovai che mi aspettava appoggiata alla parete. Io domandai: “Sei Barbara von L...V” (perchè nel frattempo avevamo guardato nella storia dove c'era pure un'altra Barbara) "Si' - "Vuoi pregare con me?". Essa mi fece cenno di sì con uno sguardo cattivo. Io recitai: "Anima Christi..." e quando io dissi: "Acqua del Costato di Cristo lavami", essa incominciò a piangere disperatamente e a singhiozzare nelle sue mani. Poi mi guardò ancora una volta con occhi pungenti e uscii fuori verso la torre. Ora da lungo tempo non la vedo, perché non vado piú di sopra. Poi venne a stare di sopra una pittrice, noi saliamo spesso da lei per vedere, ma Barbara non la vedo.
Il 21 Febbraio all'una di notte mi sveglio con la precisa sensazione. Barbara e l'uomo sono lì in piedi. Io mi adirai proprio, perché di sotto io mi sentivo sicura da loro e dissi: "Perché non rimanete di sopra?" - "Perché quelli non possono vedere". Io domando all'uomo: "Come ti chiami?". Barbara risponde per lui: "Tomaso" "Che vuoi ancora da me?" - "Una S. Messa" dice Barbara. Io prego con loro e dico: "Non venite più, io vi prometto che si pregherà per voi". Poi essi se ne vanno non li vidi più. Mi fa sempre meraviglia quale forza emani dagli spiriti per potermi svegliare dal sonno più profondo. Lo svegliarsi è qualche cosa del tutto singolare; uno capisce subito che cosa lo aspetta. Un vedere nel buio è escluso, una volta anche con Barbara io ho chiuso gli occhi per provare, ma allora non si vede niente! 

EUGENIA VON DER LEYEN

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