venerdì 30 agosto 2019

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO



Dopo la colpa, la via del Sangue

Né la mente, né il cuore, né le labbra sanno formulare l'espressione corrispondente alla sublimità delle operazioni di Dio. Da tre giorni l'anima è insistentemente attratta alla contemplazione del Verbo generato nel seno del Padre. E una elevazione ineffabile a cui non può trasportare che la grazia, non potendo da noi, non solo penetrare, ma neppure avvicinarci ai Misteri di Dio [...]
Contemplando la generazione eterna del Verbo nel seno del Padre, si rende omaggio al Padre e allo Spirito Santo: si onora il Mistero dell'Unità e della Trinità di Dio, dai quali si espandono, come torrenti di luce, gli infiniti Misteri della Potenza, della Misericordia, della Grazia, dell'Amore per noi; i Misteri eccelsi, inconcepibili, intrinseci della sua Gloria [...].
Dalla contemplazione del Verbo nel Cuore di Dio, la grazia mi porta a contemplare il Cuore di Dio nel Verbo Incarnato. Gesù mi porta a piè della sua Croce; la sua delizia è la sua passione, perché essa ripara alla nostra immensa cecità.
Accanto al suo Cuore, palpitante di misericordia, intendo che la via più sicura, più breve e più rapida per tornare al seno di Dio, dopo la colpa, è quella del Sangue. In esso, siamo rigenerati, e, per esso, possiamo risalire alla contemplazione della generazione del Verbo.
Comprendo ora che la elevazione nei Misteri è più fruttuosa di qualunque forma di preghiera, di qualunque altro slancio dell'anima. Voglio adorarti, Signore, come i Santi, come gli Angeli, come la Vergine! q. 12

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


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