sabato 24 agosto 2019

Il buon samaritano delle vittime del demonio



Il demonio a S. Martino di Schio 

Una sera ho appena cominciato l’esorcismo con la recita del Rosario quando il demonio mi dice: ”Prete, sento puzza; prete puzzi”! Ero ai primi incontri. Rimango stupito delle improvvise e inaspettate parole del demonio.  
Annuso, mi domando che puzza posso avere addosso. 
Continuo l’esorcismo senza avere una risposta. Ad un certo momento invoco la Regina dell’Amore e Renato Baron. Interviene il demonio:  “Adesso ho capito perché puzzi: anche tu sei uno di quelli”. Una battuta simile è venuta fuori anche in qualche altra occasione. Un giorno mi dice: “Sento profumo”.  
Il giovane Tobia dopo l’esorcismo mi conferma che intendeva riferirsi al profumo di  S.Martino di Schio.   
Un altro giorno il demonio mi racconta piagnucolando e piangendo: “Sapessi quante volte e quanto mi fa soffrire! Devo stare là a guardare quella (la Madonna). Io non capisco bene il discorso, anche se il demonio vi ritorna in successivi esorcismi.  
Un altro giorno inserisco nelle litanie e invoco anche Renato Baron. Mi chiede subito di non parlarne, di non invocarlo. Aggiunge:  “Sapessi quante ne ho fatte finché era in vita, quanto l’ho fatto soffrire. Quanto ha pregato quell’uomo! Io non posso sopportare chi prega molto. Lascialo stare perché non gli venga in mente di vendicarsi”.  
Terminato l’esorcismo Tobia, prima che io chieda la spiegazione sulle parole e sofferenze del diavolo a S. Martino, mi parla del suo rapporto con la Regina dell’Amore di S.Martino e mi racconta:  “Da 5 anni ogni venerdì vado a S.Martino per la via Crucis e poi mi fermo per l’adorazione tutta la notte. La presenza di Maria dà molto fastidio e sofferenza al demonio. È un discorso che mi ha fatto ancora e lui si vendica con me. Vorrebbe impedirmi di andarci. Torno a casa il mattino come bastonato, ma ho sempre continuato ad andarci e sono già 5 anni.  
“Ho cominciato quando vi era Renato Baron, lo avevo messo al corrente sulla mia situazione e lui si era impegnato a parlarne con Maria, Regina dell’Amore. La Madonna ha taciuto. Deve avergli fatto capire che è un caso molto difficile.  
Ora il demonio non vuole che io invochi Renato, che è certamente in Paradiso, perché teme che riesca ad ottenere dalla Madonna quello che non è riuscito ad ottenere in terra”.  
Negli incontri successivi, di proposito invoco Renato Baron e la Regina dell’amore: constato che il demonio sempre si oppone, mugugna, brontola più delle invocazioni di qualsiasi altro Santo. E io continuo ad invocarli finché si stanca: allora per dispetto e rabbia mi fa la linguaccia.  
Il giovane Tobia mi conferma: “La preghiera a Maria Regina dell’Amore e a Renato è quella che maggiormente fa arrabbiare il demonio. E lui si vendica con me e a volte mi fa anche svenire per le forti sofferenze. Cerco di andare insieme con la mia ragazza Sara per avere un aiuto.  
Finché c’era Renato Baron in vita ho avuto molti segni chiari della presenza della Madonna, sia con il profumo in maniera impressionante (sic), sia con particolari segni e aiuti in alcune situazioni.  
Dopo la morte di Renato ho avuto ancora qualche segno, ma molto meno. Per questo sono un po’ sfiduciato. Con quei segni mi sentivo molto più sostenuto, incoraggiato nella dura battaglia. Ora mi sento quasi abbandonato. Quei segni costituivano per me un forte sostegno morale e motivo di speranza nella liberazione”. 
Al demonio un giorno dico: “Visto che soffri molto di stare là a guardare la Regina dell’Amore durante la Via Crucis e l’adorazione del tuo giovane, per non stancarti ancor di più, convinciti, vattene da solo prima di prendere altre bastonate.  
“Faremo a S.Martino alcuni esorcismi per abbreviare i tempi per la liberazione di Tobia dalla tua presenza e far giungere presto il giorno voluto dal Signore di lasciare Tobia”. Il demonio si mostra nettamente contrario e minaccia di farmela pagare se dovessi programmare gli esorcismi a S. Martino.  
Già in un precedente esorcismo mi aveva consigliato di lasciar perdere S. Martino: “Non immischiarti in questo affare, è un problema più grande di te; vivi in pace gli ultimi anni”. 
Mi sembra non facesse distinzione fra la sua presenza diabolica in Tobia e la presenza di Maria a S. Martino: l’uno e l’altro sarebbero un fatto più grande di me, per cui era meglio non mi interessassi. Quasi minacce di un mafioso! 
 
FRATELLO   ESORCISTA 

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