mercoledì 28 agosto 2019

GESU’ OSTIA



LA «PRESENZA» NEI GESTI E NEI SIMBOLI DELLA LITURGIA


Il pane ‘spezzato’

Gesù, nell'Ultima Cena, dopo aver preso il pane e reso grazie, lo spezzò...
Anche quand'è seduto a tavola con i discepoli di Emmaus, dopo aver preso il pane e reso grazie, lo spezzò; ed è in virtù di questo gesto che il Signore risorto viene riconosciuto.
Gli "Atti degli Apostoli" ci rivelano che i primi cristiani si riuniscono per "spezzare il pane" (At 2,42 e 46; 20,7 e 11). Lo stesso gesto viene compiuto dal sacerdote nella celebrazione eucaristica. Pur perdendo l'espressività originaria, perché per i fedeli si utilizzano le Ostie, mantiene comunque inalterato il suo significato.
Il pane 'spezzato' è il segno che Cristo ha 'spezzato' il suo corpo, cioè la sua vita, fino all'estremo sacrificio in croce, sottomettendosi pienamente alla volontà del Padre.
Ma c'è un altro significato ch'è messo in risalto da questo gesto. Ci viene suggerito dalla vita pratica: quando 'spezziamo' il cibo, cioè quando condividiamo quello che abbiamo, con i membri della nostra famiglia, con i compagni di scuola, di lavoro, di viaggio.
Il pane spezzato da Gesù, nell'Ultima Cena e ad Emmaus, è segno di unità e di fraternità. È il concetto espresso da San Paolo: "Poiché c'è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell'unico pane" (I Cor 10,17).
Nella "Didaché", uno scritto del I secolo, si legge: «Nel modo in cui questo pane spezzato era sparso qua e là sopra i colli e raccolto divenne una cosa sola, così si raccolga la tua Chiesa nel tuo regno dai confini della terra; perché tua è la gloria e la potenza, per Gesù Cristo nei secoli». Un'interpretazione tradizionale di questo passo vede nel pane spezzato il destino stesso della Chiesa: dalla missione ecumenica terrena all'unità futura nel regno dei cieli.
L'atto dello spezzare il pane eucaristico, un semplice gesto che avviene in un modo da passare quasi inosservato, dunque, simboleggia l'offerta d'amore di Cristo, la fraternità fra chi lo riceve, l'unità della Chiesa terrena e celeste. Da qui il significato di vita eucaristica: vita spezzata, appunto, e trasformata in dono, per la gloria di Dio e per il bene dei fratelli.

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