martedì 27 agosto 2019

“FIGLIO, NON DIMENTICARE LE LACRIME DI TUA MADRE!” (Siracide 7, 27)



“MAMMA,  PERCHÉ  PIANGI?" 

“Piango perché molti dei miei figli si perdono, vanno all’inferno.  
Piango perché pochi sono quelli che accolgono il mio invito  
a  pregare,  a  riparare,  a  soffrire,  ad  offrire.  
Piango perché la Chiesa continua sulla strada della divisione,  
della  perdita  della  vera  Fede”. 


  
“Fate  tutto  ciò  che  mia  Madre  vi  dice” 
 
Non potendo ricordare tutte le sue materne istruzioni e riconoscendo il misterioso legame tra MEDJUGORJE e CIVITAVECCHIA per via della provenienza di entrambe le statuette, pur tenendo conto delle loro specifiche diversità, vorrei ancora ricordare alcune sue esortazioni, tra le più significative.  
Il giudizio ufficiale e definitivo su MEDJUGORJE, come anche su CIVITAVECCHIA, non    è stato ancora dato dalla competente Autorità della Chiesa.  
Al momento attuale vi è comunque qualche differenza tra l’una e l’altra: i fatti di Civitavecchia (mi riferisco alle lacrimazioni di sangue della prima statua, nel 1995) hanno avuto un parere positivo da parte della commisione diocesana che fu allora istituita dal Vescovo. Egli, in quanto testimone (non in quanto giudice) ha manifestato tante volte il suo convincimento dell’autenticità di quanto accaduto. Per questo i fatti di Civitavecchia hanno avuto già un primo riconoscimento diocesano. Prova ne è che dal 17 Giugno 1995 “la Madonnina” è stata messa dal Vescovo nella chiesa di Sant’Agostino, esposta alla venerazione pubblica dei fedeli, e dal 15 Marzo 2005 questa chiesa è diventata “Santuario della Madonna delle Lacrime”, essendo consentiti  i  pellegrinaggi  ufficiali.  
Del resto, numerosissime testimonianze private favorevoli sono state ampiamente rese pubbliche, in tutti questi anni, anche da parte di autorevolissime persone, per quanto riguarda, sia le apparizioni mariane nella ex-Jugoslavia, sia le lacrimazioni della Madonna a Civitavecchia.  
Ad ogni modo, il mio pensiero è che, quando si medita il mistero di queste lacrime ed il loro muto messaggio, non si possa ignorare il segno che Medjugorje rappresenta per la Santa Chiesa in questo periodo conclusivo del Secondo Millennio e all’inizio del Terzo, a prescindere delle caratteristiche proprie di ciascuno di questi eventi. Ignorare questo legame sarebbe come decapitare l’evento di Civitavecchia, cancellando la sua origine.   
Posso capire che per ignoranza e per un certo timore di coinvolgere “la nostra” Madonna (per noi un fatto certo) con “quell’altra” che apparirebbe a Medjugorje (la quale, dicono alcuni, avrebbe aspetti incerti, dubbiosi, che farebbero temere che forse un giorno si dicesse “che non era vero niente”, che erano speculazioni umane), ci sia chi non guarda di buon occhio il legame storico tra le due manifestazioni e preferisca, piuttosto, vedere un legame con qualche altra famosa apparizione già riconosciuta ufficialmente e non sospetta…  
Ma non posso capire che non si voglia vedere che la provvenienza dell’immagine (di due!) dimostra un collegamento che non esiste invece tra Civitavecchia e, per esempio, Lourdes, Fatima o Montichiari…  
Il collegamento con queste altre “apparizioni” mariane esiste, altro che!, ma ad un altro livello: tutte le mariofanie sono “passi” di un unico intervento materno o assistenza alla Chiesa, e tra di loro esistono molteplici rapporti, di contenuti, di date, di tanti aspetti che ben meriterebbero uno studio approfondito nel loro insieme. 
A chi guarda con sospetto il legame tra Civitavecchia e Medjugorje direi soltanto: ma può Dio mettere una firma autentica su un documento falso? Con ciò non sto affatto dicendo che entrambe le manifestazioni abbiano lo stesso contenuto né fine né modo di svolgersi. Dio non si ripete. E che tutte le cose che Dio ci propone (e non impone, come invece noi tendiamo a fare!) hanno sufficiente luce per chi vuole vedere e sufficiente penombra per chi non vuole… “Miei cari figli, sono venuta da voi per condurvi alla purezza dell’anima e con ciò verso Dio. Come mi avete accolto? All’inizio, senza credere, per paura e sfiducia verso i ragazzi che avevo scelto. Poi una maggioranza mi ha accolto nel suo cuore ed ha incominciato a mettere in pratica le mie richieste materne. Ma purtroppo neppure questo è durato a lungo. In qualunque luogo io vada, ed è con me pure mio Figlio, là ci raggiunge anche Satana. Voi avete permesso, senza accorgervene, che prendesse il sopravvento in voi, che vi do-minasse. 
Alcune volte capite che qualche vostro gesto non è permesso da Dio, ma rapidamente soffocate questo sentimento. Non cedete, figli miei!  Asciugate dal mio volto le lacrime che verso osservando quello che fate...  Non cedete! Pregate con me! Non ingannatevi pensando: ‘Io sono buono, ma mio fratello che mi sta accanto non vale nulla’. Non sareste nel giusto. Io, come vostra Madre, vi amo e perciò vi ammonisco. Qui ci sono dei segreti, figli miei!  Non si sa di che si tratta, ma quando lo si verrà a sapere, sarà tardi!  Ritornate alla preghiera! Nulla è più importante di essa. Vorrei che il Signore mi permettesse di chiarirvi almeno in parte i segreti; ma sono già troppe le grazie che vi offre. Pensate a quanto voi offrite a Lui. Quando avete rinunciato, l’ultima volta, a qualche cosa per il Signore? Non voglio rimproverarvi ulteriormente; voglio invece invitarvi ancora una volta alla preghiera, al digiuno, alla penitenza...” (27 Gennaio 1987). 
 
“Cari figli, ve l’ho già detto che vi ho scelti in modo particolare, così come siete. Io sono la Mamma che vi ama tutti. In ogni istante, quando avete delle difficoltà, non abbiate paura, perché io vi amo anche quando siete lontani da me e da mio Figlio. Vi prego, non permettete che il mio Cuore pianga lacrime di sangue per le anime che si perdono nel peccato. Perciò, cari figli, pregate, pregate, pre-gate! Grazie per aver risposto alla mia chiamata” (24 Maggio 1984). 
 
“Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera, adesso come mai prima, quando il mio piano ha cominciato a realizzarsi. Satana è forte e vuole bloccare i progetti della pace e della gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia determinato nelle sue decisioni. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e digiunare ancora di più. Vi invito a fare rinunce per nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che  ho iniziato a FATIMA. Vi invito, cari figli, a comprendere l’importanza della mia venuta e  la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo, affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!” (25 Agosto 1991).

Pablo  Martín  Sanguiao

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