mercoledì 14 ottobre 2020

CARITÀ FRATERNA

 



Da 'a chi ti ha chiesto ea chi vuole prenderti in prestito, non voltargli le spalle. Dona dei tuoi beni, anche imponendo qualche sacrificio. Esamina come rispetti questa legge di altruismo imposta da Gesù Cristo e sappi che voler eludere le suppliche degli altri è una mancanza di carità. Nostro Signore ci comanda di aiutarlo, ma non ci ordina di esaminare se ci sta ingannando. Non rifiutare colui che viene da te. Abbi nei rapporti con i poveri lo spirito della legge dell'amore e comportati con loro come avresti fatto con Gesù Cristo stesso se fosse venuto a chiedere la tua liberalità. Nascondi la tua elemosina in seno ai poveri. Lascia che solo i bisognosi lo sappiano. Allontana il pensiero del bene che pratichi. Quando hai dato a Dio e al tuo prossimo una parte della giornata, di notte dì: Sono un servitore inutile.


    Ma lascia che la tua elemosina sia nascosta e il Padre tuo che vede ciò che è nascosto ti ricompenserà. Considera che tutto quello che hai da Lui lo hai ricevuto. Che ti abbia dato poco o molto, l'obbligo dell'elemosina è formale per tutti. Non tutti sono in grado di dare denaro, ma l'elemosina spirituale può essere praticata da tutti. Accompagna il regalo con un consiglio, una parola compassionevole, che solleva l'anima del perdente e gli fa capire che vuoi fare due benefici, uno all'anima e l'altro al corpo. Nella tua elemosina fuggi dagli applausi degli uomini. Chiedete la grazia di piacere solo a colui che giudicherà le vostre opere e le coronerà di tanto più gloria quanto meno l'abbiamo desiderata in questo mondo. 


L'acqua spegne il fuoco,

l'elemosina perdona i peccati.


Chi risponde con favore prepara il futuro,

nel giorno della sua caduta troverai il suo sostegno.


Figlio, non privare i poveri del sostentamento, 

o lascia i tuoi occhi imploranti sospesi.


Non rattristare gli affamati 

non esasperare l'uomo nella sua povertà.


Non essere crudele con un cuore esasperato

non far aspettare il dono dal mendicante.


Non respingere il supplicante turbato,

non distogliere la faccia dai poveri.


Non distogliere gli occhi dal mendicante, 

non dare a nessuno la possibilità di maledirti.


Ebbene, se ti maledice nell'amarezza della sua anima, 

il loro Creatore ascolterà la loro imprecazione.


Fatti amare dall'assemblea

prima di uno grande abbassa la testa.


Inclina le tue orecchie ai poveri,

rispondi al suo saluto di pace con dolcezza.


Afferra gli oppressi dalle mani dell'oppressore,

e quando giudichi non essere codardo.


Sii un padre per gli orfani,

fare a sua madre quello che ha fatto suo marito.


E sarai come un figlio dell'Altissimo;

ti amerà più di tua madre.


Ecclesiasticus 4

 

Dio Padre parla ai Suoi figli

 


Lo Spirito Santo mi ha ispirato a leggere quanto segue:

Nahum capitolo 3


Dio il padre parla


Figlio La grande prostituta è l'America


Presto l'ira della mia giustizia si scatenerà su di lei. Inchinatevi, fate penitenza, convertitevi, fate opere di misericordia e carità.


Figli miei di questa amata nazione, perché insisti a insultarmi vendendo la tua anima al nemico?


Sono chi sono. Sono tuo padre che ti ama!
Pregate, rivestitevi di sacco * e fate penitenza. Convertitevi e credete al Vangelo.


New York sarà devastata dai suoi nemici e dalla natura che Mi grida.
Il sangue innocente che hai versato oggi, grande prostituta, sarà la tua condanna. Pentitevi e invocate pietà. Convertire!


Amarsi. Vi amo figli miei. Li amo.
Non ferire più il mio cuore.


Ora voglio parlarti, amato rimanente fedele:


So che la confusione e l'oscurità ti stanno travolgendo. Ma sono la fine dei tempi.



Nota: la Sacra Ira del Padre è per il grave peccato di aborto.



* Sayal
Il sacco è un panno rustico, generalmente di lana, che veniva prodotto già in epoca medievale. Per il suo prezzo contenuto e per la sua rusticità veniva utilizzata per il viaggio di lupi e protezioni - tipo tenda - sulle porte. Era anche preferito per l'abito di religiosi (francescani), eremiti e penitenti.



Dato a Carlos S. 11 febbraio 2016 Argentina



Sorgi l'esercito di Mary, in ordine di battaglia, per combattere le forze dell'oscurità. Siamo perseguitati, ma non siamo indifesi. Siamo massacrati, ma non siamo distrutti. Ecco perché non ci perdiamo d'animo. E non perderemo mai!

 



Dice nella Sacra Scrittura:

Perché non miriamo alle cose che si vedono, ma a ciò che non si vede. Perché le cose che si vedono sono temporali e le cose che non si vedono sono eterne "(II Corinzi 4: 6-17).

n / d

Di Dilson Kutscher

Per sapere, come dice la Sacra Scrittura, nonostante la grande difficoltà e il costante attacco delle forze delle tenebre, non siamo sconfitti. Siamo perseguitati, ma non siamo indifesi. Siamo massacrati, ma non siamo distrutti. Ecco perché non ci perdiamo d'animo. E non perderemo mai !!

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Trattato di vera devozione alla Beata Vergine

Di São Luiz Maria Grignon de Monfort

La devozione alla Beata Vergine sarà particolarmente necessaria negli ultimi tempi .

Gli apostoli degli ultimi tempi

Ma chi sono questi servi, questi figli di Maria?

Saranno ministri del Signore ardenti di fiamme ardenti, che getteranno ovunque il fuoco dell'amore divino. Saranno “sicut sagittae in manu potentis” (sl126,4) frecce affilate nelle mani di Maria, pronte a trafiggere i suoi nemici.

Saranno nuvole fragorose che voleranno nell'aria al minimo soffio dello Spirito Santo, che senza aggrapparsi a nulla, né ammirare nulla né preoccuparsi, farà piovere la pioggia della parola di Dio e della vita eterna. Tuoneranno contro il peccato, grideranno contro il mondo, frusteranno il diavolo ei suoi servi e, per la vita o la morte, trafiggeranno fianco a fianco, con la spada a doppio taglio della parola di Dio (cfr Ef 6,17), tutti coloro ai quali sono inviati dall'Altissimo.

Saranno veri Apostoli degli ultimi tempi e il Signore delle virtù darà loro la parola e la forza per fare miracoli e ottenere gloriose vittorie sui loro nemici; dormiranno senza oro né argento e, cosa meglio, senza preoccupazioni, in mezzo ad altri sacerdoti, ecclesiastici e clero, "clero intermedio" (Sal 67,14) e, tuttavia, avranno le ali d'argento della colomba, per volare, con il puro intento della gloria di Dio e della salvezza delle anime, dovunque lo Spirito Santo le chiami, lasciando dietro di sé, nei luoghi dove predicano, l'oro della carità che è il compimento della legge (Rm 13, 10).

Sappiamo, infine, che saranno veri discepoli di Gesù Cristo, camminando sulle orme della sua povertà e umiltà, del disprezzo del mondo e della carità, insegnando la via angusta di Dio in pura verità, secondo il Santo Vangelo, e non per le massime del mondo, senza preoccuparsi o rispettare nessuno, senza risparmiare, ascoltare o temere alcun mortale, per quanto potente possa essere. Avranno in bocca la spada a doppio taglio della parola di Dio; e sulle spalle porteranno lo stendardo insanguinato della croce, a destra il crocifisso, a sinistra il rosario, nel cuore i sacri nomi di Gesù e di Maria, e in tutta la loro condotta la modestia e la mortificazione di Gesù Cristo.

n / d

Questi sono i grandi uomini che verranno, allevati da Maria, in obbedienza agli ordini dell'Altissimo, in modo che il loro impero si estenda sull'impero dei malvagi, degli idolatri e degli schernitori. Quando e come avverrà? Solo Dio lo sa! ... Quanto a noi, dobbiamo stare zitti, pregare, sospirare e aspettare: Expectans exspectavi (Sal 39,2)

Francia -1846. - Nostra Signora de La Salette, dopo aver descritto le linee guida delle vicende umane fino alla fine della storia, ha introdotto un nuovo elemento al segreto.

Ha chiesto l'apparizione degli Apostoli degli Ultimi Tempi , una legione di santi, forse un ordine religioso originale o semplicemente semplici laici fedeli alla Regina del Cielo e della Terra.

Questi combattenti senza paura saranno ispirati dalla Divina Provvidenza per combattere e sconfiggere l'iniquità rivoluzionaria, l'apostasia e la mancanza di zelo per il Sacro.

La Madonna li chiama figli della Luce, che combattono le tenebre del mondo.

Così dice il segreto:

“Rivolgo un pressante appello alla Terra. Faccio appello ai veri discepoli del Dio vivente che regna in Cielo. Mi appello ai veri imitatori di Gesù Cristo fatto uomo, l'unico e vero Salvatore degli uomini.

“Mi appello ai miei figli, ai miei veri devoti, a coloro che si sono dati a me per condurli al mio divino Figlio, a coloro che porto tra le mie braccia, per così dire, che vivono del mio spirito.

Infine, mi rivolgo agli Apostoli degli Ultimi Tempi, ai fedeli discepoli di Gesù Cristo che vivono nel disprezzo del mondo e di se stessi, nella povertà e nell'umiltà, nel silenzio, nella preghiera, nella mortificazione, nella castità e nell'unione con Dio, sofferenza e estranei nel mondo.

“È giunto il momento per loro di partire e venire per illuminare la Terra. Andate e mostratevi come miei amati figli. Io sono con te e in te, finché la tua fede è la luce che ti illumina in questi giorni di sventura.

“Possa il tuo zelo renderti affamato della gloria e dell'onore di Gesù Cristo. Ho lottato, figli della luce, un piccolo numero, perché c'è il tempo dei tempi, la fine della fine ”.

Alzati, bellissimo esercito di Maria, in ordine di battaglia, per combattere le forze dell'oscurità.

È il...

“ " Il drago, vedendo che era precipitato sulla terra, inseguì la Donna che aveva partorito il Bambino. i comandamenti di Dio e avere la testimonianza di Gesù ". (Rivelazione 12:13; 17-18)

 www.rainhamaria.com.br

La preghiera delle famiglie può evitare grandi sofferenze per il mondo, molto più grandi di quella che state vivendo in quest’anno.



11 10 2020

Cari figli,
innanzitutto voglio augurare pace a tutti cuori, questa pace bellissima che è Dio.

Il mondo ha tanto bisogno di pace. Ci sono tante battaglie, tante malattie nel corpo e nell’anima, tanta fragilità, tanta cecità spirituale. Ogni giorno di più il nemico distrugge tante famiglie, causando tanto dolore nella vita dei bambini, dei giovani. È un popolo che ha bisogno di mettersi in ginocchio e pregare. Sta mancando la devozione alla vita di preghiera, a questo impegno di fede.

Quando siamo davanti a una lotta, non dobbiamo mai perdere l’essenza che ci porta alla vittoria, che è Cristo. Anche se la tua croce è pesante, anche se la tua battaglia è difficile, anche se sulle tue spalle c’è quel peso dolorosissimo, anche se spesso non riesci a contenere le lacrime, per le lotte e i conflitti spirituali.

Per questo voglio augurarvi questa pace bellissima di Dio, questa pace che è Dio stesso, che viene a noi per fortificarci, per riscaldarci, per rimetterci in piedi, saldi. Tu che stai affrontando una malattia nel corpo, non scoraggiarti. Dio può e Dio farà il miracolo nella tua vita. Credi, confida, attendi questo miracolo, lotta! Anche nei momenti più difficili, lotta con fede, con devozione e con la preghiera. Non perdere mai l’essenza della tua vita, che è Dio che ti guida. Dio è la tua Via.

È per questo che, davanti a ogni battaglia, invito i figli di Dio, i miei figli, a rimanere saldi nella fede. È tempo di avere fede, di vivere la fede. È tempo di chiudere gli occhi al mondo e aprirli a Dio. E vincere tutte quelle cose che sono briciole del demonio: invidia, gelosia, menzogna, falsità, pigrizia. Togliere dal cuore l’odio, il rancore, l’angoscia. Perdonare. Perdona! Il miglior modo di ottenere il miracolo è perdonando. Perdonare sé stessi. Spesso non riesci a perdonare te stesso.

Coltiva la presenza dello Spirito Santo nella tua vita. Chiedi sempre: “Vieni Spirito Santo, scendi su di me, illumina il mio cammino, non lasciarmi nella cecità spirituale”. Perché lo Spirito Santo è la luce spirituale per tutti noi.

Oggi, in un modo bellissimo, vogliamo pregare anche per il Brasile, chiedere a Gesù la guarigione di questa nazione: la guarigione spirituale, la guarigione materiale, la guarigione temporale. Ci sono tante aggressioni, tante ingiustizie, e tutte sono conseguenza di un uomo che non ha più nel cuore la dolcezza dello Spirito Santo di Dio, la pienezza della grazia, la pienezza dell’amore. Vogliamo chiedere a Gesù anche per tutti i pellegrini che oggi sono qui dopo le tante lotte di un anno pesante. La battaglia maggiore di qualsiasi pandemia, di qualsiasi epidemia, è vincere il male che oggi sta distruggendo ciò che esiste di più sacro, che è la famiglia.

Quest’anno di preghiera non è l’anno della famiglia, ma l’anno della preghiera per la conversione delle famiglie. Arriverà l’anno della famiglia dopo questa grande missione della conversione delle vostre famiglie. Chiediamo a Dio questa conversione, che le famiglie possano fare una bella alleanza di preghiera le une per le altre, per la Santa Chiesa, per tutto il clero, per tutti i religiosi, le religiose, per tutti i padri, le madri e i figli della Terra. Chiediamo allo Spirito Santo di immergerci nella luce, per vincere queste tenebre che oggi stanno portando l’uomo a tanta sofferenza.

Che Dio benedica ogni famiglia che dalla sua casa, in questo momento, è unita in preghiera con la Madre di Dio, la Madre della Pietà, l’Immacolata Concezione, in questa Valle di grazia, in questo santuario di preghiera, in cui Gesù ci chiede di esseri veri testimoni di fede, testimoni di vita. Chi sta attraversando delle prove, chiuda gli occhi e ringrazi. Chi sta attraversando delle prove, chiuda gli occhi e chieda a Dio forza. Perché con Dio si vince ogni battaglia. Con Dio si vince ogni prova.

Ed esiste anche la sofferenza silenziosa delle anime che non permettono allo Spirito Santo di agire, che vivono incredule rispetto alle conseguenze delle trappole del demonio, che sono il peccato. Chiediamo a Dio per questi cuori, per queste anime. Come può vivere l’anima, se non ha pace? Perché quando attraversi una prova e sei in pace, tu vinci. Quando invece sei solo apparentemente tranquillo, ma interiormente appesantito, soffri molto.

Chiediamo a Dio la guarigione, perché i cuori malati sono ovunque. In ogni famiglia c’è sempre un cuore malato, c’è sempre quell’anima più bisognosa di preghiera, che ha bisogno di guarigione, di liberazione. Molti non hanno la dolcezza, la pienezza della grazia, della gloria, dell’abbandono, del distacco. Gesù ha detto che puoi essere un uomo ricco e vivere per servire Dio, in modo completamente abbandonato. Perché la ricchezza più grande è la tua fede. Quanti oggi si mettono al servizio di questa missione, in un mondo nel quale oggi non è facile vincere questo ego umano, materiale, egoista.

Per questo chiediamo a Dio – chiediamo al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo – di portare questa pace, questa soavità ai cuori. In questa domenica in cui siamo qui per chiedere a Dio, perché Egli ascolta la voce dei suoi figli. Quando guardi il Cielo, oppure guardi l’infinito del tuo cuore, e dialoghi con Dio, Dio ascolta la tua supplica. Puoi parlare con Dio, perché Egli ascolta la tua preghiera. Egli è Padre, Egli è misericordioso, Egli è amico, Egli è buono. Allora quando parli con il Padre, Egli ascolta la tua voce.

E il mondo ha bisogno di dialogare con questo Padre, il mondo ha bisogno di supplicare questo Padre, perché l’umanità oggi vive molta sofferenza e purtroppo non ha la grazia della conversione. Quante persone sono completamente cieche a causa del peccato e non hanno la grazia di convertirsi. Hanno anche l’Alimento, la Parola, la Via, ma non hanno la grazia di cercare la conversione. Dio ci aspetta sempre. Dio ti aspetta. Dio attende quel figlio più bisognoso, quel figlio che ha più bisogno di Lui. Lo aspetta sempre. Ecco perché devi saper confidare, sperare, credere, affidarti e pregare. Chiedere, chiedere la grazia di cui il mondo ha bisogno, la grazia di cui l’umanità ha bisogno.

Cosa ha imparato l’umanità in quest’anno della conversione e della preghiera per le famiglie? A che punto è la crescita spirituale delle famiglie? È arrivata la presenza dello Spirito Santo nel cuore delle nostre famiglie? Figli, io chiedo a Dio per la conversione delle famiglie, io chiedo alla Sacra Famiglia di intercedere presso Dio per la conversione di tutte le famiglie. Perché le famiglie hanno bisogno di convertirsi. E convertirsi significa essere quello che Dio vuole. Non è essere quello che vuoi tu, ma essere quello che Dio vuole.

Guardate l’esempio dei giovani santi, dei santi del vostro tempo*: il loro abbandono, il loro essere di Dio, respirare Dio, vivere Dio, ricevere la grazia di Dio. Anche se vengono colpiti dal dolore della malattia nel corpo, il loro cuore è di Dio. Non hanno paura, hanno fede. Non si disperano, confidano, perché sanno che il Regno di Dio esiste, che il Regno di Dio è per i figli santi.

Per questo tutti voi dovete essere santi. Perché la Casa del Padre è la Casa Santa. Allora ci vuole questo coraggio, questa fede, questo abbandono. Come arrivare in Cielo? Come costruire questo Cielo? Come lottare affinché questa Terra sia una Terra di luce? Credendo, confidando, non vivendo solo di proiezioni o di progetti, ma realizzando quello che Dio designa per noi. Anche se è croce, anche se è dolore. Sono certa che tutti quelli che lottano per la propria santità piangono nel silenzio, perché vedono che questo mondo è così ferito, così lontano da Dio. Le persone hanno imparato così poco, nonostante la sofferenza. Ma sono parole di Gesù: “molti nemmeno con il dolore si convertiranno, nemmeno con la sofferenza si convertiranno, nemmeno con le difficoltà si convertiranno”.

La conversione è una grazia. Felice chi ottiene questa grazia, chi abbraccia questa grazia, chi respira la pienezza di questa grazia! Allora oggi chiedi a Dio questa grazia. Togli dal tuo cuore tutto ciò che ti pesa, tutto ciò che ti rende infelice. Puoi stare certo che tutto quello che è contrario a ciò che Dio vuole da te, non ti porta luce. Quello che ti porta luce è quello che Dio vuole da te, anche se implica battaglie, anche se implica prove.

Allora è il momento di affidare il tuo cuore! Non sto parlando di un cuore di carne, ma di quel cuore che ci rende misericordiosi, amare, perdonare, essere santi, fraterni. Ascoltare una voce che viene dall’Alto, sentire Dio, sentire il tuo corpo alla presenza di Dio. Quanti di voi riescono a sentire anche nel corpo la presenza di Dio attraverso l’Eucaristia, che è Cristo stesso. Il tuo corpo riceve Gesù, la tua anima e il tuo cuore glorificano Gesù. Allora si deve sentire questa grazia. In mezzo a tante tempeste, l’uomo ha bisogno di vedere la grazia. Perché l’uomo sta vedendo solo il dolore, sta vedendo solo l’epidemia, sta vedendo solo la pandemia, ma si sta dimenticando di vedere la grazia.

Nonostante tutte le battaglie, dobbiamo vedere Dio, sentire Dio. Anche in tutti i momenti difficili, di lacrime, di perdita, dobbiamo vedere che la resurrezione è la luce della vita dei figli di Dio. Perché Cristo ci ha fatti risorgere per Lui. Allora è necessario accendere questa fiamma, chiedere veramente lo Spirito Santo. Vedere l’essenza. Quando il mondo vuole abbatterti, rialzati! Quando il demonio vuole abbatterti, rialzati figlio! Prendi il tuo rosario e sconfiggi il demonio. Hai un’arma di vittoria, sappi veramente utilizzarla. E lo Spirito Santo di Dio agisce. La Terra sarà una nuova Terra perché lo Spirito Santo agirà nel cuore dei figli di Dio, di tutti voi. Ovunque tu sia, in qualsiasi nazione tu sia, lo Spirito Santo realizzerà la sua opera bellissima nella tua vita, perché Egli è Dio.

Allora in questo momento ringrazia per la vita, per la presenza della Santissima Trinità in questa domenica silenziosa, in questa domenica in cui dobbiamo sentirci forti. La battaglia arriva e noi vinceremo, la lotta arriva e noi vinceremo. Siamo con il Cielo, Dio è con noi. Siamo uniti al Cielo, non siamo soli. Nessuno è abbandonato. Siamo sotto la protezione divina, sotto la protezione degli angeli, abbiamo l’unzione e l’intercessione dei santi. Dio ha dato al mondo tanti santi bellissimi. Allora testimonia la tua fede, testimonia il tuo amore a Dio, testimonia questa grazia! Perché Dio ha molto bisogno di voi, di tutti voi che lavorate per la costruzione del regno di Dio, del trionfo del mio Cuore Immacolato.

Con grande affetto, voglio benedire ogni figlio.

la Madonna benedice tutti 

Cari figli,
benedirvi è un momento di gioia per il mio Cuore. Un momento di pace, un momento di speranza, di fiducia. L’essenza della parola di Dio, dell’amore di Dio, del coraggio, della fede, della preghiera.

È tempo di battaglia. Non attraverserete battaglie piccole, ma battaglie grandi. Sentirete il peso delle tempeste. Ma vincerete. E Gesù oggi ci chiede urgentemente la preghiera per la conversione delle famiglie. Come possono le famiglie essere santuari, se non hanno l’essenza di Colui che ci rende santi? Allora prega, e chiedi la conversione di tutta questa comunità fraterna, di tutte le comunità del mondo intero, delle famiglie. Ognuno preghi, oggi. È necessario pregare per la conversione della tua famiglia. Inizia in questo mese bellissimo di devozione, di preghiera, a pregare e supplicare per la conversione della tua famiglia. Chiedi a Dio la conversione di tutta la tua famiglia. Perché è necessario, figli. La preghiera delle famiglie può evitare grandi sofferenze per il mondo, molto più grandi di quella che state vivendo in quest’anno. Allora prega e chiedi tanto per la conversione della tua famiglia.

Faccio gli auguri ai festeggiati, vi auguro molta pace. Che lo Spirito Santo possa portare la luce di cui le famiglie hanno davvero bisogno.

Che Dio – Padre, Figlio e Spirito Santo – benedica tutte le famiglie e le metta sotto la protezione degli angeli.

Auguro molta pace alla Terra, al cuore di ciascuno di voi.
Chiedo sempre a Gesù, con tutto il mio Cuore, di benedire questi fiori per la guarigione e la liberazione dei malati nel corpo e nell’anima.

Uno dei modi più belli per ottenere una grazia è attraverso la fede. Allora quando vi dico: “chiedo con tutto il mio Cuore a Gesù di benedire questi fiori per la guarigione e la liberazione di tutti i figli di Dio”, dovete ricevere questa grazia. Non si tratta solo di ricevere le rose, ma di ricevere le grazie. La rosa è solo qualcosa che Dio sta usando per arrivare ai vostri cuori. Allora è necessario che otteniate questa grazia. Molti dicono: “ho ricevuto tante rose e non ho ottenuto la grazia”. Perché ci vuole la fede. La ricchezza più grande per ottenere il miracolo è avere fede. Perché se abbiamo fede accetteremo tutti i disegni di Dio. Non sempre il miracolo viene a noi nel modo che chiediamo, ma nel modo che Dio permette. Allora è necessario avere sempre questa fiducia bellissima per ottenere veramente i prodigi che le benedizioni di Gesù Misericordioso possono portare per il mondo. Perché la misericordia è la nostra fonte di salvezza.

Ecco la Serva di Dio, Maria l’Immacolata Concezione, ed ecco che il Signore mi chiama.

TRATTATO SULL’INFERNO

 


DAL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

1033. "Non possiamo essere uniti a Dio se non scegliamo liberamente di amarlo. Ma non possiamo amare Dio se pecchiamo gravemente contro di lui, contro il nostro prossimo o contro noi stessi: "Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna" (1Gv 3,15). Nostro Signore ci avverte che saremo separati da lui se non soccorriamo nei loro gravi bisogni i poveri e i piccoli che sono suoi fratelli. Morire in peccato mortale senza essersene pentiti e senza accogliere l'amore misericordioso di Dio, significa rimanere separati per sempre da lui per una nostra libera scelta. Ed è questo stato di definitiva auto-esclusione dalla comunione con Dio e con i beati che viene designato con la parola "inferno".

1034. Gesù parla ripetutamente della "Geenna", del "fuoco inestinguibile", che è riservato a chi sino alla fine della vita rifiuta di credere e di convertirsi, e dove possono perire sia l'anima che il corpo. Gesù annunzia con parole severe che egli "manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno... tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente" (Mt 13,41- 42), e che pronunzierà la condanna: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno!" (Mt 25,41). 

1035. La Chiesa nel suo insegnamento afferma l'esisenza dell'inferno e la sua eternità. Le anime di coloro che muoiono in stato di peccato mortale, dopo la morte discendono immediatamente negli inferi, dove subiscono le pene dell'inferno, "il fuoco eterno". La pena principale dell'inferno consiste nella separazione eterna da Dio, nel quale soltanto l'uomo può avere la vita e la felicità per le quali è stato creato e alle quali aspira. 

1036. Le affermazioni della Sacra Scrittura e gli insegnamenti della Chiesa riguardanti l'inferno sono un appello alla responsabilità con la quale l'uomo deve usare la propria libertà in vista del proprio destino eterno. Costituiscono nello stesso tempo un pressante appello alla conversione. "Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla Vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!" (Mt 7,13-14). 

Siccome non conosciamo né il giorno né l'ora, bisogna, come ci avvisa il Signore, che vegliamo assiduamente, affinché, finito l'unico corso della nostra vita terrena, meritiamo con lui di entrare al banchetto nuziale ed essere annoverati tra i beati, né ci si comandi, come a servi cattivi e pigri, di andare al fuoco eterno, nelle tenebre esteriori dove "ci sarà pianto e stridore di denti".

1037. Dio non predestina nessuno ad andare all'inferno; questo è la conseguenza di una avversione volontaria a Dio (un peccato mortale), in cui si persiste sino alla fine. Nella liturgia eucaristica e nelle preghiere quotidiane dei fedeli, la Chiesa implora la misericordia di Dio, il quale non vuole "che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi" (2Pt 3,9): Accetta con benevolenza, o Signore, l'offerta che ti presentiamo noi tuoi ministri e tutta la tua famiglia: disponi nella tua pace i nostri giorni, salvaci dalla dannazione eterna, e accoglici nel gregge degli eletti.


VITA DI CRISTO

 


La presentazione al tempio 

A Betlemme, Egli era stato un esule; durante la circoncisione, un precoce Salvatore; e adesso, a séguito della presentazione al tempio, divenne un segno di contraddizione.  

Come Gesù era stato circonciso, così Maria era stata purificata, sebbene Egli non avesse bisogno della circoncisione perché era Dio, ed ella non avesse bisogno della purificazione perché era stata concepita senza peccato.  

«Quando poi furono compiuti i giorni della di lei purificazione secondo la legge di Mosè, lo portarono a Gerusalemme per presentarlo al Signore» (Luca 2: 22)  

La realtà del peccato nella natura umana è sottolineata non solo dalla necessità di patir dolore durante la circoncisione al fine di espiare il peccato stesso, ma anche dalla necessità della purificazione. Fin da quando Israele era stato liberato dalla servitù egiziana, fin da quando era stato ucciso il primogenito d'ogni egiziano, il primogenito degli Ebrei era stato sempre riguardato come da consacrarsi al Signore.  

Quaranta giorni dopo la Sua nascita, ch'era il tempo fissato per un maschio in obbedienza alla Legge, Gesù venne portato al tempio. Il Libro dell'Esodo aveva decretato che ogni primogenito apparteneva al Signore; nel Libro dei Numeri si legge che i maschi della tribù di Levi erano stati scelti per il servizio sacerdotale, e codesta consacrazione sacerdotale era intesa in sostituzione del sacrificio del primogenito, rito peraltro non mai praticato. Ma quando il Divino Infante fu portato al tempio da Maria, la legge della consacrazione del primogenito venne pienamente osservata, perché assoluta fu la consacrazione del Bambino al Padre, e Lo avrebbe condotto alla Croce.  

Troviamo qui un altro esempio di come Dio in forma di uomo partecipasse della povertà del genere umano.  

Le offerte tradizionali in occasione della purificazione erano un agnello e una tortora se i genitori erano ricchi, e due tortore o due piccioni se i genitori erano poveri. Orbene, la madre che aveva messo al mondo l'Agnello di Dio non aveva alcun agnello da offrire, tranne l'Agnello di Dio. All'età di quaranta giorni Dio venne presentato al tempio: dopo trent'anni circa avrebbe rivendicato il tempio e se ne sarebbe servito come del simbolo del Suo Corpo nel quale dimorava la pienezza della Divinità.  

Non soltanto il Primogenito di Maria veniva presentato al tempio, ma anche il Primogenito dell'Eterno Padre. In quanto che era l'Unigenito del Padre, veniva ora presentato come Il Primogenito di un'umanità rigenerata. In Lui principiava una nuova stirpe. Il carattere dell'uomo ch'era nel tempio, e il cui nome era Simeone, è descritto con queste semplici parole:  «Persona giusta e pia, che attendeva la consolazione d'Israele» (Luca 2: 25)  

Lo Spirito Santo gli aveva rivelato:  «ch'egli non sarebbe morto prima di vedere il Cristo del Signore» (Luca 2: 26)  

Le sue parole sembrano significare che alla vista di Cristo l'afflizione della morte scompare subito. Preso fra le braccia il Bambino, ricolmo di letizia il vecchio infatti esclamò:  «Ora, o Signore, concedi pure che il tuo servo se ne vada in pace, secondo la tua parola, perché gli occhi miei hanno visto la tua salute, da te preparata al cospetto di tutti i popoli: luce per illuminare le nazioni e gloria del popolo d'Israele» (Luca 2: 29-32)  

Simile a una sentinella era Simeone, inviata da Dio per spiare il momento dell'apparizione della Luce; e quando finalmente la Luce apparve, egli fu pronto a cantare il Nunc dimittis. In un Bambino povero portato da gente povera di cui povera era l'offerta, Simeone scoprì la ricchezza del mondo. Nel prendere fra le braccia il Bambino, codesto vegliardo non somigliava ai vecchi di cui paria Orazio, ché non indietro egli guardò, ma innanzi a sé, e non solamente al futuro del proprio popolo ma anche a quello di tutti i Gentili d'ogni tribù e nazione della terra. Un vecchio al tramonto della propria esistenza parlò del mattino del mondo; nella sera della vita, descrisse la promessa di un nuovo giorno. E ora che in virtù della fede aveva visto il Messia, i suoi occhi potevano pur chiudersi, ché nulla di più bello ormai avrebbero potuto mirare. Alcuni fiori si aprono solo la sera. Ciò ch'egli adesso aveva visto era la «Salvezza», e non già la salvezza dalla povertà, ma la salvezza dal peccato.  

L'inno di Simeone fu un atto di adorazione. Tre sono gli atti di adorazione, dei quali si abbia conoscenza, compiuti nei primi giorni di vita del Divino Infante: adorarono i pastori, adorarono Simeone e Anna la profetessa, adorarono i pagani Re Magi. Il canto di Simeone fu come un tramonto in cui un'ombra annunzi una sostanza reale, e fu il primo inno d'uomo nella vita di Cristo. Eppure, mentre si rivolse a Maria e a Giuseppe, Simeone non si rivolse al Bambino, ché sarebbe stato disdicevole ch'egli desse la propria benedizione al Figlio dell'Altissimo, e perciò benedisse loro, ma non benedisse il Bambino.  

Però, dopo l'inno di Lode, Simeone si rivolse solo alla madre, perché sapeva che lei, e non Giuseppe, aveva vincoli di parentela col Bimbo ch'egli teneva fra le braccia; e vide inoltre che per lei, e non per Giuseppe, erano in serbo i dolori. Disse dunque Simeone:  «Questo bambino è destinato ad esser causa di rovina e di risurrezione di molti in Israele, e a diventare un segno di contraddizione» (Luca 2: 34)  

Era come se la storia tutta del Divino Infante si svolgesse innanzi agli occhi del vecchio, ché ogni particolare di quella profezia si sarebbe compiuto durante la vita del Bambino. C'era, in quelle parole, un senso profondo della Croce, delineata ancor prima che le braccine del Bimbo potessero distendersi al punto di produrre la forma d'una Croce. Un terribile conflitto il Bambino avrebbe creato tra il bene e il male, strappando loro le maschere e provocando quindi una inimicizia tremenda; una pietra d'inciampo Egli sarebbe stato e, al tempo stesso, una spada separatrice del male dal bene, e una pietra di paragone rivelatrice dei moventi e delle indoli dei cuori umani. E gli uomini non sarebbero più stati gli stessi, una volta che avessero udito il Suo nome e conosciuto la Sua vita: sarebbero stati costretti ad accettarLo, oppure a respingerLo, ché nessun compromesso nei Suoi confronti si sarebbe dato: nient' altro che l'accettazione o il rifiuto, la risurrezione o la morte. Per la Sua natura stessa, Egli avrebbe mosso gli uomini a rivelare i rispettivi atteggiamenti intimi nei riguardi di Dio; ma la Sua missione non era di mettere le anime alla prova, bensì di redimerle; e tuttavia alcuni uomini, perché avevano anime peccaminose, avrebbero avuto in orrore il Suo avvento. Affrontare la fanatica opposizione dell'umanità sarebbe stato.  

D'ora innanzi, il Suo destino, dal che atroci angustie sarebbero venute a Maria. «Tu sei benedetta tra le donne,» le aveva detto l'angelo, e ora Simeone le diceva che, perché benedetta, ella sarebbe stata la Mater Dolorosa. Uno dei castighi del peccato originale era che la donna avrebbe partorito con dolore; e ora Simeone le diceva ch'ella avrebbe continuato a vivere nel dolore del Figlio suo.  

Poiché Egli sarebbe stato l'Uomo dei Dolori, ella sarebbe stata la Madre dei Dolori. Una Madonna senz'angoscia per il Cristo angosciato sarebbe stata una Madonna vuota d'amore. Poiché a tal punto amò gli uomini da voler morire per espiarne la colpa, Cristo volle che anche la madre Sua venisse avvolta nelle fasce del patimento da Lui vissuto.  

Dal momento che aveva udito le parole di Simeone, mai più ella avrebbe sollevato le mani del Bambino senza vedervi l'ombra dei chiodi; e ogni tramonto sarebbe stato un'immagine rosso sangue della di Lui Passione. Simeone aveva gettato via il fodero che agli occhi degli umani celava il futuro, e fatto balenare dinanzi agli occhi di lei la lama del dolore del mondo; talché ogni battito ch'ella avesse sentito di quei minuscoli polsi avrebbe somigliato l'eco d'un persistente martello.  

Poiché alla salvezza Egli si consacrava traverso la sofferenza, anch'ella avrebbe a tal fine sofferto. Appena varata era quella giovane vita, e già Simeone, come un vecchio marinaio, parlava di naufragio: l'amaro calice del Padre non si era ancora accostato alle labbra dell'Infante, e già una spada veniva mostrata alla madre.  

Via via che Cristo si avvicina ad un cuore, maggior coscienza questo prende delle proprie colpe e, pertanto, o Gli chiederà misericordia, e troverà quindi la pace, oppure contro di Lui si volgerà perché non ancora disposto a cessare dall'iniquità. Ond'Egli separerà i buoni dai malvagi, il grano dalla pula. Il modo come gli uomini reagiranno alla Presenza divina costituirà la prova: o essi faranno appello a tutti i mezzi che le nature egotistiche han da contrapporle, oppure si galvanizzeranno in un atto di rigenerazione e di risurrezione. Era come se Simeone avesse definito Cristo il «Divino Disturbatore», il quale avrebbe provocato i cuori degli umani a operare o il bene o il male. Una volta al Suo cospetto, gli uomini devono infatti decidersi o per la luce o per le tenebre; dinanzi a chiunque altro possono far mostra di «spregiudicatezza», ma la Presenza Sua ne denuda i cuori, ond'essi sono indotti alla scelta: terreni fertili, o aride rocce. Ai cuori Egli non può avvicinarsi se non illuminandoli e separandoli, sicché, una volta al Suo cospetto, essi rivelano il proprio intimo sentire e nei confronti della bontà nei confronti di Dio.  

Il che non potrebbe mai accadere se Egli non fosse che un maestro di dottrine umanitarie; e ben lo sapeva Simeone, e perciò alla madre di Nostro Signore disse che il Figlio suo avrebbe dovuto soffrire perché energicamente la Sua vita avrebbe contraddetto le compiacenti massime con cui la maggior parte degli uomini governa la propria esistenza. In un'anima Egli avrebbe agito ad un modo, in un'altra ad un altro modo, come il sole che quando splende sulla cera l'ammorbidisce, e quando splende sul fango l'indurisce. Non v'è nel sole differenza di sorta: differenti sono bensì unicamente gli oggetti su cui splende il sole. In quanto Luce del Mondo, Egli avrebbe rallegrato i buoni e coloro che avessero amato la luce; per contro, con i malvagi e con coloro che avessero preferito vivere nelle tenebre, sarebbe stato come un riflettore acceso a scandagliare. Il seme è il medesimo, ma differiscono i suoli, e ogni suolo verrà giudicato dal modo come avrà reagito al seme. La volontà salvatrice di Cristo è limitata dalla libera reazione di ogni anima, cui è dato di scegliere tra l'accettazione e il rifiuto. E ciò appunto Simeone voleva significare quando disse:  «E così saranno rivelati i pensieri di molti cuori» (Luca 2: 35)  

Una fiaba orientale narra di uno specchio magico che si serbava limpido quando lo rimiravano i buoni, e si appannava quando lo osservavano gli impuri, sicché il proprietario poteva sempre dire quale fosse l'indole di quanti lo adoperavano. Orbene, Simeone disse a quella madre che il Figlio sarebbe stato come quello specchio: gli uomini Lo avrebbero amato oppure odiato, a seconda dei propri riflessi. Un raggio di luce che cada su di una lastra fotografica sensibile produce un mutamento chimico di cui non si può cancellar la traccia, e Simeone aveva detto che la Luce di quel Bambino cadendo sugli Ebrei e sui Gentili avrebbe impresso su ciascuno d'essi l'incancellabile vestigio della sua presenza. Aveva anche detto, Simeone, che il Bambino avrebbe svelato le intime e vere disposizioni degli uomini e cimentato i pensieri di chiunque Lo avesse avvicinato: Pilato avrebbe temporeggiato e poi dato prova di debolezza; Erode Lo avrebbe schernito; Giuda avrebbe fatto leva su una sorta di avida sicurtà sociale; Nicodemo avrebbe brancolato nelle tenebre per trovare la Luce; i collettori delle imposte sarebbero diventati onesti; e le prostitute sarebbero diventate pure; i giovani ricchi avrebbero respinto la Sua povertà; i prodighi sarebbero tornati a casa; Pietro si sarebbe pentito; un Apostolo si sarebbe impiccato. Da quel giorno in poi, Egli avrebbe continuato ad essere un segno di contraddizione, epperò era giusto che morisse su un pezzo di legno composto di due sbarre di cui l'una contraddiceva l'altra. La sbarra verticale della volontà di Dio è negata dalla sbarra orizzontale della contrastante volontà umana. Come la circoncisione stava a simboleggiare il sangue ch'Egli avrebbe versato, così la Purificazione prefigurava la Crocifissione.  

Dopo aver detto ch'Egli era un segno di contraddizione, Simeone si volse alla madre, aggiungendo:  «A te stessa una spada trapasserà l'anima» (Luca 2: 35)  

Cosicché non le disse solamente ch'Egli sarebbe stato respinto dal mondo, ma anche che alla Crocifissione di Lui si sarebbe accompagnata la trafittura di lei. Come per Sé il Bambino aveva voluto la Croce, così per lei aveva voluto la Spada del Dolore. Se aveva deciso d'esser l'Uomo dei Dolori, aveva anche deciso ch'ella fosse la Madre dei Dolori! Non sempre Dio risparmia afflizioni ai buoni: il Padre non risparmiò il Figlio, e il Figlio non risparmiò la madre: alla di Lui Passione doveva accompagnarsi la di lei compassione. Un Cristo che non avesse sofferto, che non avesse spontaneamente pagato il debito dell'umana colpa, si sarebbe ridotto al livello d'una guida moraleggiante; e una madre che non si fosse resa partecipe delle sofferenze di Lui non sarebbe stata degna del suo grande compito.  

Non si limitò, Simeone, a farle scintillare una spada innanzi agli occhi: le disse anche dove la Provvidenza aveva destinato che fosse conficcata. In séguito, il Bambino avrebbe detto: «Sono venuto a recare la spada». Simeone le disse ch'ella l'avrebbe sentita nel cuore mentre il Figlio pendeva dal segno di contraddizione ai cui piedi ella stava, trafitta dal dolore: la lancia che avrebbe, materialmente, trapassato il cuore di Lui avrebbe, misticamente, attraversato il cuore di lei. 

Venerabile Mons. FULTON J. SHEEN 

CHIAMA MARÍA

 


Se senti che nessuno ti ama, chiama Maria.

Il male e i suoi seguaci vogliono avere il dominio sull’umanità, per questo colpiranno con una nuova malattia.

 


MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA

12 OTTOBRE 2020

Amato Popolo di Mio Figlio:


I Miei figli continuano a pregare, a supplicare e a dare testimonianza di Mio Figlio, con il loro modo di comportarsi e di agire. 


Tenete presente: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini: questa è l’ora della Sua Grazia. (Lc 2, 14)


Il demonio gode delle conflittualità dei figli di Mio Figlio, delle faide dei fratelli contro i fratelli… 

Il demonio gode nel creare inimicizie tra voi, si compiace di dominare in modo subdolo la mente dei Miei figli e di continuare a farvi avere pensieri negativi contro coloro che stanno servendo la Casa di Mio Figlio.


Rendetevi conto che il giorno e l’ora nessuno li conosce, il giorno del Signore verrà quando meno lo si aspetterà, verrà come un ladro nella notte. (Cf. Mt 24, 44 e 50).


HO INVIATO, A NOME DI MIO FIGLIO, DEI MIEI FEDELI PERCHÉ VI ANNUNCIASSERO QUELLO CHE SUCCEDERÀ e come successe in passato, li disprezzate, li giudicate, li insultate e li calunniate con lo stesso veleno del passato.  I Miei VERI strumenti vengono traditi, come lo fu Mio Figlio.


E… CHI VI ALLERTERÀ SU QUELLO CHE SI STA AVVICINANDO?


Dalla bocca dell’uomo arrogante fuoriesce il male nei confronti di quelli che la Casa Paterna ha inviato per essere i portavoce degli eventi, COSICCHÈ IL POPOLO DI MIO FIGLIO SI PREPARI NELLO SPIRITO E LA PAGA È LA STESSA DEL PASSATO: IL POPOLO DI MIO FIGLIO RIPAGA IL BENE CON IL MALE.


Gli strumenti sono esseri umani che si stanno trasformando, a poco a poco, e quelli che li giudicano li vorrebbero santi, ma quelli che li giudicano sono santi?


Mio Figlio ha benedetto i Suoi veri strumenti, li guarda con tenerezza, con comprensione e più vengono attaccati, più li fornisce di Grazie perché possano continuare.


MIO FIGLIO LO CALUNNIARONO…
COSA SUCCEDERÁ AI SUOI SEGUACI?


Guardatevi attorno, guardate con gli occhi dell’amore qual è l’atteggiamento del vero cristiano, perché: “Chi non è con Me, è contro di Me e chi non raccoglie con Me, disperde.” (Mt 12, 30). 


L’umanità, in questo momento difficile, molto difficile è dibattuta, a causa della vicinanza del compimento delle Rivelazioni, che sono per tutta l’umanità.


Gli uomini si sono allontanati da Mio Figlio ed i pochi giusti che sono rimasti si stanno contaminando con la malizia del demonio che sta facendo apparire come bene quello che è male ed il male lo fa sembrare bene, emettendo giudizi di condanna che sono falsi e guidati da satana.


La pace è imprescindibile in questo momento, per non danneggiarvi vicendevolmente; quelli che rimangono uniti si proteggono a vicenda, si allontanano dalle cose mondane, dal peccato e si indirizzano alla vita nello Spirito Santo. 


Le persone comprese nella loro stoltezza, chiudono la porta agli avvertimenti della Divina Volontà, non si preparano, vanno avanti nella vita come se niente stesse succedendo…  


La natura sta dando segnali all’uomo, perché veda che tutto è cambiato, ma l’uomo va avanti come se non stesse succedendo niente, cammina a tentoni nell’oscurità, inciampando di continuo, strisciando come fanno i serpenti.


Per questo dovete passare dallo strisciare al poter scalare le vette, cosicché dopo questa metamorfosi, siate degni di fare parte del Popolo di Mio Figlio, ma dovete cambiare ADESSO!


Chi vive nel bene, pratica il bene nei confronti dei suoi fratelli, mentre chi vive nel male, vede tutto nel male, insudicia e ferisce i propri fratelli.
Che quelli che si sono allontanati, ritornino, unitevi alla Divina Volontà.


Dovete alimentarvi del Corpo e del Sangue di Mio Figlio debitamente preparati, perché possiate scalare le vette spirituali come creature del bene. Pentitevi di tutto quello che avete fatto e disponetevi a fare il bene.


Quanto dolore vivrà questa generazione!...
Quanto lamento e quante batoste, senza tregua!...
Quanta amarezza troverete, ovunque!...


La terra tremerà come mai prima, i vulcani erutteranno fuoco, le acque purificheranno l’uomo, i venti appariranno senza che siano stati annunciati.


La mente dei Miei figli, deviata dalla malvagità, agirà contro i propri fratelli a causa del poco amore e della mancanza di Fede per quello che è di Mio Figlio.


Tutto questo vi viene detto perché vi convertiate prima di perdervi del tutto.


Pregate figli Miei, pregate, dalla Chiesa di Mio Figlio uscirà la tempesta che trascinerà con sé moltissime persone prive di Fede.


Pregate figli Miei, pregate il Santo Rosario ed istruitevi, per non cadere nelle grinfie del male, crescete nello spirito, siate più spirituali e persone che fanno il bene. Date frutti di Vita Eterna.


Pregate figli Miei, pregate per il Centro America, per l’Italia, per l’Olanda e non dimenticatevi di pregare per l’Argentina.


L’umanità è in agitazione, perché i dominatori dell’umanità hanno accelerato la marcia per impadronirsi dell’umanità.


Il male e i suoi seguaci vogliono avere il dominio sull’umanità, per questo colpiranno con una nuova malattia.


Voi, figli Miei, mantenete una Fede incrollabile. Le Legioni Angeliche vi proteggeranno: il figlio convertito è una luce che attira le Legioni Angeliche.


Pregate, cambiate, convertitevi in persone di pace e di bene, non restituite
il male per il bene ricevuto, siate grati.


Pregate per voi stessi, pregate per la vostra conversione, pregate affinché non vacilliate.


Non temete:


IO SONO QUI PER PROTEGGERVI.
NON VI ABBANDONERÒ.


Vi amo, vi benedico.


Mamma Maria


AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO



 COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:


Quello che sta per arrivare, è più serio di quanto pensiate.


La speranza è la Misericordia Divina, ma prima dobbiamo disporci alla conversione.


Non siamo soli, tutto il Cielo è con noi, ma il nemico è in agguato e non dobbiamo essere negligenti.


Amiamo, perché la misura dell’amore alla maniera Divina, la possiedono la Trinità Sacrosanta e nostra Madre. Amiamo il prossimo nella Volontà Divina.


Amen.

 


Alcuni, a torto, pensano che la devozione a Maria SS. sia solo per qualcuno magari appartenente a qualche particolare ordine religioso. Non è vero! Maria è la nostra Madre celeste che Dio ci ha dato sulla croce; Maria è mediatrice di tutte le grazie: bisogna pregarla devotamente; Maria è modello di santità per gli sposi, per le persone consacrate e per qualunque stato di vita: Maria è madre ,sposa, figlia e vergine!