lunedì 27 novembre 2023

Il misterioso filo invisibile del cielo che unisce Fatima a Santa Faustina e alla Divina Misericordia

 

Sveliamo il mistero della convergenza delle due apparizioni.

Abbiamo espresso in diverse occasioni che tutte le vere apparizioni della Madonna e di Gesù ci danno lo stesso messaggio di guida, ma da angolazioni diverse.

Anche se alcuni sono confusi dalle circostanze particolari che circondano ogni apparizione.

E poi arrivano a dire: "Io non credo in questa apparizione, ma credo in questa", osservando solo i fatti che circondano l'apparizione, per esempio come era vestita la Vergine, o da un certo atto del veggente, ecc.

E senza considerare il contenuto del messaggio.

Qui parleremo di come le apparizioni di Fatima e quelle ricevute da Santa Faustina Kowalska siano quasi identiche, nonostante le enormi differenze e circostanze esteriori.

Perché entrambi danno lo stesso messaggio, anche se con enfasi diverse.

Suor Lucia, referente dei pastorelli di Fatima, e Santa Faustina Kowalska, ricevettero la missione di diffondere lo stesso messaggio, anche se con accenti diversi.

Mentre la Madonna avvertiva Suor Lucia del giudizio divino e della necessità della penitenza, Nostro Signore venne a Santa Faustina per incoraggiare le anime a implorare la Sua misericordia, come ultima risorsa per essere salvate dall'imminente giudizio.

Suor Lucia fece sapere che il messaggio di Fatima, con il suo Terzo Segreto, era legato ai terribili giudizi globali che si trovano nel Libro dell'Apocalisse.

E Nostro Signore anticipò queste future punizioni per il peccato dell'umanità, dicendo a Santa Suor Faustina: "Prima del Giorno della Giustizia, mando il Giorno della Misericordia".

Entrambe le apparizioni hanno un messaggio di riparazione.

Fatima avverte che i peccati hanno conseguenze terribili per il benessere del mondo e del corpo mistico di Cristo, cioè la Chiesa, che soffre e sanguina in tanti luoghi.

Lo stesso messaggio di riparazione della Divina Misericordia, che si evidenzia chiaramente nel testo della Coroncina alla Divina Misericordia.

Perché è solo attraverso la riparazione che la Creazione può essere restituita al suo Creatore.

Sia Fatima che la Divina Misericordia sono chiamate primordiali al pentimento.

A Fatima è diretto.

Mentre viene ripreso nelle apparizioni a Santa Faustina, argomentandolo attraverso l'offerta dell'infinita Misericordia di Gesù Cristo.

Un altro tema comune è quello della misericordia.

Nel 1916 Dio inviò l'Angelo della Pace ai pastorelli di Fatima, dicendo loro che i Cuori di Gesù e di Maria avevano disegni di misericordia per loro.

E 13 anni dopo, nel 1929, Suor Lucia ricevette una visione in cui le furono mostrate le parole Grazia e Misericordia.

Mentre il messaggio che è stato fondamentalmente associato a Gesù che è apparso a Santa Faustina è quello della misericordia.

Gli ha chiesto di comunicare la sua insondabile misericordia ai peccatori, di venire a Lui per la sua misericordia, finché c'è tempo, perché altrimenti dovranno passare attraverso la sua giustizia.

E il motto "Gesù, confido in te!" della Divina Misericordia è il modo operativo in cui si manifesta la fiducia in Dio.

Allo stesso tempo, Fatima la approfondisce attraverso l'intermediazione del Cuore Immacolato di Maria, che condurrà i cristiani alla Fine dei Tempi.

Un altro elemento in comune tra le due apparizioni è l'immagine dell'Angelo Distruttore, che simboleggia la punizione di Dio se l'umanità non si converte.

Santa Suor Faustina vide l'angelo distruttore, pronto a scatenare il giudizio imminente sul mondo.

E cominciò a supplicarla di aspettare, che il mondo facesse penitenza.

E si ritrovò a supplicare Dio con la preghiera che gli era stata dettata: "Eterno Padre, ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del tuo amatissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in propiziazione per i nostri peccati e per quelli del mondo intero; per la sua dolorosa Passione, abbi pietà di noi e del mondo intero".

Poi vide l'impotenza dell'angelo, che non poteva eseguire la giusta punizione per i peccati.

Mentre Suor Lucia ebbe anche una visione di un angelo distruttore pronto a infliggere una punizione, con una spada fiammeggiante intenta a incendiare il mondo.

Ma le fiamme si spensero al contatto con lo splendore della Madonna, mentre l'Angelo gridava ad alta voce: Penitenza, Penitenza, Penitenza!

Tuttavia, nel 1944 gli fu mostrato come la punta della lancia dell'angelo toccasse l'asse terrestre e come grandi disastri naturali stessero arrivando.

E dopo quella purificazione vide la rinascita della vera Chiesa.

Un altro elemento comune sono le preghiere.

La preghiera della Coroncina alla Divina Misericordia è molto simile a quella che l'Angelo della Pace insegnò ai pastorelli: "Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo...", ecc.

Sia la preghiera di Fatima che la preghiera della Coroncina alla Divina Misericordia sono potenti preghiere di riparazione, che hanno una struttura sorprendentemente simile.

Entrambi invocano esplicitamente il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità di Gesù Cristo, l'Agnello di Dio, per riparare e ottenere misericordia e conversione per le anime.

Ed entrambi sono misticamente connessi alla presenza eucaristica di Gesù, degli angeli e della Santissima Trinità.

Un altro elemento comune tra le due apparizioni è che è stato mostrato loro l'inferno.

A Fatima la visione fu data il 13 luglio 1917.

Fu dopo questa terrificante visione che la Madonna insegnò loro una preghiera che di solito viene recitata come una giaculatoria del Santo Rosario: "O mio Gesù, perdona i nostri peccati, liberaci dalle fiamme dell'inferno..., ecc.

E 19 anni dopo, Santa Faustina ricevette la sua visione dell'inferno.

E come i bambini di Fatima, questa visione gli fu data come un avvertimento per l'umanità.

Scrisse nel suo diario: "Io, Suor Faustina Kowalska, per ordine di Dio, ho visitato gli abissi dell'inferno per poterne parlare alle anime e testimoniare la sua esistenza".

E ha esortato a pregare con fervore per la conversione dei peccatori per salvarli dalle fiamme dell'inferno, come è accaduto a Fatima.

Un altro elemento in comune è la presenza del numero 3, che simboleggia la perfezione divina.

Fatima è famosa per le sue triadi.

Tre pastorelli, tre giorni di carcere, la rivelazione della Santissima Trinità, tre apparizioni dell'Angelo, tre segreti della Madonna, tre volte l'Angelo chiede penitenza, ecc.

Gesù chiese a Santa Faustina che la Coroncina della Divina Misericordia fosse recitata alle 3 del pomeriggio, chiamandola l'ora della misericordia, che è quando Nostro Signore morì sulla Croce.

E arriva a dirgli che non rifiuterà nulla al peccatore che glielo chiederà in quell'ora.

E un altro elemento in comune è il legame con Giovanni Paolo II, uno dei papi più importanti della storia moderna.

Sembra che Giovanni Paolo II sia stato chiamato in modo speciale in entrambe le devozioni.

La Madonna di Fatima gli salvò la vita dopo l'attentato del 1981, intervenendo miracolosamente per deviare il proiettile che avrebbe potuto ucciderlo, e poi riparando l'emorragia intestinale in ospedale.

In entrambi i casi sono intervenute 2 suore intitolate alla Madonna.

Dopo di che venne a conoscenza del messaggio di Fatima per la Fine dell'Era e specialmente del 3° Segreto.

Ed è stato anche chiamato dalla Divina Misericordia, ad approvare il messaggio di Gesù Misericordioso e a canonizzare un'altra polacca, Suor Maria Faustina Kowalska, promuovendo la devozione in tutto il mondo.

E ha vissuto una vita straordinaria di totale abbandono a Dio, attraverso Maria, con il suo motto "totus tuus", tutto tuo.

Bene, questo è tutto per quello che volevamo dire, sulle coincidenze tra le apparizioni di Fatima e Santa Faustina, che rivelano che si tratta della stessa apparizione.

Forum della Vergine Maria

Preghiere a Gesù Agonizzante

 


O clementissimo Gesù, ardente d'amore per le anime, vi scongiuro per l'agonia del vostro SS. Cuore e pei dolori della vostra Madre Immacolata, purificate nel vostro Sangue tutti i peccatori della terra che sono ora in agonia, e che oggi morranno. Così sia.

- Cuore agonizzante di Gesù, abbiate pietà dei moribondi.

- S. Cuore di Gesù, confortato nella vostra agonia da un Angelo, confortateci nella nostra agonia.

- Divin Cuore di Gesù, convertite i peccatori, salvate i moribondi. liberate le anime sante dal Purgatorio.


L’ARRIVO DI UNA GRANDE TEMPESTA VI METTERÀ IN GINOCCHIO.

 


Carbonia 24.11.2023   (15.36)

L’arrivo di una grande tempesta vi metterà in ginocchio.

Dio Padre, l’Onnipotente Dio, guarda con dolore la situazione di questa Umanità caduta nella trappola del Demonio.
Amati Figli: convertitevi! È giunto il tempo di tornare a Casa:

  • Dio Padre attende riabbracciare le sue amate creature.
  • È l’ora della grande apostasia:
  • la tribolazione impera sulla Terra,
  • la Chiesa è caduta nelle mani di Satana.
  • Grida il mio Sacro Cuore la vostra conversione!!!
  • Tremate o uomini, tremate!
  • L’arrivo di una grande tempesta vi metterà in ginocchio.
  • State in allerta, preparatevi!
  • Pregate e digiunate dalle cose del mondo:
  • offrite sacrifici e chiedetemi perdono,
  • invocate la mia Misericordia.

Tuona la mia ira!

  • Il mondo è nella fornace ardente di Satana:
  • non si accorge di nulla,
  • attende che tutto passi e torni il sereno, ma nulla sarà più come prima.

In verità, in verità vi dico:

  • le cose di prima passeranno… ma… mai passerà la mia Parola!

Figli miei,

  • chiedo la vostra conversione,
  • bramo la vostra salvezza.
  • Il manto della Vergine Santissima già si apre per proteggere i suoi Figli:
  • tutti coloro che in fedeltà e amore si sono donati per amore all’Amore.

Ecco, sono la Serva del Signore!
Amato mio Gesù, Figlio mio: a Te Io vengo quale tua Apostola, a servirti con gioia nel mandato a Me affidato per il trionfo dell’Ultima Opera terrena in amore e carità.

  • Gioisco per i Figli che Mi hai donato: essi sono fieri,
  • camminano al mio fianco e sventolano la bandiera dell’amore.
  • Sono servi fedeli,
  • soldati audaci, pronti a morire per Te, mio Signore Gesù, …
  • attendono con amore il tuo Ritorno nella gloria.
  • Sono docili come agnelli,
  • seguono la tua disciplina:
  • Io, Maria Santissima, li istruisco secondo i tuoi Comandi;
  • essi si prostrano con amore fedele e Mi seguono gioiosi perché tutto profuma di Te.

Che bimbi meravigliosi Mi hai dato, Signore!

  • Piango di gioia per questo meraviglioso tuo dono a Me, tua Madre e Madre loro…
  • Mi amano, Mi tendono le loro manine per essere accompagnati in questa valle di lacrime: si sentono sicuri al mio fianco, Io li istruisco di Te.

Avanti popolo di Dio!

Avanti figli dell’Altissimo! Ecco, siamo giunti allo scontro finale contro Satana:

… voi, Figli miei, siete già vittoriosi nel Vittorioso Dio, vostro Re: Il Re dei re!

Amen.

“Chi non vuole abbandonare il peccato(volontario), non è degno della grazia dello Spirito Santo”



Dalle rivelazioni di Gesù a Santa Brigida di Svezia


«Ho dato all’uomo il cuore,
perché io, Dio, che sono ovunque
e incomprensibile, possa essere
contenuto per amore nel suo
cuore e l’uomo, pensando di
essere in me, ne ricavi
piaceri indicibili»


Risposte ad alcune domande

Il giudice rispose: «Amico mio, da molto tempo la superbia degli uomini è tollerata grazie alla mia pazienza, affinché l’umiltà sia esaltata e la mia virtù manifesta; e poiché la superbia non è una creazione mia bensì del diavolo, bisogna evitarla. Occorre mantenersi umili, perché l’umiltà conduce in cielo; è grazie a questa virtù che ho insegnato con la parola e l’esempio. Ho dato all’uomo i beni temporali perché ne faccia un uso ragionevole e le cose create siano tramutate in onore, ossia in me, loro Dio; l’uomo, perciò, deve lodarmi, ringraziarmi e onorarmi per tutti i beni di cui l’ho colmato, e non vivere e abusarne secondo i desideri della carne.
Sono io che ho stabilito la giustizia e la legge, perché fossero compiute nella carità suprema e nella compassione mirabile, e affinché tra gli uomini si consolidassero l’unità divina e la concordia. Se ho dato all’uomo il riposo del corpo, l’ho fatto per rinvigorire la carne inferma e perché l’anima fosse più forte e più virtuosa. Ma, poiché la carne diventa spesso insolente, occorre sopportare le tribolazioni, le angosce e tutto quanto concorre alla correzione». Libro V, 1, Interrogazione 2

«Ho dato all’uomo il libero arbitrio, affinché abbandonasse la propria volontà per amore mio, che sono il suo Dio e per questo avesse più merito. Ho dato all’uomo il cuore, perché io, Dio, che sono ovunque e incomprensibile, possa essere contenuto per amore nel suo cuore e l’uomo, pensando di essere in me, ne ricavi piaceri indicibili». Libro V, 1, Interrogazione 3

«Chiunque goda del libero arbitrio, deve temere e capire veramente che nulla conduce più facilmente alla dannazione eterna di una volontà priva di guida. Per questo chi abbandona la propria volontà e l’affida a me, che sono il suo Dio, entrerà in cielo senza fatica». Libro V, 1, Interrogazione 4

«Tutte le cose che ho creato non sono semplicemente buone, ma buone in sommo grado e sono state fatte per essere impiegate dall’uomo, o per metterlo alla prova, o ancora per l’utilità degli animali e affinché l’uomo stesso serva ancora più umilmente il suo Dio, che eccelle in felicità. Ma, poiché l’uomo, peccando, si è rivoltato contro di me, suo Dio, tutte le cose si sono rivoltate contro di lui». Libro V, 1, Interrogazione 5

«Alla domanda perché le avversità assalgono il giusto, rispondo con le seguenti parole. La mia giustizia desidera che ogni uomo giusto ottenga ciò che desidera; ma non è un uomo giusto chi non è disposto a soffrire per l’amore dell’obbedienza e per la perfezione della giustizia, così come non è un giusto colui che non ha la carità di fare del bene al prossimo. Per questo motivo i miei amici – considerando che sono il loro Dio e Redentore, pensando a ciò che ho fatto e promesso loro e vedendo la perversità che anima il mondo -, chiedono con maggior decisione di sopportare le avversità temporali, per evitare i peccati, essere più avveduti ed avere la salvezza eterna. Per questa ragione permetto che le loro tribolazioni siano frequenti, sebbene alcuni non le tollerino con sufficiente pazienza; tuttavia ammetto le loro sofferenze a ragion veduta, e li aiuto a sopportarle. Infatti, io sono come la madre che, colma di carità, corregge il proprio figlio adolescente e questi non la ringrazia nemmeno perché non comprende le motivazioni materne e tuttavia raggiunta la maturità la ringrazia, cosciente che la guida della madre lo ha distolto dalle cattive abitudini educandolo ai buoni costumi; ebbene io mi comporto nello stesso modo con i miei eletti, poiché essi rimettono la loro volontà alla mia, e mi amano sopra ogni cosa. Perciò permetto che talvolta siano afflitti da tribolazioni e, sebbene al momento essi non capiscano completamente la grandezza di tale beneficio, compio cose di cui in futuro trarranno dei vantaggi». Libro V, 1, Interrogazione 6

Come non dimenticare i peccati veniali, affinché non ci inducano in peccati mortali

Il Figlio di Dio eterno parlò alla sua sposa, dicendole: «Perché sei inquieta e provi ansia?» Ella rispose: «Perché sono assalita da una moltitudine di pensieri vari e inutili che non riesco a scacciare; e sentir parlare dei tuoi terribili giudizi mi turba». Il Figlio di Dio rispose: «È questa la vera giustizia: così come prima godevi degli affetti del mondo contro la mia volontà, allo stesso modo ora permetto che svariati pensieri ti importunino contro la tua volontà. Tuttavia, temi con moderazione e abbi fiducia in me, tuo Dio, sapendo con certezza che quando la volontà non prova piacere nei pensieri del peccato ed anzi li scaccia perché li detesta, essi fungono da purificazione e da corona per l’anima. Se provi piacere nel commettere qualche piccolo peccato che sai essere tale e malgrado questo lo compi, nutrendo fiducia nell’astinenza e nella presunzione della grazia, senza pentirti né dare altra soddisfazione, ebbene sappi che ciò ti dispone al peccato mortale. Se, dunque, la tua volontà si diletta in un qualsiasi peccato, pensa subito alle conseguenze e pentitene, perché nel momento in cui la natura è debilitata dal peccato lo commette più di sovente; non c’è uomo, infatti, che non pecchi almeno venialmente.

Ma Dio, nella sua immensa misericordia, ha fornito all’uomo il rimedio della vera contrizione di tutte le colpe, anche quelle che abbiamo scontato, per paura che non siano state espiate a sufficienza; il Padre, infatti, non odia nulla quanto il peccato e quanto l’insensibilità di chi non si cura di abbandonarlo e crede di meritare più degli altri; tuttavia Dio ti permetterà di compiere il male, perché fai anche del bene; quand’anche tu stessa compissi mille buone azioni per ogni peccato, non potresti compensare uno dei mali minori commessi, né soddisfare Dio, l’amore che nutre nei tuoi confronti e la bontà che ti ha trasmesso. Se non riesci a scacciare i pensieri, sopportali dunque con pazienza e sforzati di opporti ad essi con la volontà, anche se si insinuano nella tua mente; sebbene tu non possa impedire loro di entrarvi, puoi comunque fare in modo di non trarne diletto. Evita con timore che la superbia, tuo malgrado, sia causa della tua rovina, perché chiunque resiste senza cadere, permane nella virtù dell’unico Dio.

Il timore, quindi, permette di accedere al cielo; molti, infatti, sono caduti nei precipizi e nella morte perché avevano
abbandonato questa paura, e hanno avuto vergogna di confessare i loro peccati davanti agli uomini, mentre non si
sono vergognati di commetterli davanti a Dio: essi, infatti, non si sono preoccupati di chiedere perdono per un piccolo peccato.
Poiché non mi degnerò di rimettere e perdonare la loro colpa, i peccati si moltiplicheranno in ogni loro azione; quindi ciò che era veniale e remissibile con la contrizione, sarà aggravato dal disprezzo, come puoi vedere in quest’anima giudicata ora. Ella, infatti, dopo aver commesso un atto veniale e remissibile, lo ha acuito con la consuetudine, fidando in qualche buona azione compiuta, senza considerare che io giudico ogni minima cosa; così l’anima, lasciandosi andare ai piaceri sregolati che le erano consueti, non li ha corretti, né ha represso la volontà del peccato, finché non ha visto approssimarsi il Giudizio e la fine dell’esistenza. Per questo, al volgere della vita, d’un tratto la sua coscienza è caduta in uno stato di sciagurata confusione: da una parte le doleva essere prossima alla morte, non volendo separarsi dalle misere cose temporali che amava; dall’altra sapeva che Dio soffriva e che l’avrebbe attesa sino all’ultimo momento. Ella, infatti, avrebbe voluto abbandonare la volontà libertina che la spingeva a commettere il peccato, ma poiché tale volontà non si correggeva, l’anima era tormentata in modo incessante. Il diavolo, sapendo che ognuno viene giudicato secondo la propria coscienza e la propria volontà, cerca particolarmente di illudere l’anima, per farla deviare dalla retta via; e Dio lo permette perché l’anima non ha voluto vegliare su di sé quando invece avrebbe dovuto farlo». Libro III, 19

Chi non vuole abbandonare il peccato, non è degno della grazia dello Spirito Santo

La Santa Vergine Maria dice: «Sei abituata a dare qualcosa a chi viene a te con una borsa pura e pulita, e a giudicare indegno di ricevere qualcosa da te chi non vuole aprire né pulire la sua borsa piena di fango e di sporcizia.
Lo stesso succede nella vita spirituale: quando la volontà non intende abbandonare le sue offese, la giustizia non vuole che goda dell’influenza dello Spirito Santo; e quando una persona è priva della volontà di correggere la propria vita, non merita il cibo dello Spirito Santo, che si tratti di un re, di un imperatore, di un sacerdote, di un povero o di un ricco».

Disposizione interiore dell’anima

Così come il corpo esternamente è composto da membra, allo stesso modo interiormente l’anima deve essere disposta in senso spirituale. Il corpo è provvisto di ossa, midollo e carne e nella carne scorre il sangue e il sangue è nella carne; similmente l’anima deve avere tre cose: la memoria, la
coscienza e l’intelletto. Alcuni, infatti, comprendono cose sublimi sulle sacre Scritture, ma non hanno la ragione: manca loro una parte preziosa.
Altri hanno una coscienza assennata, tuttavia sono privi dell’intelligenza.
Altri ancora hanno l’intelletto ma non la memoria, e ciò li rende molto infermi. Invece sono fiorenti nell’anima coloro che hanno la ragione sana, la memoria e l’intelletto. Del resto, il corpo ha tre ricettacoli: il primo è il cuore, rivestito da una membrana fragile che lo protegge da qualsiasi cosa immonda, perché, se anche avesse la minima macchia, l’uomo morirebbe in men che non si dica. Il secondo ricettacolo è lo stomaco. Il terzo sono le viscere, tramite cui viene espulsa ogni cosa nociva.

Allo stesso modo l’anima deve avere tre ricettacoli di tipo spirituale: il primo è un desiderio divino e ardente come un cuore acceso, in modo che essa non desideri nulla al di fuori di me che sono il suo Dio; diversamente, se la colpisse una qualche affezione perniciosa, benché piccola di per sé, ne sarebbe subito macchiata. Il secondo ricettacolo è lo stomaco, ossia una segreta disposizione del tempo e delle opere, poiché ogni cibo viene digerito nello stomaco: similmente i pensieri e le opere devono sempre essere assimilati e disposti secondo l’ordine della divina Provvidenza, con saggezza e utilità. Il terzo ricettacolo sono le viscere, ossia la contrizione divina attraverso cui vengono purificate le cose immonde e il cibo della saggezza divina viene gustato meglio. D’altra parte, il corpo ha tre cose mediante cui progredisce: la testa, le mani e i piedi. La testa rappresenta la carità divina; infatti, così come la testa custodisce i cinque sensi, allo stesso modo l’anima assapora nella carità divina tutto ciò che è vista e udito e compie con grande costanza tutto ciò che viene ordinato. Di conseguenza, così come l’uomo privo della testa muore, allo stesso modo muore l’anima priva di carità nei confronti di Dio, che è la vita dell anima. Le mani dell’anima simboleggiano la fede: la mano è una ma composta da varie dita e allo stesso modo la fede, benché unica, custodisce diversi articoli; per questo motivo la fede perfetta permette il compimento della divina volontà, e deve partecipare a ogni opera di bene; infatti, così come esteriormente si compiono le opere con la mano, allo stesso modo, grazie alla fede perfetta, lo Spirito Santo opera a livello intimo nell’anima, essendo la fede il fondamento di ogni virtù; infatti, là dove non c’è fede, la carità e le opere di bene sono svilite. I piedi dell’anima sono la speranza, in quanto attraverso essa l’anima va verso Dio; il corpo cammina grazie ai piedi e similmente l’anima si avvicina a Dio con il passo dei desideri ardenti e della speranza. La pelle che copre tutte le membra rappresenta la consolazione divina, che placa l’anima turbata. E benché talvolta al diavolo sia permesso turbare la memoria, oppure altre volte le mani o i piedi, Dio difende sempre l’anima come un lottatore, la consola come un padre pio e la cura come un medico, perché non muoia». Libro IV, 115

Come nostro Signore sarebbe pronto a morire nuovamente per i peccatori

«Io sono Dio. I miei poteri sono infiniti. Ho creato tutte le cose perché fossero utili agli uomini e servissero tutte a istruire l’uomo; ma questi abusa di ognuna di esse a suo svantaggio. E del resto si preoccupa poco di Dio e l’ama meno degli altri uomini. Durante la Passione, gli ebrei adirati mi inflissero tre tipi di pena: una fu il legno sul quale venni inchiodato, flagellato e incoronato; l’altra fu il ferro con cui mi legarono i piedi e le mani; la terza fu il fiele che mi diedero da bere. Inoltre bestemmiarono contro di me dicendo che ero uno stolto, poiché in tutta libertà mi ero esposto alla morte, e mi accusarono di dire menzogne. Quante persone di questa fatta ci sono al giorno d’oggi, persone che mi danno ben poche consolazioni poiché mi legano al legno con la loro volontà di peccare; mi flagellano con la loro impazienza, perché non una di loro tollera una parola per amore mio; e mi incoronano con spine di superbia, in quanto desiderano essere più grandi di me. Mi trafiggono le mani e i piedi con il ferro della loro insensibilità, poiché si gloriano di aver peccato e diventano duri in modo da non temermi. Con il fiele mi offrono tribolazioni insopportabili; per la dolorosa Passione che avevo accettato con gioia, mi credono uno sciocco e dicono che sono un bugiardo. In realtà sono così potente da sommergerli, e l’intero mondo con loro, per via dei loro peccati, se solo lo volessi; e se li sommergessi, quelli che resterebbero mi servirebbero per timore; ma ciò non sarebbe giusto ed equo, poiché in realtà dovrebbero servirmi fedelmente per amore. Ora, se apparissi loro in modo visibile e di persona, i loro occhi non mi potrebbero guardare, né le loro orecchie sentirmi. Infatti, come può un mortale vedere un immortale? Certo che morirei senza tirarmi indietro, se fosse necessario e possibile, spinto dall’incomparabile amore che provo per l’uomo». Allora apparve la Beata Vergine Maria, e suo Figlio le disse: «Cosa desideri, amatissima Madre mia?» Ed ella rispose: «Ahimè! Figlio mio, abbi misericordia degli uomini per amore del tuo amore». E nostro Signore riprese: «Avrò misericordia di loro ancora una volta per amore tuo». Poi lo Sposo, nostro Signore, parlò alla sposa dicendo: «Sono Dio e Signore degli angeli. Sono Signore della morte e della vita. Io in persona desidero restare nel tuo cuore. Ecco quanto amore nutro per te: il cielo, la terra e tutto quello che contengono non può contenere me, eppure desidero rimanere nel tuo cuore, che è un semplice brandello di carne. E allora chi dovrai temere? Di chi potresti avere bisogno dopo aver ricevuto dentro di te il Dio onnipotente che custodisce in sé ogni bene? Bisogna dunque che ci siano tre cose nel cuore che deve essere la mia dimora: il letto su cui riposarsi, la sedia su cui sedersi, la luce per essere illuminati. Quindi, che nel tuo cuore ci sia un letto per il riposo e la quiete, affinché tu possa abbandonare i pensieri perversi e i desideri del mondo, e pensare incessantemente alla gioia eterna. La sedia deve essere la volontà di abitare con me, sebbene a volte tu ne abbia in eccesso: infatti è contro l’ordine naturale delle cose essere sempre nella medesima condizione.
Ora, rimane sempre nella stessa condizione chi desidera stare al mondo e non sedersi mai con me. La luce deve essere la fede, con la quale tu credi che io possa tutto e sia onnipotente al di sopra di ogni cosa». Libro 1, 30

domenica 26 novembre 2023

Far nascere una Chiesa nuova

 


Gesù  

In tutta l’America, i nemici della Chiesa sono uniti. Essi condividono i loro segreti ed i loro metodi sperando di rovinare del tutto la Chiesa e ridurla al silenzio. La Chiesa è la mia sposa, ma lei è caduta nelle mani dei suoi peggiori nemici, che vogliono strapparla in pezzi. 

Come io piango. Che cosa farò?  

Io susciterò una nuova Chiesa, una Chiesa che adora in spirito e verità. Mentre i miei nemici staranno distruggendo le strutture istituzionali, io susciterò quegli individui che essi non riusciranno a distruggere. Improvvisamente, accadrà. Una nuova Chiesa, costruita sullo Spirito, cosicché coloro che attaccano le strutture saranno impotenti.  

In questa Domenica di Pentecoste (quando nacque la Chiesa), comincio sin d’ora a dare vita ad una nuova Chiesa. Entro un anno, vedrete sotto i vostri occhi quello che ho fatto, chi ho innalzato, chi ho toccato, e i metodi che ho usato.  

Più tardi, mi occuperò dei nemici che hanno ferito la mia sposa in modo così serio.  

Commento: Gesù ama la sua sposa e lui risponderà rafforzando la Chiesa spiritualmente e, dopo, si occuperà dei suoi nemici.  


Maria 

Dopo la prima Pentecoste, ho visto lo Spirito guidare Pietro dall’inizio alla fine. Sapeva cosa predicare, cosa dire quando interrogato e come completare il dono battezzando i nuovi credenti.  

Ho lasciato Gerusalemme per Efeso con il discepolo prediletto e là emerse una nuova Chiesa. La Chiesa di Giovanni era tenuta insieme dall’amore e non dalla gerarchia. Quindi, vi erano due Chiese, la Chiesa della gerarchica e la Chiesa dell’amore. Spesso, la seconda è messa da parte.  

Ora è il momento di concentrarsi nuovamente sulla Chiesa dello Spirito perché la Chiesa della gerarchia è sotto attacco. Ci sono due Chiese, unite in una sola. Quando una viene attaccata, l’altra deve rispondere. Questo è ciò che è necessario oggi.  

Commento: In quanto la ufficiale Chiesa gerarchica è sotto attacco, la Chiesa dello Spirito deve crescere con forza in modo che possa sostenere la Chiesa gerarchica.  


La Luce si va estinguendo  


Gesù  

Le luci della Chiesa gerarchica si spegneranno. Questo sembra difficile da credere, perché queste luci sono in tutto il mondo, ma molto è possibile per Satana, soprattutto con i nuovi mezzi di comunicazione.  

Una volta la luce della Chiesa era forte nell’Africa settentrionale, ma non lo è più. Una volta era molto forte in Medio Oriente, ma non lo è più. Quindi, non siate troppo sicuri. Ciò che esiste può essere distrutto e quello che avete può essere portato via.  

Commento: Gesù non sta cercando di spaventarci. Egli avverte che in questa grande oscurità, Satana, sta utilizzando i moderni mezzi di comunicazione, e può totalmente screditare la Chiesa. Noi vediamo che ciò sta già accadendo in America.  

12/06/2011 

la Grande meretrice di Babilonia è la terra intera. Non è una chiesa, non è una nazione, è la terra intera.

 


L'Anticristo / La Desolazione - Messaggio potente a Lori 


Parla Lory:

La Madre è venuta vestita come la Vergine Vittoriosa. Intorno a Lei c'era un'aureola d'oro e poi disse: "Bambino, sono venuta come aveva detto il Signore". Il Signore aveva infatti detto che sarebbe venuta oggi. "Sono venuta a dire ai miei figli che sono venuta per desiderio del Santo Padre per ripetervi le sue parole. Egli vi ha nutrito tutti. Il tempo del cibo è finito. Il tempo delle domande e delle risposte è finito.

Vengo a invitarvi, dopo il Rosario, a dire insieme tre volte il Credo degli Apostoli (Simbolo), tre volte il Padre Nostro e tre volte il Gloria al Padre. Questo in riparazione della bestemmia che riempie la terra".

Ha anche detto che "dovremmo usare il giovedì come giorno di preghiera per le anime che non vogliono Dio; c'è ancora tempo perché alcune si convertano e per le anime che credono, ma sono deboli e possono abbandonare Dio per salvare le loro vite e le loro proprietà". Ha detto: "Non è uno scherzo!". Queste sono state le sue esatte parole. Il giovedì deve essere un giorno di intensa preghiera per salvare coloro che ancora possono essere salvati.

Poi si è girata e ho visto il nostro Gesù. Era vestito con la veste bianca, aveva la fascia d'oro intorno alla vita con le estremità che arrivavano fin davanti e una corona d'oro sul capo.

Poi ha alzato gli occhi e sopra di Lui, in cielo, l'ho visto seduto sul cavallo bianco, come nel Libro dell'Apocalisse, alla testa delle truppe con l'Agnello sullo stendardo, e mi ha detto: "Benedico questi articoli e queste richieste" e ha fatto il segno della Croce che si è allargata d'oro nell'aria, e questa Croce si è alzata. Poi ha detto: "Benedico tutti i presenti" e si è fatto il segno della croce, e questa croce si è alzata sopra di Lui seduto sul cavallo. Era enorme e luminosa e alta nel cielo.

Poi disse: "Benedico coloro che prenderanno la spada". La spada è la spada della preghiera e del sacrificio per le anime". Richiamò la mia attenzione sul cavallo bianco. Disse: "Ora è il momento! O siete con Me o contro di Me". Poi ha detto ancora: "Benedico coloro che prenderanno la spada". Poi ha ripetuto: "Il giovedì venite qui tutti insieme a pregare, a pregare intensamente". 

Come ho detto al Padre (il sacerdote) due mesi fa, alla fine di agosto ho cominciato a non vedere nulla (visione) - era come se stessi guardando un muro nero. Il Signore non mi ha mai detto cosa fosse questo muro nero. Mi ha detto: "Quando sarà il momento giusto, te lo dirò". 

Oggi dice: "Il muro nero è stato eretto perché tu non potessi vedere. Siamo entrati nel tempo dell'anticristo. La terra tremerà a causa del peccato e della bestemmia, ed essi saranno in lutto perché la terra ne sentirà il contraccolpo". Sta parlando dei popoli della terra, perché nel libro dell'Apocalisse la Grande meretrice di Babilonia è la terra intera. Non è una chiesa, non è una nazione, è la terra intera. Perché Dio si muova nel modo in cui si muove, intere popolazioni della terra hanno dovuto abbandonarlo, tranne un piccolo resto.

Ecco perché la Madre diceva sempre: "Sono rimasti pochissimi cristiani". Sono rimasti pochissimi credenti, qualunque fede professino. Dicono: "Signore, Signore", ma non credono e non seguono. Non basta credere che Dio esiste, bisogna seguirlo. Per questo ha voluto che leggeste il Libro dell'Apocalisse.

 3 settembre 2009

PER PORRE FINE ALLA CHIESA, OSERANNO TAGLIARE L'ULTIMO RAMO, QUELLO CHE FA CRESCERE LA LINFA CHE VIENE DALLA PIETRA.

 


Marie-Julie Jahenny: Estasi del 22 giugno 1880.


Ogni volta che il Signore permette prove dolorose, soffre più di quanto possiamo immaginare. Ma ci dà il merito della gioia che deriva dalla nostra sottomissione alla sua santa volontà.

Nel nostro tempo, la fine della Chiesa è giurata; LA MORTE DELLA CHIESA si manifesta terribilmente nelle menti e nelle volontà malvagie dei suoi nemici.

Nel grande momento del trionfo dei nemici di Dio, tutto sarà invaso. La loro idea è di attaccare tutte le cose. Da molto tempo lavorano ai loro piani in segreto. Non li stanno ancora mettendo in pratica (1880), ma conoscono tutte le regole, suggerite dallo spirito infernale, che aspetta solo il momento della sua conquista per rendere gli uomini così feroci che non ci sarà più in loro nemmeno la punta di un ago di pietà o di compassione.

La Chiesa sarà sotto una pioggia di terrore, chiusa, abbandonata, abbandonata, un luogo di disordine. Una legge vieterà l'ingresso al popolo cristiano. Se il popolo sarà costretto a rispettare questa legge, a maggior ragione i ministri di Dio saranno perseguiti con attacchi così violenti che non riesco a trovare la parola per esprimere l'entità dell'odio che sarà loro rivolto.

I sacerdoti saranno perseguiti come si perseguono i criminali più infami in tempo di pace. Ed è giusto dire che in tempo di pace, se l'autore di un crimine viene attaccato, vengono posti dei limiti e delle misure. In questo momento, non si porranno limiti al perseguimento di tutti coloro che sono devoti all'altare? La Chiesa gemerà e soffrirà.

Il popolo sarà ridotto sotto leggi impossibili da concepire... Sembreranno mettere una catena su ogni persona. Se questa catena si muove, sarà una tortura istantanea. Questo debole esempio serve solo a mostrare quanto il popolo francese sarà prigioniero sotto i colpi di questo feroce terrore.

Non contiamo su nessuna pietà, su nessuna sensibilità, da parte di questi cuori il cui unico piacere sarà quello di far soffrire. Tutto soffrirà. L'operaio, che attualmente si guadagna da vivere con il sudore del suo lavoro, si troverà infelice sotto l'involucro di questo tempo, soggiogato e ridotto. Non avrà nulla, nemmeno le sue necessità. Se chiederà un lavoro per soddisfare la sua fame, il lavoro sarà tale che molti preferiranno morire piuttosto che sottomettersi ad esso. L'immaginazione non può immaginare tanti trucchi infernali.

Prima che questi uomini raggiungano il culmine della loro esultanza, tutto sembrerà entrare nelle viscere della terra per nascondersi dal terrore. I sacri uffici, le preghiere, il culto di Dio nelle chiese, le leggi cristiane, tutto sembrerà essere inghiottito.

Per un momento, il Signore sembrerà abbandonare il suo popolo. Il male si diffonderà nel nostro regno come un torrente in piena. In quel momento, la tempesta si scatenerà dalla nostra terra.

Il capo della Chiesa sarà oltraggiato. Vogliono la fine della Chiesa, vogliono distruggerla da cima a fondo, fino alle sue fondamenta. Forti pensieri saranno rivolti contro il Pietro vivente

che guiderà e governerà la Chiesa. La sua persona sarà attaccata fino alle ultime radici che, tuttavia, sono nascoste nel seno di Dio. PER PORRE FINE ALLA CHIESA, OSERANNO TAGLIARE L'ULTIMO RAMO, QUELLO CHE FA CRESCERE LA LINFA CHE VIENE DALLA PIETRA. Il loro piano è quello di vendicarsi sia della Chiesa che del suo leader. Se i primi falliscono, gli altri li seguiranno. Vogliono distruggere tutto. IL LORO SCOPO È QUELLO DI FAR SORGERE UN'ALTRA RELIGIONE. Solo Dio può vendicare questi crimini; il male non deve rimanere impunito. La vittoria è prima di tutto degli uomini. Quando il Signore giudicherà che è il momento giusto, toccherà a lui.

Grida dal cielo, p. 213