martedì 17 dicembre 2019

“FIGLIO, NON DIMENTICARE LE LACRIME DI TUA MADRE!”



"Mamma, perché piangi ?" 

“Tanto Mi preme dirvi qualcosa sulle atroci sofferenze che quasi soffocarono mia Madre a causa delle mie pene. Fin da quando ero fanciullo, Ella apprese che la quasi infinita dolcezza che sperimentava per essere Madre mia, aveva come contrapposto stati di dolore e di struggimento che la tenevano sospesa fra la vita e la morte. Sicché presto si convinse che l’esser Madre dell’Uomo dei dolori comportava l’effettiva partecipazione a tutte le mie pene. E come può estraniarsi una Madre dalle sofferenze di suo Figlio? Come poteva non aiutarmi a soffrire Colei che scelsi per farmi aiutare a redimere? Per tanto la sua vita, nascostissima ora a voi, era apertissima a Me, perché era l’altare sul quale ho preferito immolarmi. Sì, la mia Mamma ha fatto da altare, in certo modo, a tutte le mie offerte, giacché nessuna ne facevo senza di Lei. 
Amatela, amate la dolorosa Madre! Comprendetela, almeno un po’, perché pochi cercano di esserle vicini per quello che ha sofferto per Me. 
Ed ecco cosa voglio farvi sapere. Quando Giovanni poté far avvicinare mia Madre alla Croce, dove ero confitto da circa un’ora, avvenne che tutti i miei dolori furono a Lei comunicati, partecipati, in un attimo, sicché da allora Ella sentì di essere crocefissa con Me. Tutta la sua anima bruciava di dolore, mentre il suo corpo riceveva raggi dolorosi che le trapassavano mani, piedi e cuore. Allora compii il primo miracolo del genere, sicché Maria fu la prima stigmatizzata da me.  
Benedetta Madre, che sopportasti così crudeli piaghe e che bruciasti di cocentissimo dolore! Chi non la compatisce, non è degno di Me. Chi la dimentica, meriterebbe di essere dimenticato da Me. Perciò a voi la ricordo, a voi la mostro ed in voi voglio continuare a lodarla  e amarla”. 

Pablo  Martín  Sanguiao 

Nessun commento:

Posta un commento