L’ANTICRISTO
Nell’avvenire, l’orgoglio proseguirà la sua marcia tionfale, infettando l’Umanità con un crescendo di malizia che raggiungerà il parossismo con l’Anticristo. Sarà il regno di Satana. La superbia è totalitaria: vuole sempre di più, vuole tutto...
Prodromi
“Il mondo ripete se stesso negli errori e nei ravvedimenti, con questa differenza che gli errori si sono sempre più moltiplicati con l’evoluzione della razza verso la così detta “civiltà”, mentre i ravvedimenti sono sempre più diminuiti. Col passare dell’Umanità dall’età fanciulla alla età adulta, sono cresciute la sua malizia e superbia. Ora siete al culmine dell’età del mondo e avete anche raggiunto il culmine della superbia e della malizia. Siete al culmine, ma ciò non significa che avete ancora altrettanto da vivere quanto siete già vissuti. La parabola discendente del mondo verso la fine non sarà lunga quanto quella ascendente: sarà un precipitare nella fine. Vi faranno precipitare appunto superbia e malizia, due pesi che vi trascinano nel baratro finale, al tremendo Giudizio. Inoltre vi ottundono talmente lo spirito da rendervi sempre più incapaci di fermare la discesa con un sincero ravvedimento. Ma se voi avete proceduto a ritroso nel bene e a capofitto verso il male, Io, l’Eterno, sono rimasto nella mia esatta, immutabile posizione rispetto al bene e al male. L’unico cambiamento sta nel fatto che prima dovevate regolarvi sulla Legge e i Profeti, mentre dopo, avete avuto Me per ammaestrarvi con la mia Parola, per purificarvi col mio Sangue, per fortificarvi con lo Spirito Santo, mediante i Sacramenti. Cosa ne avete fatto? Nuova responsabilità!”
(Quad. ‘43, p. 226)
“L’Umanità si scinde sempre di più. La parte spirituale, esigua al sommo, sale. La parte carnale scende a una profondità di vizio spaventosa. Quando sarà venuto il tempo dell’ira, il mondo avrà raggiunto la perfezione del vizio. Non sono Io che faccio la selezione, siete voi che vi selezionate spontaneamente: gli uni salgono incontro alla Luce, gli altri precipitano nelle Tenebre e continueranno a precipitare, a compiere alleanze col male, preparando così la strada al Figlio del Male, all’Anticristo” (Quad. ‘43, p. 151, 84).
“Poiché i tempi stringono, uso talvolta dei mezzi speciali per accelerare la pienezza dell’ammaestramento e della formazione dei veri miei discepoli. L’uomo procedendo verso l’ultima ora, deve raggiungere la spiritualità. Dio è spirito, Satana è spirito, ma il primo è spirito di perfezione, l’altro è spirito di perversione. La massa umana scissa in due parti per volontà propria che Dio rispetta, segue ognuna la parte prescelta. I figli dell’Altissimo e fratelli miei scelgono la parte di Dio e per amore suo, spiritualizzano la carne. I servi di Satana e figli della Bestia, per schiavitù da loro voluta, uccidono lo spirito sotto la carnalità e fanno della loro anima una natura corrotta e ripugnante”, materializzando, si potrebbe dire, lo spirito.
“E’ avvenuto dell’Umanità come di un liquore che si depura: ciò che è pesante è precipitato nel fondo, mentre le parti pure sono salite e hanno galleggiato. Così è avvenuto delle anime nel corso dei secoli. Chi ha voluto rimanere carne è precipitato sempre più in basso. Chi invece ha preferito vivere nello spirito è diventato sempre più spirituale. In mezzo, i tiepidi senza numero. Sono i due moti opposti della massa. Una parte, sventuratamente la più vasta, sempre più assorbe Satana e scende sotto il livello dei bruti. L’altra parte, quella più esigua, assorbe Cristo, nutrendosi della sua Parola che non tace da venti secoli, e diventa sempre più capace di accogliere lo Spirito: è la parte eletta dl mio gregge” (Quad. ‘43, p. 139).
“L’uomo è partito da una tenebra fonda e da un peso immane di fango, dopo avere liberamente perduto la Luce divina, ubbedendo alla seduzione nemica adombrata nel frutto del bene e del male, svelando all’uomo quanto, per suo bene, Dio aveva nascosto alla carne, alla mente e al cuore umano. Come puri e sereni saremmo stati se non avessimo morso la triplice concupiscenza così dolce alla bocca e così amara all’anima.
Piombato dal Paradiso sulla Terra, schiacciato dalla scoperta della sua carne profanata dalla lussuria, torturato dal rimorso di avere causato il suo male, angosciato dalla persuasione di avere provocato l’ira di Dio Creatore, l’uomo non era più che un povero essere quasi animale in cui lievitavano e si affrontavano tutte le forze inferiori. I precetti di Mosè erano nella loro urtante crudità, necessari per frenare le tendenze dell’uomo, pezzo di carne in cui era appena infuso un moto spirituale dato da un’anima ferita a morte e tramortita in un coma spirituale. Il ricordo della luce perduta, persistente nel fondo dell’anima spingeva i cuori verso l’alto, cammino molto faticoso, perché la materia pesa più dello spirito e trascina verso il basso. Ogni tanto l’eterna Bontà dava all’Umanità come dei fari per la sua tempestosa traversata verso la Luce vera: i Patriarchi e i Profeti, fiaccole dell’Umanità che cerca il porto della Verità. Finalmente giunse Colui che Giovanni chiamò: “La luce vera che illumina ogni uomo” (Gv. 1,9). Sono Io che ho raccolto nella mia Persona tutta la Luce della Trinità per portarvela e riannodarvi a Dio col mio sacrificio. Con la mia morte vi ho ottenuto la venuta dello Spirito Divino, ma l’Umanità lo ha sempre più respinto, come ha respinto Me, il Figlio, e come aveva respinto il Padre” (Quad. ‘43, p. 136).
“Una prima volta, mio Padre ha mandato un lavacro di acqua per purificare la Terra. La seconda voltà, mandò un lavacro di Sangue, e che Sangue! Né il primo, né il secondo lavacro sono valsi a fare degli uomini dei figli di Dio. Ora il Padre è stanco, e a fare perire la razza umana, lascia che si scatenino i castighi dell’Inferno, poiché gli uomini hanno preferito l’Inferno al Cielo. Lucifero, il loro dominatore, li tortura e li spinge a bestemmiare Dio per farli completamente suoi. Verrei una seconda volta a morire per salvarli da una morte più atroce ancora, quella eterna, ma il Padre non lo permette. Il mio Amore lo permetterebbe, la Divina Giustizia, no. Sa che sarebbe inutile! Perciò verrò solo all’ultima ora, ma guai a coloro che in quell’ora mi vedranno, avendo preferito Lucifero per loro Padrone. Oh, se gli uomini volessero volgersi a Me che sono la salvezza! Piango perché vedo che nulla è capace di fare loro alzare il capo verso il Cielo da dove loro tendo le braccia. Dite ai buoni di sopperire a quel mio secondo martirio che il Padre non mi permette. Ad ogni persona che si immola, è concesso di salvare qualche anima” (Quad. ‘43, p. 84).
“Nell’attuale tragedia sono già in moto le forze di Satana, il quale ha mandato i suoi neri angeli a muovere i Regni della Terra l’uno contro l’altro. La battaglia soprannaturale è già iniziata dietro le quinte delle piccole battaglie umane. Non è il misero motivo umano la loro origine. E’ un’altro, il vero motivo che dei fratelli fa tante belve omicide che si mnordono e uccidono a vicenda. Vi battete con i vostri corpi, ma in realtà, sono le anime che si battono. Credete di battervi per quattro o cinque potenti, ma non è così! Uno è l’autore di questa carneficina, uno che è sulla Terra, perché voi lo volete, ma non è di questa Terra. E’ Satana che tiene i fili di questa carneficina nella quale sono più le anime che muoiono che non i corpi. L’Anticristo ha bisogno di un cemento fatto di sangue e di odio per consolidare il suo regno. Coloro che non sanno più amare, lo servono a dovere e si scannano a vicenda, mentre Dio lotta con i suoi Angeli per tutelare ciò che è suo: la fede e la bontà nel cuore dei suoi figli” (Quad. ‘43, p. 151).
E’ il caso di ripetere: “Satana ha chiesto di vagliarvi” (Lc. 22,31). Dal vaglio risulta che la corruzione è come nel tempo del Diluvio, aggravata dal fatto che voi avete avuto Cristo e la sua Chiesa. Quella attuale, è lotta fra Cielo e Inferno. Voi non siete che un bugiardo paravento. Dietro le vostre schiere battagliano Angeli e Demoni. Dietro i vostri pretesti, vi è la ragione vera: la lotta di Satana contro Cristo. Questa è una delle prime selezioni dell’Umanità che si avvicina alla sua ora ultima, per separare la messe degli eletti dalla messe dei reprobi. Purtroppo la messe degli eletti è piccola rispetto all’altra. Quando Cristo verrà per vincere l’eterno suo Antagonista nell’Anticristo, suo profeta,troverà pochi segnati nell’anima dalla Croce” (Quad. ‘43, p. 183).
“Lucifero nelle sue manifestazioni; ha sempre cercato d’imitare Dio. Dio ha dato ad ogni nazione il suo Angelo Custode, così Satana le dà un demonio (pervertitore). Come i diversi Angeli delle Nazioni ubbidiscono ad un unico Dio, così i diversi demoni delle Nazioni ubbidiscono ad un unico Lucifero. L’ordine dato da Lucifero nella presente congiuntura ai diversi demoni, non è diverso per i diversi stati: è un ordine unico per tutti. Donde si capisce che il regno di Lucifero non è diviso, perciò dura. Questo ordine può essere espresso così: “Seminate orrori, disperazione, errori, di modo che i popoli si stacchino da Dio, maledicendolo”.
I demoni ubbidiscono e seminano orrore e disperazione, spengono la fede, strozzano la speranza, distruggono la carità. Sulle rovine seminano odio, lussuria, ateismo, seminano l’inferno e riescono, perché trovano terreno propizio. Anche i miei Angeli lottano a difesa della Nazione a loro affidata, ma non trovano terreno propizio, collaborazione, perciò né rimangono soccombenti rispetto ai nemici infernali. Per vincere, i miei Angeli dovrebbero essere aiutati da anime viventi in Me. Ne trovano, ma troppo poche in confronto di coloro che non credono né amano, non perdonano né sanno soffrire”.
“Satana si chiamava “Lucifero” o Portaluce, e odia la luce! Cerca l’oscurità per agire. Oggi intensifica i suoi sforzi perché sa che è la sua ora, la sua festa. Sa pure che si avvicina anche la mia ora in cui verrà vinto in eterno. Perciò la sua infernale intelligenza e astuzia sono un continuo operare il male per aumentare la sua preda. Sa che troppe cose mancano oggi all’uomo per opporsi a lui. Ormai agisce apertamente” (Quad. ‘43, p. 183), da padrone!
“La luce sembra oscurarsi e la morte venire. La corruzione dilaga e sale con le sue pesanti onde. Non temete, è quello che ci vuole per scuotere gli assopiti e farli desiderosi di voci dall’alto. La lotta è utile per mantenere in forma l’atleta. La nausea della corruzione fa desiderare ciò che è puro. Le tenebre spingono a cercare la luce. Il materialismo spinto a limiti paurosi genera spinta verso lo spirituale. L’umanità, afferrata come una palla da Satana, perché si era addormentata nella nebbia di epoche senza lotte religiose, e gettata con scherno nel fango. Per reazione alla percossa, rimbalzerà verso l’alto. L’era dello spirito verrà dopo questa della materia. L’era della Luce ritornerà dopo l’attuale oscurità. L’era della vita succederà alla quasi mortale agonia. L’era di Dio trionferà su quella di Satana. In piedi, cristiani, nella pienezza della vostra carità verso Dio, la Chiesa e voi stessi” (Libro di Azaria, p. 373).
René Vuilleumier
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