lunedì 9 marzo 2020

OPERA DEI "TABERNACOLI VIVENTI"



Il grande dono di Gesù agli uomini d'oggi tramite Vera Grita

15-I-1968 Gesù. 
Dammi la tua anima, dammi la tua anima, la nasconderò nel sicuro rifugio del Cuore mio. Voglio difenderla dagli assalti del nemico. Gesù Eucarestia ti benedice. Si come meriteresti, non vuole infliggerti castighi perché Egli è buono. Viene a te Maria, la mia dolce Madre, per sorreggerti perché tu non cada ancora, non cada più. Rialzati, figlia mia, nel suo Amore materno, nella sua Misericordia. Non venire a Me nel pianto, ma nella letizia, poiché oggi è giorno di letizia in Cielo. Una madre della terra è salita nei Cieli, e ora contempla la mia Gloria. La Madre mia le ha donato l'abito di Gesù, dei suo Gesù: l'abito dell'innocenza. Ora ella è felice coi miei Santi, coi miei Angeli, in Me. Io ho chiamato anche te ai mio Regno, e da te aspetto ogni rinuncia per la mia Gloria. Dovessi pure crocifiggerti, Io voglio tutto, tutto da te. Non ti tormentare per quanto non ti ho ancora chiesto (specificatamente)... Voglio per ora da te la tua anima attraverso la Madre mia, l'immacolata; voglio che tu ricorra a Lei con frequenza così come un bimbo che, non sapendo camminare, nè sorreggersi in piedi, chiama, per timore di cadute "mamma, mamma". La tua anima crescerà nella grazia, solo attraverso Lei. Voglio che tu dipenda da Lei, e da Lei ti lasci ammaestrare. Ti voglio figlia umile e devota di Lei. In questa sottomissione Ella ti muterà il cuore, e i tuoi desideri d'amore saranno esauditi. Sì, sabato e domenica e ancora oggi, hai dubitato di Me, del mio Amore, della mia Misericordia. La paura ti ha fatto volutamente dimenticare di Me. Quale errore, figlia mia! li deserto della tua anima è stato il castigo naturale che Io non volevo darti: sì, Gesù è Forte nell'Amore, Forte nel Dolore che infligge; Gesù ti pesa nella sua Divinità. E Io sono chino su di te con la mia Croce, respiro dalla tua anima il Dolore del mio Amore. Vorrei liberarti dalle strette che ti soffocano, ma per questo martirio devi vivere e soffrire, di questo martirio devi morire al mondo, a te stessa, al tuo "io" subdolo e prepotente. Io sto lavorando in te a colpi di scalpello, poiché ho un tempio da preparare per Me. Le aridità, le croci piccole e grandi, sono il mio martello. Quindi, a intervalli arriverà il colpo, il mio Colpo. Devo portar via da te molte, molte cose: la resistenza ai mio Amore, la sfiducia, i timori, l'egoismo, ansie inutili, pensieri non cristiani, abitudini mondane. Scrivi, scrivi che Gesù è esigente con te. Scrivi, scrivi, scrivi: è volontà mia che tu scriva fino all'ultimo. 


Nessun commento:

Posta un commento