(GFD/3)
Gurat e Fungar-Hellan non credono all’ammonimento di Waltar riguardo al diluvio e alla possibilità di salvezza sull’altura di Noè. Le infruttuose ammonizioni degli angeli alla popolazione di Hanoch e all’intero Paese.
1. Ma quando Gurat ebbe sentito un tale suggerimento dall’angelo Waltar, egli disse: «Amico che provieni dai Cieli o forse da qualche parte della Terra! Il tuo consiglio è molto amichevole e ispirato a buone intenzioni; però dalle tue parole di ammonimento si può dedurre che tu e la tua compagnia siete o dei creduloni, oppure siete dei delegati camuffati degli abitanti dell’altopiano fuggiti da qualche parte e vorreste ora, con il pretesto della vostra missione molto mistica quali messaggeri dai Cieli, incutermi timore per indurmi a fuggire presto da qui e così poi voi potete impadronirvi di Hanoch!
2. Sappi tu, mio caro “secondo” Waltar, che qui ad Hanoch non siamo tanto stolti da credere così velocemente a tutto quello che ci dà ad intendere qualche vagabondo della montagna! Al primo momento sono rimasto effettivamente sorpreso di scorgere in te un Waltar; però durante le tue parole ammonitrici, sicuramente anche per intervento di un sapiente genio, mi sono ricordato che fra gli uomini ci sono dei casi di fratelli gemelli e dei casi di sorprendenti somiglianze! E proprio questo sarà anche il caso tuo e del mistico Waltar, e allora tu, che sicuramente hai appreso in qualche modo la sua sorte, vorresti adesso spacciarti per lo spirito di Waltar; però gli spiriti di sicuro non hanno un aspetto così corporeo come il tuo!
3. Io ora potrei farvi gettare tutti in una prigione per la vostra grande sfacciataggine; sennonché la crudeltà non mi è mai appartenuta! Io perciò vi lascio andare indisturbati così come siete venuti, dato che le parole ammonitrici da voi rivoltemi sono state amichevoli, almeno all’apparenza; ma per quanto riguarda le vostre asserzioni, io non potrò crederci prima di aver visto le vaste pianure intorno ad Hanoch solcate da imbarcazioni! Allora seguirò il vostro consiglio! E ora andate e ritiratevi in pace!»
4. A questo punto Waltar disse: «Gurat, sai quello che ti dirò ora?! Vedi, io non ti dico altro che questo: “Quando intorno e dentro ad Hanoch ci si sposterà con imbarcazioni, e quando tu ancora prima vedrai che noi qui condurremo, attraverso Hanoch, una grande quantità di animali lassù da Noè, per essere raccolti nell’arca, per una seconda Terra rinnovata, allora per te sarà già troppo tardi!
5. Infatti quando i vapori sfuggiti dall’interno della Terra cominceranno a condensarsi nell’aria e cominceranno a precipitare in potenti masse come forti flutti d’acqua, allora Noè si troverà già da molto tempo con i suoi dentro l’arca; e allora nessuno potrà più essere accolto. E chi tenterà di avvicinarsi a questa, costui verrà spinto via di là e ucciso dalla grandine e dai fulmini!”.
6. Ora tu sai tutto; e la nostra straordinaria missione da te è finita! Fa’ ora quello che vuoi, e credi a ciò che vuoi, poiché è Volontà del Signore che nessuno debba essere sottoposto ad una costrizione!»
7. Dopo queste parole, questi angeli si allontanarono e si recarono istantaneamente nella regione dove agiva Fungar-Hellan, e rivolsero a questo eroe dei forti ammonimenti.
8. Ma costui li minacciò e disse loro: «Noè dimora per me troppo in alto; perciò il prossimo anno io renderò alquanto più basse anche le sue montagne e poi esaminerò più comodamente l’arca della salvezza!».
9. Gli angeli però non parlarono più con lui, poiché egli era già del tutto maligno e totalmente contro Dio.
10. Da quel luogo gli angeli si recarono da tutto il popolo del Paese e predicarono ad esso; ma essi, nonostante molti prodigi operati, non trovarono alcuna fede, né ascolto. Perciò desistettero ben presto dalle loro prediche e si dedicarono invece alla raccolta degli animali.
11. Quello che accadde poi, lo vedremo in seguito!
*********************************************
(GFD/3)
Spiegazione del Signore, rivolta ai futuri criticoni, riguardo al modo in cui vennero portati gli animali nell’arca e come hanno potuto essere nutriti per circa mezzo anno. Chi può vedere gli angeli nella loro continua attività. Prima di ogni catastrofe mondiale il Signore avverte sempre l’intera umanità con apparizioni e segni straordinari.
1. Che questi dodicimila straordinari messaggeri provenienti dai Cieli radunassero gli animali con la massima facilità ed anche provvedessero al loro nutrimento, questo si comprende da sé.
2. Proprio questo avvenimento però, viene menzionato qui più da vicino in modo critico, affinché con il tempo i criticoni non siano indotti a domandare come abbia fatto Noè a radunare tutti gli animali e come abbia fatto a nutrire questo enorme zoo.
3. Infatti se a Me, il Signore, è sempre possibile con tutta facilità mantenere giorno per giorno il grandissimo zoo mondiale, Mi sarà stato possibile anche allora mantenere lo zoo di Noè dentro l’arca per il tempo di circa mezzo anno!
4. Il fatto che nello stesso tempo i Miei angeli provvedessero visibilmente all’opera di approvvigionamento del devoto Noè e ancora di molte altre persone, ciò non fa alcuna differenza rispetto al consueto mantenimento quotidiano delle Mie creature; infatti questo è un uguale compito degli angeli provenienti da Me, e la visibilità di questi non fa alcuna differenza.
5. Se in questo tempo gli uomini fossero appunto devoti quanto lo era Noè, anch’essi vedrebbero piuttosto frequentemente come degli angeli in grandissimo numero sono del tutto affaccendati giorno e notte a mantenere il Mio grande zoo mondiale, ma gli uomini attuali(15), con gli occhi grossolanamente mondani, che per la maggior parte sono molto più cattivi di quelli del tempo di Noè, non vedranno mai tutto questo lavoro degli angeli!
6. Se però si volesse domandare: «Com’è stato possibile allora, al tempo di Noè, che anche gli uomini assolutamente malvagi poterono vedere come gli angeli conducevano gli animali e trasportavano il loro nutrimento in grandi quantità?»
7. Allora Io dico: «Una cosa simile la fa sempre la Mia Misericordia prima degli inizi di una generale sciagura del mondo, che gli stolti uomini si preparano sempre da se stessi in seguito alla loro grande ignoranza in tutte le cose del mondo! All’avvicinarsi e prima di ogni sciagura, gli uomini vengono sempre avvertiti, mediante straordinarie e anticipate apparizioni, ad abbandonare il luogo dove si trovano ed a porsi fiduciosamente sotto la Mia protezione, dove di certo non potrebbe accadere loro nulla di male; sennonché gli uomini, quali “beati possidentes” (beati possidenti), di fronte ad una sciagura sono sempre sordi e ciechi, e sono spesso più stupidi delle bestie, e lasciano che su di loro si riversi ogni avversità piuttosto che fare attenzione ai segni e mettersi subito sotto la Mia protezione.
8. Ma se già le piccole sciagure locali Io le faccio precedere mediante segni straordinari, quanto più farò Io questo nel caso di una disgrazia del mondo così grande e generale, come fu quella al tempo di Noè!? E così il diluvio giustifica sicuramente la precedente attività visibile degli angeli provenienti dai Cieli!
9. E certamente una tale apparizione è anch’essa un giudizio per gli uomini; ma quando ci si trova di fronte a due mali e si deve prenderne uno, allora si sceglie anzitutto il minore per evitare con ciò il maggiore quanto possibile, considerato oltre a ciò che una piccola ferita la si può sicuramente guarire prima di una grande! Quando però l’aver adottato il male minore non offre più nessuna protezione, allora è certo che debba seguire da sé il male maggiore, nel quale il maligno deve trovare la sua fine.
10. Io ritengo che il motivo di questa visibile azione degli angeli sia ora sufficientemente dimostrata, e così ora noi possiamo di nuovo ritornare al racconto della storia!
11. Quale sensazione venisse poi suscitata ad Hanoch alla vista degli angeli che conducevano gli animali da loro radunati, questo lo vedremo prossimamente!».
Jakob Lorber – Giuseppe Vesco
Nessun commento:
Posta un commento