La preghiera e la Messa nella vita del cristiano
La preghiera della sera
Il momento mattutino di preghiera richiama l’altro momento, quello serale. Chiudere la giornata con alcuni istanti di preghiera è ancora la consuetudine che maggiormente resiste nel popolo cristiano. Approfittatene, e cercate che non diventi una cosa di pura abitudine; reagite al sonno e alla stanchezza, mettetevi davanti al Signore per fare con lui un breve rendiconto della vostra giornata: “Signore, che ne pensi tu della mia vita di oggi?...” e subito verranno alla vostra mente le molte cose buone che il Signore vi ha dato, accanto a quelle che, invece, voi avete trascurato o trascinato per malavoglia o con poco amore, e a quelle non buone che sono venute dalla vostra debolezza e dai vostri cedimenti. Vi salirà al cuore un umile atto di contrizione e di amore, e un proposito sincero di lottare più generosamente il giorno dopo. Terminerete poi raccomandando il vostro riposo alla Vergine, nostra madre, e agli Angeli che custodiscono la vostra casa.
La fedeltà a questo incontro serale con il Signore e l’efficacia del vostro esame di coscienza dipendono da come passate le ultime ore della vostra giornata. Se sciupate le ore serali in cose oziose o egoistiche, in occupazioni vuote o alienanti - penso alla stupidità di tanta televisione! - o, peggio, vi lasciate andare a cose che offendono Dio, mancherete al vostro appuntamento col Signore o, se ci sarà, la vostra preghiera resterà superficiale, affrettata, ridotta a qualche formula recitata con le labbra ma non col cuore.
Santificate dunque le ore serali dedicandovi alla vita familiare, a incontri di amicizia con intento gioioso e positivo, a riunioni formative, a eventuali compiti o responsabilità sociali o civili. Allora la preghiera serale sarà la gioiosa conclusione delle vostre fatiche e santificherete il tempo notturno entrando nel riposo con l’anima serena e con la pace di Dio nel vostro cuore.
Ferdinando Rancan
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