giovedì 1 ottobre 2020

MORTE AL CLERICALISMO o RISURREZIONE DEL SACRIFICIO UMANO

 


CAPITOLO X 

SACRIFICIO DIRETTO. — QUESTIONE AI RAZIONALISTI. — AUTORE DEL SACRIFICIO UMANO.

 (Continuazione del precedente) 

I. 

Quanto al sacrifìcio diretto, che come abbiam detto è l'immolazione di vittime umane in onore di un uomo e di qualche falsa divinità, esso trovasi in vigore dovunque il clericalismo non lo ha abolito. Esso fu sempre imposto a nome della religione. 

II. 

È qui il luogo che bisogna rivolgersi a tutti i nostri fieri razionalisti, i quali pretendono che tutte le religioni sono egualmente buone, e loro addimandare una risposta categorica alla questione seguente : Ecco una religione, che dice ad un padre, ad una madre: Dammi quel che hai di più caro al mondo, il tuo figliuolo: lo devo scannare, lo  devo bruciar vivo ; tanto esigono i miei Dei : guai a te, se ti rifiuti. Ecco un' altra religione che dice : Guardati bene dall'immolare tuo figlio. Al contrario, veglia sulla sua vita, come sulla pupilla degli occhi tuoi. Egli é un deposito sacro, di cui Iddio ti chiederà conto. — Queste due religioni vi sembrano esse egualmente buone?  

III. 

Se esse non sono egualmente buone, non sono egualmente vere; se non sono egualmente vere, non sono egualmente divine. Non è dunque indifferente di praticar  l'una, ovvero l'altra. Ora il clericalismo è la sola religione che ha posto fine al sacrificio umano; che vieta tutt ' i delitti, che comanda tutte le virtù ; e voi volete esterminare il clericalismo? Infelici! Se i vostri sforzi riuscissero, voi sareste gli assassini dell'umanità. 

IV. 

Prima di entrare nell'istoria del sacrifizio umano diretto, fa d'uopo conoscerne l'autore. Gli è stato mille volte dimostrato, che sotto ogni punto di vista, l'idea del sacrificio non può sorgere dalla ragione- umana. È impossibile infatti stabilire un rapporto logico tra l'immolazione di una bestia, e l'espiazione di un peccato. Tuttavia l'idea del sacrificio e della sua efficacia è nella natura umana ; la vi si trova dall'origine del mondo. Essa dunque non viene dalla natura : i fatti confermano il ragionamento.  

V. 

Che vediam noi nella Scrittura? Vediamo, che fra l'immensa varietà di sacrificii offerti nella legge mosaica, non havvene uno, di cui l'ordine non sia venuto da un oracolo divino. Vediamo, che nella legge evangelica, l'augusto sacrificio del Calvario, sostituito a tutt'i sacrificii, è una rivelazione divina. Iddio ha parlato, e l'uomo sacrifica. 

VI. 

Per una ragione analoga, la scimmia di Dio, Satana, ha parlato, e l'uomo sacrifica. La parola di Satana è tanto più certa in quanto che l'uomo sacrifica se stesso, sacrificando il suo simile. Lo sacrifica su tutti i punti del globo; la parola di Satana è dunque universale. Lo sacrifica, malgrado le ripugnanze più vive della natura; la parola di Satana è dunque assoluta e minacciante. Lo sacrifica dovunque il sacrificio divino non è offerto. Il giudeo stesso appena che abbandona Ièhovah, cade nelle braccia di Moloch, e gli sacrifica i suoi figli e le sue figlie. 

VII.

 Il sacrifìcio umano non è dunque nè l'effetto della immaginazione, nè il risultamento d'una deduzione logica, nè un affare di razza, di clima, d'epoca, d'incivilimento più o meno avanzato, o di circostanze locali : è un affare di culto. Ogni sacrificio poggia o su di un oracolo divino, o su di un oracolo satanico. Sentiamo la storia. 

VIII. 

« I sacrifica umani, scrive Eusebio, debbono essere attribuiti agli spiriti impuri, i quali han congiurato la nostra perdita. Non è la nostra voce, ma è la voce di coloro che non professano le nostre credenze, la quale renderà omaggio alla verità. Relativamente ai sacrifica umani, dice Porfirio, non si può nè ammettere che gli dèi 1 li abbiano richiesti, né supporre che i re ed i generali li abbiano offerti spontaneamente» sia consegnando i loro proprii figli ad altri, perchè li sacrificassero ; sia consacrandoli, ed immolandoli essi stessi. Volevano mettersi al sicuro contra l'ira, e contra il furore di esseri terribili e malefici. ' La storia conferma l'affermazione di Porfirio. Il sacrificio umano è stato sempre il corollario obbligato dell' idolatria, ossia dell'adorazione del demonio, adorato principalmente sotto la forma del serpente.

1. Gli dèi secondo Porfirio, sono gli angeli buoni.

 IX.

 Perchè mai il demonio ha sempre richiesto il sacrificio umano? Farsi adorare in luogo del Verbo incarnato : questa è stata sin dall' origine la mira invariabile dell'Angelo ribelle, questa sarà pur sempre. « I demonii, continua Porfirio, voglìon esser dèi, ed il capo che loro comanda, aspira a rimpiazzare il Dio supremo. Essi si dilettano delle libazioni e del fumo delle vittime. Si nutrono di vapori e d'esalazioni diversamente, secondo la diversità della loro natura, ed acquistano gagliardia novella dal sangue e dal fumo delle carni bruciate. 8 »

X. 

S. Agostino e S. Tommaso ne danno il vero senso delle parole di Porfirio, spiegandoci la natura del piacere che i demonii prendono all' odor delle vittime. « Quel che essi stimano nel sacrificio, non è il prezzo della bestia immolata, ma il suo significato. » Ora, il significato è l' onore reso al sovrano signore dell'universo. Quindi, le parole : «I demonii non godono dell' odore dei cadaveri, ma degli onori divini. »  

XI. 

Da ciò che abbiam detto, si vede perché il demonio domandi il sacrificio in generale. Ma perchè dimanda a preferenza il sacrificio umano? Il suo odio al Verbo fatto carne è inestinguibile. Non avendo potuto farlo immolare che una volta sul Calvario, vuol farlo immolare nelle sue membra sopra tutt'i punti del globo. Da una parte, questo sacrificio sodisfa al suo odio; dall'altra compie i suoi voli. Il sacrificio é l'allo più elevato del culto dell l' idolatria, a cui il demonio, dice S. Tommaso, non ha cessato d'aspirare dopo la sua rivolta: Ascendavi, et shnilis ero Altissimo. Ecco, come abbiam già detto, quale è I' ultima parola di Satana : rivaleggiare con Dio, e godere di tutti gli omaggi dovuti a Dio. 

XII. 

Non solamente egli vuole vittime umane; ma per un raffinamento di scelleratezza, vuole vittime scelte. I fanciulli e le fanciulle sono sempre state le sue vittime preferite.

XIII. 

Cominciamo adesso il nostro viaggio pel mondo antico, e pel mondo moderno. Io noi dissimulo, questo viaggio sarà grandemente doloroso ; perciocché cammineremo costantemente nel sangue umano ; ma ci sarà utile primamente per le seguenti ragioni: 

1. Facendoci conoscere la profondità dell' abisso, in cui I' umanità é potuta discendere, saremo compresi d'una riconoscenza eterna per quel Dio che ce ne trasse fuori, e che c' impedisce di ricadérvi. 

2. Ci inspirerà un'eguale pietà ed un eguale orrore per coloro i quali, volendo esterminare il cristianesimo, ricondurranno il mondo nello stato in cui era avanti il cristianesimo. 

3. Ci riempirà d'uno zelo novello per le tre grandi opere cattoliche della nostra epoca: La Propagazione della fede, l' Opera apostolica, e la Santa Infanzia.

Monsignor Gaume

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