domenica 20 dicembre 2020

Il Signore non è mai in ritardo per darci la sua grazia

 


Ascoltatemi, quelli scoraggiati, che pensano che siate lontani dalla vittoria. Avvicino la mia vittoria; non è lontano, la mia salvezza non tarderà .

La nostra speranza nel Signore deve essere tanto maggiore quanto meno sono i mezzi a disposizione o tanto maggiori sono le difficoltà. In una certa occasione, quando Gesù torna a Cafarnao, san Luca ci dice  che tutti lo stavano aspettando . In mezzo a quella folla spicca un personaggio che l'evangelista mette in risalto dicendo che era  un leader di sinagoga e chiede a Gesù di guarire sua figlia:  cadde ai suoi piedi;  Non ha remore a dare questa pubblica dimostrazione di umiltà e fede in Lui.

Immediatamente, su indicazione del Signore, si muovono tutti in direzione della casa di Iairo. La ragazzina di dodici anni, figlia unica, stava morendo. Deve già morire. Proprio allora, quando hanno percorso una parte del cammino, e sotto la protezione della folla, una donna affetta da una malattia che la rende impura secondo la legge si avvicina da dietro e tocca l'estremità del manto del Signore. È anche una donna piena di profonda umiltà.

Giairo aveva mostrato la sua speranza e umiltà prostrandosi davanti a tutti davanti a Gesù. Questa donna finge di passare inosservata, non ha voluto intrattenere il Maestro; pensava che fosse troppo poco perché il Signore la notasse. Gli basta toccare il mantello.

Entrambi i miracoli saranno completati. La donna, in cui era fallita la scienza di tanti dottori, sarà guarita per sempre, e la figlia di Jairo vivrà in piena salute nonostante sia morta quando arriva il corteo dopo il ritardo subito per strada.

Durante l'evento con le emorroidi, cosa succede a Jairo? Sembra che sia passato in secondo piano, e non è difficile immaginarlo un po 'impaziente, visto che sua figlia stava morendo quando l'ha lasciata alla ricerca del Maestro. Cristo, d'altra parte, non sembra avere fretta. Sembra persino che non gli importi di quello che succede a casa di Jairo.

Quando Gesù è arrivato, la ragazza era già morta. Non c'è più alcuna possibilità di salvarla; Gesù sembra essere in ritardo. E proprio ora, quando umanamente non c'è più niente da fare, quando tutto invita allo scoraggiamento, è arrivata l'ora della speranza soprannaturale.

Gesù non è mai in ritardo. Ci vuole solo una fede più grande. Gesù ha aspettato che fosse "troppo tardi", per insegnarci che anche la speranza soprannaturale poggia, come fondamento, sulle rovine della speranza umana e che è necessaria solo una fiducia illimitata in Lui, che può fare tutto in ogni momento. .

Questo brano ci ricorda la nostra vita, quando sembra che Gesù non venga a soddisfare il nostro bisogno, e poi ci concede una grazia molto più grande. Ci ricorda tanti momenti accanto al Tabernacolo in cui ci è sembrato di sentire parole molto simili a queste:  Non temere, abbi solo fede . Aspettare Gesù è fidarsi di lui, lasciarlo fare. Più fiducia, più piccoli sono gli elementi su cui possiamo fare affidamento umanamente.

La devozione alla Vergine è la migliore garanzia per ottenere i mezzi necessari e la felicità eterna a cui siamo stati destinati. Maria è veramente "porto dei naufraghi, consolazione del mondo, soccorso dei prigionieri, gioia dei malati". Chiediamogli di saper aspettare, in questi giorni che precedono il Natale e sempre, pieni di fede, il suo Figlio Gesù Cristo, il Messia annunciato dai Profeti. "Ella precede il Popolo di Dio pellegrino con la sua luce in segno di certa speranza e consolazione, fino all'arrivo del giorno del Signore (cfr  2 Pdr  3, 10)"

https://www.hablarcondios.org/meditaciondiaria.aspx

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