venerdì 18 dicembre 2020

PURO D'AMORE SONO IO

 


Puro d'Amore Sono io. Chi mi ascolta, sente la verità; chi mi segue non inciampa; chi mi cerca mi trova sempre; chi mi trova non vuole più perdere. Niente, non si può fare niente senza il mio permesso. Poiché sono io che guido, non c'è mai stata una colpa, la colpa è nel cuore di molte persone che non sanno cosa vogliono e cosa chiedono. Io do spontaneamente ciò che è mio. Io illumino le persone con la Mia Luce, ma ci sono quelli che vogliono assomigliare a Me, che sono falsi, ingannevoli e bugiardi. Questo è il mio nemico, non ha niente a che fare con Me. Si mette al mio posto, ma è solo per ingannare la gente. Quello che fa è un lavoro diabolico, ecco perché, Benedetto, figlio mio, non lo sopporto più. Sono stato tradito da pastori che non sono del mio gregge. Hanno fondato le loro chiese per prendere ciò che è mio e milioni di persone sono cadute nella loro trappola.

          Quando si cerca uno dei Miei, a volte non si può fare più nulla, perché lo spirito della persona che era malata non era più solo il corpo che aveva la malattia, ma era il suo stesso spirito. E l'aiuto, quando Me lo chiede, è già tardi, perché quella persona si è lasciata ingannare dal malvagio pastore che parla nel Mio Nome, ma non ha nulla con Me. Sono persi nel tempo. Ma ci sono altri che si pentono, mi chiedono perdono e tornano a casa come il figliol prodigo. A questi perdono e restituisco la mia vita. Ma sono pochi quelli che amano e sono perdonati.

          Benedetto, figlio mio, non ti arrendere. Alcuni dicono che hai fallito. Non sono state le tue mani a non ottenere le grazie che mi hai chiesto, ma i turbamenti di coloro per i quali non potevi fare altro.

          Io, Gesù di bontà, uso la Mia Misericordia con coloro che non si allontanano da Me, ma per coloro che cercano altre strade, si sono persi. Perché così ho lasciato scritto: In quei tempi verranno alla tua porta dicendo che sono io, Gesù, ma non sono stato io a comandare (Mt 24,5). Sono pastori della rovina del Mio Tempio. Il mio Tempio è sacro, vi entrano solo coloro che ho battezzato con il Mio Santo Spirito. Benedetto, come te, anch'io ho scelto altri sulla faccia della terra, perché sono stato io a scegliere e non tu a scegliere me (Gv 15,16). C'è chi può dire: "Quello che scrivi tu, lo posso scrivere anch'io". Parlare è facile per loro, ma in realtà è puro inganno. Fuori di me nessuno ha le tracce che ho lasciato segnate sul tuo corpo. Sono frutti che sono nati da un cattivo albero, non hanno sapore e non sono adatti a My Barn. Ora, sì, Benedetto, figlio mio caro, il seme che è nato su un buon terreno è quello che ho piantato, sono i Miei servi. Questi semi che ho piantato sono già nati e stanno già separando tutto ciò che è mio: il grano da un lato e le erbacce dall'altro. Ma manca un piccolo tocco e tutto si compirà.

          Ho sofferto, ho pianto, ho sofferto, ma sono vivo e con le ultime parole in bocca da pronunciare: "Vieni, benedetto del Padre mio nella mia casa, tutto è preparato" (Mt 25,34) oppure "Vieni fuori da me, maledetto, falso e ingannevole, questa è l'ora, i limiti sono stati superati" (Mt 25,41). Io, Gesù, ho usato tutta la Mia Misericordia, ma il diavolo, il mio nemico, sarà arrestato e legato ai suoi seguaci per non distruggere mai ciò che ho piantato.

Tu sei la luce che ora illuminerà il mio popolo.

Prendi la mia pace, figlio mio. Il vostro compito mi ha molto soddisfatto. 

GESÙ

Bento 28/12/1994

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