venerdì 25 dicembre 2020

VOGLIA DI PARADISO

 


«Totum sed non totaliter»

Il "lumen gloriae" dà la possibilità di conoscere l'essenza divina come essa è, senza alcun intermediario. Dio ci introduce nei misteri della sua vita profonda, mostrandoci Se stesso.

Eppure, nonostante ciò, Egli non può essere penetrato pienamente e totalmente da nessun intelletto umano.

Egli resta sempre incomprensibile, perché è infinito nella sua perfezione, sconfinato nel suo oceano dell'essere.

I beati, per dare un esempio, sono come coloro che ascoltano un pezzo di musica: tutti ascoltano il brano prescelto, ma ognuno lo comprende e lo gode più o meno a seconda del suo orecchio e della sua preparazione musicale.

Nella penetrazione dell'infinito e insondabile oceano divino, i diversi gradi di gloria saranno così proporzionati ai diversi gradi di grazia dei singoli beati.

Il "lumen gloriae" sarà quindi proporzionato al "lumen gratiae".

Il grado di beatitudine eterna dipenderà solo dal grado dell'amore: quell'amore che veramente conta e che non verrà mai meno; quell'amore che fonda il grado di maggiore o minore appartenenza a Dio.

Nel cielo vi sarà una sola nobiltà e una sola grandezza: quella dell'amore!

Ed è per questo che Maria, in Paradiso, è al di sopra degli Angeli, anche se il suo intelletto, in quanto essere umano, è inferiore a quello angelico!

Saremo tanto più grandi e felici quanto più saremo ricchi di grazia e di amore!

Don Novello Pederzini


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