lunedì 15 febbraio 2021

Di Cristo o del mondo

 


Lasciare il mondo per essere perfetto

"Il mondo è il nemico meno difficile", si capisce, se è davvero la rinuncia al mondo deve essere fatta da tutti rinunciare a lui. Infatti Cristiani dal battesimo apotaxis-l'antica rottura battesimale, Religioso rispetto al secolo, e in modo speciale, attraverso la sua professione dei consigli evangelici.  Ma se non è reale questa rottura, il mondo allora rende enormemente difficile l'opera del Salvatore, perché con legami invisibili ma efficacissimi, continua a sottomettere la persona a certi modi di pensare, di sentire e di agire, che rendono impossibile il rinnovamento nello Spirito Santo. Perciò, quando Cristo chiama alla perfezione evangelica, il primo consiglio che dà, il più elementare e primario, è questo: «Se vuoi essere perfetto, lascia tutto e seguimi» (Mt 19,21). In queste parole il Maestro insegna -così ha sempre inteso la Tradizione cristiana- che, vinto il mondo, per la rinuncia a lui, si indebolisce molto la guerra della carne e del demonio; e che così viene grandemente facilitata la sequela di Cristo, in cui consiste realmente la perfezione cristiana, cioè la santità.

Così la vita secondo i consigli evangelici -obbedienza, povertà e celibato- libera in larga misura dal mondo, e anche se in essa rimangono ancora attivi la carne e il demonio -come nemici, come tentazione-, la sua forza viene indebolita dalla rinuncia al mondo. Per questo nella Chiesa classici «percorsi di perfezione» sono caratterizzati dalla rinuncia maggiore o minore al mondo.
Questo punto è importante e dobbiamo studiarlo con attenzione, considerando le sue conseguenze sulle diverse vocazioni cristiane.
Di fatto studieremo anche come il mondo può essere lasciato indietro o solo nell'affetto.

Nessun commento:

Posta un commento