La Battaglia Finale del Diavolo
Una conferenza stampa annuncia la Linea del Partito di Sodano
Arriviamo così a quel fatidico 26 giugno 2000. In questa data venne tenuta una conferenza, presso la sala stampa del Vaticano, durante la quale venne “pubblicato” il Terzo Segreto, insieme ad un commento scritto dal Cardinale Ratzinger e da Mons. Tarcisio Bertone, Segretario della CDF, intitolato Il Messaggio di Fatima (da questo momento lo chiameremo MDF). Nel MDF venne rivelata per la prima volta la Linea del Partito su Fatima, su ordine diretto del Cardinale Angelo Sodano. Per prima cosa, ai fedeli venne detto che il seguente testo di una visione vista da Suor Lucia era tutto il contenuto del Terzo Segreto di Fatima:
Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.
La pronta reazione di milioni di fedeli Cattolici si può riassumere in due parole: tutto qui? Ovvio, qualcosa non quadrava, dal momento che questo testo non corrispondeva a nulla di quello che lo stesso Cardinale Ratzinger aveva rivelato sul Terzo Segreto nel 1984 – un punto su cui torneremo fra breve. Né vi era alcun motivo, nel testo, che spiegasse la misteriosa mancata rivelazione del segreto nel 1960.
Più importante ancora, questa oscura visione, scritta su quattro pagine di quaderno, non conteneva alcuna parola della Madonna. In particolare, non conteneva niente che potesse concludere la famosa frase pronunciata dalla Vergine Maria, alla fine della parte già pubblicata del messaggio di Fatima, riportata fedelmente da Suor Lucia nelle sue memorie: “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede, ecc.” Suor Lucia aggiunse questa frase, inclusa la parola “ecc.”, nella sua Quarta Memoria, come parte integrante del testo del Messaggio. Questa aggiunta fece sì che ogni serio studioso di Fatima la considerasse come l’inizio vero e proprio del Terzo Segreto non ancora svelato, e che per questo motivo esso riguardava la diffusa crisi dogmatica nella Chiesa al di fuori del Portogallo. Chiaramente, la Vergine Maria aveva ancora molto altro da dire rispetto a ciò che era già stato rivelato, perché a Suor Lucia era stato ordinato di mantenerlo segreto fino al 1960, come abbiamo visto.
Con una manovra curiosa, tuttavia, l’MDF evitò qualsiasi discussione in merito su questa frase, perché usò il testo del Messaggio di Fatima prendendolo dalla terza memoria di Suor Lucia, dove quella frase non compare. L’MDF giustificò questo comportamento così: “Per quanto riguarda la descrizione delle prime due parti del ‘segreto’, peraltro già pubblicato e perciò conosciuto, è stato scelto il testo scritto da Suor Lucia nella terza memoria del 31 agosto 1941; nella Quarta Memoria dell’8 dicembre 1941 vi aggiunge poi qualche annotazione”. Qualche annotazione? La frase principale che riguarda la conservazione del dogma della Fede in Portogallo non era un “annotazione”, ma una parte integrante delle parole pronunciate dalla Madonna, dopo la quale aveva detto: “Questo non lo dire a nessuno. Sì, puoi dirlo a Francesco”.
Dopo avere cambiato il senso di una parte integrante del Messaggio di Fatima, definendola ingannevolmente una semplice “annotazione”, l’MDF la relegò in una mera nota a piè di pagina, che non venne più menzionata: “Nella citata ‘Quarta Memoria’, Suor Lucia aggiunge: ‘In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede, ecc.’”
Perché Sodano/Ratzinger/Bertone ebbero così tanta paura di questa frase chiave, da oltrepassare il limite, pur di evitarla, e ridursi ad usare una memoria precedente e meno completa per il testo del Messaggio? Se non vi fosse stato niente da nascondere in quella frase, perché non usare semplicemente la Quarta Memoria e cercare di spiegare cosa significassero quelle parole? Perché gli autori del MDF pretesero che questa frase fosse una mera “annotazione”, quando sapevano benissimo che essa era contenuta nel testo integrale e faceva parte delle parole pronunciate dalla Madre di Dio? Torneremo su questo comportamento assai sospetto in un capitolo successivo.
Altro fatto piuttosto sospetto è che la visione del “Vescovo vestito di Bianco” non era contenuta in una singola lettera composta da 25 righe, “lettera … nella quale Suor Lucia scrisse le parole che la Madonna le aveva confidato sotto forma di segreto per i tre pastorelli della Cova da Iria” – come il Vaticano stesso aveva detto, nella notizia stampa del 1960 precedentemente citata. Il testo della visione è scritto su quattro pagine di quello che sembra un quaderno. 247
Un’ulteriore circostanza “strana” è quella che venne a galla proprio il 26 giugno 2000, allorché fu smascherata l’evidente falsità nell’affermazione pronunciata dal Cardinale Sodano, il 13 maggio precedente, secondo cui il Papa viene ucciso da soldati che gli sparano, mentre egli si inginocchia ai piedi di una grande Croce di legno nelle rovine di una città. Il Papa non cade “come morto”, come aveva invece falsamente affermato Sodano a maggio; il Papa è morto. La visione, qualsiasi sia il suo significato, non ha niente a che vedere quindi con il tentato omicidio del 1981. I fedeli erano già stati ingannati a maggio, e questo inganno stava proseguendo.
Le innumerevoli discrepanze emerse in questo testo - che portarono i Cattolici di tutto il mondo a dubitare che il Segreto fosse stato rivelato nella sua completezza - verranno esaminate in un capitolo successivo. Ci limiteremo per adesso ad questo esaminare il “Commento” di Ratzinger/Bertone sul Messaggio di Fatima in generale, contenuto nel MDF.
Padre Paul Kramer,
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