domenica 12 settembre 2021

Quando, dopo il flagello, verrà sulla terra il trionfo nella mia Chiesa, allora quelli che resteranno ameranno Me e mio Figlio

 


“ Il diario mistico di Camilla Bravi” 


Avvento 1950. 

Trascrivo oggi il mio canto d'amore che ho messo in rima, non potendo dormire spinta da un forte desiderio e da ispirazione di Gesù, in una notte che precedeva il Natale, mentre l'offerta l'avevo fatta il 1° giugno 1950. 


Novembre 1950. 

Gesù mi attrasse nello splendore che usciva dal suo Corpo e, stringendomi a Sé con tenerezza infinita, mi disse: «Mi piace tanto il tuo canto di amore. Per te bastava la formula dell'atto d'amore, perché l'amore comprende la fede, la speranza, tutto. Ma siccome tu desideri viverlo e continuarlo in tutti i cuori, specialmente in coloro che non mi conoscono, non mi amano o mi odiano, mi piace la formula che hai scritto. Così tu canti l'amore in tutti e mi preghi per tutti: fede, speranza, abbandono, amore, luce, forza, dolcezza, perdono, clemenza, salvezza». 

«Hai fatto bene a scrivere "abbandono" perché l'abbandono è speranza e confidenza spinte all'eroismo. L'anima giunta alla prova deve sperare contro ogni speranza anche se, per un'ipotesi, si vedesse da Me abbandonata e respinta. L'anima che ha il vero abbandono si fida di Me; sa che Io l'amo e non permetterei una prova che lei non possa sopportare e le fosse dannosa. Ella crede al mio Amore per lei, e spera in Me, s'abbandona al mio Amore contro ogni speranza, anche nei casi più disperati». 

«Il tuo canto nei cuori, che mi prega per tutti e mi ama per tutti, consola il mio Cuore e mi porta tante anime. E il tuo desiderio di amarmi per tutti e pregarmi per tutti, è come un'eco che dal tuo cuore si ripercuote nei cuori. Io sento l'eco della tua preghiera e del tuo amore in tutti i cuori, e l'ascolto, e tu mi salvi le anime. Attraverso le tue pene e il dolore fisico, morale e spirituale, continuo in te la mia passione dolorosa, continuo a vivere in te il mio Sitio (ho sete) d'amore, la mia sete di anime che mi ha fatto esclamare sulla croce: Sitio. Io purificherò il tuo canto d'amore e lo porterò alla perfezione ch'Io voglio da te e lo immergerò continuamente nella fiamma unica del mio Amore vivente in Maria Santissima». 

«Non temere per la tua debolezza. Tu credi al mio Amore infinito e onnipotente e Io ti farò santa malgrado la tua miseria. Ricordati che il tuo canto d'amore continua in te, anche nelle tenebre e nelle aridità, sempre, anche se non l'avverti. Esso ti purifica continuamente e supplisce a tutto. Non caricarti di tante preghiere. Esso continua sempre, molto più quando preghi con la tua formula breve che racchiude tutti i tuoi desideri: "Gesù, Maria, vi amo. Io continuo il mio canto d'amore in tutti i cuori; accrescete il mio amore e salvate le anime"». 

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Nell'imminenza della dichiarazione del dogma dell’Assunzione troviamo nel diario di Camilla la profezia di un flagello che cambierà la situazione del mondo e apporterà un éra di pace e di amore. Questa profezia sarà confermata dagli «ammonimenti» di Garabandal, di Medjugorje e di altre voci profetiche (v. Ammonimento e grande tribolazione? in «Medjugorje» 65, febbraio 1992, pp. 40s, 56s). 

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La Madonna, stringendomi a Sé, mi disse: «Quando, dopo il flagello, verrà sulla terra il trionfo nella mia Chiesa, allora quelli che resteranno ameranno Me e mio Figlio veramente, perché allora regnerà la pace, l'amore di Dio nei cuori e nella società, e si ameranno anche tra di loro come i primi cristiani». 

Le chiesi: «Ma verrà proprio il flagello universale?». Ed Ella: «Sì, ma sarà mitigato, per Me e per le anime buone, e per Gesù Eucaristia; e anche nel castigo si perderanno i figli di Satana, quelli che hanno il cuore indurito, perché Dio non dimentica, neppure nel castigo, di essere Padre, e si perderanno quelli che lo vogliono». 

Orio Nardi

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