domenica 12 giugno 2022

In quei giorni Noè vide che la terra si era inclinata e che la sua rovina era vicina.

 


IL LIBRO DI ENOCH


Tre parabole 


Enoch 64 

Io vidi in segreto, in quel posto, anche altre figure. Ascoltai la voce dell’angelo che  diceva:  Questi sono gli angeli che scesero dal cielo sulla terra, rivelarono ai figli  dell’uomo i segreti e li sedussero, inducendoli al peccato.  

 

Enoch 65 

In quei giorni Noè vide che la terra si era inclinata e che la sua rovina era vicina. Mosse  allora di là i suoi passi, camminò fino ai confini della terra e gridò al suo avo Enoc. Per  tre volte Noè disse con voce addolorata: Ascoltami, ascoltami, ascoltami!  Egli gli disse:   Dimmi che cosa è successo sulla terra, che è tanto stanca e sconvolta? Che non debba  anch’io morire con essa!  E immediatamente ebbe luogo un forte terremoto; una voce si  fece udire dal cielo e io caddi sulla mia faccia. Venne allora il mio avo Enoc, si accostò a  me e mi disse:  Perché sei tanto triste e hai gridato verso di me con voce piangente? Dal  cospetto del Signore sortito un ordine riguardante coloro che abitano sulla terra ferma.  Questa sarà la loro fine, perché conoscono tutti i segreti degli angeli e la violenza di  Satana, e tutte le potenze segrete e tutta la potenza di coloro che fondono immagini di  metallo per tutta la terra; e anche come si estragga l’argento dalla polvere della terra e si  ricavi dalla terra il metallo malleabile. Poiché piombo e stagno non si ricavano dalla terra  come il primo; c’è una fonte che li genera, e un angelo sta in essa e quest’angelo è  eccellente.  Allora il mio avo mi prese per mano, mi risollevò e mi disse:  Va’! Ho  interrogato il Signore degli Spiriti al proposito di questo terremoto. Mi ha detto: a causa  della loro ingiustizia è stato decretato questo giudizio definitivo sui peccatori, e non  calcolo più i mesi in cui essi hanno ricercato e hanno potuto apprendere che la terra con i  suoi abitanti sarebbe stata distrutta. Per essi non è possibile nessuno scampo per l’eternità  perché gli angeli hanno insegnato loro i segreti, ed essi saranno giudicati. Ma per quanto  ti riguarda, figlio mio, il Signore degli Spiriti sa che tu sei puro e innocente in relazione a  questa accusa riguardante i segreti svelati. Egli ha assegnato un’eterna durata al tuo nome  tra i santi; ti conserverà tra gli abitanti della terra ferma, ha stabilito per i tuoi discendenti  che dominino nella giustizia destinandoli a una grande gloria. E dal loro seme sorgerà  una fonte di innumerevoli giusti e santi per sempre.  

 

Enoch 66 

Poi Enoc mi mostrò gli angeli del castigo, che sono già preparati a venire e a sciogliere  tutte le forze delle acque sotterranee, per portare il giudizio e la distruzione su tutti coloro  che abitano e stanno sulla terra ferma. Il Signore degli Spiriti diede agli angeli che uscivano l’ordine di non sollevare le loro mani, ma di attendere; poiché questi angeli  erano preposti alla forza delle acque. Allora io mi allontanai dal cospetto di Enoc. 

 

Enoch 67 

In quei giorni la parola di Dio mi raggiunse e mi disse:  Noè, ecco il tuo comportamento è  giunto dinnanzi a me, un comportamento senza macchia, un comportamento improntato  ad amore e giustizia. Ora gli angeli innalzeranno una costruzione di legno, e quando essi  avranno compiuto quel lavoro, io porrò su di esso la mia mano e lo proteggerò. Ne  sorgerà un seme di vita, la terra muterà e non resterà senza uomini. Assegnerò un’eterna  durata alla tua discendenza di fronte a me, e non coltiverò più il progetto di distruggere  coloro che abitano presso di te sulla superficie della terra; la tua discendenza sarà invece  benedetta e si moltiplicherà sulla terra nel nome del Signore.  Egli rinchiuderà quegli  angeli che hanno dimostrato ingiustizia in quella valle ardente che prima il mio avo Enoc  mi aveva mostrato, ad occidente presso le montagne d’oro e d’argento, di ferro, di  metallo malleabile e di stagno. Vidi quella valle in cui si trovava un grande fluttuare e  agitarsi di acque. Quando tutto questo avvenne, da quell’infuocato metallo liquido e dal  movimento in cui si agitavano le acque, fu prodotto in quel luogo un odore di zolfo che si  unì con quelle acque. La valle degli angeli che avevano sedotto gli uomini continua a  bruciare sotto la terra. Attraverso le valli della stessa terra escono fiumi di fuoco, là dove  furono giudicati gli angeli che sedussero gli abitanti della terra. Per i re, i potenti, gli  elevati e per quelli che abitano sulla terra quelle acque furono poste, in quei giorni, come  risanamento del corpo. Furono la punizione dello spirito di coloro che erano pieni di  voluttà, perché fossero puniti nel loro corpo. Infatti essi hanno rinnegato il Signore degli  Spiriti e per quanto vedano ogni giorno il suo giudizio non credono nel nome di Dio E  allo stesso modo che il loro corpo brucia, si produce in loro un cambiamento dello spirito,  di eternità in eternità; poiché nessuno può pronunciare un vano discorso di fronte al  Signore degli Spiriti. Il giudizio infatti giunge su di essi perché hanno creduto nella  voluttà della loro carne e hanno rinnegato lo spirito del Signore. Quelle stesse acque  subiranno in quei giorni un cambiamento. Poiché quando quegli angeli saranno puniti in  quelle acque, cambierà la temperatura di quella fonte d’acqua, e quando gli angeli  saliranno, l’acqua della fonte cambierà e si raffredderà. Sentii Michele che si levava e  diceva:  Questo giudizio, col quale vengono giudicati gli angeli, è una testimonianza per i  re, i potenti e coloro che posseggono la terra. Queste acque del giudizio servono per il  risanamento del corpo dei re e per il piacere dei loro corpi; essi però non vogliono  riconoscere e credere che queste acque si muteranno e diverranno un terno fuoco ardente.  


Enoch 68  

Allora il mio avo Enoc mi diede in un libro i segni di tutti i misteri e le similitudini che  gli erano state date, e le raccolse per me tra le parole del libro delle parabole. In quel  giorno Michele rispose a Raffaele, dicendo:  La potenza dello spirito si impadronisce di  me e mi scuote. Per quanto però riguarda la durezza del giudizio sugli angeli, del giudizio  riguardante i segreti traditi: chi può sopportare tale durezza del giudizio che si è compiuto  e resta valido, senza venirne distrutto? E di nuovo Michele si volse e disse a Raffaele:   C’è qualcuno il cui cuore non si intenerirebbe per questo e le cui reni non si turberebbero  di fronte a questa parola del giudizio che è stata pronunciata contro loro, che così  vengono cacciati via?  Egli stava di fronte al Signore degli Spiriti, e continuò  Io però non  interverrò in loro favore di fronte agli occhi del Signore, poiché il Signore degli Spiriti è  adirato con loro, perché si sono comportati come se fossero stati uguali al Signore. Per  questo il giudizio finora nascosto ricadrà su di loro per sempre; poiché né un angelo né un uomo ha ricevuto la sua parte, ma solo essi riceveranno il loro giudizio di eternità in  eternità.  

 

Enoch 69 

Dopo questo giudizio li perseguiteranno con terrore e angoscia, poiché hanno mostrato  questi segreti agli abitanti della terra. Ecco i nomi di quegli angeli: questi sono i loro  nomi: il primo di loro è Semjaza, il secondo Arestigifa, il terzo Armen, il quarto  Kakabael, il quinto Turel, il sesto Rumjal, il settimo Danel, l’ottavo Ruqael, il non  Barqel, il decimo Azazel, l’undicesimo Armers, il dodicesimo Batarjal, il tredicesimo  Basale, il quattordicesimo Ananel, il quindicesimo Turjal, il sedicesimo Simapisied, il  diciassettesimo Jetarel, il diciottesimo Tumael, il diciannovesimo Tarel, il ventesimo  Rumael, il ventunesimo Iseseel. E questi sono i capi dei loro angeli e i nomi dei loro capi  ogni cento, ogni cinquanta, ogni dieci. Il nome del primo è Jequn; questi è quello che  sedusse tutti i figli degli angeli, li fece scendere sulla terra ferma e li sedusse con le figlie  degli uomini. Il secondo si chiama Asbeel, questi comunicò ai figli degli angeli progetti  malvagi, facendo sì che essi corrompessero i loro corpi con le figlie degli uomini. Il terzo  si chiama Gadreel; è quello che mostrò ai figli degli uomini ogni genere di colpi mortali.  Egli inoltre sedusse Eva e mostrò ai figli degli uomini gli strumenti di morte, la corazza,  lo scudo, la spada e ogni altro genere di strumenti di morte. Dalla sua mano si sono  diffuse le armi tra gli abitanti della terra, da allora sino all’eternità. Il quarto si chiama  Penemme; questi ha mostrato ai figli degli uomini la differenza tra amaro e dolce, e ha  loro insegnato i segreti della loro sapienza. Egli ha insegnato a scrivere con la tinta e sulla  carta, e con questo mezzo essi hanno molto peccato di eternità in eternità e fino a questo  giorno. Infatti gli uomini non sono stati creati per questo, per rafforzare la loro fede con  penna e inchiostro. Infatti gli uomini sono stati creati, non diversamente dagli angeli,  perché restassero puri e giusti, e la morte, che tutte distrugge, non li avrebbe toccati; ma  per questo loro sapere essi vanno in rovina e per questa forza la morte li distrugge. Il  quinto si chiama Kasdeja; questi ha insegnato ai figli degli uomini tutti i colpi malvagi  degli spiriti e dei demoni, i colpi del feto nel grembo materno, per cui esso abortisce, i  colpi dell’anima, i colpi del serpente, i colpi che prendono per la calure del mezzogiorno,  il figlio del serpente, che si chiama Tabat. Questo è il numero di Kesbeel che mostrò ai  santi come giurare per la testa, quando abitava ancora nella gloria e si chiamava Beqa.  Questi Kesbeel, disse a Michele, che lui voleva loro mostrare il nome segreto, perché  vedessero quel nome segreto e lo potessero menzionare nel giuramento, affinché coloro  che mostravano agli uomini le cose segrete tramassero di fronte a questo nome e  giuramento. Questa è la potenza di tale giuramento, poiché è forte e potente; egli, Dio,  consegnò questo giuramento Aqae in mano di Michele. Ecco i segreti di questo  giuramento: con il suo giuramento fu rassodato e appeso il cielo, prima che il mondo  fosse creato e per l’eternità. Con esso furono poste le basi della terra sopra le acque, dalla  creazione del mondo sino all’eternità. Con quel giuramento fu creato il mare ed egli gli  diede la sabbia come fondamento per il tempo dell’ira; esso non può superarla dal tempo  della creazione sino all’eternità. Con quel giuramento sono state consolidate le  fondamenta, che restano immobili nel loro luogo di eternità in eternità. Con quel  giuramento il sole e la luna compiono il loro corso e non escono fuori dalle orbite loro  prescritte di eternità in eternità. Con quel giuramento le stelle compiono il loro corso; egli  le chiama per nome, ed esse gli rispondono di eternità in eternità. Anche gli spiriti delle  acque, dei venti, e di ogni brezza e i sentieri di tutti i gruppi di spiriti. In esso vengono  conservate la voce del tuono e la luce della folgore; in esso vengono conservati i  contenitori della grandine e della neve, i contenitori della nebbia e i contenitori della  pioggia e delle rugiada. Tutte le cose professano la loro fede e rendono grazie al Signore  degli Spiriti e lo lodano con tutta la loro forza. Il loro nutrimento consiste nel loro rendere ode; essi ringraziano, lodano ed esaltano il nome del Signore degli Spiriti di eternità in  eternità. Questo giuramento è potente su di loro, essi ne sono protetti. Anche i loro  sentieri ne sono protetti, e il loro corso non va in rovina. Una grande gioia regnava tra di  loro, ed essi benedivano, rendevano lode, onoravano ed esaltavano, poiché era stato loro  rivelato il nome di quel figlio dell’uomo. Egli, il figlio dell’uomo, si assise sul trono di  gloria, e a lui, al figlio dell’uomo, fu consegnata la somma della giustizia, ed egli fa  scomparire ed elimina dalla superficie della terra i peccatori e coloro che hanno sedotto il  mondo. Essi verranno legati con catene e rinchiusi nel luogo della raccolta e  dell’annientamento; tutte le loro opere scompariranno dalla superficie della terra. Ma  d’ora innanzi non vi sarà più nulla di corruttibile. Poiché e comparso quel figlio  dell’uomo e si è assiso sul trono della sua gloria, e ogni male scomparirà e sarà distrutto  di fronte a lui. Ma la parola di quel figlio dell’uomo sarà potente di fronte al Signore  degli Spiriti. Questa è la terza parabola di Enoc. 


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