lunedì 8 agosto 2022

Lui non vuole che si tocchino i suoi profeti. Suoi profeti sono tutti i figli d’Israele.

 


LIBRO DELLE LAMENTAZIONI 

Il Primo Libro delle Cronache ricorda un ordine esplicito del Signore. Lui non vuole che si tocchino i suoi profeti. Suoi profeti sono tutti i figli d’Israele. 

Introdussero dunque l’arca di Dio e la collocarono al centro della tenda che Davide aveva piantato per essa; offrirono olocausti e sacrifici di comunione davanti a Dio. Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di comunione, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore. Distribuì a tutti gli Israeliti, uomini e donne, una pagnotta di pane, una porzione di carne arrostita e una schiacciata di uva passa. 

Egli stabilì che alcuni leviti stessero davanti all’arca del Signore come ministri, per celebrare, ringraziare e lodare il Signore, Dio d’Israele. Erano Asaf il capo, Zaccaria il suo secondo, Ieièl, Semiramòt, Iechièl, Mattitia, Eliàb, Benaià, Obed-Edom e Ieièl, che suonavano strumenti musicali, arpe e cetre; Asaf suonava i cimbali. I sacerdoti Benaià e Iacazièl con le trombe erano sempre davanti all’arca dell’alleanza di Dio. Proprio in quel giorno Davide per la prima volta affidò ad Asaf e ai suoi fratelli questa lode al Signore: 

«Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere. A lui cantate, a lui inneggiate, meditate tutte le sue meraviglie. Gloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, ricercate sempre il suo volto. Ricordate le meraviglie che ha compiuto, i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca, voi, stirpe d’Israele, suo servo, figli di Giacobbe, suoi eletti. 

È lui il Signore, nostro Dio: su tutta la terra i suoi giudizi. Ricordate sempre la sua alleanza, parola data per mille generazioni, l’alleanza stabilita con Abramo e il suo giuramento a Isacco. L’ha stabilita per Giacobbe come decreto, per Israele come alleanza eterna, quando disse: “Ti darò il paese di Canaan come parte della vostra eredità”. 

Quando erano in piccolo numero, pochi e stranieri in quel luogo, e se ne andavano di nazione in nazione e da un regno a un altro popolo, non permise che alcuno li opprimesse e castigò i re per causa loro: “Non toccate i miei consacrati, non fate alcun male ai miei profeti”.  

Cantate al Signore, uomini di tutta la terra, annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie. Grande è il Signore e degno di ogni lode, terribile sopra tutti gli dèi. Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla, il Signore invece ha fatto i cieli. Maestà e onore sono davanti a lui, forza e gioia nella sua dimora. 

Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza, date al Signore la gloria del suo nome. Portate offerte ed entrate al suo cospetto, prostratevi al Signore nel suo atrio santo. Tremi davanti a lui tutta la terra. È stabile il mondo, non potrà vacillare! Gioiscano i cieli, esulti la terra, e dicano tra le genti: “Il Signore regna!”.  

Risuoni il mare e quanto racchiude, sia in festa la campagna e quanto contiene. Acclamino gli alberi della foresta davanti al Signore che viene a giudicare la terra. Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dite: “Salvaci, Dio della nostra salvezza, radunaci e liberaci dalle genti, perché ringraziamo il tuo nome santo: lodarti sarà la nostra gloria. Benedetto il Signore, Dio d’Israele, da sempre e per sempre”». 

Tutto il popolo disse: «Amen, lode al Signore». 

Quindi Davide lasciò Asaf e i suoi fratelli davanti all’arca dell’alleanza del Signore, perché officiassero continuamente davanti all’arca, secondo il rituale quotidiano; lasciò Obed-Edom, figlio di Iedutùn, e Cosa, insieme con sessantotto fratelli, come portieri. Egli incaricò della Dimora del Signore che era sull’altura di Gàbaon il sacerdote Sadoc e i suoi fratelli sacerdoti, perché offrissero olocausti al Signore sull’altare degli olocausti per sempre, al mattino e alla sera, e compissero quanto è scritto nella legge che il Signore aveva imposto a Israele. Con loro erano Eman, Iedutùn e tutti gli altri scelti e designati per nome perché lodassero il Signore, perché il suo amore è per sempre. Con loro avevano trombe e cimbali per suonare e altri strumenti per il canto divino. I figli di Iedutùn erano incaricati della porta. Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua, e Davide tornò per benedire la sua famiglia (1Cr 16,1-43). 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

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