giovedì 4 luglio 2024

Venerdì Santo

 


Pensate sempre soltanto al Mio infinito Amore per voi che Mi ha mosso a compiere per voi l’Opera di Redenzione. Ciò che l’Uomo Gesù ha vissuto e sopportato sulla Terra, lo ha fatto per Amore per i prossimi che Egli sapeva nella più grande miseria spirituale. Egli aveva già conoscenza come Uomo della grande colpa di peccato degli uomini e dell’assenza di speranza di divenire liberi da questa senza aiuto. Questa conoscenza era la conseguenza della Sua Vita d’Amore e per questo aveva Compassione dell’umanità e Iui la voleva aiutare. Contemporaneamente Egli però riconosceva anche la conseguenza del Suo Amore, che aveva da compiere una Missione, che Io Stesso Lo avevo inviato sulla Terra, affinché Egli Mi servisse da Involucro e quindi Io Stesso ho potuto compiere in Lui l’Opera di Redenzione per eliminare quella grande colpa di peccato. E secondo questa Missione si è compiuto il Suo Cammino terreno: una via d’incommensurabili miserie e sofferenze, che prima Lo avevano dovuto fare maturare e già la permanenza in mezzo agli uomini hanno preparato la Sua Anima. Perché la Sua Anima proveniva dal Regno di Luce giù nella tenebra. Ma l’Involucro terreno che celava l’Anima, doveva prima essere purificato mediante continue lotte contro le brame e passioni che le erano attaccate, per essere ora un Vaso d’Accoglienza degno per Me Stesso, Che Io ora colmavo totalmente e Sono divenuto Uno con Lui. Ed ora cominciava la sua vera Missione: di portare la Luce agli uomini, di annunciare loro la Verità, di predicare l’Evangelo dell’Amore e mostrare loro quindi la via e viverla d’esempio, che anche loro la devono percorrere, se dopo la loro morte vogliono entrare nel Regno di Luce e della Beatitudine – per poi in ultimo concludere la Sua via terrena con un’Opera di Misericordia ineguagliabile: con la Sua più amara via di sofferenza e della morte più dolorosa sulla Croce in Sacrificio per la colpa di peccato dell’umanità. E questa Missione l’ha ben compiuta un Uomo, ma Io Stesso Ero in quest’Uomo, Io Stesso come l’eterno Amore ho compiuto l’Opera di Redenzione, perché soltanto l’Amore era capace d’un tale Sacrificio, soltanto l’Amore poteva sopportare i tormenti della via della Croce e soltanto l’Amore poteva fornire la Forza per resistere pazientemente nella pienissima Consapevolezza fino alla Sua morte. Ed anche se l’Uomo Gesù sulla Croce ha esclamato le Parole: “Mio Dio, Mio Dio, perché Mi hai abbandonato”, quest’esclamazione era comunque soltanto una Confessione del fatto che la Divinità in Lui non Lo spingeva alla Sua Azione, ma che l’Uomo Gesù ha portato nella totale libera volontà il Sacrificio per i Suoi prossimi, che l’Amore in Sé Lo ha indotto all’esecuzione, ma che non Lo ha reso non libero nel Suo Pensare ed Agire. L’Uomo Gesù ha preso tutto il peso del peccato dell’umanità sulle Sue Spalle ed è andato con questo sulla Croce – nessuno di voi uomini può afferrare questa espressione in tutta la sua profondità. E’ vero che Io Stesso ho compiuto l’Opera di Misericordia, perché anche l’Uomo Gesù non sarebbe stato in grado, senza Amore, di prendere su di Sé questa misura di Sofferenze e Tormenti. Ma d’altra parte la “Divinità” non poteva soffrire e per questo la misura di dolori e sofferenze la doveva sopportare un’Anima capace di soffrire, un Uomo, il Cui Corpo era sensibile al dolore ed il Quale espiava in certo qual modo ciò che ha fatto divenire colpevole l’intera umanità davanti a Dio. E anche Quest’Anima ha sofferto indescrivibilmente, perché proveniva dal Regno di Luce e già la tenebra sulla Terra significava per Lei un indescrivibile tormento. L’Uomo Gesù Era “Mio Figlio” nel Quale Io avevo grande Compiacenza – Egli era rivolto a Me con tutti i Suoi Sensi, con tutto il Suo Amore. Egli Si è piegato in mezzo all’umanità peccaminosa e la Sua Anima Mi cercava inesorabilmente, il Suo Dio e Padre dall’Eternità, il Suo Amore Mi ha costretto ad un continuo Affluire in Lui e così poteva avere luogo l’Unificazione di Uomo e Dio oppure: il “Divenire Uomo di Dio” poteva svolgersi nel totale Ordine di Legge. Perché mai avrei potuto sceglierMi un involucro umano come dimora, che non fosse stato puro Amore, perché Io Stesso non avrei potuto unirMi con qualcosa di impuro. Ed ogni sostanza immatura veniva spiritualizzata mediante la via di sofferenza dell’Uomo Gesù, e contemporaneamente veniva tolta la colpa di peccato per l’intera umanità, perché l’Uno Si è sacrificato per Amore per i Suoi prossimi. L’Uomo Gesù ha magnificato con la Sua morte Me Stesso ed Io ho magnificato Lui, mentre ho eletto Lui come Involucro visibile per Me Stesso per l’eterno – mentre Io Stesso Sono diventato in Lui la Divinità visibile per tutti i Miei esseri creati, che si rendono degni per la “Contemplazione di Dio”. Finché rimanete sulla Terra, potete sempre tenere davanti agli occhi soltanto il Mio infinito Amore che vi ha aiutato alla liberazione mediante l’Opera di Redenzione. Ma potete comprendere questo Atto di Misericordia nella sua totale profondità soltanto quando voi stessi sarete entrati nel Regno di Luce, quando la Luce della conoscenza vi irradia di nuovo come un tempo. Allora anche voi stessi potete partecipare, voi stessi sperimenterete come presente e solo ora comprenderete il Mio infinito Amore, che ha fatto tutto per riconquistare i Suoi figli che un tempo ha perduto a causa di quella grande colpa della caduta da Me. Amen

4. aprile 1958

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