SUPREMO APPELLO
La primavera non viene per sé, viene per gli uomini; ed Io vengo per le anime, vengo a preparar per esse i frutti di un autunno fecondo.
Le anime hanno bisogno - di Amore, alimentatele con l'Amore - l'Amore è sempre fecondo. Gettate lontano il polline dei vostri fiori, raggiungete le terre più lontane, siate le mie fresche anime primaverili irrorate dalla rugiada della Grazia, esalanti il mio olezzo - anime dai pensieri celestiali, sorelle degli Angeli.
Inneggiate con essi al vostro Dio nel vostro cuore, fategli una festa d'amore, invitatelo sotto la vostra tenda, date riposo e ristoro al vostro Gesù. Tanti cuori son chiusi, tanti cuori freddi, tanti cuori scettici, tanto materialismo è in certe anime, tanta terra le ingombra, tanta ottusità spirituale le allontana da Me! Siate voi le mie oasi refrigeranti nell'arido deserto di questo povero mondo... le mie piccole oasi luminose, ove mi possa fermare a contemplare l'opera mia. Io mi amo in voi, o mie dilette, piccoli specchi tersi che riflettete la mia immagine. Ed anche il Padre mio vi ama: mi ama in voi. Io pascolo tra i miei gigli, Io passeggio tra le mie aiuole, e gli Angeli accorrono a dividere la mia gioia. Insieme andiamo, contempliamo, ammiriamo, come fate voi nei giardini di quaggiù. Il mondo delle anime è uno spettacolo sempre nuovo e bello e vario di cui i miei Angeli non si stancano mai; è il campo di azione di Dio, l'efflorescenza dovuta al mio Sangue di cui son pregne le zolle, il cielo (Regno!) dello Spirito Santo che si compiace di farvi la sua dimora e di operarvi meraviglie. Il creato è una idea ben languida di quello che è il mondo delle anime, mondo conteso dal Cielo e dall'inferno, che se lo disputano a vicenda.
SUPREMO APPELLO

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