domenica 8 agosto 2021

I segni della bestia sono già ovunque!

 


Nel luogo sacro:

Figlia Mia. Dì ai Nostri figli oggi, per favore, quanto segue:

Il vostro mondo crolla e voi lasciate che accada. Muti state a  vedere ciò che accade, ma (quasi) nessuno si leva. Il vostro mondo s’inabisserà, sprofonderà nella palude del diavolo, ma quelli che sono con Mio Figlio e seguono la Sua chiamata saranno innalzati e non soccomberanno come gli altri.

Figli Miei. Abbiate coraggio! Alzatevi! Dichiaratevi! Difendete Mio Figlio e non lasciatevi sviare! Ciò che il vostro papa afferma è indegno per un papa! Egli è il falso profeta, ma voi ancora non volete riconoscerlo! Osservate ciò che fa! Ascoltate ciò che dice! Egli non difende voi che siete cristiani, ne difende la Sacra Parola di Mio Figlio! Egli non fa nulla di buono per voi, ma non appena qualche parola “positiva” esce dalla sua bocca dubitate TUTTI e lo osannate nonostante egli sia stato appositamente mandato dal diavolo!

Figli Miei. Guardate in faccia alla realtà e cominciate ad aver completa fiducia in Gesù! Quest’uomo falso sul TRONO DI PIETRO NON È IL SUO SANTO RAPPRESENTANTE! Non è stato mandato ne è stato scelto da LUI! Egli proviene dalle fila degli adoratori di Satana e fu scelto da questi’ultimi!

Vivete nella fine dei tempi, figli Miei. Se solo apriste occhi e orecchie allora sapreste dove vi trovate: alla fine della vostra esistenza terrena e nelle mani di quelli che ciecamente e privi di volontà, seguono il diavolo!

Figli Miei. La fine arriverà e porterà con sé moltissima sofferenza. Vivrete imprigionati in una società dominata dal diavolo ed esiste soltanto una via d’uscita: Mio Figlio! Sarete schiavi del malvagio dominio mondiale e il diavolo v’imporrà il suo marchio! Già ora molti tra voi lo portano nascosto sotto la pelle e molto presto tutti gli abitanti della terra lo dovranno portare. Vi sarà negato ogni tipo di servizio, ogni “movimento di denaro”, come acquisti e affari se non portate questo marchio! Non riuscirete più a utilizzare il vostro denaro senza questo chip che porta in sé il marchio del diavolo e che graduamente vi “distrugge”. Sarete esseri manipolati non appena accettate questo chip e se ve lo impianterete, esso significherà la vostra rovina, perché il diavolo avrà ogni potere su di voi.

Figli Miei.  I segni della bestia sono già dappertutto. I vostri politici li portano sui loro abiti, i vostri musicisti li utilizzano nei loro video musicali e sulle loro copertine, le vostre chiese, rosari e altri oggetti “sacri” sono già stati da essi profanati, ma ciò viene ancora ben mascherato in modo che non sia evidente. Anche la vostra moda esibisce questi segni, i simboli del diavolo e voi non dovreste portare teschi, né croci moderne perché TUTTI hanno un’azione negativa, satanica su di voi, anche se voi non ne siete consapevoli.

Figli Miei. Andate da Gesù! Siate completamente con LUI e restate con LUI altrimenti, anche voi siete destinati alla rovina. Non accettate il marchio della bestia perché causerà” la morte della vostra anima”, cioè la vostra anima proverà grandissima sofferenza e voi sarete privi di volontà contro ogni tipo di manipolazione e controllo.

State attenti a tutte le vaccinazioni, perché quelli di voi che si rifiutano di accettare il marchio della bestia, lo riceveranno impiantato attraverso il “piano B”. Continueranno a non aver diritto d’accesso ai servizi pubblici, al sistema bancario eccetera, ma saranno anche privi di volontà e manipolabili. Ogni “diritto” sarà loro negato e resterà loro rifiutato, ma anche loro, poco a poco, saranno sterminati dalla “macchina del maligno”. La loro anima andrà perduta. Vi avverto, non accettate nessun tipo di vaccinazione, perché il diavolo userà ogni tipo di mezzo per catturare e per gettare nella dannazione anche le ultime anime fedeli a Gesù.

Non preoccupatevi mai durante tutti questi giorni che ora verranno, perché Gesù e il Padre provvederanno a voi! Il vostro pane verrà moltiplicato e la vostra acqua scorrerà. Non abbiate paura quindi e dirigetevi completamente verso di LORO.

Io vi amo, figli Miei e sono sempre con voi. InvocateMi ed Io sarò presente.

La vostra Mamma Celeste.

Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza.

Amen.

7 agosto 2014

Il problema dell'ora presente. Antagonismo tra due civiltà

 


Delasuss, Henri; 

Il problema dell'ora presente. Antagonismo tra due civiltà  

(I Parte - Guerra alla civiltà cristiana) 


LA FRAMASSONERIA SOTTO IL GOVERNO DI LUGLIO 

La mano della framassoneria è palese nella Rivoluzione del 1830 "Non istate a credere - disse  Dupin il maggiore, alto massone della loggia dei Trinosofi - che siano bastati tre giorni a far tutto.  Se la Rivoluzione fu sì pronta ed improvvisa, se l'abbiam compiuta in pochi giorni, si fu perché noi  avevamo una chiave di volta, ed abbiamo potuto sostituire immediatamente un nuovo e completo  ordine di cose a quello che era stato distrutto". La setta non poteva tollerare più a lungo sul trono il  ramo primogenito dei Borboni; d'altra parte erano troppo recenti gli orribili ricordi della prima  Repubblica per osar d'affrontare il sentimento pubblico proclamando una nuova Repubblica. Perciò  essa prese un mezzo termine e pose "come chiave di vôlta" dell'edificio che da quindici anni andava  preparando, "il figlio del regicida".(1) 

Alla società Aide-toi, le ciel t'aidera (chi s'aiuta, il ciel l'aiuta), presieduta da L. Guizot, era stato  affidato l'incarico di preparargli le vie. Lo confessò Didier alla Camera dei deputati, il 18 maggio  1833: "Fu per le cure della nostra società che furono pubblicati e distribuiti gli opuscoli contro la  ristaurazione, che furono organizzate le sottoscrizioni in favore dei condannati politici, che fu data  la parola d'ordine di lagnarsi dei Gesuiti e di gridare nelle sommosse: Il Viva la Charta!".  Bisognava approfittare di tutte le occasioni per iscreditare il potere, per creargli imbarazzi ed  accrescere sempre più quelli che l'occasione potesse far nascere".(2) 

Questa società, propriamente parlando, non era framassonica, ma sotto la direzione della  framassoneria. Un'altra che era al di sopra delle Loggie e degli Orienti si travagliava collo stesso  intento. Era l'Ordine del Nuovo Tempio, fondato prima della grande Rivoluzione, e uno de' suoi  membri, Asved, così ne indicava il carattere: "Un solo odio accende il cuore de' suoi adepti, l'odio ai  Borboni ed ai Gesuiti ... Prima della Rivoluzione del 1789, i nuovi Templari non aveano altro scopo  dichiarato, che annientare il cattolicismo ... Al tempo in cui le orde straniere vennero ad imporre i  Borboni, i Templari si limitarono a sollecitare l'espulsione della razza asservita, e noi ci tenemmo  fedeli, fino al 3 agosto, a questo patriottico dovere ... L'odio si calmava col disprezzo e sonnecchiò  parecchi anni; ma il giorno in cui ci sentimmo oppressi, scoppiò come folgore ... L'irritazione  calmata ha ceduto il posto al bisogno di lavorare con perseveranza all'intento propostosi da tutte le  frazioni del Tempio: l'emancipazione assoluta della specie umana; il trionfo dei diritti popolari,  dell'autorità legale; la distruzione di tutti i privilegi senza eccezione, ed una guerra a morte contro il  dispotismo religioso o politico di qualsiasi colore. Un'immensa propaganda è ora organizzata a  questo scopo generale". 

Il Nuovo Tempio, come l'Alta Vendita che gli succedette, era una di quelle società più  profondamente misteriose, che il Consiglio supremo crea secondo i bisogni del momento, con  elementi scelti, ai quali rivela per quanto è necessario, il segreto delle sue ultime intenzioni. Noi le  troviamo espresse in questi termini: "Guerra a morte all'autorità civile e religiosa; annullamento di  tutti i privilegi (leggi private) specie di quelli che regolano il corpo ecclesiastico e dì quelli che  fanno della Chiesa cattolica una società distinta, autonoma; diritti da concedere alla cieca  moltitudine onde farcela docile strumento di guerra contro le due autorità e le due società; arrivare  infine all'emancipazione assoluta della specie umana", anche e soprattutto rispetto a Dio. Come  mezzo ad ottener tutto questo: "La più estesa propaganda" d'idee rivoluzionarie ... 

Tale fu lo scopo della Rivoluzione del 1830. Essa fu un punto di partenza e servì di punto  d'appoggio a tutto il movimento antisociale ed anticattolico che da Parigi si estese a tutta l'Europa. Il  Governo di Luglio lo favorì in Italia coll'occupazione di Ancona, nella Spagna e nel Portogallo  collo stabilimento di regimi consimili e soprattutto negli Stati del Papa col Memorandum. 

All'interno, uno dei primi atti del Governo di Luglio fu di far fare un nuovo e gran passo alla libertà  dei culti e all'indifferenza religiosa. La perfidia giudaica fu messa alla pari delle comunioni  cristiane. L'articolo VII della Charta del 1830 diceva: "I ministri della religione cattolica, apostolica  e romana, professata dalla maggioranza dei Francesi, e quelli degli altri culti cristiani, ricevono  assegni dal Tesoro pubblico". Con una derogazione espressa a questo articolo, i rabbini furono  inscritti nel bilancio del prossimo anno.(3) "Al giorno d'oggi - dice a questo proposito il rabbino  Astruc nel suo libro Entretiens sur le judaïsme, son dogme et sa morale - nei nostri paesi  l'eguaglianza è completa: il nostro culto cammina accanto agli altri. I nostri templi non sono più  nascosti; ma si adergono agli occhi di tutti, costrutti dagli Stati e dai comuni come da noi medesimi.  Altro più non desideriamo che di adorare liberamente il Dio della libertà universale". 

Il Governo di Luigi Filippo non si accontentava più di misconoscere, come quello di Napoleone I,  l'origine divina della Chiesa cattolica, ma dichiarava di misconoscere la divinità di N. S. Gesù Cristo, accordando favori del tutto indebiti a quelli che fanno professione di negarla e di  bestemmiarla. 

In pari tempo una guerra sorda fu diretta contro il cattolicismo. Non era più colla pena dell'esiglio e  del patibolo, ma col disprezzo pubblico provocato con tutti i mezzi. La religione veniva insultata  sopra quasi tutti i teatri, il clero vi era rappresentato sotto gli aspetti più odiosi; l'orgia, l'assassinio,  l'incendio gli erano attribuiti come azioni ordinarie. In pari tempo l'amministrazione d'ogni grado si  accaniva a maltrattarlo in ogni maniera come può rilevarsi dall'Ami de la Religion che registra le  vessazioni che gli si facevano giornalmente soffrire. 

In quell'epoca nacque la questione operaia che dovea ben presto, sotto il nome di questione sociale,  preoccupare così vivamente operai e padroni, governati e governanti, e persino il Sommo Pontefice.  Ne rivelò l'esistenza e ne fu il primo atto la formidabile insurrezione di Lione. 

La Ristaurazione aveva inaugurato il grande movimento industriale che doveva svilupparsi sotto i  regimi successivi. Durante quei quindici anni non vi fu uno sciopero di qualche importanza;  dappertutto regnava l'accordo tra padroni ed operai. "Nell'inverno del 1829 al 1830 - dice Le Play -  ho constatato nella maggior parte delle officine di Parigi, tra il padrone e gli operai, un'armonia pari  a quella che avea testé ammirata nelle miniere, nelle officine e nelle masserie dell'Annover".(4) Ma,  nel 1830, uno spirito nuovo si fe' sentire nel campo industriale. Gli economisti ufficiali  accreditarono la teoria secondo la quale il lavoro non è che una mercanzia come un'altra. Molti  padroni l'adottarono con premura, non pensarono più che a far fortuna, e sfruttarono i loro operai  invece di studiarsi a renderli migliori colle loro istruzioni e coi loro esempi. Era la conseguenza  necessaria del diminuito spirito di fede e del progresso delle dottrine naturalistiche che non veggono  altro fine per l'uomo che il godimento e l'agiatezza. Dal canto loro gli operai prestavano orecchio a  quelli che loro predicavano il progresso, dopo che glielo aveano fatto vedere nella facilità e  moltiplicazione dei godimenti, a quelli che li eccitavano al disprezzo del clero e li mettevano in  sospetto contro la dottrina che solleva gli animi mettendo dinanzi, come fine supremo dei loro  sforzi, le ricompense eterne. Quello che noi oggi vediamo non è che lo svolgimento di quanto si  fece allora. 

Intanto i cattolici non se ne stavano, come oggi, inerti e passivi, ma reagivano con tutti i mezzi.  Incominciarono col fondare l'Agenzia generale per la difesa della libertà religiosa, poi le Conferenze di San Vincenzo de' Paoli; si stabilirono in quasi tutte le grandi città di Francia delle Accademie religiose; si inaugurarono le Conferenze di Notre-Dame; ed infine e sopratutto il Partito  cattolico bandì la crociata per la libertà d'insegnamento. 

La Charta del 1830 avea consacrato come principio la libertà d'insegnamento, introdottovi non si sa  come. Il primo a rivendicarne l'applicazione, ad impegnarvi con lettera pubblica la lotta che dovea  divenire sì ardente, fu il vecchio vescovo di Chartres, seguito quindi dai grandi campioni, Mons.  Parisis, il C. di Montalembert e L. Veuillot. 

Questa rivendicazione della libertà d'insegnamento sollevò altre questioni: il diritto pel clero di  manifestare il proprio parere sulle grandi questioni sociali, e quello dei vescovi di potersela  intendere e concertarsi insieme per la difesa degli interessi religiosi; l'uso della stampa nella  discussione di questi interessi, e il concorso che i laici possono e devono recare al clero nella difesa  o nella conquista delle libertà della Chiesa; l'iniquità degli attacchi contro la vita religiosa ed in  particolare contro l'Istituto dei Gesuiti. 

In questa grande lotta, vediamo il Governo francese cercare un punto d'appoggio a Roma. Vi mandò  il conte Rossi, nato in Italia, venuto in Francia dopo la rivoluzione del 1830, nominato successivamente decano della Facoltà di diritto in Parigi, membro dell' Istituto Pari di Francia. È la  fortuna ordinaria che incontrano coloro sui quali le società segrete hanno gettato gli occhi per farli  strumenti di particolari missioni; come pure la morte del Rossi sotto il pugnale d'un assassino è la  fine ordinaria di quelli che non obbediscono sino al termine alla consegna loro affidata. 

Inviato straordinario presso la Corte pontificia, ricevette, malgrado le ripugnanze manifeste di  Gregorio XVI, il titolo e l'ufficio di ambasciatore. Era suo mandato di ottenere, per mezzo del  segretario di Stato, le concessioni di cui aveva bisogno il Governo per giungere a' suoi fini. Si può  vedere nel libro di Follioley, Montalembert et Mons. Parisis, con qual arte seppe condurre i  negoziati e il successo che ne ottenne. L. Veuillot ne espresse il carattere, e ne fece la difesa con  queste parole: "Vi furono tra noi dei cuori timidi per cui il Papa credette prudente di pregare e di  aspettare".(5) 

PENSACI BENE

 


ALLA MENSA EUCARISTICA


Sai che fece quel padre della parabola, vedendo ritornare il figlio che lo aveva abbandonato? Pazzo di gioia, lo fece rivestire a nuovo e ne festeggiò il ritorno con un banchetto. Ecco quello che fa Gesù anche per te. Dopo di averti abbracciato e rivestito con la sua grazia nella confessione, t'invita al banchetto dell'altare, dove ti dà a mangiare la sua carne, a bere il suo sangue. Guarda che cosa ha saputo inventare il suo amore, il suo desiderio di stare con te! È tale infatti questo desiderio, ch'egli promette la salvezza a chi lo riceve, e minaccia la dannazione a chi lo respinge. Tu hai tanto bisogno di lui. Ti senti debole contro il peccato? Nella comunione troverai la forza. Ti senti indegno di accostarti a quel pane degli angeli? Ricordati che prima dell'altare c'è il confessionale. Gesù ti aspetta. Va' di tanto in tanto a visitarlo. A stare un po' solo a solo con lui. Va' a riceverlo spesso. Non contentarti d'una sola volta all'anno. Non desiderare quel cibo è cattivo segno. E sai come ne viene il desiderio? Ricevendolo, con la comunione frequente ed anche quotidiana. Quanto diventerai migliore, cibandoti spesso di questo pane, che è convito di amore, sorgente di grazie, pegno di salvezza!


Porterà a tutti: distruzione, controllo e divieto della libertà di opinione!

 

Figlia Mia. Mia cara figlia. Comunica oggi per favore ai Nostri figli le cose seguenti:

Ogni giorno che passa senza che voi vi dichiarate per Gesù, vi allontanate dal Padre e dall’eternità nell’amore e nella pace. Dovete (finalmente) intraprendere la via vera, per non trascorrere la vita terrena nello smarrimento e non cadere nelle reti da cattura del diavolo.

Figli Miei. Dichiaratevi per Gesù, il Mio Santo Figlio! Diventate uno con LUI! Vivete con LUI e dalla sua parte, perché quando la fine della fine comincia e l’oscurità si abbatte inaspettativamente su di voi, vi dovete già essere convertiti per non andare perduti e per prendere posto nel Nuovo Regno di Mio Figlio.

Figli Miei. Vi resta soltanto poco tempo. Il diavolo non dorme ma lavora duramente e incessantemente per mettere in atto i suoi piani satanici e crudeli. Porterà a tutti: distruzione, controllo e divieto della libertà di opinione. Da lui non viene nulla di buono soltanto male, sofferenza e perdizione!

Figli Miei. Il vostro Gesù vi aspetta! EGLI vi ama, ed EGLI vi protegge! Raggiungerete il Regno Celeste non appena cambiate strada e vi abbandonate veramente e sinceramente a Mio Figlio.

Venite quindi a LUI e abbandonate il peccato, i credi fuorvianti e la vita scapestrata! Io, la vostra Mamma Celeste ve ne prego insistentemente, infatti, non vorrei vedere nessuno dei Miei figli andare perduto, ma desidero sapervi tutti nelle sante braccia di Mio Figlio.

Figli Miei. Ascoltate la Mia chiamata e alzatevi per andare incontro a Gesù! Con profondo amore e col cuore gioioso, pieno di speranza e di gratitudine vi chiedo la vostra costante preghiera. Non interrompetela mai, perché essa è necessaria ora più che mai. Amen.

La vostra Mamma Celeste che vi ama.

Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza. Amen.

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“Il terreno è stato preparato, figli Miei, ” per adorare” presto il falso profeta come paciere e Santo. Non fatelo figli Miei, perché è tutto una grande bugia.

Io, l’Angelo del Signore, ve lo dico. Amen.”

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“State attenti, perché le previsioni ora si avverano. Il falso profeta e l’anticristo saranno “idolatrati” ma voi non dovete mai farlo! Guardate quanto già ora gli piace “fare un bagno di folla” e l’apprezzamento di TUTTI! Restate completamente con Gesù e non allontanatevi da Lui! Soltanto chi resta con Gesù riuscirà a intuire il gioco malvagio. Quando pensate che tutto il bene sia finito e che il diavolo abbia il potere, proprio allora quando sembra che lui ormai domini il mondo e i suoi abitanti, allora si volterà pagina e Gesù trionferà.

Credete e abbiate fiducia perché così sta scritto.

Un Angelo proveniente dai 7 Cori. Amen.”

19 luglio 2014

TRATTATO DELLO SPIRITO SANTO

 


Il Re della Città del bene.

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Egli si chiama Dono. Tale è il nome proprio, il vero nome del Re della Città del bene. Chi ne dirà le incomprensibili'ricchezze? Il dono é quello che si dà senza intenzione di ricambio; il che importa l'idea di donazione gratuita. Ora, la ragione di una donazione gratuita è l amore: noi non diamo gratuitamente una cosa a qualcuno, se non perchè gli vogliamo del bene: cosicché la prima cosa che noi gli diamo, è il nostro amore. Donde ne segue manifestamente, che l'amore è il primo dono, poiché è per lui che noi diamo gratuitamente tutto il resto. 

Ne segue altresi che lo Spirito Santo essendo- lo stesso amore, è il primo di tutti i doni, la sorgente di tutti, il dono per eccellenza. A nessun altro conviene come a lui questo nome adorabile, e talmente gli conviene che è il suo nome personale. Non si creda del resto che questo nome implichi nello Spirito Santo una inferiorità qualunque rispetto al Padre ed al Figlio; il pensarlo sarebbe una eresia, il dirlo una bestemmia. Esso indica soltanto la relazione d'origine dello Spirito Santo nei suoi rapporti col Padre ed il Figlio che ce lo donano. Ma questo dono è lo stesso Spirito Santo, e il dono è pari al donatore, eterno, infinito, onnipotente, Dio insomma come lui.1 

« Quando dunque, dice sant'Agostino, noi intendiamo chiamare lo Spirito Santo dono di Dio, dobbiamo ricordarci che questa espressione rassomiglia a quell’ altra della Scrittura, Nostro Corpo di carne. Alla guisa stessa che il corpo di carne non é altro che la carne, così il dono dello Spirito Santo è lo stesso Spirito Santo. Esso è dono di Dio solamente in quanto ci é dato ; ma perchè il Padre ed il Figlio lo danno, ed egli stesso si dà, non é punto ad essi inferiore; poiché è donato, come dono di un Dio, ed egli medesimo si dà come Dio. 

« Nessuno infatti può dire, che non sia padrone di sé medesimo e perfettamente indipendente, poiché trovasi scritto di lui: Lo Spirito spira dove vuole. L’apostolo aggiunge: Tutte queste cose,, è il solo e medesimo Spirito che le fa, distribuendo i suoi favori a ciascuno come egli l'intende. In tutto questo non bisogna dunque vedere nè inferiorità in colui che viene donato, nè superiorità in quelli che donano; ma l’ineffabile concordia del donato e dei donatori.1 » 

Cosi, amore donato, amore infinito, amoré vivente, amore principio, amore Dio: tale è lo Spirito Santo. Ora, la proprietà dell’ amore è di tendere all’ unione; e la proprietà dell’ amore infinito è di tendere all’unione infinita. L’ unione infinita è l’unità. Fare, secondo il voto del Verbo incarnato, che tutti gli uomini siano uno, un tra loro, uno con Dio, di una verità simile a quella delle tre persone dell’ augusta Trinità; procurare con questa unità universale, la pace, la felicità, la deificazione universale; ecco l’unico pensiero del Re della Città del bene, lo scopo supremo al quale si riferiscono tutte le leggi, tutti i moti del suo governo.

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Monsignor GAUME

Come ci si prepara a vivere il “presto” di Dio? in un solo modo: con la fede.

 


SAN GIOVANNI APOSTOLO APOCALISSE


L’apocalisse di Giovanni apostolo è il più grande messaggio di speranza, di consolazione. È il più grande annunzio di Cristo e della sua vittoria sulla morte e sul peccato. È il più grande annunzio del trionfo degli eletti che avranno la forza di perseverare in Lui e con Lui sino alla fine.

La storia e il suo mistero sono nelle mani del Padre. Dio ha i sigilli della vita e nessun altro.

I sigilli della storia – come si potrà constatare in appresso – sono consegnati a Cristo Gesù.

Il mistero è del Padre. Il Padre lo consegna al Figlio. Il Padre consegna al Figlio solo quella parte di mistero che Lui vuole che sia rivelato.

Quanto deve rimanere avvolto dal silenzio, dalla non conoscenza, il Padre non lo consegna al Figlio e il Figlio non lo può rivelare.

Non lo rivela perché non è oggetto di rivelazione. Padre e Figlio sono una sola volontà di rivelazione.

Ciò che vuole il Padre lo vuole anche il Figlio. Ciò che il Padre non vuole, neanche il Figlio lo vuole.

Il Figlio vive per compiere la volontà del Padre sulla terra e nel Cielo.

La rivelazione è di Gesù Cristo. È di Gesù Cristo come mediazione, non come fonte, origine. Origine, fonte, principio di ogni rivelazione è il Padre.

Il Padre ha dato la sua rivelazione a Gesù Cristo per rendere noto ai suoi servi le cose che devono presto accadere. Cosa sono queste cose che devono presto accadere? Ma soprattutto: quali sono queste cose e quale sarà l’imminenza del loro succedersi? E ancora: chi sono i servi ai quali la rivelazione è diretta?

I servi sono i fedeli discepoli di Cristo Gesù. Sono tutti coloro che sono stati rigenerati da acqua e da Spirito Santo, aderendo alla Sua Parola, che essi vivono fedelmente.

Il presto di Dio, o l’imminenza delle cose che devono accadere, non è per nulla determinabile nel tempo.

Il presto di Dio dice certezza, sicurezza, fatto che immancabilmente avverrà, anzi che sta per venire.

Il cristiano vive sempre in questo “presto” di Dio, perché le cose che devono avvenire, possono avvenire da un momento all’altro. Quando esse vengono, sono già venute.

Il “presto” di Dio dice anche ineluttabilità. Nulla può far sì che esse non accadano. Poiché di certo devono accadere, è giusto che ognuno si prepari.

Come ci si prepara a vivere il “presto” di Dio? in un solo modo: con la fede. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


Offerta del Sangue Prez.mo per i Defunti

 


- Eterno Padre, Ti offro il Sangue che Gesù, tuo Figlio diletto, sparse durante la dolorosa  agonia nell'orto degli ulivi, per ottenere la liberazione delle anime benedette del  Purgatorio, specialmente per l'anima di... (nome…) L'eterno riposo…  

- Eterno Padre, Ti offro il Sangue che Gesù, tuo Figlio diletto, sparse nella crudele  flagellazione e coronazione di spine, per ottenere la liberazione delle anime benedette del  Purgatorio, specialmente per l'anima di... (nome…) L'eterno riposo...  

- Eterno Padre Ti offro il Sangue che Gesù, tuo Figlio diletto, sparse lungo la via del  Calvario, per ottenere la liberazione delle anime benedette del Purgatorio, specialmente  per l'anìma di... (nome…) L'eterno riposo...  

- Eterno Padre, Ti offro il Sangue che Gesù, tuo Figlio diletto, sparse nella crocifissione e  nelle tre ore di agonia sulla Croce, per ottenere la liberazione delle anime benedette del  Purgatorio, specialmente per l'anima di... (nome…) L'eterno riposo...  

- Eterno Padre, Ti offro il Sangue che Gesù, tuo Figlio diletto, sparse dalla ferita del suo  Cuore Santissimo, per ottenere la liberazione delle anime benedette del Purgatorio,  specialmente per l'anima di... (nome…) L'eterno riposo...  

Non accettate il marchio del maligno, perché sarà la vostra rovina!

 


Figlia Mia. Mia cara figlia. Eccoti qui. Scrivi, figlia Mia e ascolta cosa Io, tuo Padre che ti amo moltissimo, oggi ho da dire ai figli del mondo:

La luce del vostro mondo passa, ma voi non ve ne accorgete. Siete ridotti in schiavitù e dovete portare il marchio del diavolo, ma questo sarà la vostra rovina! Non accettate mai il marchio del diavolo, perché causerà la vostra rovina!

Restate fedeli a Mio Figlio e difendeteLo così Io, vostro Padre Onnipotente, Mi occuperò di voi e non dovrete vivere come schiavi del gruppo – elite del diavolo! Credete nella Mia Parola e abbiate fiducia nell’aiuto del Mio Santo Gesù che vi ama moltissimo, perché ci si prenderà cura di tutti i figli fedeli!

Credete e abbiate fiducia e non accettate il marchio, perché chi porta il marchio del maligno, non potrà andare con Mio Figlio. Patirà dolori e miseramente sarà a lungo infermo, perché il maligno lo manipolerà per i suoi scopi, farà “esperimenti” su di lui e lo influenzerà attraverso radiazioni e suoni appena percettibili dall’orecchio umano.

Non sarete più padroni di voi stessi! I vostri sentimenti degenereranno! Malattie si diffonderanno e lo proverete quanto prima sui vostri nervi, sulla vostra capacità di concentrazione e sul vostro buon senso!

Il marchio del maligno- il chip dell’Elite -vi renderà “storpi”, schiavi privi di volontà e non ci sarà guarigione per voi finchè lo portate in voi.

Attenti, figli Miei, perché il chip sarà nascosto all’interno di vaccini! Il diavolo non dorme ed è astuto, quindi non abbiate mai fiducia nell’elogiata “medicina del nuovo tempo” perchè vi porterà la “morte”, non il benessere che voi cercate!

Soltanto Mio Figlio vi regalerà guarigione, l’Elite invece già da tempo è intenta a togliere dal mercato tutto ciò che è veramente efficacie. Ciò che vi resterà, saranno questi “rimedi miracolosi del nuovo tempo”, ma essi causeranno la vostra lenta morte e -ancor peggio - la vostra eternità nella dannazione, se vi viene impiantato il marchio della bestia.

Figli Miei. Io, vostro Padre Onnipotente Celeste, Creatore di tutto ciò che è, vi metto in guardia: Non accettate le innovazioni! Dite NO al chip della bestia! Dite NO ai tanto elogiati “vaccini del nuovo tempo”! Dite NO a tutto ciò che non viene da Me e da Mio Figlio, perché il diavolo si è infiltrato dappertutto e tenta di controllarvi, manipolarvi e ridurvi attraverso soldi (mezzi di pagamento) medicina (vaccini) e attraverso le tecnologie dei nuovi tempi!

Non fidatevi degli uomini, ma soltanto di Mio Figlio! EGLI vi farà prendere la decisione giusta, EGLI vi riunirà ad altre persone con idee affini, EGLI vi aiuterà con tutto ciò di cui avete bisogno per vivere. Non accettate dunque nulla delle tecnologie del nuovo tempo e abbiate completa fiducia in Mio Figlio!

Io, vostro Padre Celeste, che vi ama, vi prego di ascoltarMi. Amen.

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“Non accettare il marchio del maligno, che sarà la vostra rovina.

Abbiate completa fiducia in Gesù, perché EGLI vi guiderà attraverso gli ultimi giorni.

Pregate figli Miei, perché la preghiera evita molte cose malvagie.

Confidate ora completamente in Gesù e diventate uno con LUI.

I Santi Angeli del Padre. Amen.”

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“Figlia Mia. Mia cara figlia. Se voi conosceste tutto il male che al momento si tenta di mettere in atto, quelli fra voi che non hanno fede si rassegnerebbero e voi altri però, che avete fiducia in Gesù, preghereste tutto il giorno e tutta la notte.

Per questo vi preghiamo di pregare di notte insieme al vostro Angelo Custode, perché quando dormite Egli continua a pregare con la vostra anima.

PregateLO quindi, in modo che la preghiera non s’interrompa mai.

Grazie, figli Miei.

Con profondo amore,

La vostra Mamma Celeste. Amen.”

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 “Ascoltate le Parole Celesti, perché servono alla vostra salvezza! Soltanto chi obbedisce alla Santa Parola sarà salvato.

Pregate quindi Figli Miei e prendete in aiuto il vostro Angelo Custode. In questo modo la preghiera non s’interrompe mai e ciò vi porterà grande bene.

Io, l’Angelo del Signore ve lo dico. Amen.”

16 luglio 2014

L' OBBEDIENZA

 


RELIGIOSA DELLA VISITAZIONE  SANTA MARIA DI CHAMBERY


L' OBBEDIENZA 

 

“È l'obbedienza che forma la Religiosa”, dice la nostra Santa Madre Giovanna Francesca di Chantal. 

Si può infatti serbare, anche nel mondo, la verginità; vi si può praticare la povertà tenendo il cuore libero, anche in mezzo alle ricchezze. Ciò è relativamente facile. Ma col voto d'obbedienza, l'anima umana immola ciò che le è più caro, ciò che Dio ha posto in lei di più personale, di più nobile ed elevato: il proprio giudizio e la libera volontà. Sì, questa libertà di volere e di operare è il prediletto Isacco, che la Religiosa deve sacrificare a Dio completamente e per sempre. Il voto d'obbedienza è una base essenziale e caratteristica della vita che ha abbracciata.   

Divinamente istruita, e generosamente docile, Suor M. Marta fu un'anima obbediente.   

Con profondo spirito di fede essa riconosceva veramente Dio nell'autorità.   

L'AUTORITÀ, cioè il Verbo incarnato di nuovo, non sacramentalmente sotto le specie del pane, ma moralmente, sotto apparenze umane, per sostentare ancora le anime nostre con la Divina Parola. 

“Chi ascolta voi ascolta Me, chi disprezza voi, disprezza Me”.  

E non è questo l'immutabile insegnamento del Salvatore da quasi venti secoli? - E' vero che qui si tratta del diritto d'ammaestrare concesso alla Chiesa; ma dobbiamo vedervi pure la parte di autorità che Iddi commette ai propri rappresentanti.  

“Figliuola mia, la tua Superiora “son Io”, Gesù ripeterà sovente alla sua Sposa .   

Più volte, e proprio al momento dell'“Obbedienza” Egli compariva al posto della Superiora quasi fosse immedesimato in lei: “Osserva - le diceva - osserva... Io, Io sono al posto della Madre... Sono Io che ascolto ciò che le vien detto... essa tiene il mio posto e Io il suo. Le sue risposte sono le mie”.   

Lo stesso accadeva in “Capitolo” ove N. Signore prendeva talora il posto della Superiora o, meglio, la personalità di N. Madre scompariva e si trasformava in Gesù, a gli occhi estasiati della umile veggente.   

Egli veniva pure a fare i cambiamenti d'impiego (che hanno luogo l'ultimo giorno dell'anno) aveva ai lati i Santi Fondatori e parlava per bocca di Nostra Madre:  

“Io vengo - diceva in una di queste circostanze - perché la tua Madre ha bisogno di Me. Essa ha desiderato che Io diriga tutto. Me ne ha pregato. Vengo dunque per assegnare gli impieghi e concedere a ciascuna la grazia di ben accogliere ciò che l'obbedienza deciderà. Voi non dovete preoccuparvene, ma pensare solo a Gesù, non occuparvi che di Gesù... e Gesù farà tutto per voi”.  

Con tali luci che illuminavano la sua anima, è facile concepire quale dovesse essere il contegno di Suor M. Marta, nell'avvicinare le proprie Superiore. E' impossibile immaginare maggiore umiltà, rispetto, venerazione.  

Si sentiva che la nostra Sorella si faceva piccola, si penetrava del suo nulla, quasi fosse indegna di avvicinarsi alla Rappresentante di Dio. Si comprende pure con quale fiducia essa si rimettesse alla loro direzione, e in quale conto tenesse ogni minima loro decisione. Questo pensiero: “Nostra Madre me l'ha detto” troncava ogni propria iniziativa. Era il rimedio sempre efficace, contro ogni perplessità, dubbio o timore.   

La sua fiducia nell'autorità, unita ad una semplicità infantile giungeva fino a “operare dei miracoli” come lo prova questo fatto citato dai manoscritti:   

La nostra Sorella era in letto malata da diversi giorni, quando la N. O. Sorella Maria Alessia Blanc sua Direttrice, essendo andata a vederla, le rivolse queste parole d'incoraggiamento: “Domani sarete guarita”. Suor M. Marta prese le parole alla lettera... e questa fede sì grande toccò il Cuore di Gesù. All'istante stesso Egli le rese una perfetta salute dicendole: “Come prova della guarigione, voglio che tu ceni questa sera come se tu fossi con le tue Sorelle in refettorio”. Occorreva veramente una buona dose di fiducia e di spirito di fede, scrive la Superiora, per far servire il vitto della Comunità a un'ammalata che aveva bevuto solo un po' d'acqua da parecchi giorni. Tuttavia essa mangiò tutto quello che le venne presentato. (1) La notte dormì tranquillamente, l'indomani si alzò per la S. Messa, e poi prese le sue ordinarie occupazioni. (Manoscritto)   

Questa perfetta fiducia nell'autorità della Superiora, era precisamente uno dei punti ove si rivolgevano gli assalti del nemico, al fin di turbare la nostra Sorella. Con delle perfide insinuazioni, tentava d'impedirle il ricorso a chi aveva la missione di sorreggerla e illuminarla nella sua via, spesso, così scabrosa. Accadde che da alcuni giorni Suor M. Marta provasse un'estrema ripugnanza ad avvicinare N. Madre. Una sera, avendo essa deposto questa pena ai piedi di Gesù, sentì rispondersi: “Osserva questa lucerna che rischiara le mie Spose... Se tu l'accendessi ogni giorno senza aggiungervi l'olio, che cosa accadrebbe? non farebbe più lume”.  

Nostro Signore si degnava poi spiegarle il paragone e faceva capire alla sua Serva che la fiducia è per la direzione materna, ciò che l'olio è per la lampada: “Se tu ti allontani dalla Superiora, sbaglierai la strada e perderai la vera luce”.   

“La Superiora è la luce: bisogna ricorrervi”.  

“Le Superiore, per essere buone, devono dare alle loro figlie la morte interiore: è qui tutto il loro compito”, insegnava un'altra volta il Divin Maestro. E Suor M. Marta vedeva intanto svolgersi davanti a lei, una strada inondata di luce: “Per poterla percorrere è necessario che le vostre Superiore vi facciano morire a voi stesse, alla natura. Le anime indocili che non vogliono essere dirette e corrette, non possono entrarvi, esse camminano per un sentiero oscuro e pericoloso”. 

La nostra Cara Sorella seguiva certamente questa via luminosa. Noi sappiamo che, secondando i disegni di Dio, le sue Superiore le offrirono mille occasioni di morire alla natura. Le fossero pur rivolte parole di biasimo o d'incoraggiamento, le s'impartissero ordini o proibizioni; mai fu vista dipartirsi da una piena sottomissione e profonda umiltà.  

Ascoltiamo la testimonianza dei Superiori e delle Superiore. Essi sono unanimi nel dichiarare che le si poteva imporre qualunque fatica e richiederle qualunque sacrificio, senza incontrare le menoma resistenza. Mai una replica. Mai un'osservazione su di un ordine ricevuto.  

Quest'è l'affermazione dei nostri santi Confessori, Canonici Bouvier e Collonge, che ebbero ciascuno, per più di vent'anni, la direzione della coscienza di lei: “Essa era obbedientissima - hanno dichiarato ambedue - e seguiva alla lettera i consigli che le venivano dati”.  

“Per lei, l'obbedienza era tutto” leggiamo altresì nelle dichiarazioni della O. Madre Teresa E. Revel. “Noi l'abbiamo vista obbedire sia a gli ordini dei Superiori come alle esigenze Divine, con vera fedeltà”. 

Questo è pure l'attestato delle ultime Superiore di Suor M. Marta. Esse riconoscevano che la parola “obbedienza” aveva ogni potere su di lei. Soltanto questa parola aveva la potenza di strapparla dalle sue lunghe profonde contemplazioni ai Piedi del Divin Maestro. Appena N. Madre aveva parlato, o, in suo nome una qualunque di noi, la nostra Sorella si alzava prontamente per recarsi al luogo indicato. (2) Il Signore non le aveva forse detto: “La mia grazia va sempre unita alla prontezza dell'obbedienza?”   

L'obbedienza religiosa, non consiste solamente nella sommissione agli ordini, ai consigli e desideri immediati dei Superiori. Vi ha, nel corso del giorno e della vita, un gran numero di prescrizioni stabilite dai Santi Fondatori e approvati dalla Chiesa, alle quali la Religiosa deve sottomettersi per conservarsi fedele a Dio.   

“Il vero obbediente - dice S. Francesco di Sales - ama le proprie Regole e le onora come vera via dell'unione della sua anima con Dio, e perciò giammai se ne diparte”. (3)   

Suor M. Marta, come ogni vera Religiosa, ebbe lo spirito dell'obbedienza cioè l'amore dell'obbedienza giurata a Dio, nella persona delle proprie Superiore. Essa ebbe in grado non men elevato l'amore delle Regole e Costituzioni delle quali, alla luce soprannaturale ricevuta, esse sentiva l'importanza e la bellezza.  

Già più volte, nel corso del nostro racconto, si è affacciato il rimorso della nostra Sorella al proposito di queste Regole benedette, che essa teme, e deplora di non osservare perfettamente. 

Una cosa soprattutto la preoccupava: la puntualità alle riunioni di Comunità, dalle quali il suo impiego presso le educande la teneva, per il solito, lontana. Noi sappiamo che durante le vacanze se ne compensava con indicibile consolazione. Si vedeva venire tutta contenta, con la parola del Salmista sul labbro: “Oh! quanto è bello, quanto è dolce per i fratelli l'abitare insieme!”. 

All'infuori di queste eccezioni imposte dal dovere, Suor M. Marta era esattissima ad osservare in tutto ciò che essa poteva, le nostre Sante Prescrizioni. La Regola del silenzio in particolare le stava a cuore. Le sue compagne ricordano con edificazione quanto rigorosamente, specialmente in quaresima, essa l'osservava. Per ciò che riguarda la modestia e gravità religiosa, noi conosciamo il contegno profondamente raccolto, i suoi occhi sempre abbassati quando non erano chiusi.   

Quanto al nostro Direttorio spirituale, le era infinitamente prezioso e noi possiamo dire che lo praticò nella sua perfezione, poiché il suo orientamento verso Dio fu di ogni istante. 

Il testo posto a capo di questo capitolo, Suor M. Marta non seppe mai leggerlo; ma essa lo visse e ben sovente ritornava sulle sue labbra come una formula specialmente cara all'anima sua. (4)

Il Terzo Segreto predice: La Grande Apostasia nella Chiesa dopo il Concilio Vaticano II

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


L’attacco consiste in pratiche e dottrine cattive

Qui dobbiamo ricordare che il giudizio se un ecclesiastico (ma  anche un laico) sia buono o cattivo, non lo si può discernere solo da  quello che dice o non dice a parole per difendere la Fede. Prima di poter  paragonare gli insegnamenti (cioè le parole) di un sacerdote, di un  vescovo, di un Cardinale o di un Papa a quelli infallibili del Magistero,  bisogna anche valutare se quella persona sta comportandosi seguendo  le pratiche corrette della Chiesa Cattolica sia a parole (dette e scritte)  sia nei fatti, esaminando le sue azioni e la sua condotta di vita Cristiana.  Bisogna sapere se quella persona (sia essa un sacerdote, un vescovo, un  Cardinale o un Papa) abbia compiuto heteropraxis o eteroprassi, cioè  pratiche contrarie alla Fede, come ad esempio la mancanza di rispetto  nei confronti del Santissimo Sacramento. 

La Fede può essere attaccata da comportamenti tenuti esplicitamente,  ma anche da quelli fatti in modo subdolo. Le nostre azioni devono  corrispondere alle nostre parole. Noi sosteniamo la Fede mantenendo  salde le dottrine, grazie ai nostri pensieri, alle nostre parole e ai nostri  scritti, ma anche agendo secondo le pie usanze della Chiesa, che ci  aiutano ad aderire meglio alla nostra Fede. Se si introducono nuove  pratiche in una parrocchia (ma anche in una diocesi, in una provincia  ecclesiastica, o addirittura nell’intera Chiesa universale, cosa ritenuta  possibile da alcuni Dottori della Chiesa) che danno l’impressione che  una definizione di Fede non debba più essere creduta, il risultato di  questa eteroprassi sarà quello di scandalizzare le anime dei più semplici,  ma anche quelle di persone più acculturate. 

Prendiamo ad esempio la definizione solenne ed infallibile del  Concilio di Trento su ciò che Dio stesso ci ha assicurato, e cioè che  l’Ostia consacrata è veramente la Presenza Reale di Nostro Signore Gesù  Cristo, Corpo e Sangue, insieme alla Sua Anima ed alla Sua Divinità. I  protestanti vollero negare questo dogma di Fede ed hanno cercato di  influenzare altri a fare altrettanto. Hanno pertanto ideato la pratica  della Comunione nella mano (introdotta e diffusa originariamente  dagli eretici Ariani nel IV Secolo, per negare che Gesù fosse Dio). Grazie a quest’azione simbolica, la loro negazione divenne palese a tutti.

Queste eteroprassi vengono usate oggigiorno dai nemici della Chiesa  per dare scandalo e confondere molti Cattolici, fino a far perdere loro la  fede sulla Presenza Reale. Ecco perché la pratica di dare la Comunione  nella mano era stata proibita dalla legge universale della Chiesa per  molti secoli, e tuttora proibita dalla legge della Chiesa. Il recente indulto,  concesso per poter aggirare il contenuto letterale di tale legge, viene  dato a condizione che questa pratica non risulti in un indebolimento  della Fede nella Presenza Reale e non faccia mancare il rispetto nei Suoi  confronti. Purtroppo con la pratica della Comunione nella mano questo  accade sempre, come possiamo vedere quotidianamente per colpa di  questa eteroprassi.343

Le pratiche che invece sostengono la corretta dottrina sono definite ortoprassi (cioè le pratiche Cattoliche ortodosse). Tra queste vi sono  il genuflettersi alla presenza del Santissimo Sacramento, distribuire/ ricevere la Comunione sulla lingua, concentrarsi nel venerare il  Tabernacolo con il Santissimo Sacramento come punto principale di  attenzione (e adorazione) al centro della santuario, il comportamento  solenne del clero all’interno di quest’ultimo344, mostrare la giusta  reverenza di fronte alla Presenza Reale nel Sacramento dell’Eucaristia.  Questi esempi di ortoprassi (e cioè atti che mantengono salda la  fede) sono a testimonianza della verità del Dogma che il Santissimo  Sacramento è la Presenza Reale di Dio – Corpo, Sangue, Anima e  Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, sotto forma di ostia consacrata  – così come del giusto rispetto degli uomini nei confronti del Signore.  Un esempio di eteroprassi contro il dogma della Presenza Reale è  la Comunione impartita nella mano. Questa prassi erronea dà al fedele  il messaggio che il Santissimo Sacramento non è così importante, che  si tratti semplicemente di pane, contribuendo a diffondere l’eresia  secondo la quale nell’Ostia Consacrata non v‘è la Presenza Reale di  Dio – Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo.  Un altro esempio di questo tipo di pratiche errate è la rimozione del  Tabernacolo contenente il Santissimo Sacramento dal santuario per  spostarlo in una stanza laterale od in una nicchia, in modo che il fedele  possa venerare e concentrarsi solamente sulla sedia del “celebrante” o  colui che “presiede l’assemblea”. Il messaggio viene dato in maniera  subdola ma assai efficace: si dà l’impressione che il celebrante sia più  importante del Santissimo Sacramento. Dal momento che il “presidente  dell’assemblea” rappresenta la gente, viene subdolamente instillato il  messaggio che Dio sia meno importante della gente!

Questi esempi ci ricordano ancora una volta le parole di Papa Pio XII:   Supponiamo, caro amico, che il Comunismo [uno degli “errori  della Russia” menzionati dal Messaggio di Fatima] sia solo il  più visibile degli strumenti di sovversione usati contro la Chiesa e le tradizioni della Rivelazione Divina … Sono preoccupato  per i messaggi della Beata Vergine a Lucia di Fatima. Questo  insistere di Maria riguardo ai pericoli che minacciano la Chiesa è un avvertimento divino contro l’atto suicida di alterare la Fede nella Sua Liturgia, la Sua Teologia e la Sua anima... Sento tutto  intorno a me questi innovatori che desiderano smantellare la Sacra  Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i  suoi ornamenti e farla sentire in colpa per il Suo passato storico… Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato negherà il proprio Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Sarà allora tentata di credere che l’uomo è diventato Dio. Nelle nostre chiese, i  Cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta.  Come Maria Maddalena, in lacrime dinanzi alla tomba vuota, si  chiederanno: ‘Dove Lo hanno portato?”345

Dalle parole di Pio XII sembrerebbe che queste forme di eteroprassi  contro il Santissimo Sacramento siano contenute nel Terzo Segreto di  Fatima. Ma poiché Pio XII le collegava al Messaggio di Fatima e che in nessuna parte già pubblicata del Messaggio se ne può trovare traccia, se  ne deduce che queste debbano essere contenute per forza nella parte  del Terzo Segreto non ancora pubblicata. Pio XII affermò chiaramente  che la Madonna di Fatima ci avvertì contro “il suicidio di alterare la  Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima”. Pertanto, il  Terzo Segreto ci mette in guardia contro la falsa dottrina e l’eteroprassi,  in quanto veri e propri attacchi al “dogma della Fede”.

Padre Paul Kramer

 


Non riconoscerete il chip!

 


Figlia Mia. Mia cara figlia. Ciò che Noi oggi ti mostrammo (di notte e nelle prime ore del giorno) si realizza adesso nel vostro mondo e voi dovete replicare!

Figli Miei. Il diavolo e i suoi seguaci, non pianificano soltanto il vostro “avvelenamento” attraverso vaccini e l’introduzione del chip ma, - siccome nel frattempo così tanti sono contrari al “chip di riconoscimento”, - ve lo “inpianteranno” nascosto e camuffato all’interno di un (particolare) vaccino.

Attenti, figli Miei, perché non distinguerete il chip all’interno del vaccino e l’analisi del vaccino risulterà “pulita”. Questo non sarà affermato soltanto da parte della “cerchia del diavolo”, ma anche da chimici indipendenti che non fanno parte del gruppo d’elite. Ma, Miei amatissimi figli, questo vaccino non appena sarà dichiarato “inoffensivo e non dannoso per la salute” e presentato come una “protezione efficace contro particolari malattie”, vi contaminerà piano piano e vi distruggerà e siccome l’industria farmaceutica elogerà molto questo vaccino, non vi si potrà\ vorrà aiutare.

Figli Miei. Non accettate né i nuovi vaccini, né il chip della bestia, perché vi uccideranno. Sarete resi manipolabili, controlleranno i vostri sentimenti\ le vostre emozioni e sarete “trasparenti” e rintracciabili ovunque! È il marchio della bestia e con la bestia andrete perduti, perché chi porta il suo numero, perirà in cenere e brace e sarà gettato nella fornace.

Figli Miei. Siate vigili e non accettate i tanto decantati e dichiarati apparentemente innoqui e “tanto utili” mezzi e cose del “nuovo tempo”, perchè essi servono unicamente al raggiungimento degli scopi del diavolo e non alla vostra protezione!

Vi metto in guardia dunque e ascoltate la Mia parola, in questi e altri messaggi.

Con profondo amore,

la vostra Madre Celeste.

Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza.

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“Mia Madre dichiara la verità. Il tempo marcia verso la sua fine e il diavolo comincia a mettere in atto, in tutti gli ambiti, i suoi piani. Siate avvisati e restateMi fedeli, in questo modo non andrete per tutti.

“Non accettate per nessun motivo il marchio del diavolo perché con esso, - se lo portate-, perirete.”

Il vostro Gesù che vi ama e Dio Padre, il Creatore Onnipotente. Amen”

23 giugno 2014

 


sabato 7 agosto 2021

Io ho tutta la compiacenza del Padre Mio



Gesù: “Nel cuore della Thora si trova il Mio Nome, come il Mio Nome si trova al centro del vostro cuore.

Il Mio Nome é Quello che salva tutti i Popoli. Con il Mio Nome salverete coloro che si disperdono lontano dal gregge che presto radunerò. Io Mi inoltro nella vostra notte e la Mia Luce non vi rischiara perché i vostri occhi sono riempiti di fitte tenebre.

Figlia, il Mio Messaggio é unico, perché é vivente e vero ed é stato scritto con la Mia Parola nel cuore di Maddalena. Quelli che l’hanno ascoltato dalla sua bocca non possono più tacere, é venuto il momento in cui Io farò parlare le pietre. 

Questo tempo é instabile, come la marea che sale e scende ogni giorno; si agita senza riuscire a stabilirsi nella Mia Legge e nei Miei Comandamenti, al fine d’istruire questo Popolo ribelle che continua a sfidarMi.

Ho detto che il Mio tempo é vicino ed ecco che Io vengo e voi pensate che le Parole, contenute nel Mio Messaggio Ultimo e Definitivo, non si realizzeranno. Dubitate e rifiutate il Mio Messaggio nella sua totalità; ed Io ve lo dico, lo confesso e lo confermo ancora qui un’altra volta: 

tutto é stato dettato da GESÙ di Nazareth stesso
alla Sua umile serva Maddalena

affinché il mondo finisca di dilaniarsi in questo modo e di gettare i suoi stracci e i suoi orpelli sui Popoli innocenti, annichilendoli completamente. Voglio che finisca questo mondo spaventoso che, in Mia Presenza, si é già dato il suo maestro, come se Io, vostro Dio, non potessi vedere ciò che state per fare dinanzi al Mio Santo Volto, che é nuovamente ricoperto dei vostri sputi. Le odierne bestemmie oltraggiano la Mia Divinità e vengono ad offendere nel più profondo del Mio Santo Cuore la Santissima Trinità. 

Nota: Qui GESÙ ritorna sul Messaggio di Dozulé dettato a Maddalena dal 1972 al 1978; Messaggio Ultimo e Definitivo, precisazioni queste così mal comprese, proprio quando questo Messaggio di Dozulé riguarda anzitutto la Chiesa, a cui é stata offerta la Salvezza dell’Umanità. “Ultimo e Definitivo” deve dunque essere inteso in senso escatologico. Qui, “coloro che l’hanno ascoltato dalla bocca di Maddalena” (i preti) sono avvertiti che non possono più tacere).

Come perdonare la vostra crescente temerarietà che pone, al di sopra del Mio Santo Nome, il nome blasfemo della Bestia che si é appena unita al falso profeta, colui che é sul punto di rivelarsi?

Ma come il buffone del re maledetto, egli si nasconde ancora dietro al Nemico di Dio, che é anche il vostro Nemico, benché siate persuasi che é colui che vi farà uscire da questo fango, che egli ha provocato ovunque, dando alla Terra, senza tregua, questo aspetto di desolazione, di pena e di morte, erigendo così uno scenario dei più tenebrosi, in cui prendono forma i corpi scheletriti e senza vita degli affamati e degli ammalati incurabili.

I seguaci e gli adepti del Maledetto sono numerosi. Il Tempo scorre veloce. L’intervallo diminuisce: il Mio Ritorno é vicino. La dilazione concessa non potrebbe più bastare perché questa generazione malvagia e ipocrita possa lavare la Terra intera da tutto questo fetore. 

Io brucerò le immondizie nel fuoco della Geenna; così spariranno i corpi senza Vita e le vite senz’Anima. Accenderò il Mio Fuoco Purificatore su tutta la distesa della Terra e la Grande Purificazione assomiglierà al grande lavatoio in cui si lava tutta la biancheria sporca. L’ultimo colpo di maglio sarà per riportare alla Vita le anime pentite nell’ultimo istante; in quel momento esse ritroveranno l’abbagliante candore dei Figli di Dio liberati per sempre da ogni impurità. Il peccato di orgoglio, di rivolta e di mancanza di sottomissione a Dio, che ha sfigurato il mondo e insozzato le Mie Anime ribelli, sparirà. 

Figlia Mia, é necessario dire a tutti che presto il Mio Messaggio sarà talmente visibile nel loro cuore che la vergogna, come un fuoco ardente, coprirà la fronte di quelli che hanno tanto lottato contro di lui. Lo vedranno così limpido come l’acqua che scese sul Mio Corpo Santo, quando fui battezzato nel Giordano. Colui che ebbe l’onore di bagnare il Mio Corpo, vide l’acqua scendere così pura come la Mia Anima, che, da quell’istante, purificò tutte le acque della Terra ” e Giovanni Battista proclamò: ‘Io vi ho battezzato con l’acqua, ma Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo!’.

E il Padre Mio aprì i cieli, inviò il Suo Spirito come una colomba che discese su di Me e la Sua Voce risuonò in quell’istante:


‘Tu sei il Figlio Mio Prediletto, in Te Mi sono compiaciuto’.

Presto voi udrete la Voce che vi dimostrerà come Io ho tutta la compiacenza del Padre Mio, per condurvi là, dove deve essere innalzata la Mia Croce Gloriosa.

Quando la Mia Croce sarà innalzata da Terra,
Io attirerò tutti a Me.

Pietà, Mio Dio, affinché venga il Tuo Regno,
ma salvali, c’é ancora tempo,
poiché il tempo é vicino
ed ecco che Io vengo”.

Amen, vieni Signore GESÙ’.
Signore, diffondi sul Mondo intero
i Tesori della Tua infinita Misericordia.

Amen.

”J. N. S. R.”2 gennaio 1995