sabato 3 maggio 2025
Conversazioni con i discepoli - Ven. Anne Catherine Emmerick
Secondo le visioni del
Ven. Anna Caterina Emmerick
LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE
(Dalla fine della prima Pasqua alla prigionia di San Giovanni Battista)
Conversazioni con i discepoli
Gesù attraversò il piccolo ruscello che scendeva verso la contrada. Anche il profeta Elfas era stato in questo luogo. Gesù ne parlò e per tutto il cammino insegnò con paragoni e parabole tratte dalle cose che erano in vista: cespugli, pietre, piante, luoghi e dagli stati e occupazioni della vita. I discepoli chiedevano informazioni sulle cose accadute a Sephoris e a Nazaret. Gesù parlò del matrimonio in occasione della disputa con i farisei di Sephoris, contro il divorzio e sull'indissolubilità della parola data. Affermò che il divorzio era stato permesso da Mosè solo perché era un popolo rude e peccatore.
I discepoli interrogarono Gesù su ciò che dicevano i nazareni, cioè che Egli non aveva avuto un amore fraterno, perché non aveva voluto guarire i malati della città povera, che quindi avrebbe dovuto essere più vicina a Lui; se non dovessimo, forse, amare i cittadini come i nostri vicini più prossimi. Gesù insegnò loro intensamente l'amore per il prossimo con ogni tipo di paragone e di domanda. Prendeva spunto da vari stati di vita di cui parlava, menzionando luoghi lontani che si potevano vedere da lontano e dove si svolgevano vari mestieri. Disse loro che coloro che intendevano seguirlo dovevano lasciare padre e madre, pur adempiendo al quarto comandamento. Dovevano trattare la loro città natale, come Lui aveva trattato Nazareth, e allo stesso tempo avere amore per il prossimo. Dio, il Padre celeste, è il vicino più prossimo ed è Lui che lo ha mandato. Poi parlò dell'amore per il prossimo secondo la gente del mondo e, a proposito di Gilead, dove si stavano recando, disse che la gente di lì amava di più coloro che davano loro più denaro pagando più tasse. Poi, rivolgendosi a Dalmanutha10 , che si trovava alla sua sinistra, disse: “Quei fabbricanti di tende e di tappeti amano i poveri che comprano da loro il maggior numero di tende e di tappeti e lasciano i loro poveri senza casa e abbandonati”. Poi prese il paragone dei fabbricanti di sandali e di suole per scarpe e lo applicò ai Nazareni che lo avevano invitato per pura curiosità. Disse loro: “Non ho bisogno delle vostre dimostrazioni d'onore, che sono come le suole dipinte nelle botteghe dei calzolai e poi calpestate e portate via nel fango”. E aggiunse: “Sono come i calzolai di quella città (e ne disse una): disprezzano i propri figli e li mandano via e quando tornano dall'estero e hanno imparato qualcosa di nuovo sulle suole dipinte, una nuova moda, allora li fanno tornare per curiosità e vanità, per pavoneggiarsi con le nuove suole, che poi saranno calpestate e trascinate nel fango come quello stesso onore”. Inoltre, fece loro una domanda: “Se uno si rompe una suola durante il viaggio e va dal calzolaio per comprarne una nuova, gli danno l'altra? In questo modo parlò anche della pesca, dell'edilizia e di altri mestieri manuali degli intenditori.
I discepoli gli chiesero dove intendesse vivere, se volesse costruirsi una casa a Caperamaum. Egli rispose che non avrebbe costruito sulla sabbia e parlò di un altro tipo di città che voleva costruire. Non capivo bene quando Gesù parlava camminando. Quando Gesù parlò da seduto, capii meglio. Ricordo che disse che voleva avere una sua barca per andare avanti e indietro attraverso Iago, perché voleva insegnare dal mare e dalla terra.
D: Chi sono io e cosa vuoi da me, Signore? R: Che prendi la tua croce e Mi segui
APPARIZIONE DI CRISTO GESÙ GLORIFICATO NEL QUINTO GIORNO DELLA SETTIMANA SANTA, NEL CENTRO MARIANO DI FIGUEIRA, MINAS GERAIS, BRASILE, AL VEGGENTE FRATE ELÍAS DEL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS
17 Aprile 2025
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Ecco il Signore di Giuda, Colui che governa la tribù della sapienza eterna, che apre le porte alla conoscenza maggiore ed attraverso la Parola di Vita trasforma i cuori, unge le vite e consacra le anime.
Ecco il Leone di Giuda, il simbolo del Governo Spirituale del Padre, che spinge all'adempimento della Sua Legge e della Sua Verità, accendendo in ogni essere la Fiamma dello Spirito Trino affinché tutti camminino nella ascensione, nella ricerca incessante dell'infinito, della cosiddetta origine interiore, porta che si apre per il risveglio della coscienza, per la trasformazione delle forme, dei piani e dell'etere, affinché sia stabilita la Legge che è nutrita dal Divino Spirito del Padre e dal Centro Reggente del Suo Amore Cosmico, Fiamma Incandescente che tutto illumina e tutto trasforma, che tutto rinnova e tutto pacifica.
Il Leone di Giuda è una delle rappresentazioni del Governo del Padre Eterno, una delle più sacre intenzioni che furono consegnate nelle proprie mani degli arcangeli, affinché il Suo Progetto e la Sua Volontà fossero adempiuti, così come lo fu con la Mia Incarnazione nel mondo per tutto questo universo ed oltre esso.
Voglio che oggi siate dentro questa coscienza sacra, affinché tutto possa essere sublimato con la forza che concede l'Amore Divino nelle anime, con l'impeto che lo spirito fornisce per vivere il superamento, salendo un gradino di Luce alla volta, affinché vi sentiate sicuri nei passi che state facendo in questi tempi.
Ecco il cammino dell'ascensione della vita e della trasformazione della condizione umana, spinto dalla Legge della Grazia e della Misericordia, che unge e consacra le creature di Dio affinché possano vivere nel Padre e sentirsi parte del Suo Regno, pur vivendo la vita sulla Terra; perché è l'anima che può vivere in Cielo, anche sia sulla Terra, è l'anima che può specchiare nelle vostre vite le Grazie e i Tesori di Dio, che sono incalcolabili.
Dentro questa coscienza di Amore e di Sapienza, Io chiamo i benedetti figli di Dio affinché comunichino della presenza del Leone di Giuda; così che, questa ed altre tribù possano essere rinnovate e riparate, preparando lo scenario del pianeta e principalmente dei mondi interni per l'annunciato Ritorno di Cristo.
E come testimonianza che questo succederà, vi ho lasciato il legato della Santa Eucaristia attraverso il Mio Corpo e il Mio Sangue transustanziati, affinché ogni volta che sia necessario, ogni volta che possiate farlo, ritornate al Santo Sacramento dell'Altare per poter riprendere contatto interno e spirituale, per mezzo dell'Eucaristia, con gli impulsi che ho lasciato per preparare le anime e gli spiriti per il Ritorno di Cristo, giacché ognuno dovrà compiere una parte in questo cammino preparatorio del Signore.
Per questo, vengo qui a lasciare i segni della Verità, nella rappresentazione simbolica ed eterna del Leone di Giuda, del Re dei Re.
È così che, in questa coscienza di Sapienza e Amore potete anche prendere contatto, in modo diretto, con la consolazione di Dio, che fu quello che preparò anche il cuore dei Miei apostoli nel passato, affinché essi potessero vivere al servizio del Piano.
Voglio che il simbolo del Leone di Giuda, sia il simbolo della riparazione e del restauro delle vostre coscienze affinché, nella vita, abbiate chiarezza nelle vostre decisioni, pace nei vostri apprendimenti, serenità nei vostri conflitti. Perché quando l'Amore del Re agisce, tutto può essere trasformato, basta solo aprirgli la porta per far sì che questo succeda.
Oggi, vengo qui con questo terafino del Leone di Giuda, affinché possiate contemplarlo nel vostro cuore e sapere che in Cristo c'è la fortezza, la verità e la vita, che aiuta le coscienze a vivere in pace il cammino della redenzione; perché il Mio Amore solo vi eleverà fino a poter raggiungere la trascendenza delle vostre proprie miserie e anche dei vostri propri giudizi, perché nell'Amore di Cristo non esiste la divisione, esiste solo la sacra espressione dell'unità eterna, che è quella che oggi i vostri occhi devono star osservando e contemplando, così come i Miei Occhi contemplano la Sacra Unità di Dio.
PortateMi qui il cesto con le domande.
D: Amato Signore, come posso lavare i Tuoi Piedi e non il Signore lavare i miei?
R: Con esempi di carità e di amore.
D: Amato Signore, che altro posso offrirTi per la conversione della persona per cui io prego ogni giorno?
R: Non perdere la fede.
Questa è una domanda elevata, dice Cristo:
D: Qual è il significato del vero amore incondizionato?
R: È che Mi superiate molto più in quello che Io feci per voi, al punto di rinunciare alle vostre proprie convinzioni e credenze.
D: Signore amato, io so cosa affligge la mia personalità, ma cos'è che affligge la mia anima?
R: Quello che la tua personalità potrebbe star facendo, senza che tu te ne accorga.
D: Chi sono io e cosa vuoi da me, Signore?
R: Che prendi la tua croce e Mi segui, e servi i poveri.
D: Come riesco a stare fermo per non cadere nelle stesse tentazioni?
R: Che tu non creda alla tentazione.
D: Cristo amato, cosa devo fare in riguardo a mio fratello Luigi? Gratitudine.
R: Devi aiutarlo fino a quando lui lo permette.
D: Come le nostre preghiere e le preghiere di altri gruppi potranno evitare il caos previsto, che potrebbe sterminare la vita sulla Terra?
R: Credendo nella preghiera.
D: Cristo, hai bisogno di dirmi qualcosa che non sto percependo internamente?
R: Prenditi cura del tuo stato irascibile.
D: Amato Gesù, cosa posso fare per avere un cuore mite ed umile simile al Tuo?
R: Non reagire, ma amare.
D: Maestro, il Signore che conosce profondamente il mio essere, le mie imperfezioni e il mio stato attuale, qual è il prossimo passo che Tu aspetti da me?
R: Che non ti fermi.
D: Maestro, come rompere con l'ego e vivere l'amore che Tu ci chiedi?
R: Vivendo l'amore.
D: Gesù, sarà che un giorno saremo degni figli di Dio?
R: Se lo chiedi è perché non ci credi, quando crederai, non chiederai mai più.
D: Gesù, mi aiuti a perdonare? Non ci sto riuscendo, sono stata calunniata e il Signore conosce il mio cuore e sa la verità.
R: Quando attraversi questa porta non sentirai più questo. I giusti saranno onorati e gli ingiusti saranno trasformati.
D: Signore, in questa fine dei tempi, dove devo stare e cosa devo fare?
R: Devi stare e devi fare quello che il tuo cuore ti dice.
D: Amato Signore, a volte non mi amo, a volte voglio morire, scomparire, a volte è come troppo. Cosa mi sta cercando di dire tutto questo?
R: Che la tua energia è nel luogo incorretto.
D: Signore, perché c'è tanta disunione nella mia famiglia?
R: Perché il mondo sta controllato.
Questa è una domanda saggia:
D: Maestro, come unire quello che sta separato?, come unire i cuori che si affrontano gli uni contro gli altri? In gratitudine e riverenza.
R: Dove non c'è l'amore, Io non ci sono.
Una domanda vera, dice Gesù:
D: Amato Signore, cosa devo fare affinché il Tuo Amore dimori completamente nel mio essere?
R: ConsegnarMi il tuo cuore.
Complimentando questa domanda precedente, Cristo suggerisce di poter leggere la vita di Santa Teresina di Gesù, Santa Teresa di Lisieux.
D: Cristo, il mio luogo giusto, corretto, è vivere come residente a Figueira o dove mi trovo, nella vita sociale e seguire una vita familiare?
R: Ci sono anime che hanno il destino di formare famiglie.
D: Signore, devo considerarmi come ausiliatrice?
R: Dipende solo da te.
Ultima:
D: Cristo Gesù, Maestro e Compagno, il libro che ho scritto sta in qualche modo schiarendo certe menti che per ignoranza abusano della sua preziosa energia vitale?
Egli non ha compreso la domanda.
Queste anime, dice Cristo, sono preziose perché non chiedono, ma ringraziano.
D: Gesù amato, perdonami, perdonami e perdonaci, come anche la maggior parte dell'umanità, che non conosce l'immensità del Tuo Amore. Gratitudine, Signore, per tutte le Grazie che riversi su di noi. Grazie, Signore. Tu lo accetti, Signore?
R: Chiaro che sì.
Frate Elías del Sagrado Corazón de Jesús:
Preghiamo:
Signore,
che si compia l’avvento della Nuova Razza.
Che l'umanità possa esprimere il suo archetipo.
che la parola sia viva e costruisca il Tuo Tempio.
Che si espanda in noi il Tuo mistero e
che si riveli al mondo la vera esistenza,
affinché possiamo riunirci nel Tuo Nome
e glorificare la perfetta unità.
Amen.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
I SEGNI DI DIO NELLA VITA DI UN BAMBINO AFRICANO
Sapeva cosa pensava di lei Séku Turé?
All'inizio fu molto sorpreso dalla libertà con cui parlavo. Sapeva anche che rispettavo le formalità del regime. Per esempio, non ho mai mancato di partecipare alle lunghe cerimonie dei giorni festivi o a qualsiasi altra manifestazione pubblica ordinata dal Partito-Stato; e se Séku Turé mi invitava a recarmi al palazzo presidenziale, non trovavo scuse.
In diverse occasioni mi costrinse a sedermi accanto a lui, tra i suoi ministri, additandomi come esempio di fedeltà alla politica del partito-stato. Proclamò che aveva riposto in me tutta la sua fiducia. Diverse persone vennero ad avvertirmi della trappola che il Presidente non avrebbe mancato di tendermi.
Durante i nostri colloqui da soli, ha ascoltato con attenzione le mie osservazioni e il tono della nostra conversazione è stato cordiale. Tuttavia, era al corrente delle mie opinioni, così come sapevo che i servizi segreti ascoltavano buona parte delle mie conversazioni.
In effetti, ero molto preoccupato per la crisi che stava incancrenendo l'intero Paese. La coscienza morale dei guineani era particolarmente danneggiata. Il terrore regnava ovunque e una piccola minoranza di guineani viveva alienata da slogan e impegni ingannevoli nei confronti della rivoluzione. Séku Turé ha suscitato un panico così profondo nei cuori della gente che ci sono voluti molti anni prima che la gente raccogliesse il coraggio sufficiente per rimettersi in piedi. Purtroppo, è più facile distruggere un Paese che ricostruirlo.
Nel gennaio 1984, in occasione della visita nel nostro Paese di Omar Bongo, Presidente della Repubblica del Gabon, Séku Turé volle onorarmi presentandomi al suo ospite. Ancora una volta, si congratulò calorosamente con me per la mia adesione ai principi della rivoluzione. La strategia del dittatore era ovvia: elogiandomi e manifestandomi pubblicamente la sua stima, sarebbe stato più facile per lui accusarmi di aver tradito sia la sua fiducia che le idee del regime.
Qualche settimana dopo, alcuni ambasciatori europei e il mio vicario generale, padre André Mamadouba Camara, vennero ad avvertirmi di ciò che alcuni ministri vicini al presidente avevano confidato loro. Questi dignitari del regime sostenevano che la Chiesa non condivideva più l'ideologia del Partito-Stato. In realtà, Séku Turé stava preparando il terreno per il mio arresto. Ma Dio intervenne per proteggermi e salvarmi.
Nel dicembre 1983, un terremoto colpì la Guinea: i danni furono ingenti.
Gli incaricati degli aiuti internazionali per far fronte al disastro naturale furono ricevuti dal comandante Siaka Turé, responsabile del campo di Boiro. Mentre si trovava all'aeroporto di Conakri in attesa dell'arrivo di un aereo, in una caduta scivolò e si ruppe una gamba; fu immediatamente trasferito in Marocco. Secondo i piani di Séku Turé, l'uomo avrebbe dovuto arrestarmi qualche settimana dopo.
Più tardi, nel marzo 1984, in occasione della prima GMG organizzata a Roma, chiesi al governo il permesso di rispondere all'invito del Papa e di recarmi in Italia. Di solito bastava una notifica del Ministro dell'Interno e della Sicurezza Nazionale. Questo visto era solo una formalità. Nel mio caso, il ministro ha chiesto anche l'approvazione del Presidente. Ha telefonato a Séku Turé, che è stato informato della data del mio ritorno e, dopo aver appreso che sarei tornato in aprile, ha autorizzato il viaggio. Joseph Hyzazi, responsabile degli affari finanziari della diocesi e dei miei viaggi, mi raccontò della conversazione del presidente con il ministro. Tante formalità erano strane e non facevano presagire nulla di buono.
Pochi giorni dopo, però, Séku Turé fu colpito da un ictus. L'Arabia Saudita noleggiò rapidamente un aereo medico. All'arrivo a Conakri, la torre di controllo, seguendo la procedura standard, contattò il presidente per l'autorizzazione. Non riuscendo a localizzare Séku Turé, le cui condizioni critiche erano tenute segrete, la torre negò all'aereo il permesso di atterrare e si diresse verso Dakar. L'aereo arrivò a Conakri solo il mattino seguente, quando il Primo Ministro, medico di professione, chiese di poterlo prendere. Séku Turé fu trasportato in Marocco e poi negli Stati Uniti.
In questo modo furono neutralizzati sia il presidente, che aveva pianificato il mio arresto, sia Siaka Turé, che doveva portare a termine il suo piano.
Nonostante le cure intensive, il dittatore morì il 26 marzo 1984 a Cleveland (USA) dopo un'operazione al cuore.
Il primo ministro Lansana Beavogui divenne presidente ad interim in attesa delle elezioni, che si sarebbero dovute tenere entro 45 giorni. Tuttavia, il 3 aprile le forze armate presero il potere, denunciando gli ultimi anni del regime come un'oligarchia “sanguinaria e spietata”. La Costituzione è stata sospesa e l'Assemblea nazionale e il partito unico sono stati sciolti. Il 5 aprile, il leader del colpo di Stato, il colonnello Lansana Conté, ha assunto la presidenza a capo del Comitato militare per la ripresa nazionale (CMRN). In segno di buona volontà, vennero rilasciati più di 2.000 prigionieri politici del sinistro campo di Boiro. La popolazione ha esultato.
Pochi giorni dopo l'ascesa al potere di Lansana Conté, l'ambasciatore tedesco Bernard Zimmermann mi informò che tra i documenti trovati sul tavolo dell'ufficio di Séku Turé c'era una lista di persone da giustiziare. Séku Turé aveva pianificato il mio arresto segreto e il mio assassinio per il mese di aprile. Dio è stato più veloce di lui! Il Signore voleva che rimanessi ancora un po' in questo mondo.
Devo intervenire per salvare l'umanità dalla distruzione di se stessa, prima del Grande Giorno del Signore.
PAROLA DI DIO
Mia amata figlia prediletta, non piangere su di te, ma su di Me, il tuo Gesù, che piange e soffre a causa della velocità con cui la razza umana precipita nella depravazione e nel peccato.
Poiché la Mia Parola è stata respinta da molti per così tanto tempo, molte persone non hanno indicazioni o mezzi appropriati quando devono fare delle scelte nella loro vita. Le anime che si sono allontanate dalla Verità, hanno solo le proprie voglie e il loro interesse personale a guidarle. L‟egocentrismo, l‟immoralità sessuale, l‟autogratificazione e la ricerca di beni materiali, provocano il disordine nelle loro anime. Nulla li soddisfa né potrà mai soddisfarli. Quando hanno raggiunto gli abissi del peccato, allora essi cercano alacremente di irretire le anime degli altri. Questo perché Satana ha divorato le loro anime a tal punto che li usa per attirare altre anime nella sua vile trappola.
La morale dell‟umanità è precipitata a tali profondità che questo spirito del male sta inghiottendo milioni di anime al giorno. Oh, quanto è aumentato il Mio Dolore, e quanto lavoro è necessario per estirpare questa infestazione! Verrà un tempo in cui solo a un terzo della razza umana sarà data la Grazia di comprendere la differenza tra il bene e il male.
Coloro che accolgono il male, in qualsiasi forma, lo presenteranno come una buona cosa. Presto, ci vorrà un uomo molto coraggioso per dire e dichiarare che “questo è sbagliato” senza essere demonizzato e disprezzato, per quello che sarà visto come uno sfogo irrazionale.
Oh, come sprofonderanno i figli di Dio. Le anime con cuori induriti, con odio per gli altri, con mancanza di compassione, con cupidigia e brama di violenza, aumenteranno di numero. Esse saranno ammirate in tutto il mondo, quando decenni fa avrebbero spaventato la gente. Questo è il motivo per cui Io devo intervenire per salvare l‟umanità dalla distruzione di sé stessa, prima del Grande Giorno del Signore.
Il piano di satana è quello di distruggere quante più anime possibile. Il Mio piano è quello di fermare questa infestazione, e non esiterò a darvi i segni che sono necessari per aprire i vostri occhi all‟Amore di Dio e per permettervi di prepararvi adeguatamente per il mondo futuro.
Non rifiutate mai la Mano di Dio. Non ignorate mai la Parola di Dio, perché senza queste cose voi non siete niente.
Il vostro Gesù.
29 Gennaio 2014
PREGHIERA DI GUARIGIONE E LIBERAZIONE
I TRISTI RICORDI DELLA MENTE
Gesù, ti presento i tristi ricordi della mia mente sulla vita passata, dall'infanzia agli anni recenti: eventi dolorosi che hanno colpito me o la mia famiglia, situazioni difficili, disgrazie, insuccessi, malattie, traumi.
Sono impressi nella mia memoria, sono ferite aperte nella mia mente. Mi fanno soffrire e a volte mi rendono insensibile, aggressivo, disimpegnato.
Con le mie forze non riesco a dimenticarli, a non pensarci. Tu che hai detto: "Il mio giogo è dolce e il mio carico leggero", liberami dal peso dei tristi ricordi. Fallo con il ricordo delle grazie, dei doni, degli eventi lieti che hai sparso lungo tutti i giorni della mia vita e con la certezza che anche le sofferenze hanno concorso al mio vero bene.
Infondi in me il tuo Spirito Santo che brucia il mio triste passato e dà alla mia mente uno sguardo nuovo e sereno sulla mia vita.
Cuore di Gesù, confido e spero in te.
D: Cristo, cosa devo fare per smettere di soffrire così tanto? Non sopporto più. R: Quando ti arrendi a Me, questo finirà.
APPARIZIONE DI CRISTO GESÙ GLORIFICATO NEL TERZO GIORNO DELLA Settimana Santa, NEL CENTRO MARIANO DI FIGUEIRA, MINAS GERAIS, BRASILE, AL VEGGENTE FRATE ELÍAS DEL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS
15 Aprile 2025
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Oh, Dio d'Israele!,
che la Tua Legge si compia anche nel più invisibile ed occulto,
affinché tutto l'universo e tutte le Tue creature
conoscano il potere della Tua Bontà.
Oh, Signore della Legge corretta, saggia ed eterna!,
consegna i Tuoi doni e le Tue Grazie
a quelli che, ogni giorno della vita,
si sforzano di vivere i Tuoi Comandamenti.
Oh, Signore della Verità!,
che la Tua Santa Mano scriva
attraverso la storia delle anime
che, incarnate in questi tempi,
devono compiere la Tua Santa Volontà.
Voglio che attraverso i Tuoi figli, Padre Eterno,
sia scritta la Tua Verità e si compia la Tua Legge,
così come Tu l'hai pensato fin dall'Origine.
In questo modo, Padre Eterno,
attraverso il servizio e la donazione del Tuo Figlio,
per mezzo della radiazione del Mio Amore,
le creature, incarnate oggi nel mondo,
incontreranno la Luce della Verità nei loro cammini,
per apprendere a discernere
per la Grazia della Tua Sapienza Infinita.
Questo rialzerà le basi del Tuo Piano sulla Terra
ed i 144.000 saranno raggruppati
per compiere il Tuo comando e la Tua Volontà.
Perciò, Signore dell'Universo,
in questo tempo di transizione e di apprendimenti,
che la Tua Mano scriva la Legge della Tua Bontà e della Tua Grazia
nei cuori affinché,
come nell’antico popolo d'Israele,
si compiano di nuovo i Tuoi più Sacri Disegni,
i Disegni della fine di questi tempi,
che provengono dal Tuo Regno Celeste,
e che, nelle anime e nei cuori,
devono preparare il Ritorno del Tuo Amatissimo Figlio.
La Tua Legge d'Amore e di Verità,
di Sapienza e di Scienza,
deve consolidarsi nei cuori.
Perciò, Ti chiedo, Padre Eterno,
di concedere questa Grazia speciale al Tuo Figlio,
così come Tu concedesti la libertà e la redenzione
attraverso l'accettazione e l'offerta
della Morte di Cristo.
Perciò, in questo momento,
in cui i tempi dell'universo si uniscono in uno solo
e le vibrazioni superiori di tutti i risplendenti
si fanno presenti,
per l'onnipresenza e l'onnipotenza del Tuo Figlio,
per il Potere Divino che Tu gli hai concesso,
scrivi attraverso la Tua Mano, Adonai,
quello che tanto speri che sia compiuto
nella vita delle anime alla fine di questo tempo,
affinché ogni anima incarnata,
al di là della sua condizione o situazione,
possa essere un pilastro vivo e fermo del Tuo Divino Regno,
per mezzo della forza spirituale
dell'Amore e della Luce, della Misericordia e della Pace,
che il Tuo Amato Figlio consegna e dona in abbondanza
a tutti quelli che si incoraggiano a dirgli sì
per apprendere ad attraversare la notte oscura,
il deserto e l'aridità di questi tempi.
Ecco, Padre Amato, Signore dell'Universo,
l'Acqua della Vita che sazia ogni sete,
che nutre, attraverso il Mio Spirito,
l'anima che si è essiccata e si è corrotta,
che risuscita chi sta morto in vita,
che sana chi sta infermo nelle sue emozioni
e che cura chi sta infermo nella sua mente.
Tutto questo, Padre Amato,
è affinché si compia la Tua Legge, la Tua Bontà
e la Tua immensa Misericordia che non ha limiti,
ma che è una fonte inesauribile di abbondanza,
a cui tutti possono tornare
per poter placare la loro sete.
Davanti agli angeli testimoni della Tua Legge,
o, Adonai!,
sollecita ai Signori della Legge dell'Universo,
di registrare questa offerta nell'etere di questo universo,
affinché gli spiriti e le anime che lo necessitano
lo ricordino di nuovo,
ogni volta che sia necessario;
affinché possano intravedere attraverso di Te, Adonai,
la fiamma sacra del Tuo Proposito,
che non potrà spegnersi in nessun cuore né anima
perché il Tuo Amore sta vivo nei Tuoi figli, Adonai,
il Tuo Amore Eterno.
Voglio che così la Legge che proviene dalla Tua Fonte,
dalla Tua Divina Mente e dalla Tua Suprema Coscienza,
riorganizzi e ridimensioni
i piani di coscienza dei Tuoi figli,
affinché si compia, Signore,
il Tuo Amore, però anche la Tua Giustizia,
e tutti abbiano la fortuna di essere partecipi
della Tua Gloria e del Tuo Regno Celeste
nel momento culminante del Ritorno di Cristo.
Ecco, figli di Dio, le Leggi Sacre della Creazione, che furono dettate al popolo d'Israele attraverso i profeti.
Oggi si compie di nuovo quel tempo, così come si compì il tempo della Morte del Signore, della consegna del Suo Corpo e del Suo Sangue, come fonte di salvezza per le anime.
Questa è la Legge, simile ad una fiamma ardente che riaccende il cuore, la vita e lo spirito; che non brucia, ma che purifica; che trasmuta e che libera le forme più corrotte della vita umana, gli universi più bassi del pianeta, senza combattere; perché la Legge di Dio è neutra e saggia, ed emette eternamente la sua saggezza e comprensione alle anime creative e a tutte le altre creature di questo e di altri universi.
Così, allineatevi con la Fonte Creatrice di Dio, in quest'ora in cui la Fonte della Sua Grazia e della Sua Misericordia è aperta per concedere espiazione attraverso un vero pentimento e penitenza.
Voglio poter riconoscere in voi i valori del Creatore nell'essenza più intima e profonda della coscienza umana.
Però quello che è superiore non può mai comunicare ed unirsi a quello che è inferiore, perché ricordate che tutto ciò che è stato scatenato in Cielo sarà scatenato sulla Terra e tutto ciò che è stato scatenato sulla Terra sarà anche scatenato in Cielo.
Oggi, siete davanti alla Sinagoga Spirituale di Dio, davanti ad una delle due espressioni della Coscienza Trina.
Qui, Io sono presente emanando la Legge del Creatore, irradiando i Suoi Principi interni ed esterni, consegnando il balsamo della Sua Sapienza spirituale affinché tutto ciò che fate sia sotto questo stato, sotto questa Grazia e sotto questa Legge, avendo in primo luogo la Legge dell'Amore. Non dimenticatelo, così potrete comunicarvi dal Cielo e, pur essendo sulla Terra, potrete essere contemplati nel Regno che si esprime nella Creazione di Dio.
Perciò, gli angeli, testimoni della Legge, sono qui per accompagnare solennemente questo momento, che non è concreto, ma spirituale; perché le vostre coscienze e quelle dei vostri fratelli devono già apprendere ad elevarsi spontaneamente e, ancor più, questo sarà necessario nell'Armageddon di questi tempi, affinché le vostre coscienze abbiano la Grazia della neutralità, che è uno dei doni e delle virtù della Sapienza Divina, così come lo è il sacro silenzio.
Portate qui l'offerta delle vostre domande, che saranno contemplate dalla Sinagoga di Dio, dalla Legge che ha sempre governato il popolo d'Israele, la Legge che lo ha guidato nel corso dei tempi.
Che si aprono i vostri cuori per ascoltare la Parola del Signore.
In seguito, Frate Elías del Sagrado Corazón de Jesús legge alcune domande dei presenti e Nostro signore risponde.
D: Signore, come posso fidarmi che avrò stabilità finanziaria senza allontanarmi dal Proposito per me?
R: Ricordate la parabola della vedova.
D: Cristo, cosa devo fare per smettere di soffrire così tanto? Non sopporto più.
R: Quando ti arrendi a Me, questo finirà.
D: Signore, qual è la Tua Volontà per questa umanità? Niente siamo, aiutaci a compierLa.
R: Che amate più di quanto Io vi abbia amato.
D: Quale dono o talento hai messo in me, Signore? Mi perdo con facilità e non so se riuscirò a manifestarli in qualche modo.
R: Sostituisci le tue convinzioni con i tuoi talenti.
D: Amato Cristo, mi piacerebbe scoprire come posso curarmi dal mio sentimento di inferiorità, di rifiuto e di abbandono.
R: Fai una novena per Me.
D: Non è che siamo un gruppo di Tommaso, ma quando saremo benedetti con la Tua Apparizione visibile?
R: Quando prima credi senza aver visto.
D: Cristo, chi sono io?
R: Un segno che è possibile morire per te stesso.
D: Signore, qual è il mio compito in questa incarnazione?
R: Compiere quello che non hai ancora fatto.
D: Qual è esattamente la missione in Africa? (in inglese);
R: Che esistano Comunità e punti di Luce simili a quello che è stato generato in Angola; però questo solo succederà con l'aiuto cosciente dei Miei compagni e compagne, non aspettatevi che questo succeda solo con missionari consacrati. Affinché l'Africa possa smettere di soffrire, dovete assumerla con una vera responsabilità, senza riposo.
D: Come posso scoprire il Mio proposito più grande in questa incarnazione?
R: I segnali erano già chiari nella tua vita, basta solo fare un passo per vivere quel proposito.
D: Nella conduzione di bambini, mentre siamo educatori, come guidarli sul cammino dell'Amore Cristico, senza ignorare le istruzioni formali?
R: Che, la cosa più semplice che tu faccia, devi farla per amore.
Ultima domanda:
D: Signore, questa, la Tua Opera, in cui ci chiami i Tuoi compagni, ora sta corrispondendo alla Tua chiamata?
R: Dai frutti si conosce l'albero.
Che Dio Padre, Re dell'Universo, vi rafforzi e vi benedica, sotto l'Amore incessante alla Legge.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Frate Elías del Sagrado Corazón de Jesús:
Egli ha detto che risponderà ad un'altra domanda, perché un'anima gliel'ha chiesta.
D: Tu che conosci quei due collegamenti che ancora non riesco a connettere, qual è, che non lo vedo.
R: Essere vero.
Lo scisma nella mia Chiesa si realizzerà in diverse fasi.
venerdì 2 maggio 2025
L’Amore di Dio – L’Irradiazione – La Parola di Dio
L’Agire di Dio nel Tempo della fine
Voi siete i figli del Mio Amore, che Mi sono andati perduti, che Mi sono diventati infedeli e così hanno rinunciato al loro diritto di figliolanza. E con ciò siete capitati nella miseria, in una miseria che vi deve di nuovo spingere verso di Me. Perché dovete fare a meno del Mio Amore e senza questo non potete essere beati, perché avete perduto il vostro vigore e Forza e quindi siete creature deboli, misere, che hanno bisogno di un apporto di Forza. Ma Io vi amo comunque e voglio fare di nuovo di voi figli Miei, voglio riconquistarvi per far diventare efficace su di voi il Mio Amore di Padre. E non desisterò dalla Mia Intenzione, anche se dovessero ancora passare dei tempi eterni, perché il Mio Amore per voi è ultragrande e non può diminuire in eterno Questo dev’essere anticipato a ciò che segue, affinché comprendiate in quali situazioni un uomo può a volte capitare per ritornare di nuovo del tutto a Me. Il Mio Amore è stato disprezzato dall’essere che era il prodotto del Mio Amore e di conseguenza non potevo più trasferire nessuna Forza sull’essere. Ma senza trasmissione di Forza gli manca ogni conoscenza, è senza Sapienza, senza sapere e di conseguenza non può eseguire nessuna giusta attività e quindi non può nemmeno liberare sé stesso. E sarebbe in eterno bandito dalla Mia Vicinanza, perché non potrebbe sopportare la Mia Radiazione di Luce. Tutto ciò che ora contribuisce di far agire la Mia Irradiazione d’Amore sull’essere, è stabilito secondo il destino, cioè tutto il corso della vita dell’uomo si svolge in modo che è sempre visibile la Mia Guida, che quindi l’uomo, se vuole, può riconoscere la Forza conducente che gli dimostra la Mia Esistenza. Ora può bensì essere presupposto che il corso della vita del singolo si svolga secondo la Legge, che quindi i singoli avvenimenti e condizioni dell’uomo si ripetano secondo la natura e si avvicinano al singolo in determinata sequenza, che quindi possa essere dubitato di un Intervento e Conduzione di una Divinità oppure che sia un pensiero sviluppato dall’uomo stesso, che coopera un Conduttore del Cosmo. E perciò all’uomo dev’essere offerto da Me un ulteriore segno, affinché venga soffocato ogni dubbio. Un tale segno o rispettiva dimostrazione della Mia Esistenza è la Mia Parola, attraverso la quale Io Stesso Mi rivelo all’uomo, che non può essere rinnegato. Questo segno rivela un Essere capace di pensare, il Quale Si manifesta verso le Sue creature. Se è evidente il collegamento di una creatura con il suo Creatore, allora nemmeno il destino di vita del singolo è da considerare come casualità, allora dev’essere molto più degno di fede uno svolgimento secondo un Piano della vita del singolo, altrimenti potrebbe essere rovesciato ogni Ordine, perché dove non opera il Mio Spirito e la Mia Volontà, là capiterà tutto nel caos, e quindi anche gli uomini prenderebbero presto la distanza da qualsiasi regolarità e sprofonderebbero in breve tempo nel caos, non esisterebbe nessun su e giù del destino della vita, ma solo un sempre continuo spingere verso il basso, nulla si dissolverebbe e cambierebbe, ma peggiorerebbe soltanto, mentre Io come Conduttore del destino ho sempre di nuovo Cura che l’uomo dopo un giù giunga di nuovo in Alture luminose e possa sempre di nuovo riconoscere Me Stesso, particolarmente quando ascolta la Mia Parola e la confronta con il corso della sua vita terrena, che ora nel collegamento con la Mia Parola, gli diventa spiegabile e dimostra la Mia Mano conduttrice di Padre. Voglio di nuovo riconquistare voi uomini come figli del Mio Amore, dovete riconoscere il Mio Amore per voi, amarMi di nuovo e tendere a Me nella libera volontà. E perciò dovete avere la possibilità di riconoscere Me ed il Mio Agire, cosa che può avvenire sempre soltanto nella vita quotidiana, che però vi tocca solamente, quando non passa da voi in monotonia, ma riporta anche scuotimenti interiori di ogni genere. Allora cercate un Conduttore e vi affidate a Lui. Allora cercate Me ed Io Mi lascio trovare. E così riconquisto ciò che una volta era perduto per non lasciarlo poi mai più cadere in eterno, perché è strettamente unito con Me e non si separa mai più liberamente da Me.
Amen
9. agosto 1948
PASQUA RISURREZIONE DEL SIGNORE
“Chiunque crede in Lui ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome”
(At 10,43)
Vol. 8 – Settembre 6, 1908 =
[…] “Figlia mia, volli che le carni fossero sparse a brandelli, ed il mio Sangue versato da tutta la mia Umanità per riunire tutta l’umanità dispersa. Difatti, col fare che tutto ciò che della mia Umanità fu strappato, carne, Sangue, capelli, nella Risurrezione nulla fosse disperso, ma tutto fosse riunito di nuovo alla mia Umanità, con ciò Io incorporavo tutte le creature in Me. Sicché, dopo questo chi da Me va disperso, è di ostinata volontà che da Me si strappa per andare a perdersi”.
Vol. 21 – Aprile 18, 1927 =
[…] “Figlia mia, col risorgere la mia Umanità diede il diritto a tutte le creature di far risorgere non solo le loro anime alla gloria ed alla beatitudine eterna, ma anche i loro corpi. Il peccato avea tolti questi diritti alle creature di risorgere, la mia Umanità col risorgere li restituì. Essa racchiudeva il germe della resurrezione di tutti, ed in virtù di questo germe racchiuso in Me tutti ebbero il bene di poter risorgere dalla morte. Chi fa il primo atto deve tener tale virtù da racchiudere in sé tutti gli altri atti che devono fare le altre creature, in modo che in virtù del primo atto, gli altri possono imitare e fare lo stesso atto. Quanto bene non portò la Resurrezione della mia Umanità dando il diritto a tutti di risorgere! Per l’uomo, perché si era sottratto dalla mia Volontà, gloria, felicità, onori, tutto l’era fallito; avea rotto l’anello di congiunzione, che congiungendolo con Dio gli dava i diritti a tutti i beni del suo Creatore. E la mia Umanità col risorgere congiunse l’anello d’unione, restituendogli i diritti perduti, dandogli virtù di risorgere. Tutta la gloria, tutto l’onore è della mia Umanità; se non avessi1 Io risorto, nessuno poteva risorgere. Col primo atto vengono le successioni degli atti simili al primo. Vedi che cosa è la potenza d’un primo atto?” […]









