giovedì 16 settembre 2021

« FIAT »

 


« FIAT »  

Luisa inizia ogni suo scritto con la parola latina “Fiat”, e non è per caso. E’ con  questa parola (“Sia fatto!”) che Dio diede inizio a tutte le sue Opere: la Creazione  (“Fiat lux!”, Gen. 1,3), l’Incarnazione del Verbo (“Fiat mihi secundum Verbum  tuum”, Lc. 1,38), la Redenzione (“…non mea voluntas, sed Tua fiat”, Lc. 22,42),  l’invocazione della venuta del suo Regno (“Fiat Voluntas tua, sicut in Coelo et in  terra”, Mt. 6,10). Questa parola riassume in sé tutto quanto Luisa ha detto e ha vissuto,  allo stesso modo che esprime tutto ciò che Dio fa, anzi, la Vita stessa di Dio, il suo Atto  eterno ed assoluto, espressione del suo Volere infinitamente Santo.  

Si deve tener presente che, sebbene in Dio tutte le cose sue formano una perfetta  Unità, tuttavia manifesta una distinzione tra la sua Divina Volontà (che è un sostantivo:  indica cioè la Sua Sostanza, appunto, quello che Egli è), ed il suo Divin Volere (che è  un verbo, sia pure sostantivato: indica la Sua Vita, quello che Dio fa), allo stesso modo  che non sono la stessa cosa “il cuore” ed il battito del cuore, oppure il motore ed il  moto del motore, e tanto meno gli effetti che esso produce. Così possiamo dire che se  “il cuore” rappresenta la volontà, “il battito” indica il volere e “il movimento” che esso  produce è figura dell’amore. Quindi, la parola “Fiat”, che troviamo spesso nelle pagine  di Luisa, in genere esprime il Volere Divino, l’Atto unico, infinito ed eterno nel quale  Dio è Colui che è, e fa tutto quello che Egli fa, l’Atto che contiene tutta la Sua Vita  Divina e le sue opere. Il “Fiat” Divino contiene tutto, fa tutto, è la Sorgente di ogni  bene e felicità…, mentre il “fiat” che l’uomo può pronunciare ha come scopo  immedisimarsi, identificarsi con il “Fiat” di Dio. 

Con la parola “Fiat” la Divina Volontà esprime tutta Sé stessa, invece altre parole  (per esempio: “OK”, va bene, d’accordo, sissignore…) esprimono soltanto un  consenso ad una determinata cosa voluta da Dio o da un altro. 

Ecco cosa è il “Fiat” Divino. Ci sarebbero tante altre cose da aggiungere: che  mentre per essere santi – anzi, per salvarsi – occorre dire con i fatti di sì a Dio, vivere  invece nella Divina Volontà è dire (inoltre) Sì con Dio, anzi, dire il Sì stesso di Dio…   E a che cosa Dio dice di Sì? Se lo dicono a vicenda le Tre Divine Persone, lo dicono  eternamente all’Umanità SS. del Verbo Incarnato, alla sua Madre SS. Lo dicono agli  infiniti Attributi di Dio: alla loro Gloria, alla loro Bontà, alla loro Sapienza, al loro  Amore, alla loro Misericordia, alla loro Giustizia o Santità, ecc. Dicono il loro Sì a tutte  le loro opere e creature, ad ogni circostanza da Dio permessa o stabilita per ognuno di  noi…   

Sì o Fiat dice Dio: perciò è giusto e necessario che l’uomo, per poter essere figlio di  Dio, dica anche lui sì o fiat. Ma il sì o fiat dell’uomo esprime solo una intenzione, un  desiderio, mentre il Sì o Fiat di Dio realizza ciò che vuole: perciò Dio desidera che il  nostro sì o fiat ed il Suo siano una sola cosa, come le poche gocce d’acqua unite al vino  nel calice per celebrare la Messa, o come una goccia d’acqua che si getta nel mare per  formare unità e così fare con Dio ciò che fa Dio e vivere con Dio quello che vive Dio. 

P. Pablo 

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